Gesù,cristianesimo delle origini,e ricerca storica.

[Speculator3]

Come hai spiegato in biblistica.it la "lettera di Paolo agli ebrei": non è una lettera,non è di Paolo, non è indirizzata agli ebrei.

Dato ciò come certo,
non è necessario aprire una discussione sugli autori delle lettere paoline o su ogni mia affermazione o negazione al riguardo.

Sulla questione sinottica la maggioranza degli studiosi concorda che il primo vangelo scritto è quello di Marco e che Luca e Matteo avrebbero preso da Marco.
Ma ci sono altre spiegazioni della questione.

Non ricordo esattamente dove ho letto che il vangelo di Marco, sebbene corto, contiene fino al 7% di informazioni che non si trovano in Matteo e Luca. Se ciò è vero, mi pare che per il 93 percento è provata la stretta interdipendenza dei tre.

[Gianni]

Non so da dove tu abbia preso queste percentuali, Speculator3. Ma la questione sinottica non può essere affrontata per sentito dire, ma solo attraverso l’esame interno dei tre Vangeli. Se alla Facoltà Biblica la studiamo solo al terzo anno, ci sarà pure un motivo. Comunque, se si studia bene una sinossi greca si vede che in realtà non fu Marco ad abbreviare Matteo, ma Matteo ad abbreviare Marco. Infatti, anche se Marco (16 capitoli) omette circa metà del materiale di Matteo (28 capitoli) e di Luca (24 capitoli), nella parte che ha in comune è sempre più completo di Matteo. Sia Matteo che Luca seguono la trafila di Marco, inserendovi materiale proprio. Va poi notato che buona parte del materiale comune ai tre sinottici è conservata con le parole di Marco (infatti, in caso di divergenza critica, gli studiosi tendono ad ammettere la priorità del racconto marciano su quelli mattaico e lucano).

[Speculator3]

Marco omette circa la metà del vangelo di Matteo e di Luca. In Marco è assente la storia dell'a genealogia e annunciazione e della nascita, e quindi della paternità del messia, cominciando come il vangelo di Giovanni dal battesimo di Gesù.

Marco non ha i grandi discorsi di Matteo e le capacità letterarie di Luca.

È probabile, dando per scontato che Gesù è esistito e ha predicato alle pecore smarrite della casa di Israele principalmente, che il primo vangelo fu una breve composizione in aramaico contenente le principali parole e fatti della vita di Gesù.

Marco non era del 12 apostoli e non era quindi testimone, ma si fondava sulla predicazione di Pietro di cui era interprete.

Pietro non conosceva il greco ma conosceva l'aramaico ed utilizzava un originale aramaico di Matteo, più corto dell'attuale.

[Gianni]

Speculator3, che devo dire? Come vuoi. Non ho voglia di correggere ogni volta qualcuna delle tue affemazioni. Sono però disposto ad affrontare in altre discussioni la questione dei sinottici, ma con chi li conosce almeno abbastanza.

[Speculator3]

Consideriamo almeno la probabilità che il primo vangelo sia stato un breve racconto di fatti e parole scritto o dettato in aramaico da un apostolo di Gesù?

Marco non era dei 12 e quindi non poteva testimoniare le parole e i fatti di Gesù. Si doveva basare sulla testimonianza di uno dei 12 apostoli.

[Speculator3]

A Gianni
mi dici di non sapere da dove ho preso le percentuali della mia affermazione che solo il 7% del vangelo di Marco non si trova in Matteo o Luca, cioè si trova solo in Marco.

La mia affermazione corrisponde a quanto tu ha scritto nel corso di biblistica.it sui vangeli.

[Speculator3]

Secondo la tradizione il vangelo detto di Luca non è stato dettato o scritto da uno dei dodici apostoli.

Il vangelo di Marco, se è stato scritto da Marco, non è stato scritto da un apostolo.

Il vangelo di Giovanni molto probabilmente non è il primo vangelo scritto.

Solamente il vangelo cosiddetto di Matteo, dei canonici, ha un primato essendo di un apostolo.