Calendario ebraico

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Gianni
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Re: Calendario ebraico

Messaggio da Gianni »

Continuerò a leggervi, ma non interverrò più in questa discussione. Se posso fare una battuta, questa discussione non è più per me in calendario. Continuate voi, se volete, liberamente.
Ognuno ha detto la sua e chi ci legge può fare ciascuno le proprie riflessioni e valutazioni.
A me basta dire che un calendaio che vieta che il capodanno cada in certi giorni è di per sè artificiale e forzato, per non dire fasullo.
noiman
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Re: Calendario ebraico

Messaggio da noiman »

Yarkon è anche il "mensile" , dagli abbonamenti autobus ai parcheggi, stessa radice per parole diverse, yareàch è la luna in alternativa a levanàh, su questo argomento abbiamo quasi detto tutto, potremmo considerare questo studio è concluso anche senza essere tutti d'accordo, nonostante questo rimane un contributo per chiunque non sapesse nulla del calendario ebraico, ovviamente ci vuole il setaccio, anzi direi 13 setacci.
Shalom
Noiman
noiman
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Re: Calendario ebraico

Messaggio da noiman »

Mi sono riletto tutto, compresi i collegamenti esterni, mi sono ricordato di una imponente enciclopedia Treccani in pelle marrone e rilegature d’oro ereditata da un parente notaio, z.l. , la teneva nello studio, non credo che l’abbia mai sfogliata e io nemmeno, stà in soffitta, se qualcuno la vuole la regalo, come detto ho riletto la discussione, oltre 200 pagine e non ho trovato nessun trucco, certamente attingere da certe fonti non è il massimo, nulla di più, quindi se si vuole riprendere questa discussione ci si può riprovare.
Se no! la chiudiamo qui e rimarrà una buona documentazione per futuri studi, che ne dite?
Noiman
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Re: Calendario ebraico

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Shay ha scritto: domenica 4 dicembre 2022, 15:02
Besàseà ha scritto: domenica 4 dicembre 2022, 14:41 Novilunio in senso moderno si intende la congiunzione, ma anticamente si intendeva la rinascita della luce della luna.
E' vero! Lo avevo sospettato. Ho trovato delle conferme:

Però anticamente il novilunio non era la Luna Nera, ma era il giorno in cui compariva di nuovo la luna. Vale a dire che era il giorno in cui rinasceva la luna, o il giorno in cui la Dea Diana emergeva dalle grotte in cui si era occultata. Tale giorno è spesso utilizzato come primo giorno del mese nei calendari lunari.
https://www.romanoimpero.com/2019/10/cu ... abra.html

Come si può facilmente dedurre dal nome, questa fase anticamente indicava il momento in cui poco dopo la luna ricompariva. Questo coincideva con l'inizio di un nuovo mese del calendario lunare.
https://www.meteo.it/notizie/luna-nuova ... -afb19d46

l novilunio è, infatti, la fase della Luna in cui l’emisfero visibile dalla Terra è completamente in ombra e, anticamente, era considerato il giorno in cui compariva di nuovo la luna. Per i Babilonesi la luna nuova era il momento in cui la Dea era soggetta al ciclo mestruale, e in quel giorno non era di buon auspicio lavorare. Nella cultura ebraica, la nuova luna è il primo giorno del mese, chiamato Rosh Chodesh, ed è ancora osservato da alcuni come una festività per le donne.
https://www.istitutobioenergia.it/princ ... i-lunari/

Il novilunio (o Luna nuova) è la fase della Luna in cui il suo emisfero visibile risulta completamente in ombra. Come segnala il nome stesso, anticamente il novilunio era il giorno in cui compariva di nuovo la luna. Tale giorno è spesso utilizzato come primo giorno del mese nei calendari lunari.
https://it.wikipedia.org/wiki/Novilunio


novilunio
La fase in cui la Luna si trova in congiunzione con il Sole e rivolge quindi alla Terra la faccia non illuminata. Dall’istante del n. ha inizio il computo dell’età della Luna nell’uso astronomico; nell’uso ecclesiastico, invece, il computo ha inizio circa 40 ore dopo (cioè quando si comincia a vedere il filetto luminoso della falce lunare).

https://www.treccani.it/enciclopedia/novilunio/
Si vede che non leggete i miei post. Tutte queste informazioni le avevo citate. Dell'uso ecclesiastico almeno 2 volte.
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
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Re: Calendario ebraico

