Gianni ha scritto: ↑giovedì 11 maggio 2023, 5:12
AEnim, se non hai ancora capito, ci rinuncio.
Quanto a "Mosheh = Elohim", è un obbrobrio. Apri una discussione a parte, se vuoi.
Sei tu che non hai capito.
Obbrobrio? L'equivalenza autorità giuridico-governave = Elohim e viceversa, è una verità - anche piuttosto evidente - che dà fastidio riconoscere a qualcuno se riferita ai contenuti biblici, ma non agli inglesi se si tratta dell'Imperatore del Giappone. Siamo proprio strani noi occidentali. Basterebbe riflettere su "a chi" di volta in volta da fastidio e "perchè" da fastidio, l'una cosa o l'altra.
Nella letteratura ebraica è scritto da qualche parte che Mosheh era essere umano dalla vita in giù ma divino da lì in su. Giusto ieri ascoltavo un Rav. che lo riportava.
Mi hanno riferito un detto di Rashi che qui ci sta proprio bene: "L'artigiano odia chi fa il suo stesso mestiere".
Apri una discussione a parte, se vuoi.
Non c'è niente da discutere. Se qualcuno non vuole aprire gli occhi non c'è niente da fare.
Roberto:
ma è strettamente necessario?
Abitudini di famiglia. Si tratta di voti particolari di una specifica "famiglia" - non universali - che non riguardano altre. In uno dei buddhismi possibili abbiamo precetti, voti e impegni (samaya) diversi per diverse "famiglie di buddha".
Non c'è nei 7 precetti noachidi per le nazioni ove il precetto minimo la cui osservanza è richiesta è quello di non nutrirsi di carne di animali vivi (cosa che nessuno di noi fa). Quindi un ebreo non ti dirà mai che tu lo devi fare. A meno che tu non "voglia" prendere quei
voti particolari che costituiscono un
legame con quella famiglia.
Non faccio io gli stessi allenamenti sportivi di un calciatore e nemmeno di un sollevatore di pesi, che sono a loro volta diversi fra loro.
France:
In Kazakistan mangiano tanta carne e l’accompagnano con una bevanda fatta di latte di cammella o di cavalla.
Che possiamo dirgli?
Niente. Anche qui stesso errore, quello di universalizzare.
Qui la parola 'Dio' induce ad universalismi, altrove invece a riconoscere legittimità a particolarità e differenze. Qui invece tutti con la stessa camicetta in fila per tre col resto di due.
Gianni
Occorre comunque distinguere tra Sacra Scrittura e tradizione
Manco per niente dato che il libro lo ha scritto proprio la tradizione per se stessa, non per te.
Dio può avere più volti, in uno dei quali fa il "protettore di popolo" (Shomer Israel), ma sarebbe tremendamente sciocco se tu ti allenassi a scalare l'Himalaya vivendo alle Maldive, dove forse sarebbe meglio imparare a nuotare e pagaiare.
E' buffo. Leggevo tempo fa una monaca tibetana, che in realtà è ebrea (nel senso di discendente di ebrei) e le domandavano "Ma come hai fatto?", lei ha risposto: "E quasi come a casa mia".
Un tibetano non si farebbe mai passare per l'anticamera del cervello che i samaya altrui debbano essere anche i suoi. Saprebbe distinguere fra gli ordini di leggi, norme, precetti, voti, impegni e le loro specifiche funzioni. Saprebbe inquadrare fra le varie tipologie di "adesione", tutte legittime, compreso il "paramitayana" che corrisponde all'ebreo non o poco osservante (che non significa che infrange le leggi, ma che usa poco i tantra). Sa cos'è "Maestro", sa cosa è "tradizione e trasmissione", sa cosa è uno "Shomer" ha persino un termine specifico (che ora non ricordo con precisione). Dispone di un dettagliato linguaggio tecnico per inquadrare tutte le cose. E via dicendo.
Qui invece non c'è un solo dispositivo adatto a comprendere la realtà di un altro ed a fare ingresso nel mondo altrui apprezzandolo e capendolo ma senza fare confusioni ed improprie assimilazioni. In compenso qui "io" diventa l'unico metro e l'unica misura di tutto il resto del mondo. Bah!