Calendario ebraico

MassimoWlaBibbia
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Re: Calendario ebraico

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Ultima modifica di MassimoWlaBibbia il martedì 15 novembre 2022, 20:26, modificato 1 volta in totale.
chelaveritàtrionfi
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Re: Calendario ebraico

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Shay ha scritto: lunedì 14 novembre 2022, 18:20 Dunque la domanda è questa: il novilunio biblico è quello astronomico totalmente buio reperibile solo attraverso il calcolo o è invece quello che si comincia a vedere?
Quando appunto la luna si rinnova? Chodesh significa rinnovo e mi pare più sensato pensare ad un rinnovo di luce e che il periodo buio sia quello finale del novilunio successivo
Il problema è che state a discutere su uno spicchio di luna.

Besàseà scrive che non c’è alcun calendario stabilito da Dio, ma fu stabilito dagli esseri umani ed era già esistente. Il termine “Calendario” deriva da “Calendarium” che era il registro dei conti dove si segnavano le “scadenze” di natura commerciale (interessi, crediti ecc.). Queste avvenivano il primo giorno di ciascun mese (le Calende) nell'antica Roma, che era il giorno della luna nuova. Oggi usiamo questo termine, Calendario, per indicare il sistema di scansione del tempo in base ai cicli astronomici. Direi invece che il primo calendario è stato stabilito da Dio, quando ha fissato gli astri e gli altri luminari ed ha stabilito i loro cicli ed i cicli della terra, per tutti i popoli.

Nel 1908 è stata ritrovata una tavoletta calcarea, nella città di Gezer, a circa 30 chilometri da Gerusalemme, che riportava un’antica iscrizione cananea, simile ad una filastrocca:
Due mesi raccolto
Due mesi di semina
Due mesi semina tardiva
Un mese mietitura del lino
Un mese di mietitura dell'orzo
Un mese finire di raccogliere
Due mesi, vendemmia
Un mese diserbare
Abij [ah]


Abyah si è supposto fosse lo scriba e tradotto vuol dire “Yah è mio padre” questa tavoletta risale al X secolo a.E.V. è mostra un ciclo agricolo ben definito. Un mese mietitura del lino corrisponde a marzo -aprile Nisan)

Mi viene in mente Esodo 9:31,32 “Ora il lino e l'orzo erano stati colpiti, perché l'orzo era in spiga e il lino in fiore; ma il grano e la spelta non erano stati colpiti, perché tardivi. (CEI)

Dato che esisteva già un calendario prima dell’esodo, anzi ogni popolo aveva il suo e seguiva i cicli degli astri, riguardo ai cicli lunari (luna nova ecc.) possiamo indagare anche in questa direzione.

Riguardo alla discussione sul calendario rabbinico, riporto una parte di un commento tratto dal sito della comunità ebraica di Bologna:
Di Rav Alberto Sermoneta

“Questo mese sarà per voi il capo dei mesi, sarà il primo fra i mesi dell’anno”.
Ogni calendario, di qualsiasi cultura sia, deve avere un momento di partenza, un punto fisso di riferimento, da cui far partire la numerazione degli anni.
Quando si dice “calendario ebraico” e naturalmente il suo capodanno, di solito ci si riferisce a Rosh ha shanà, cioè il primo di tishrì, quel giorno in cui, secondo la tradizione ebraica si suona lo shofar, si dice una cosa inesatta perché quello non è il capodanno ebraico ma è il giorno in cui secondo la tradizione talmudica, sarebbe comparso il primo uomo sulla terra.
Potremmo per cui definirlo il compleanno dell’uomo, ossia un “capodanno universale” una ricorrenza che non riguarda esclusivamente gli ebrei, ma tutta l’umanità.
Ogni popolo invece, una sua origine il punto di partenza della sua storia, e per il popolo ebraico, la storia inizia in Egitto al tempo dei faraoni, quando gli ebrei erano sottomessi alla sua schiavitù.
Al capitolo 12 dell’Esodo, viene narrata la preparazione ad uscire dall’Egitto, dopo che le dieci piaghe si erano abbattute sull’Egitto e sugli egiziani. E’ per ciò che la Torà definisce quel mese il primo mese dell’anno, in quanto in esso avviene l’inizio della storia di un nuovo popolo, un popolo libero: il popolo di Israele.
Possiamo così definire che l’anno ebraico inizia con il mese di Nissan.

https://www.comunitaebraicabologna.it/i ... -di-nissan
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
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Gianni
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Re: Calendario ebraico

Messaggio da Gianni »

Il calendario stabilito da Dio è in fondo semplice: i noviluni, con la loro precisa congiunzione, segnano l'inizio dei mesi e l'anno inizia col 1° di nissàn.