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Piuttosto sarebbe interessante parlare del tempo di Mosè che era egiziano (ovviamente non di origine) e gli egiziani iniziavano il mese dalla scomparsa della vecchia falce. Cosa fece il popolo del deserto? Mistero. Sarebbe interessante anche parlare di Abramo, di quando era in mezzo ai Sabii che adoravano le stelle, in particolare il sole al quale costruivano idoli d'oro e la luna alla quale costruivano idoli d'argento. Il cielo è il significato del calendario
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Re: Calendario ebraico

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Shay ha scritto: domenica 4 dicembre 2022, 19:29 Questa scanner è merito di Besasea, che me la ha mandata. E' del libro Calendar and Comunity di Sacha Stern. Riporta il testo greco di Filone di cui abbiamo parlato. Besasea mi ha spiegato che in greco Neomenia designa il primo spiccio di luna e che in greco c'è un altro termine per "congiunzione" ed è Sinodo. Questo chiarisce anche i fraintendimenti (spero che Gianni lo apprezzi):

THE NEW MOON
117
astronomical ‘conjunction is well attested not only in ancient astronomical sources (e.g. in Ptolemy's Almagest),403 but also in other branches of literature, where it is also distinguished from the first day of the month (the noumenia).55 The phrase 'conjunction according to the new moon' in this passage is awkward, therefore, and may be the result of some textual error.
The time of the noumenia receives clarification later on, where Philo gives reasons why it is treated as a festival:
Τήν δ' ἐν ἑορταῖς ἔλαχε τάξιν νουμηνία διὰ πολλά. πρῶτον μὲν ὅτι ἀρχὴ μηνός, ἀρχὴ δὲ καὶ ἀριθμοῦ καὶ χρόνου τίμιον. ἔπειτα δὲ ὅτι κατ' αὐτὴν οὐδὲν ἀφώτιστον ἐν οὐρανῷ· συνόδῳ μὲν γὰρ ὑποδραμούσης ἥλιον σελήνης τὸ πρὸς γῆν μέρος ἐζόφωται, νουμηνίᾳ δὲ πέφυκεν ἀναλάμπειν.
τρίτον δὲ ὅτι τῷ ἐλάττονι καὶ ἀσθενεστέρῳ κατ' ἐκεῖνον τὸν χρόνον τὸ κρεῖττον καὶ δυνατώτερον ὠφελείας ἀναγκαίας μεταδίδωσι· νουμηνίᾳ γὰρ ἄρχεταιφωτίζειν αἰσθητῷ φέγγει σελήνην ὁ ἥλιος, ἡ δὲ τὸ ἴδιον κάλλος ἀναφαίνει τοῖς ὁρῶσι. The new month holds its place among the festivals for many reasons. First, because it is the beginning of the month, and the beginning in number and in time is worthy of honour. Secondly, because at that time, nothing in the sky is without light; for at the conjunction, when the moon runs under the sun,404 its side facing the earth is darkened; but at the new month, it begins to shine. Thirdly, because at that time, the stronger and more powerful supplies necessary help to the smaller and weaker: for at the new month the sun begins to illuminate the moon with the light which is perceived, and the moon reveals its own beauty to those who see it (Special Laws 2. 26 (140–1)).
From both the second and the third reasons it is absolutely clear that the noumenia, which marks the beginning of the calendrical month (as explicit in the first reason), occurs not at the conjunction, when the moon is completely hidden (see second reason), but only when the new moon begins to shine and becomes visible to the observer (second and third reasons).
Per i greci e per i romani la luna nera era un segno nefasto. Usa google traduttore anche qui, nn solo con l'ebraico :-) :-)
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Re: Calendario ebraico

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Shay ha scritto: domenica 4 dicembre 2022, 23:15 Se trovi qualcosa facci sapere, io non ho trovato nulla sul periodo di Mosè. Il calendario civile egiziano era quello solare. Besasea mi pare che diceva che non si hanno testimonianze chiare di un calendario lunare di quel periodo in Egitto. Oltre Parker, pare che tutti dicano la stessa cosa. C'è qualche studioso che sostiene che gli ebrei dell'esodo avrebbero ereditato il calendario egiziano? O qualche studioso che sostiene che il mese iniziava con la luna nera? Tu cosa pensi?
Il calendario civile egiziano era solare ma il dibattito verte sul fatto se si possa o no stabilire che gli egizi in origine avessero un calendario lunare a sè stante, non tanto sul tema dell'inizio del mese. Parker, dopo aver discusso con vari studiosi, ha presentato dei calcoli precisi analizzando anche date ecc. ed è tutto riportato sul documento che vi ho postato. Parker è citato anche sul documento Elefantina che avete postato voi. Anche il papiro a cui avete fatto riferimento, analizzando a ritroso tutte le date in periodi di 25 anni, si possono trovare noviluni che iniziano dalla congiunzione ed altri che iniziano con la visibilità della falce luminosa.

