Gesù,cristianesimo delle origini,e ricerca storica.

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Maria Grazia Lazzara
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Re: Gesù,cristianesimo delle origini,e ricerca storica.

Messaggio da Maria Grazia Lazzara »

Buon giorno a tutti , vi sono grata per come si sta discutendo ultimamente è piacevole leggervi , vi ringrazio comunque perché i vostri interventi mi arricchiscono , continuate così , continuiamo così .
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bgaluppi
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Re: Gesù,cristianesimo delle origini,e ricerca storica.

Messaggio da bgaluppi »

Maria Grazia Lazzara ha scritto: mercoledì 21 giugno 2023, 7:20 Buon giorno a tutti , vi sono grata per come si sta discutendo ultimamente è piacevole leggervi , vi ringrazio comunque perché i vostri interventi mi arricchiscono , continuate così , continuiamo così .
Grazie a te, Maria Grazia. Ottimo spirito!
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bgaluppi
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Re: Gesù,cristianesimo delle origini,e ricerca storica.

Messaggio da bgaluppi »

Ogni documento antico è un documento storico, perché costituisce una testimonianza del tempo in cui fu scritto. Naturalmente, nel mondo antico gli scrittori non erano esenti dal riportare notizie imprecise, come oggi e per ragioni volontarie o involontarie. Gli storici, ad esempio, erano condizionati da mnème (memoria) e dòxa (opinione personale), come riporta Tucidide nella sua metodologia (Storie, Libro I, 21-22).

Il mondo antico non era esente dalla fabbricazione di falsi, oggi definiti documenti pseudoepigrafi o pseudoepigrafici. Il documento pseudoepigrafico era firmato da un autore importante, di solito passato, che, in realtà, non lo aveva scritto, per dare autorevolezza al messaggio e anche per far credere ai lettori che quell'antico ed importante personaggio avesse detto determinate cose, i cui effetti si sarebbero riflessi nel pensiero presente. Nonostante ciò, anche un documento pseudoepigrafico è un documento storico, perché testimonia nel suo tempo il tentativo e la necessità che un determinato messaggio fosse recepito nel presente come vero o come autorevole. Può testimoniare, quindi, la storia del pensiero tanto quanto un documento autentico.

Il Libro di Enoch, ad esempio, è un classico esemplare di documento pseudoepigrafico, attribuito al patriarca antidiluviano per dare autorevolezza al messaggio. Ci sono anche diversi esempi di acclamati falsi storici nell'antichità, poi smascherati e i cui autori hanno ricevuto punizioni esemplari. In questi casi, i falsari furono in grado di ingannare la massa perlopiù analfabeta, ma non gli eruditi. In altri casi, i falsari erano particolarmente abili e sono riusciti ad ingannare anche gli eruditi. La critica moderna ne ha individuati alcuni anche tra i testi biblici, la cui originalità è oggi dibattuta.
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Marcelle
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Re: Gesù,cristianesimo delle origini,e ricerca storica.

Messaggio da Marcelle »

bgaluppi ha scritto: mercoledì 21 giugno 2023, 10:52 Ogni documento antico è un documento storico, perché costituisce una testimonianza del tempo in cui fu scritto. Naturalmente, nel mondo antico gli scrittori non erano esenti dal riportare notizie imprecise, come oggi e per ragioni volontarie o involontarie. ...
Concordo.
... In altri casi, i falsari erano particolarmente abili e sono riusciti ad ingannare anche gli eruditi. La critica moderna ne ha individuati alcuni anche tra i testi biblici, la cui originalità è oggi dibattuta.

Potresti farci un esempio di quelli individuati e quelli ancora oggi dibattuti? Ti leggo.
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bgaluppi
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Re: Gesù,cristianesimo delle origini,e ricerca storica.

Messaggio da bgaluppi »

Marcelle ha scritto:Potresti farci un esempio di quelli individuati e quelli ancora oggi dibattuti? Ti leggo.
Certamente. Dammi solo tempo perché sono in viaggio e non ho i miei libri a dispisizione.
chelaveritàtrionfi
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Re: Gesù,cristianesimo delle origini,e ricerca storica.

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Ogni scritto antico porta con se molti dati come:

- Luogo e data d composizione
- Tradizione di rifermento
- Genere letterario
- Lingua di composizione e stile
- Autore

Riguardo all’autore, a volte ci ritroviamo dinnanzi ad opere attribuite ad un autore autorevole e definite opere pseudopepigrafe (dal titolo falso). Solitamente viene detto che un autore ignoto usasse invece un nome illustre nel tentativo di far guadagnare autorità al suo scritto. All’interno delle varie comunità vi erano comunque tradizioni orali ed ogni gruppo seguiva la sua. Sarebbe interessante utilizzare tutti gli scritti nel tentativo di risalire alle correnti originarie. Anche molti apocrifi sono considerati pseudoepigrafi ma la parola apocrifo indica qualcosa che è “nascosto”. Molte opere portano con chiara evidenza un allontanamento da uno stile letterario di un autore o da un’opera attribuita all’autore originale, tuttavia questi scritti proliferavano.

