Re: DIETRO LA CRISI LE FAUCI DI SATANA
Inviato: martedì 20 gennaio 2015, 21:06
Francesco, nel mio post sul tema dei mille anni che puoi trovare in Scritture Greche, ho spiegato, dizionario greco alla mano, cosa significa "tornare in vita". Riporto la mia interpretazione qui di seguito.
La parola "giudizio" (κρίσις, krìsis) non significa necessariamente condanna, ma "decisione di giustizia" e anche "atto di distinzione e separazione". Nel NT viene usata anche in riferimento a tribunali e procedimenti giudiziari in genere, come in Matteo 5:21-22, Giovanni 5:24 e 2Pietro 2:4.
Il dizionario Vine chiarisce che il termine denota prima una separazione, poi una decisione (giudizio, non condanna definitiva). Stessa cosa dice il LSJ Gloss, e lo Strong traduce "decisione, soggettivamente o oggettivamente, pro o contro". Direi che la concordanza tra i traduttori è notevole.
Anche il Thayer traduce negli stessi modi: separazione, procedimento giudiziario, selezione, decisione, e anche sentenza di condanna, equivalente a κρίμα (krìma), giudizio, ma i casi in cui krìsis è equivalente a krìma sono molto rari.
Per quanto riguarda "Ma il resto dei morti non tornò in vita finché furono compiuti i mille anni." La parola tradotta "tornare in vita" è ανεζησαν (anezesan), da ἀναζάω (anazào), che i dizionari traducono così:
LSJ Gloss: tornare in vita, esser vivo di nuovo
Strong's: recuperare la vita (letteralmente o figurativamente) Derivazione: da G303 (ἀνά, anà) and G2198 (ζάω, zào). Anà significa comunemente "su, sopra", ma usato in abbinamento significa anche "ripetizione, intensità".
Thayer: vivere di nuovo, recuperare la vita, essere ripristinato ad una vita corretta, tornare ad un miglior stato morale, rinvigorire.
Vine: recuperare la vita, letteralmente o figuratamente.
Quindi arriviamo a due considerazioni. 1. La resurrezione a giudizio non significa far risorgere per condannare, ma per giudicare, e il giudizio può essere sia positivo che negativo, e questo spetta naturalmente al Padre e avverrà nel Gran Giorno. 2. Resuscitare può essere inteso in senso letterale, rinascere dopo la morte, o in senso figurato, rinascere a condizione migliore. In questo caso, ha perfettamente senso che gli ingiusti siano riportati in vita all'inizio dei mille anni (prima resurrezione) e costituiscano il popolo su cui Cristo e gli eletti (giusti, tra cui i sopravvissuti alla GT) regnano ("Non sapete che i santi giudicheranno il mondo?” 1Cor 6:2), per arrivare finalmente al Gran Giorno del Signore, il Giudizio, in cui TUTTI saranno giudicati (condannati gli ingiusti, salvati i giusti). In quel giorno, dopo i mille anni, gli ingiusti che hanno "udito" la parola di Dio e le hanno ubbiditi, saranno portati "a condizione migliore", ossia elevati al Padre.
In questo contesto, si spiegano quindi le frasi "Ma il resto dei morti non tornò in vita finché furono compiuti i mille anni" e "quelli che hanno operato bene, in risurrezione di vita; quelli che hanno operato male, in risurrezione di giudizio" (Gv 5:29). E interpretando krìsis come "separare", si spiega bene anche "Ora, quando il Figlio dell'uomo verrà nella sua gloria con tutti i santi angeli, allora si siederà sul trono della sua gloria. E tutte le genti saranno radunate davanti a lui; ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri" (Mt 25:31-32).