Ci si potrebbe domandare perché mai adottare un calendario antico di tre millenni e mezzo quando abbiamo già il calendario occidentale internazionale, che è preciso più o meno al secondo.
Si legge in Es 12:1,2: “Il Signore parlò a Mosè e ad Aaronne nel paese d'Egitto, dicendo: «Questo mese [avìv (Es 13:4), poi chiamato nissàn] sarà per voi il primo dei mesi: sarà per voi il primo dei mesi dell'anno»”. Perché proprio quel mese? Lo capiamo leggendo il seguito, in Es 12: quel mese è legato alla Pasqua. L’agnello pasquale doveva essere scannato “tra le due sere” del 14 di nissàn (Es 12:6, ben haarbàym), ovvero nel periodo che va da quando il sole inizia calare dopo mezzogiorno (prima sera) a quanto effettivamente tramonta (seconda sera); dopo il tramonto del 14, la notte del 15 di nissàn ci sarebbe stata la cena pasquale, una notte di veglia.

La Luna Nuova più vicina all'equinozio di primavera determina l'inizio dell'anno con il mese di nissàn. La Pasqua del 15 nissàn deve essere sempre dopo l'equinozio: il 14 nissàn può cadere durante l'equinozio ma il 15 nissàn potrebbe non farlo. L'ora dell'equinozio deve precedere il sacrificio delle 15,00 del 14 nissàn; in caso contrario, l'anno deve essere intercalato. Ciò è calcolabile con mesi e anni di anticipo.

Il giudaismo rabbinico ha deciso che il nuovo anno inizia col il 1° di tishrì, che è il settimo mese dell'anno. Il giudaismo rabbinico determina l'intero calendario da quello che chiamano il Molad di Tishrì, che è stabilito per calcolo e non è basato sulla vera Luna Nuova, né per congiunzione né per osservazione. È un sistema artificiale derivato dalle determinazioni rabbiniche introdotte dalla Babilonia nel 344 E.V. e sancito dal rabbino Hillel II nel 358 E.V.. Il sistema definitivo non fu fissato che nell’11° secolo.

Nel 2024 la Pasqua cadrà, secondo il calendario rabbinico, il 23 aprile. Ma siccome la luna nuova vera si avrà a Gerusalemme il 10 marzo alle 11,00 e quindi il 1° di nissàn sarà il 10 marzo, la vera data di Pasqua (15 nissàn) sarà il 24 marzo. Ecco a cosa porta il calendario rabbinico. Se – per assurdo – il calcolo rabbinico fosse stato applicalo all’Esodo, gli ebrei non sarebbero stati pronti ad uscire dall’Egitto e i loro primogeniti sarebbero stati annientati dall’angelo sterminatore.
France
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Re: Calendario ebraico

Messaggio da France »

Gianni ha scritto: martedì 15 novembre 2022, 4:43 La Luna Nuova più vicina all'equinozio di primavera determina l'inizio dell'anno con il mese di nissàn. La Pasqua del 15 nissàn deve essere sempre dopo l'equinozio: il 14 nissàn può cadere durante l'equinozio ma il 15 nissàn potrebbe non farlo. L'ora dell'equinozio deve precedere il sacrificio delle 15,00 del 14 nissàn; in caso contrario, l'anno deve essere intercalato. Ciò è calcolabile con mesi e anni di anticipo.

