Re: La morte dal punto di vista biblico
Inviato: venerdì 12 maggio 2023, 0:19
"nel giorno che ne mangerai di certo morirai ".
Qualcuno dice, con ragione, che non è morto in quel giorno di 24 ore.
Non si parlerebbe quindi di morte letterale ma della rottura di un patto tra Dio e l'uomo.
Mi risulta che, secondo la Bibbia, nessun uomo è vissuto più di 1000 anni che per Dio equivalgono ad un giorno.
Dato che storicamente una donna ha vissuto 127 anni, calmamente, chiamandosi "Calment" non mi è difficile pensare che si possa arrivare a vivere in 200 anni, anche considerati i progressi della medicina dal tempo di van Gogh, quando è vissuta questa donna.
Penso che la morte di Adamo sia stata prematura e costituisca una tara familiare, ma non genetica e quindi trasmessa mediante l'insegnamento, visto che il secondo figlio di Adamo morì ammazzato dal fratello il quale si preoccupò subito dopo la condanna Divina di non farsi ammazzare dagli altri, e poco dopo un anziano che sapeva maneggiare le armi ammazzava un giovane perché gli aveva fatto un torto.
Qualcuno dice, con ragione, che non è morto in quel giorno di 24 ore.
Non si parlerebbe quindi di morte letterale ma della rottura di un patto tra Dio e l'uomo.
Mi risulta che, secondo la Bibbia, nessun uomo è vissuto più di 1000 anni che per Dio equivalgono ad un giorno.
Dato che storicamente una donna ha vissuto 127 anni, calmamente, chiamandosi "Calment" non mi è difficile pensare che si possa arrivare a vivere in 200 anni, anche considerati i progressi della medicina dal tempo di van Gogh, quando è vissuta questa donna.
Penso che la morte di Adamo sia stata prematura e costituisca una tara familiare, ma non genetica e quindi trasmessa mediante l'insegnamento, visto che il secondo figlio di Adamo morì ammazzato dal fratello il quale si preoccupò subito dopo la condanna Divina di non farsi ammazzare dagli altri, e poco dopo un anziano che sapeva maneggiare le armi ammazzava un giovane perché gli aveva fatto un torto.