Battesimo per immersione

[Maria Grazia Lazzara]

Janira , secondo l'ultimo commento che hai fatto mi pare di capire che il sacrificio di Jeshùa e il suo ruolo salvifico di riscatto per l'umanità non è fondamentale secondo la Via che stai percorrendo. Mentre secondo le Scritture Greche la Salvezza sta nell'esercitare Fede proprio nel valore di quella morte.
Mi puoi chiarire?

[AEnim]

AEnim , preciso che il peccato da riscattare non è quello degli angeli ma quello dell'uomo,

Corrotto da Satana (un ex angelo caduto)

Jeshùa forní un riscatto per la salvezza dell'umanità.

Corrotta da Satana

Jeshùa mediatore tra Dio e gli uomini.

Perchè c'è bisogno di un mediatore-salvatore?

Perchè contro forze sovrumane, gli angeli caduti che corrompono la creazione, l'uomo da solo non ce la può fare. Così è secondo il cristianesimo, coincidenza era così anche secondo lo Zoroastrismo.

Invece mi piacerebbe capire , quale mediatore ha l'ebraismo? Quale piano di salvezza?

Basta non credere che esistano forze in grado di frapporsi fra Dio e l'uomo, e non necessita nè salvezza, nè mediatore. L'uomo è già salvo.

E nel mondo avvenire la morte ci sarà sempre?

Che fastidio ti dà la morte?
Nell'ebraismo l'uomo è stato creato mortale, per vivere a lungo, ma mortale. Per morire 'sazio di giorni'. Il problema è riuscire a morire sazio di giorni. Saziarsi, o sapersi sentire saziato, anche, e non 'morire'.

In un sistema non duale, cioè dove non ci sono altre forze in grado di contrapporsi a Dio, di fatto "solo Dio esiste". Finchè si vive si ha una percezione come di identità separata, che viene chiamata "io".
Ma quando si muore potrebbe non necessitare conservare tale percezione di sè come identità separata da altro. Si potrebbe farlo anche in vita. Dio muore?

L'ebraismo è un sistema non duale. Tutto viene da Dio nulla escluso. Lo dice lui stesso nelle scritture. Quindi bene, male, vita, morte, etc. Tutto ciò è Dio.

[Janira]

Cara Maria Grazia, è un tema molto delicato proprio perchè è il punto centrale delle religioni cristiane. Io ho sempre cercato di capire perchè gli ebrei rifiutassero in modo categorico il concetto di sacrificio di Yeshua. Ora ho trovato una risposta ai miei dubbi nei miei studi. Il fatto è che tutto il sistema dei sacrifici descritti nella Torah ha un significato molto più profondo del semplice atto materiale. Non è "lo spargimento di sangue" della bestia che purifica gli uomini dal peccato, bensì l'intenzione con cui l'uomo compie tale azione. Quando un uomo presenta un Korban, un sacrificio, sacrifica in realtà una parte del suo "corpo materiale", cioè del suo egoismo e così facendo riceve la purificazione del suo desiderio di ricevere. Questo lo avvicina al Creatore.
Secondo la Kabbalah tutta la Torah e il Tanack sono scritti in un linguaggio particolare , non è un libro di storia ecc. E' un linguaggio simbolico che utilizza oggetti, luoghi e persone di questo mondo per descrivere concetti spirituali. Altrove si parlava dell'uscita dall'Egitto...ti stupirà sapere che per i Kabbalisti essa descrive l'uscita dell'uomo dall'egoismo, cioè dal peccato, grazie a Mosè, che è una forza che "tira fuori", dalla stessa radice di Messia. Capisci dove voglio arrivare? e se anche le Scritture Greche, in particolare i Vangeli, fossero scritte con lo stesso linguaggio?
Per rispondere alla tua domanda, io credo nel sacrificio di Yeshua, ma non nel senso materiale del termine, bensì in quello spirituale.

[Janira]

Maria Grazia scrive:" Jeshùa mediatore tra Dio e gli uomini."

Posso solo dirti la mia opinione a riguardo secondo i miei studi. Il Creatore quando ha pensato la Creazione, ha generato la Luce da sè stesso e creato la Creazione al di fuori di Lui. La Luce è abbondanza e riempimento ma anche la forza che corregge e purifica la Creazione.
In questo senso potremmo dire che la Luce è "un mediatore". Moshe, il Messia, sono altri modi per indicare la Luce, sono cioè forze con la stessa qualità del Creatore.
Come ci ha spesso insegnato Gianni, gli ebrei non conoscevano il linguaggio astratto, perciò concretizzavano le loro espressioni. In tal senso potremmo intepretare il fatto che Yeshua viene definito mediatore.

