La Kabbalah

Janira
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Re: La Kabbalah

Messaggio da Janira »

Pastore fedele:
significa colui che è collegato a quell'obiettivo della forza della fede, la forza di dazione chiamata Bina. Questo deve avvenire in ognuno, altrimenti non arriveremo alla meta spirituale, non ci salveremo dallo stato di bestia.
Michael Laitman. Lezione su Pesach
Janira
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Re: La Kabbalah

Messaggio da Janira »

Non si impara se non nel luogo dove il proprio cuore desidera” (Avoda Zarah 19a)

Per questo è inutile cercare di convincere qualcuno a cambiare idea riguardo alle cose spirituali. Non c'è coercizione nella Spiritualità, tutto dipende solo e soltanto dal desiderio.
Janira
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Re: La Kabbalah

Messaggio da Janira »

Fili 3:12

Non che io abbia già ottenuto tutto questo o sia già arrivato alla perfezione; ma proseguo il cammino per cercare di afferrare ciò per cui sono anche stato afferrato da Cristo Gesù. 13 Fratelli, io non ritengo di averlo già afferrato; ma una cosa faccio: dimenticando le cose che stanno dietro e protendendomi verso quelle che stanno davanti, 14 corro verso la mèta per ottenere il premio della celeste vocazione di Dio in Cristo Gesù.



http://laitman.it/2013/04/11/fissare-lo ... o-la-meta/
Sandro_48
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Re: La Kabbalah

Messaggio da Sandro_48 »

condivido Torah studio con Janira Cabalista: "
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Anonimo
ammonizioni…
Pubblicato in Idee il ‍‍27/07/2017 - 4 מנחם אב 5777

Un mese prima di morire, Moshè comincia a spiegare al popolo la Torah. Lo dice la Parashà, quando afferma: “Nel quarantesimo anno, nell’undicesimo mese, il primo del mese, parlò Moshè a tutto Israel di tutto ciò che aveva ordinato il Signore a loro a loro riguardo. Dopo aver sconfitto sichòn, re degli Emorei che abitava a Cheshbòn, e ‘Og, re del Bashàn, che abitava ad ‘Ashtaròth in Edrè’i, di là dal Giordano, in terra di Moàv, cominciò Moshè a spiegare questa Torah, dicendo…”.
Senonché, da questa frase a quando effettivamente Moshè comincia ad esporre le mitzwòth, passano diverse pagine (addirittura nella prossima Parashà): in mezzo c’è una lunga serie di ammonizioni. Perché l’espressione “Moshè cominciò a spiegare la Torah” non si trova quando effettivamente la spiega, ma prima delle ammonizioni?
Il Rebbe di Lublin diceva che chi si mette a studiare Torah senza un preventivo atteggiamento di pentimento per i propri errori trascorsi è un malvagio; in ogni caso, i Maestri spiegano che questo atteggiamento di disporsi allo studio con la volontà di imparare a non ricadere nei propri errori è necessario. Per questo motivo le ammonizioni di Moshè erano parte della spiegazione delle mitzwòth, e ciò ci indica come accostarci alla Torah.

Elia Richetti, rabbino"
Janira
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Re: La Kabbalah

Messaggio da Janira »

Grazie Sandro, è un piacere rileggerti :-)
chelaveritàtrionfi
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Re: La Kabbalah

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Cara Janira, questo strumento può essere ritenuto molto utile o fondamentale da alcuni, tuttavia occorre fare i conti con il livello percettivo molto basso che si ha oggi nella massa. Si parla spesso di verità, di raggiungere un certo stato..ma poi sono i comportamenti e le scelte di vita a dirci chi siamo. L uomo ha perso la capacità di vedere al di là del proprio naso, anche quando certe cose gli passano davanti.
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
Janira
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Re: La Kabbalah

Messaggio da Janira »

Lo studio della kabbalah secondo il metodo del Baal HaSulam è destinato a chi ne ha nel cuore un desiderio sincero. Non serve altro.
I kabbalisti dicono che è necessario che sia stato risvegliato il " punto nel cuore".
Poi è necessario seguire il metodo proposto. Non è richiesta una grande intelligenza o una grande cultura, solo un grande desiderio.
È così che Bnei Baruch lavora, solo con chi lo desidera, niente è imposto dall'alto, non ci sono gerarchie. Ed è un lavoro ed un metodo molto pratico.