Il giudaismo rabbinico ha deciso che il nuovo anno inizia col il 1° di tishrì, che è il settimo mese dell'anno. Il giudaismo rabbinico determina l'intero calendario da quello che chiamano il Molad di Tishrì, che è stabilito per calcolo e non è basato sulla vera Luna Nuova, né per congiunzione né per osservazione. È un sistema artificiale derivato dalle determinazioni rabbiniche introdotte dalla Babilonia nel 344 E.V. e sancito dal rabbino Hillel II nel 358 E.V.. Il sistema definitivo non fu fissato che nell’11° secolo.
Sono d’accordo se c’e’ la possibilita’ di seguire il calendario come dice la scrittura ben venga.
Che poi Israele vuole adottare un calendario diverso per adattarlo alle proprie esigenze civili/religiose (determinazione delle feste e quant’altro) padroni di farlo!
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Gianni
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Re: Calendario ebraico

Messaggio da Gianni »

Indubbiamente padroni di farlo! Come lo sono i musulmani e i cinesi con i loro calendari.
Ma se si vuole osservare biblicamente la Pasqua e gli altri giorni santi di Dio, le cose cambiano.
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Re: Calendario ebraico

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Rav Alberto Sermoneta scrive:
Quando si dice “calendario ebraico” e naturalmente il suo capodanno, di solito ci si riferisce a Rosh ha shanà, cioè il primo di tishrì, quel giorno in cui, secondo la tradizione ebraica si suona lo shofar, si dice una cosa inesatta perché quello non è il capodanno ebraico ma è il giorno in cui secondo la tradizione talmudica, sarebbe comparso il primo uomo sulla terra.
Potremmo per cui definirlo il compleanno dell’uomo, ossia un “capodanno universale” una ricorrenza che non riguarda esclusivamente gli ebrei, ma tutta l’umanità.

e conclude, riferendosi all'origine del popolo ebraico nella storia:
Possiamo così definire che l’anno ebraico inizia con il mese di Nissan.


Besàseà scrive:
....è invece la rinascita della Luna e quindi il suo rinnovo visibile. La Luna si "rinnova" quando si ricomincia appena a vedere il primo spicchio dopo aver visto l'ultimo. Fra l'ultimo spicchio e il primo nuovo spicchio visibili passano circa 12 ore. La luna nuova è visibile solo dopo circa 6 ora dal novilunio astronomico

La luna nuova, per i popoli antichi, era il simbolo della "rinascita" - morte e risurrezione. Dal punto di vista astronomico è la morte del mese precedente e la rinascita del mese successivo. Il novilunio astronomico è quella fase lunare (delle 4) in cui il suo emisfero visibile è completamente in ombra, perchè è interposta tra la terra ed il sole (congiunzione col sole). Essendo che i due luminari, rispetto alla nostra vista, risultano a poca distanza, la luna oscurata è quasi impossibile da vedere ad occhio nudo (a volte capita di vedere di giorno un cerchio trasparente). Tra le 4 fasi principali ne esistono altre 4 intermedie. La luna nuova si ha quando la sua visibilità è dello 0% (oscurità) e tale condizione dura per alcune ore. Per esempio, a Gerusalemme il 24 novembre 2022, la fase di completa oscurità durerà dalle 6:39 alle 10:24, quindi circa 4 ore, ma al nostro occhio già la luna può più non essere visibile per 3 giorni consecutivi (tra prima dello 0% di visibilità e dopo).
https://it.tutiempo.net/gerusalemme.htm ... calendario

Dall’istante "n" di completo oscuramento, comincia il computo astronomico della luna. Essendo che il falcetto di luce non è visibile al nostro occhio se non passano diverse ore, nell’uso ecclesiastico si considera questo momento (apparizione del falcetto di luce) come inizio del computo della luna, e dopo un tempo di circa 40 ore . Considerando anche le fasi intermedie, se nel giorno 1 è luna nuova (per alcune ore), già nel giorno 2 è luna crescente (fase intermedia) che porterà al primo quarto. Tutte le 4 fasi principali si distribuiscono nel mese lunare, ovvero l’arco di tempo posto tra 2 lune nuove che ha una durata media di 29 giorni, 12 ore, 44 minuti e 3 secondi. Il giorno del calendario lunare comincia dopo il tramonto (12 ore buio e 12 ore dì) e la settimana di 7 giorni è circa la durata del passaggio da una fase all’altra della luna.

