FORUM BIBLICO

Se non ricordo male Ho superato l'esame di greco nel primo anno della scuola di biblista di cui Gianni è il direttore.

Non sono certo un esperto di greco antico ma da 25 anni mi è interessato fortemente, Al di là delle traduzioni fuorvianti di grandi esperti, cercare di capire effettivamente quello che dice il testo biblico Greco.

Aggiungo che ho letto anche dei libri della scuola spagnola di Garcia.

Di cose come l'aoristo secondo e l'ottativo e legge di Grassmann non so nulla. Ma ho sempre cercato di capire nei vangeli che cosa accadeva e che significato avevano le parole dette.

Continuo a riportare il testo della parola Abramo nel dizionario di Voltaire.

"Qui ci rivolgiamo soltanto agli arabi; essi si gloriano di discendere da Abramo, attraverso Ismaele; credono che questo patriarca abbia fondato la Mecca e sia morto in questa città. il fatto è che la stirpe di Ismaele fu infinitamente più Favorita da Dio di quella di Giacobbe. L'una e l'altra, per la verità, non hanno prodotto che dei ladri; ma ma i ladri arabi sono stati straordinariamente superiori ai ladri ebrei: i ladri di Giacobbe conquistarono solo un minuscolo territorio, che poi perdettero, mentre i discendenti gli Ismaele hanno conquistato una parte dell'Asia, dell'Europa e dell'Africa, hanno fondato un impero più vasto di quello dei romani e hanno cacciato gli ebrei dalle loro caverne che chiamavano Terra promessa."

Io dico che dei grossi ladri, che hanno fomentato guerre e conquistato tutto il Mediterraneo, per trasformarsi in amministratore e servitori utili dell' imperatore di turno erano i romani.

Romani non di Roma ce ne sono ancora molti.

Continuo a citare il testo del dizionario filosofico alla parola Abramo:

"A voler giudicare le cose sulla sola base degli esempi delle nostre storie moderne, sembrerebbe piuttosto difficile che Abramo sia stato il padre di due popoli così diversi; Ci è stato detto che era nato in Caldea, figlio di un povero vasaio che si guadagnava da vivere facendo dei piccoli idoli di terracotta. Non è molto verosimile che il figlio di un vasaio sia andato a fondare la Mecca 300 leghe più in là, sotto i tropici, affrontando deserti impraticabili. Se fu un conquistatore, si volse senza dubbio verso il bel paese dell'Assiria; e se non fu che un poveruomo, come ci viene dipinto, non può aver fondato regni così lontani sulla terra ".

Ho l'impressione che Voltaire non fosse un grande studioso della cultura e letteratura ebraica. È però considerato da tutti una mente brillante.

Alla luce di circa 300 anni di scoperte e conoscenze non dovrebbe essere difficile chiarire o contestare molte affermazioni di Voltaire sulla Bibbia e, se rilevanti, su altro.