Qualcuno di voi ha affermato che Dio non ha dato alcun calendario. Beh, possiamo parlare di "computi", perchè il termine calendario può essere ambiguo così come quello di novilunio. Il computo celeste è opera divina, così come il moto degli astri. Il computo umano è il calendario in senso stretto. Dato che la legge ebraica è l'eliminazione dell'idolatria e questa idolatria parte dalle stelle, per comprendere il senso dei precetti indirizzati a questo fine, occorre conoscere gli usi, le credenze ed i miti degli idolatri (Maimonide). Ecco perché mi interessa lo studio dei calendari e delle origini.

Dai dati che abbiamo analizzato, sappiamo che in origine il calendario mesopotamico era lunare e legato ai cicli agricoli. Non solo abbiamo la testimonianza del documento di Gezer del X secolo a.c., ma anche la storia dei Sabei o Sabii, nota ancora oggi per tramandazione in alcuni testi, anche se non antichissimi, come il "libro dell'agricoltura nabatea" (X secolo d.c.). Queste storie sono sopravvissute attraverso i popoli arabi e possono aiutare a capire l'origine dei riti ecc. Dato che c'è stata libertà dal passare dal calendario lunare a quello lunisolare, nonchè a nominare i mesi collegandoli alle costellazioni, definire il numero degli stessi nell’ anno e scegliere il metodo migliore di intercalazione per sincronizzare calendario lunare e solare, non mi pare il caso di dire che il conteggio del mese doveva avere una regola fissa. Per quanto riguarda la festa, è il significato di un evento quello che conta. Sappiamo che da un certo momento in poi, o per alcuni popoli, il passaggio congiunzione - prima falce aveva il significato di morte e risurrezione. Che la falce lunare avesse anche un chiaro significato per gli egizi è noto, basta guardare le raffigurazioni di alcuni dei con il disco in capo e la falce raffigurata.

Ora, finchè parliamo di scelta per motivi pratici (osservazione) oppure per il significato dell’evento, così come lo sono le festività, è un conto. In ottica di calcoli matematici, è tutt’altra questione poiché sono le congiunzioni di un astro i punti fissi, non l'osservazione. Per calcolare esattamente la durata del mese lunare , non parti dall'osservazione di Pippino che vede così così, oppure da quella di Giovanninu che è orbo (non vedente) da un'occhio (una battuta per dire che l’osservazione è soggetta ad errori sia in ore che in giorni), ma devi partire da un punto preciso che è la congiunzione. Circa 29,5 giorni solari è il tempo medio che trascorre tra una sizigia (congiunzione) e l'altra, e non può di certo essere considerato come il tempo che trascorre tra un’osservazione e l’altra. Questo è il mese sinodico tra i 5 calcolabili relativi alla luna. Il mese siderale, che è il moto proprio della luna, si calcola sempre partendo da una congiunzione, ma stavolta con una stella: da congiunzione a congiunzione. All’interno di questo ciclo, si effettuano calcoli ben definiti delle altre fasi e la più importante è quella opposta alla congiunzione, ovvero il plenilunio (luna piena). I cicli lunari sono divisi tra positivi e negativi, cioè sono simmetrici. L’opposto della luna crescente è la luna calante, e l’opposto della luna piena qual è?

Abbiamo parlato di significati che sono quelli che contano, a quanto pare. Abbiamo parlato di “morte e risurrezione”, ma anche esser gettati in acqua ed essere salvati aveva lo stesso significato. La storia di Moshè che viene messo in una cesta cosparsa si bitume (come l'arca), tra l'altro somiglia a quella di Sargon di Akkad di molti secoli prima.

Moshè (msh), in ebraico vorrebbe dire “tirar fuori, estrarre”, perchè è stato estratto dalle acque ma anche "colui che tira fuori", "che libera", "il liberatore". Qui aiutatemi voi con i significati. Colui che è stato salvato, a sua volta ha salvato /liberato. Ma il nome Moshè pare avere origine egiziana e vuol dire semplicemente “figlio di” ed è conosciuto perché entra nella composizione di molti nomi di faraoni: Ah-moses, Tut-mosis, Ra-mses (Ra-moses), cioè figlio di Ah,di Tot di Ra.