La rinascita del popolo ebraico coincide con il mese di Abib (Nisan dopo Babilonia), stabilito da Dio come primo mese in Esodo 12. In Genesi 8:13 il primo mese dell’anno 601 della vita di Noè, apparve la terra asciutta. L'uscita dall'Egitto avvenne nel mese Abib, che corrisponde anche ad una fase precisa del ciclo agricolo che è quello delle spighe (Es 13:4; Levitico 23:9-13), Etanim era il mese dei frutti, (1Re 8,2), Bul quello delle piogge (1Re 6,38), e Ziv il mese dei fiori (1Re 6,1).

Per rispondere a MassimoWlaBibbia, comincerei con l'Egitto. Gli egizi facevano iniziare l'anno dall'autunno, dopo il solstizio d'estate, periodo delle inondazioni del Nilo, momento in cui appariva una particolare stella di riferimento in cielo e nell'antico regno era Sothis (Sirio). C'è anche un periodo di tempo di 70 gg in cui questa stella nel suo ciclo non era visibile. 7, 70... non sono numeri messi a caso.
Ultima modifica di chelaveritàtrionfi il martedì 15 novembre 2022, 10:42, modificato 1 volta in totale.
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Re: Calendario ebraico

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Posso fare un'osservazione? Se la luna nuova cade in un determinato giorno, è quel giorno la luna nuova, no?
Gli antichi sapevano calcolare in quale giorno cadesse.

1 Samuele 20:5
TNM
5 Allora Davide gli disse: “Domani è la luna nuova,+ e ci si aspetta che io sieda alla tavola del re; lasciami andare, e io mi nasconderò nella campagna fino a dopodomani sera.
1 Samuele 20:24
TNM
24 Davide quindi si nascose nella campagna. Quando fu la luna nuova, il re si mise a tavola per mangiare.26 Quel giorno Sàul non disse nulla, perché pensò: “Sarà successo qualcosa per cui non è puro.+ Sì, dev’essere impuro”.
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Re: Calendario ebraico

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Re: Calendario ebraico

Messaggio da Gianni »

Shay, non è vero, come scrivi, che «il termine biblico "chodesh" significa rinnovo». Tu ti confondi con il termine חֲדָשָׁה, “nuovo”, il cui plurale (khadashòt) è usato in israeliano per dire news, come dicono gli anglofoni. Di più ancora ti confondi con l’aggettivo חָדָשׁ, pure usato nell’israeliano; ad esempio: mah khadàsh birushalàim? (“Che c’è di nuovo a Gerusalemme?). Il termine חֹדֶשׁ, che è un sostantivo e non un aggettivo, significa “mese” (Gn 7:11) e può indicare la luna nuova (1Sam 20:24). Se non erro, avevi anche detto che il mese biblico non può iniziare con il buio. Beh, il giorno biblico inizia proprio con il buio. La creazione stessa iniziò al buio.

Anche io ho conosciuto il rabbino Sermoneta quando era a Bologna, ma non ne ho un bel ricordo. Mi ricevette e, dopo che gli avevo spiegato che desideravo approfondire l’ebraismo e frequentare la sinagoga, dopo aver tergiversato, alla fine mi disse: “Ma lei cosa vuole da me?”. Rimasi interdetto e gli dissi: “Nomi non rispose così a Rut quando lei le disse che voleva che suo Dio fosse anche il suo e che il suo popolo fosse anche il suo”. Mi liquidò. Amareggiato, ne parlai alla mia insegnante israeliana di ebraico e lei mi diede una risposta che non mi convinse: “Vedi, lui ha pensato di farti un favore, perché finché rimani un goy puoi avere la misericordia divina, ma da ebreo dovresti rispettare tutte le mitsvòt".
(Non c’entra nulla; era solo per dire che io pure l’ho incontrato).
chelaveritàtrionfi
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Re: Calendario ebraico

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Shay ha scritto: martedì 15 novembre 2022, 10:40 Buon giorno a tutti.
Tutti gli ebrei oggi contano i mesi da Nissan, così si impara nelle scuole ebraiche sin da piccoli. Ciò trova conferma nelle parole di rav Sermoneta (lo conosco di persona, ora è rabbino di Venezia non più di Bologna). Quindi dire che gli ebrei contano i mesi da Tishry non è vero.