Nel campo degli studi biblici, il termine “pseudografia” è riferito tipicamente a una serie di opere che si pensa essere state scritte dal III-II secolo a.E.V. al II-III secolo E.V. Anche molti scritti greci riportano questa caratteristica, persino i testi a cui si riferisce Maimonide parlando di Aristotele, si pensa siano stati scritti da altro autore. Gli scritti “segreti” (apocrifi) venivano rifiutati per la lettura pubblica liturgica.

La pseudoepigrafia può essere espressa in diverse forme. Per esempio:

- scrittura sotto dettatura
- scrittura delegata: una persona che delega un altro (es. discepolo a scrivere in nome suo)
- scrittura onorevole: per esempio un discepolo scrive di sua mano utilizzando il nome del maestro per onorarlo.
- falsificazione: un autore ignoto cerca di imporre le proprie idee cercando di sfuttare il nome di un personaggio comune.

Riguardo alle scritture greche, per esempio, ci sono alcuni studiosi, come Bart D. Ehraman citato qui di recente, che sostengono che sono 7 su 20 lettere Paoline risultano autentiche in modo convincente. C’è anche chi sostiene che i primi manoscritti dei vangeli canonici, siano stati scritti in maniera anonima


I primi quattro libri storici del Nuovo Testamento sono provvisti di titoli, che per quanto antichi, non risalgono ai rispettivi autori di quei testi sacri. Il canonico del Muratori , Clemente Alessandrino e Sant'Ireneotestimoniano distintamente l'esistenza di quelle voci nell'ultima parte del secondo secolo della nostra era. In effetti, il modo in cui Clemente (Strom. I, xxi) e S. Ireneo (Adv. Haer. III, xi, 7) li impiegano implica che, in quella prima data, i nostri titoli attuali ai vangeli erano in uso corrente utilizzare per un tempo considerevole. Si può quindi dedurre che fossero preceduti dai racconti evangelici già nella prima parte di quello stesso secolo. Che però non risalgano al primo secolo dell'era cristiana, o almeno che non siano originali, è una posizione generalmente ritenuta ai giorni nostri. Si ritiene che poiché sono simili per i quattro Vangeli, sebbene gli stessi Vangeli siano stati composti a un certo intervallo l'uno dall'altro, quei titoli non erano inquadrati e quindi non preposti a ogni singola narrazione, prima che la raccolta dei quattro Vangeli fosse effettivamente realizzata. Inoltre, come ben rilevato dal Prof. Bacon, "i libri storici del Nuovo Testamento differiscono dalla sua letteratura apocalittica ed epistolare, come quelli dell'Antico Testamento differiscono dalla sua profezia, per essere invariabilmente anonimi, e per lo stesso motivo. Profezie, sia nel senso precedente che in quello successivo, e le lettere, per avere autorità, devono essere riferibili a qualche individuo; più grande è il suo nome, meglio è. Ma la storia era considerata un bene comune. I suoi fatti parlavano da soli. Solo come le sorgenti di memoria comune cominciò a diminuire e marcate differenze apparirono tra i Vangeli ben informati e accurati e quelli inaffidabili

Farley (Arcivescovo di New York), Imprimatur John Cardinal (1913). Carlo Giorgio Herbermann; Edward Aloysius Pace; Condé Bénoist Pallen; Giovanni Giuseppe Wynne; Thomas Joseph Shahan (a cura di). The Catholic Encyclopedia: An International Work of Reference on the Constitution, Doctrine, and History of the Catholic Church, Volume 6 . New York: L'Enciclopedia Press. pp. 655–56.

Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
chelaveritàtrionfi
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Re: Gesù,cristianesimo delle origini,e ricerca storica.

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

bgaluppi ha scritto: mercoledì 21 giugno 2023, 10:52 Il Libro di Enoch, ad esempio, è un classico esemplare di documento pseudoepigrafico, attribuito al patriarca antidiluviano per dare autorevolezza al messaggio. Ci sono anche diversi esempi di acclamati falsi storici nell'antichità, poi smascherati e i cui autori hanno ricevuto punizioni esemplari. In questi casi, i falsari furono in grado di ingannare la massa perlopiù analfabeta, ma non gli eruditi. In altri casi, i falsari erano particolarmente abili e sono riusciti ad ingannare anche gli eruditi. La critica moderna ne ha individuati alcuni anche tra i testi biblici, la cui originalità è oggi dibattuta.