Riguardo alla morte, se intendi quella materiale, essa riguarda solo questo mondo. Non sappiamo come sarà il mondo a venire, per la Kabbalah non sarà materiale, poichè i corpi sono solo un mezzo per raggiungere la correzione.
Se intendi la morte spirituale, essa è solo un'illusione. In questo mondo siamo tutti morti spiritualmente finchè non "nasciamo di nuovo", che nella Kabbalah significa semplicemente che finalmente riusciamo a "correggere" tramite la Luce un pezzettino del nostro desiderio di ricevere per noi stessi.
Non esiste una morte spirituale eterna individuale.

[Speculator3]

A Janira
Grandi parole di amore della Sapienza, grazie.

[Maria Grazia Lazzara]

AEnim , forse non mi sono spiegata bene
Non esiste nelle Scritture Greche la più pallida idea di un Riscatto per gli angeli , le scritture parlano di un riscatto corrispondente a chi ? Ad Adamo , si perché chi doveva fornire per l'umanità ( e non per gli angeli ) un Rscatto corrispondente doveva essere l'equivalente di Adamo , quindi non doveva scendere un dio sulla terra, ma serviva un uomo nel vero senso della parola come Adamo ,egli dimostrò a differenza del primo uomo che si può respingere qualsiasi resistenza interiore ed esteriore è ubbidire a Dio . Ne è uscito vincente e per la prima volta un uomo muore e risorge per attraversare i cieli e portare il valore del suo riscatto alla presenza di Dio . Noi oggi sulla base di questo valore legale e nel suo Nome che è divenuto potenza otteniamo con il pentimento il perdono dei nostri peccati , la grazia .

Tu mi dici che nell ebraismo l'uomo è stato creato mortale , non mi risulta leggendo Genesi ,se Adamo non avesse violato il comando dell'albero la morte non sarebbe subentrata .
Simbolico o non simbolico ,figurativo o non figurativo la morte è stata una conseguenza di una scelta .
In Dio tutto ciò era già contemplato ma era contemplato anche il recupero e il recupero era Jeshùa .
L'ebraismo senza Jeshùa cosa offre ? Un vita futura che comunque si morirà sazi di giorni .
E quando si è sazi di giorni in condizioni ideali ? Prova a chiederlo a una persona oggi in veneranda età .
A me pare che tu affronti la morte con molta superficialità ,quando mi chiedi che fastidio ti dà la morte .
A me dà fastidio moltissimo non so a te .
Esempio se io avessi il potere non farei morire mai i miei figli ,ecco perché io credo che Dio annullerà la morte , questa è una parentesi che l'umanità sta vivendo, una fase transitoria in attesa che questo pungiglione la morte sia annullata .
Le Scritture Greche parlano di vita non limitata ad una età o condizione ma di Vita eterna ,Salvezza eterna .
E Vita non per essere inglobati in qualcosa , ma mantanendo la propria unicità e identità, si perché per far Felice Dio io devo poterlo Lodare e Amare rimanendo io .
.

[Maria Grazia Lazzara]

Per Janira , devi convenire che Jeshùa era concreto , che il suo sacrificio fu di fatto concreto , che le Scritture Sacre dicono che non c'è correzione e raggiungimento senza di lui e senza questo tramite , da soli non si raggiunge alcunchè , abbiamo bisogno di un tramite perché questo prevede il piano di Dio .

[Janira]

Anche la Torah descrive molti eventi concreti, ma di ciò che è scritto ci sono 4 livelli di interpretazione ( Pardes). È una mia ipotesi che questo possa essere anche per le Scritture greche, almeno in parte. Altrimenti semplicemente non c'è coerenza con le Scritture Ebraiche, con tutte le conseguenze che comporta.

[gokyo66]

Buongiorno a tutti.
devo ammettere che il livello di cultura qua é molto alto ed io sono molto ma molto indietro, per questo ho deciso di seguire su biblisitca.it tutti i corsi a partire da quelli basici e già sul primo "Cos'é la Bibbia" ho già imparato qualcosa.

Tutto quanto scritto finora in questo soggetto necessita da parte mia il tempo necessario per comprenderlo, ma senz'altro ne vale la pena.

Onestamente un po' mi dispiace di legger a volte diatribe tra utenti. Concordo però su una cosa ed è anche quanto ho scritto nella mia presentazione. Per me questo è uno strumento che mi deve dare spunti di riflessione ed di approfondimento, non cerco verità assolute, non devo esser convertito e non devo convertire.

Spero che la stessa filosofia o modo di pensare sia condiviso un po' da tutti.

Buon studio delle Sacre Scritture a tutti
Roberto

[Gianni]

.