Il conteggio dei mesi ha anche un significato preciso. Il primo popolo a cui fare riferimento sono gli egizi, perchè Israele rinasce uscendo dall'Egitto. Gli egiziani iniziavano a contare i mesi dell'anno dall'autunno, verso la fine di Agosto, in quel periodo quando si levava Sothis nel cielo (Sirio, almeno dal 2100 a.E.V. quindi al tempo dell’Antico Regno 3000 – 1560 a.E.V), quando iniziava la stagione delle inondazioni (akhet), la prima delle 3 costituita da 4 mesi. A parte il calendario lunare, gli egizi avevano anche un calendario luni – stellare. In questo caso, Sirio, si elevava, nella fase iniziale, circa 4 minuti prima del sorgere del sole, perdendo 4 minuti al giorno. Infatti dopo 365 gg tornava nel punto di origine ma sfasata rispetto al ciclo solare di diverse ore. Ciò comportava uno sfasamento di 1 giorno ogni 4 anni ed un riallineamento dei due astri era calcolato, sulla base di osservazioni di 3 millenni, ogni 1460 anni. La stella Sirio risulta all’incirca allineata con 3 delle stelle di Orione che invece anticipano il sole poco prima del solstizio di inverno, intorno al 14-17 dicembre. Queste 3 stelle, nella mitologia, indicano 3 Re. Cosa c’entra tutto ciò? Innanzitutto perché occorre osservare di più il cielo. C’è anche un discorso simbolico. L’Egitto aveva come capodanno l’inizio dell’autunno. Gli Ebrei, usciti dall’Egitto, avevano come capodanno l’inizio della primavera (come se fosse l’uscita dal buio, dalle tenebre).


Se trattiamo un punto alla volta riusciremo tutti a capirci qualcosa. Suggerisco di verificare bene cosa si intende biblicamente da un punto di vista linguistico con chodesh (novilunio).
Oggi ho letto un'altra spiegazione del termine kesseh da un'enciclopedia biblica.
Ho letto anche uno scritto di Gianni (Il calendario di D-o) che mi è arrivato per email dal sito accademia.edu.


Se nel testo biblico non ci sono istruzioni esatte, io mi concentrerei su come veniva osservato il novilunio dagli egizi e dai babilonesi, perché dopo l’esilio a Babilonia gli Ebrei accolsero anche una parte della cultura babilonese. Anche i mesi hanno preso il nome dal calendario babilonese. Marzo – aprile era anche associato alla costellazione dell’ariete, che era quella protettrice del dio egizio Amon Ra.

Gianni in questo suo scritto basa la sua ipotesi del novilunio biblico sul termine keseh di salmo81. Egli afferma che il mese inizia con la congiunzione quando la Luna è totalmente buia e anche che questo momento buio è facilmente calcolabile. Forse lo è oggi facilmente calcolabile con gli strumenti a nostra disposizione anche via internet, ma lo era altrettanto ai tempi biblici?


Ed in senso astronomico Gianni ha ragione. Il periodo di buio non dura solo 12 ore, dipende dall’ora del giorno in cui cade. C’erano periodi in cui la luna non era visibile per 2/3 giorni. La luna era considerata una dea, anche trina, da molti popoli antichi. Il ciclo di rinascita (morte e risurrezione) nella mitologia collegato a 3 gg. Come per l’esempio che ho portato, ad occhio nudo si può vedere quando scompare la luminosità (ultima falce) e poi il ricomparire della prima falce che corrisponde al rinnovo della luna.

Basare una tale ipotesi solo su un termine così controverso non è che ci sia così tanto di aiuto.

Io faccio questo ragionamento, il termine biblico "chodesh" significa rinnovo e secondo me il senso è quello più semplice: il rinnovo della luce lunare. Le fasi lunari sono fatti di luce, quello che noi vediamo è la luce, non il buio. La luna si rinnova con il suo primo sottile spicchio e poi man mano la luce cresce fino alla luna nuova dopo la quale comincia a decrescere fino al bui completo, Questo momento di buio completo appartiene al mese precedente, non a quello entrante. La luna si rinnova quando si ricomincia a vedere perché per noi terrestri essa è fatta di luce.