Si ma nei vangeli alcuni passi di questo testo sono citati e l'allusione a certi concetti è anche evidente. Non solo a questo testo ma anche ad altri. Per esempio nell'apocrifo Tobia troviamo scritto:

Cap 12
15 Io sono Raffaele, uno dei sette angeli che sono sempre pronti ad entrare alla presenza della maestà del Signore». 16 Allora furono riempiti di terrore tutti e due; si prostrarono con la faccia a terra ed ebbero una grande paura. 17 Ma l'angelo disse loro: «Non temete; la pace sia con voi. Benedite Dio per tutti i secoli. 18 Quando ero con voi, io non stavo con voi per mia iniziativa, ma per la volontà di Dio: lui dovete benedire sempre, a lui cantate inni. 19 A voi sembrava di vedermi mangiare, ma io non mangiavo nulla: ciò che vedevate era solo apparenza. 20 Ora benedite il Signore sulla terra e rendete grazie a Dio. Io ritorno a colui che mi ha mandato. Scrivete tutte queste cose che vi sono accadute». E salì in alto. 21 Essi si rialzarono, ma non poterono più vederlo. 22 Allora andavano benedicendo e celebrando Dio e lo ringraziavano per queste grandi opere, perché era loro apparso l'angelo di Dio.
https://www.laparola.net/testo.php?rife ... ni[]=C.E.I.

Questi concetti sono ben noti nei vangeli.
A parte l'attribuzione all'autore, giusto indagare su tutti questi aspetti, il contenuto di un'opera porta con se tantissimi elementi da valutare.
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
Sir Ulrich
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Re: Gesù,cristianesimo delle origini,e ricerca storica.

Messaggio da Sir Ulrich »

bgaluppi ha scritto: mercoledì 21 giugno 2023, 10:52 [...]
Il mondo antico non era esente dalla fabbricazione di falsi, oggi definiti documenti pseudoepigrafi o pseudoepigrafici.
[...]
Un piccolo estratto da Bart D. Ehrman - Sotto falso nome. Verità e menzogna nella letteratura cristiana antica (Carocci, 2012)

NB: mancherebbe una quarta ed ultima pagina ma non me la fa caricare assieme a questo messaggio. Se a qualcuno serve la allego insieme al prossimo.
Allegati
IMG_20230621_151708.jpg
IMG_20230621_151720.jpg
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chelaveritàtrionfi
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Re: Gesù,cristianesimo delle origini,e ricerca storica.

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

E' possibile citare gli studi scientifici riguardanti le datazioni, analisi filologiche, attribuzioni di paternità ecc. dei relativi testi criticati? Questo autore (rispettabilissimo) riporta le sue considerazioni e sicuramente fa riferimento a degli studi specifici. Quali? Riguardo alle rilevazioni scientifiche in base ai dati analizzati ne possiamo prendere atto (meglio considerare delle meta -analisi, ovvero ricavare informazioni dalla combinazione di studi diversi sullo stesso fenomeno, argomento o carattere specifico).

Oltre a questo, si possono analizzare anche studi discordanti .. e qui purtroppo non credo esista una posizione realmente neutra. La parte "cristiana" può essere accusata di non essere obiettiva per via della sua "fede", mentre la parte non cristiana di avere l'intenzione di contestare gli scritti non necessariamente per obiettività.

Tuttavia, i dati scientifici sopra menzionati nulla hanno a che fare con le opinioni, perchè se si riesce a stabilire con elevata probabilità che uno scritto risale ad una data X piuttosto che ad una data Y ritenuta valida fino ad oggi, o e che l'autore sia un soggetto diverso rispetto a quello a cui l'opera è attribuita per tradizione, occorre prendere atto che certi studi hanno evidenziato queste cose.

Tutto il resto può essere oggetto di dibattito. Faccio un esempio sull'apocalisse. Questo libro è letto da tutte le religioni come un libro che descrive una previsione diretta del futuro. Dato il tempo trascorso (2000 anni non sono pochi) il testo è soggetto a diverse critiche riguardanti l'affidabilità della profezia (così come il libro di Daniele).

Riguardo allo studioso alessandrino Dionigi del III secolo, occorre dire che nei primi secoli si era sviluppata da un lato un approccio letterale, quindi realistico dei mille anni descritti in Apocalisse, mentre dall'altra parte vi era un approccio di tipo allegorico.
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
Sir Ulrich
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Re: Gesù,cristianesimo delle origini,e ricerca storica.

Messaggio da Sir Ulrich »

chelaveritàtrionfi ha scritto: mercoledì 21 giugno 2023, 22:21 E' possibile citare gli studi scientifici riguardanti le datazioni, analisi filologiche, attribuzioni di paternità ecc. dei relativi testi criticati?
Ehrman é professore di Nuovo Testamento e filologo esperto di critica testuale. Tutto il suo libro citato é un'opera scientifica.

Posso riportare volentieri altri autori esperti di critica testuale che riportano le stesse cose.
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