Nonostante il testo biblico riporta che Moshè abbia origine ebraica, è comunque cresciuto in Egitto ed è stato educato dai sacerdoti egizi. Viene da sè che conoscesse tutti i loro culti. GLi ebrei, tra l'altro, rimasero in Egitto per oltre 400 anni e non mi pare che ci fossero regole precise che riguardassero il calendario. Non solo gli ebrei erano in cattività presso gli egiziani, ma anche altri popoli, compresi alcuni rimanenti degli "Heka khasut- Hyksos", forse unico popolo che in precedenza, a parte gli ebrei, rendeva culto ad una sola divinità, in questo caso "Aton".
Se trovi qualcosa facci sapere, io non ho trovato nulla sul periodo di Mosè.

Avete capito che oltre alla storia del calendario emergono tante altre cose (seguendo il consiglio di Maimonide), cose che già sapete (specialmente Noiman e Besàseà) ma che magari i lettori non conoscono.

Se trovo qualcosa certamente lo posterò, ma per trovare devo cercare :-). Dopo aver esaurito le fonti extrabibliche, finalmente avrete tutto il campo vostro, quello prettamente biblico, e dove io farò solo osservazioni non potendo controbattere sui termini.

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Re: Calendario ebraico

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Besàseà, questo è un forum di biblistica ed è quindi un forum di discussione biblica, che io uso per studio. Ogni studioso va rispettato senza partire con le crociate, ognuno ha le sue idee, chi ha più conoscenze o e dedica tempo allo studio, dà il suo contributo. Certamente, se si riscontrano spiegazioni che si ritengono errate è giusto farle notare provando dove sono gli errori e l'onere della prova spetta a chi vuol far prevalere un diritto. Almeno in Italia è così.

Tu sei esperto di scritture e io sono contento. Perchè ti arrabbi con me? Tranquillo che lo tratto bene il tuo discepolo :-) :-)

Questa cartella ha il titolo "Bibbia e.." e voi state discutendo perchè non siete d'accordo sul significato dei termini. E sui termini ti chiederò aiuto se me lo vorrai dare. Nel complesso, a scopo di indagine, a me il solo insegnamento discepolo/maestro non mi interessa perchè mi faccio domande e appunto perchè mi interessa lo studio, preferisco documentare tutto ciò che serve. Qual'è lo scopo? Conoscere come si sono svolti gli eventi e perchè. Lo so, non tutti la pensano così.

C’erano gli idolatri e quindi? Li cestiniamo? Ci sono termini che nascono nella loro lingua, li archiviamo? Abramo era monoteista ma suo padre no. Riguardo alla "congiunzione" per fini di calcolo abbiamo scritto abbastanza così come del falcetto a Babilonia e in Mesopotamia. Certo che si poteva conoscere in anticipo il periodo, appunto. Ho riportato infatti un altro dato, che i pagani romani già dal tempo dal tempo di Romolo e Numa, contavano alla rovescia i giorni del mese aspettando gli appuntamenti come la “calenda” e per la luna nuova anche loro avevano l’osservatore che annunciava l’evento. A cosa serve questo? A notare che molte tradizioni erano il copia incolla tra tutti i popoli e che c’era sempre un gruppo “èlite” che comandava la massa.

La matematica e l’astronomia si sviluppano tra i babilonesi e gli egizi, la conoscenza antica su queste cose era li. Le buone scoperte venivano adottate da tutti e certamente non si rifiutavano quelle che venivano dagli idolatri. Alla fine di calendario babilonese stiamo parlando ma non per questo gli ebrei che lo adottarono erano idolatri. Ho anche citato Maimonide: Dato che la legge ebraica è l'eliminazione dell'idolatria ….. per comprendere il senso dei precetti indirizzati a questo fine, occorre conoscere gli usi, le credenze ed i miti degli idolatri (La guida dei perpessi)

Dove leggi che devo sostenere per forza il novilunio congiunzione? E’ semplicemente una ricostruzione quella che sto facendo, altrimenti ci dobbiamo attenere solo alla tradizione e traduzione di termini dove c’è discussione. Certo se trovo qualcosa la riporto, ma io non devo dimostrare nulla perché non sono partito da una tesi, ma da una domanda. Se non trovo nulla che soddisfi la mia domanda, pazienza, terrò in conto ciò che abbiamo discusso e continuerò a controllare il novilunio quando lo dice il calendario ebraico.