Nelle Scritture Greche si parla di primizie. La kabbalah insegna che non è necessario che tutta l'umanità arrivi al conseguimento della spiritualità con lo studio e con grande fatica: questo è il compito dei chiamati che decidono di accettare il giogo e saranno considerati eletti. Essi guideranno con amore il resto dell'umanità al conseguimento dello scopo.
Tutti coloro che hanno un desiderio sincero di dedicarsi a questo lavoro, sono considerati degni di studiare la kabbalah.
Questo grazie all 'Ari e soprattutto a Baal HaSulam e Rabash per la nostra generazione.
chelaveritàtrionfi
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Re: La Kabbalah

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Janira ha scritto: domenica 10 luglio 2022, 15:08 Questo grazie all 'Ari e soprattutto a Baal HaSulam e Rabash per la nostra generazione.
:-)

Come ti dicevo, ci sono diverse correnti. Baal HaSulam reinterpreta la "saggezza" di Kabbalisti più antichi come appunto Isaac Luria (Ari) che era un rabbino, mistico e teologo ottomano. La Kabbalah non si può dissociare dalla mistica ebraica e racchiude la "saggezza antica". Tra i kabbalisti del 20esimo secolo non possiamo di certo escludere Gershom Scholem, morto tra l'altro nel 1982 e quindi molto più recente. Nel suo libro, la Cabala è definita come un "sistema di pensiero esoterico, mistico e teosofico" fondato sui libri ebraici: Torah, Sefer, Yezirah, Heikhalot, ecc. ed indica il patrimonio degli insegnamenti esoterici della cultura giudaica. Seppur si parla di "mistica ebraica" si discosta con le attuali filosofie che sfociano nel "misticismo" e nell'esoterismo per come è inteso oggi, oltre che dalla religione. Anche l'uso del termine Kabbalah può confondere. Per esempio nel Talmud esso è utilizzato per indicare la parte Extra - Pentateuco della Bibbia. il nuovo uso del termine risale al 1200 con Isaac il Cieco e venne adottato da tutti i suoi discepoli. Il talmud parla di "segreti della torah" in alcune parti chiamati " i segreti della creazione" e "l'opera del carro". C'erano gruppi mistici chiamati "coloro che discendono dal carro". Venivano usate molte espressioni per indicare questi gruppi come: "i signori del mistero", "gli uomini di fede" (libro di Enoch slavo), "coloro che possedevano la sapienza interiore", "coloro che comprendono" (in Daniele 12:10), "coloro che conoscono la grazia" (Ecclesiaste 9:11) e la "sapienza segreta", coloro "dal cuore saggio" (Esodo 28:3). Nello Zohar troviamo espressioni come : "i figli della fede" o "i figli del palazzo del re".
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
Janira
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Re: La Kabbalah

Messaggio da Janira »

Grazie Chelaveritàtrionfi.
Concordo con te quando dici che ci sono varie correnti. Io ho scelto di seguirne una, quella di Baal HaSulam e Rabash, attraverso M. Laitman.
Questo non vuol dire che gli altri, come ad esempio Gershom Scholem, non siano Kabbalisti. Semplicemente seguono un altro metodo (o almeno suppongo che sia così).
La mia scelta deriva dallo scopo per cui studio la Kabbalah, che è estremamente pratico ( e direi abbastanza urgente).
Non posso dare nessun giudizio su qualsiasi altra scelta.
noiman
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Re: La Kabbalah

Messaggio da noiman »

Gershom Scholem non era un cabalista, c’è differenza tra essere studiosi della cabalà e praticare la cabalà, non sono studi che appartengono allo stesso piano, la differenza è come cucinare e assaggiare i piatti , oggi la possibilità di confrontarsi su tanti testi tradotti e pubblicati rende le cose più facili anche se rimangono alcune opere fondamentali che non hanno avuto ne riscontro ne traduzione, concludo con quanto è scritto nel trattato Berakhot :-?Bi –sh’at ha-mekhannesin, pazzér; bi-sh’at ha-mefazzerin, kannès” “in epoca di eccessiva chiusura diffondi, in epoche di eccessiva diffusione, chiudi” (Berakhot 63a) ,ecco perché oggi rimangono disponibili solo a poche persone.
Shabbat Shalom
Noiman
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