Qui occorre considerare cosa si festeggia. Il novilunio è il rinnovamento della luna che comprende la sua morte e la sua risurrezione. Quindi il periodo di totale buio e sicuramente incluso. Quando comincia? L’osservatore senza strumenti può vedere quando l’ultima falce di luce della fase precedente scompare. Il tempo di buio (ad occhio nudo) è variabile perché dipende dalle ore in cui si presenta. Ma dopo osservazioni millenaria questi calcoli erano divenuti abbastanza precisi. Essendo che il momento di massima oscurità corrisponde al nostro zero, e lo zero nell’antichità era associato alla non esistenza, può essere che si comprendeva anche la fase di rinnovo quando cominciava ad apparire la prima falce di luce (nascita della nuova luna), che non è il primo quarto, ma la fase progressivamente crescente che porta poi al primo 4, dopo circa 7 giorni.



Interessante notare che sul novilunio i rabbini subiscono critiche da due fronti diametralmente opposti. Secondo i Karaiti, che si servono solo della torah scritta, i rabbini sbagliano perché il novilunio si stabilisce con l'osservazione e la torah scritta insegna che il novilunio consiste nel primo spicchio. Dall'altro fronte abbiamo chi, facendo leva sulla Bibbia, li accusa contestando che il novilunio non è quello visibile da un sottile spicchio, ma il buio completo della congiunzione. :d

Il termine kesseh evidenziato da Gianni ha varie spiegazioni che derivano alcune dall'esame linguistico e altre da fonti antiche attestate.
Una è fatta derivare dal senso di coprire e l'altra dal senso di conteggio, come ci ha spiegato Besasea.
Quella col senso di "coprire" può essere interpretata in due modi. Coperta nel senso di oscurata e coperta nel senso di coperta di luce, quindi luna piena. A questo proposito avevo citato la Peshitta secondo la quale il senso è luna piena perché traduce versi biblici dove si parla di 15 del mese, quando la luna è piena, ma questo mi fu contestato da Besasea secondo cui è usata anche per il 23 del mese (chiedo gentilemente a Besasea se ci può fornire il riferimento esatto). Confrontando con proverbi 7, 20 protendo per la spiegazione che ha dato Besasea, secondo cui kesseh significa conteggio. Molti commentatori interpretano kessèh come tempo fissato e ciò concorda con la spiegazione di Besasea se leggiamo "conteggio". Il giorno del conteggio è il giorno fissato attraverso il conteggio. Ciò si adatta anche alla Peshitta dove i giorni 15 e 23 sono giorni fissati attraverso il conteggio.
Un'altra spiegazione che ho letto oggi interpreta Kesseh come Luna coperta di un sottile velo di luce, non nel senso di luna piena, ma nel senso di luna nuova. Questo potrebbe essere coerente con il sesto giorno di cui ci ha parlato Besasea, non però nel momento in cui si vede il primo spicchio, ma il momento in cui la luna esce dalla congiunzione è rimane coperta di una lieve luce visibile, ma interamente coperta da questa e senza ancora uno spicchio fortemente illuminato.
Ma anche così protendo per la spiegazione di Besasea perché spiega tutte le ricorrenze e accorda tutte le discordanze interpretative di questo termine.


Facciamo così. Consideriamo per semplicità la fase di luna piena. E ti chiedo: nel giorno della luna piena riempi un secchio d’acqua. Ora, considerando il giorno biblico da sera a sera, in che giorno me lo riempi questo secchio? L’altra domanda riguarda invece cosa vuoi festeggiare. Nel caso della luna piena, questa è la fase di massimo splendore del corpo celeste e dura alcune ore. E’ perfettamente visibile ed il problema si porrebbe se queste ore di piena luce cadessero a cavallo di 2 giorni. Nel caso della luna nuova (novilunio), sta il significato della luna che si rinnova e il periodo di buio rappresenta la non esistenza della luce lunare. La fase buia, ad occhio nudo, comincia prima del novilunio astronomico, perfettamente calcolato oggi. E si protrae per qualche tempo dopo. Ad occhio nudo è perfettamente visibile la scomparsa della falce di luce del ciclo lunare precedente, e la ricomparsa del successivo.
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