Riguardo a Sargon, (Akkadian Sharru-kin “il re è legittimo”) esistono documenti, anche ritrovati nella biblioteca di Ninive, che narrano della sua vita e compare nella lista dei re sumeri. L’iscrizione della leggenda della cesta e del fiume, è stata ritrovata a Ninive. Nel VII secolo a.c. ancora si trovava la sua storia in letteratura.
https://jworgit.blogspot.com/2015/01/la ... igine.html

Ma non importa chi prima e dopo, era solo per far notare il significato delle acque che gli idolatri davano, come dici. Intanto nella storia sono narrati anche eventi simili, cose che si ripetono.
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Re: Calendario ebraico

Messaggio da Gianni »

Intervengo solo per alcune precisazioni. Non mi sto affatto chiarendo in privato con Shay; non c’è nulla da chiarire perché lo ritengo un interlocutore già schierato e con un atteggiamento cattivo e offensivo, da crociato. Come avevo chiaramente detto, preferisco non partecipare più a questa discussione sul calendario perché le posizioni sono inconciliabili. Suo malgrado, Besàseà c’entra il problema della questione quando dice che “la priorità sta nella Bibbia e nella tradizione del popolo della Bibbia”. Per conto mio la priorità spetta unicamente alla Bibbia. La tradizione ebraica è certo degna di attenzione e di massimo rispetto, ma laddove si discosta dalla Scrittura cessa la sua dignità di fonte. La stessa tradizione ebraica mette sé stessa al di sopra del Tanàch e per me questo è inaccettabile. Come esempio si pensi alle decine di regole e regolette stabilite per il sabato, che stabiliscono perfino se e come si può usare di sabato un ago da cucito. Chi intende osservare queste estreme interpretazioni ha il mio rispetto, ma personalmente non le approvo. Come riconosce lo stesso Besàseà, è dalla tradizione ebraica che “apprendiamo la modalità adottata per stabilire i mesi e gli anni”. Personalmente non l’accetto.

Mi viene spontaneo un paragone. Quando inizia il giorno di 24 ore? Secondo la Scrittura con l’oscurità che segue il dì appena terminato con il tramonto. Ora, perché in tutto il mondo il giorno inizia a mezzanotte? Per un’antica decisione della Chiesa Cattolica presa per salvaguardare la propria tradizione liturgica. Ecco allora la differenza tra calendario biblico e calendario ecclesiastico. Secondo questo il giorno non deve iniziare con l’oscurità dopo il tramonto. E nell’attuale calendario ebraico non avviene forse qualcosa di smile? Qui l’anno non deve iniziare in ben tre giorni della settimana ma può iniziare unicamente in uno degli altri quattro. Se ciò non è un artificio, che altro è? Ecco allora che la versione di Besàseà secondo cui “la priorità sta nella Bibbia e nella tradizione del popolo della Bibbia”, per me diventa: La priorità sta nella Bibbia e non nella tradizione.

Continuate quindi voi a discutere. Su quelle basi non c’è spazio per la seria discussione.
noiman
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Re: Calendario ebraico

Messaggio da noiman »

Mi sono convinto di una cosa, Gianni è uno studioso, sicuramente molto preparato ma che considera la scrittura ebraica come un organismo da studiare sezionandolo, lo stesso succede anche il miglior medico anatomo patologo che non è in grado di spiegare il più completo funzionamento di un organo e lo definisce solo sempre per quello che ha potuto comprendere.

Gianni conclude che le norme sulla sua osservanza dello shabbat che gli ebrei seguono sono ciondoli inutili che appesantiscono il sabato, attribuisce queste regole sullo shabbat come interpolazioni successive da parte del pensiero rabbinico, questo in genere è l’osservazione che viene fatta da tutti coloro che quando si confrontano con il pensiero ebraico e lo shabbat, la prima cosa che ti dicono è: “E vero che di shabbat non si può accendere la luce?” , poi la solita l’affermazione : “Il sabato e fatto per l’uomo e non l’uomo per lo shabbat”, questo era un tema caro a Lella, (un’altra Missing del forum ), forse non si è compreso l’aspetto più remoto dello spirito dello shabbat che non è affidato solo alla rivelazione scritta ma a quella orale che nel pensiero giudaico ha lo stesso rispetto e autorità di quella scritta, lo shabbat appare quasi come un gioco settimanale e una sfida tra la fisicità e il mnemonico, il gioco che è diventato nel suo rigore e zelo una forma di assicurazione che ha mantenuto le ruote del carro nel solco, noi quanto al “resto” di Israele grazie lo shabbat siamo rimasti indenni alla liquefazione.

A questo punto mi chiedo, anzi chiederei a Gianni che riconosce il testo ebraico come parola di D-o come osserva lo shabbat, senza ovviamente ripetersi che il sabato è uno spazio dedicato alla meditazione allo studio, alla preghiera, ai rapporti con la famiglia (procreazione compresa) e poi vorrei sapere come pensa di adempiere al precetto della “ParahAdumah”.
Noiman
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