La morte dal punto di vista biblico

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Gianni
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Re: La morte dal punto di vista biblico

Messaggio da Gianni »

Noiman, sei un grande. :YMHUG:
natzarim
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Re: La morte dal punto di vista biblico

Messaggio da natzarim »

Noiman, a me sembrava di averti già chiesto scusa allora, forse mi sbaglio e ti chiedo scusa oggi...avevo agito un po' di impulso, forse la imposto anche male la mia domanda nella cartella, è da poco che sono iscritto e cercavo alcune risposte, purtroppo ne è uscito fuori quello che è stato..quindi di nuovo scusa
natzarim
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Re: La morte dal punto di vista biblico

Messaggio da natzarim »

Noiman scrive:
Se uno ti percuote la guancia destra, porgigli anche l’altra”(matteo 5/39).La domanda ….
Perché la guancia destra ? Non è più forse più facile percuotere la sinistra a meno di essere mancini. Cosa voleva veramente dire Gesù?
Il talmud che è stato scritto in epoca in cui Gesù predicava:”Se uno da uno schiaffo al suo prossimo, e viene in giudizio, paga davanti al giudice 200 sus come ammenda, se lo fa a manrovescio, con il dorso della mano, egli deve pagare il doppio. Perché? “il colpo a manrovescio causa minor dolore, ma è un gesto di disprezzo, che compromette e offende doppiamente “(talmud BQ ).
Allora se uno riceve un manrovescio “sganassone” :-O , dovrebbe porgere l’altra guancia così ripristinando l’onore, ma ricordo anche che ci vogliono due mani e braccia per abbracciare mentre basta un braccio e una mano per schiaffeggiare.


Chiedo a noiman:
Non ho capito se ritieni attendibile questo verso di Matteo, sembra di sì?
chelaveritàtrionfi
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Re: La morte dal punto di vista biblico

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Noiman ha dato una bella spiegazione. Nell'altra discussione ho anche riportato un commento di Rashì. Poi ho scritto un commento sul passo di Gesù. Purtroppo si parte dalla base che gli autori che hanno scritto i vangeli, padroni della loro cultura in quella epoca (cosa che qui nessuno ha) erano così ignoranti da sbagliare tutto.
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
chelaveritàtrionfi
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Re: La morte dal punto di vista biblico

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Condivido quanto scritto da Noiman .. invitando a mettere da parte gli asti leggendo attentamente cosa ha scritto Gianni. Per la richiesta vediamo come mi posso organizzare.
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
speculator2
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Re: La morte dal punto di vista biblico

Messaggio da speculator2 »

Secondo la Bibbia ebraica la morte è conseguenza del peccato di Adamo, e di conseguenza di ognuno di noi, oppure non è così?

Una macchina perfettamente efficiente potrebbe avere un programma di autodistruzione installato dal suo fabbricante, senza nessuna colpa da parte della macchina per il malfunzionamento.
speculator2
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Re: La morte dal punto di vista biblico

Messaggio da speculator2 »

Adamo ha fallito il suo obiettivo disubbidendo, suicidandosi prima del tempo.

Caino odiò la vita di suo fratello Abele.

Abele, come un soffio, odiò la vita lasciandosi ammazzare la suo fratello.
speculator2
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Re: La morte dal punto di vista biblico

Messaggio da speculator2 »

"vanità delle vanità, tutto è vanità, "

La parola scelta da Gerolamo per l'ebraico habel è stata vanità.
Vantas era una divinità dell'oltretomba molto legata alla morte e di origine etrusca.

Mi ci vuole un aiuto ebraico perché per me vanità delle vanità significa che fra le vanità c'è una vanità speciale, così tra i Soffi c'è un soffio speciale.
In ebraico è soffio dei soffi e quindi tra i soffi c'è un soffio speciale.

Non credo questo soffio debba essere interpretato in senso fisico perché è un soffio proveniente da Dio.
speculator2
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Re: La morte dal punto di vista biblico

Messaggio da speculator2 »

Essendo la breve stagione dei moscerini, ne ho ammazzati a decine col dito sulla mia finestra, per paura che si moltiplichino troppo.
Questa facoltà mi è stata data come è stata data ad altri animali.
Alcuni cercano di scappare quando mi avvicino ma inevitabilmente li ammazzo tutti; mi pare che alcune religioni siano contrarie a tali stragi.

Facendo un piccolo calcolo, misurando il moscerino un millimetro, e io essendo circa un metro e settanta, una persona che si trovasse nella stessa situazione del moscerino dovrebbe guardarsi da uno che infligge la morte e si trova a circa tre chilometri di distanza; potrebbe fare comunque poco per sfuggire, specie se continua a girare sul solo piano della finestra.
speculator2
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Re: La morte dal punto di vista biblico

Messaggio da speculator2 »

Mi pare che la scrittura ebraica faccia una distinzione tra "spirare" e " morire".

Spirare era restare senza respiro mentre morire che viene dopo equivale alla perdita del soffio di origine Divina.

Poi "venne raccolto dai suoi antenati" credo voglia dire semplicemente fu sepolto nella sepoltura di famiglia.

Nel processo di resurrezione simbolica delle ossa sparpagliate, prima si congiungono le ossa, poi si formano i muscoli tendini poi il soffio di vita entra in questo corpo e poi infine si alza in piedi a combattere con i suoi amici. Si può infatti essere vivi, senza essere coscienti e senza stare in piedi.

Se normalmente dare l'ultimo respiro equivale a morire perché corrisponde alla compromissione definitiva dei centri della respirazione del midollo allungato in un soggetto che ha perso conoscenza, posso assicurare per esperienza di osservazione che restare senza respiro non equivale a morire perché il corpo in un soggetto cosciente cercherà di respirare con tutti i suoi muscoli e la morte verrà di solito circa mezz'ora dopo.
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