La Kabbalah

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Gianni
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Re: La Kabbalah

Messaggio da Gianni »

Ottima e chiara analisi, Antonio. Tuttavia, che Yeshùa "ha raggiunto l'equivalenza della forma con Dio( vedi Flp 2)" non corrisponde ai dati biblici. Tenuto conto che la parola greca tradotta "forma" corrisponde a quella ebraica per "immagine", Paolo afferma che Yeshùa già era a immagine di Dio (come Adamo).
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bgaluppi
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Re: La Kabbalah

Messaggio da bgaluppi »

Ciao Gianni, non era mia l'analisi, ho citato quella di Janira :YMPEACE:
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Gianni
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Re: La Kabbalah

Messaggio da Gianni »

Sì, ma ci vuole intelligenza anche nel citare opportunamente. ;)
Janira
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Re: La Kabbalah

Messaggio da Janira »

Potremmo confrontare i concetti di equivalenza della forma e di immagine ebraico biblica!

Secondo la Kabbalah, l'uomo è " lontano" da Dio, separato completamente da Lui. Ma cosa significa precisamente? Nel mondo spirituale, non esiste né spazio, né tempo. Come possiamo misurare allora la nostra lontananza da Hashem? Attraverso le nostre qualità.
Il Creatore è Amore Assoluto, che si manifesta nell'azione della Dazione.
La natura dell'uomo è completamente egoistica, siamo solo desiderio di ricevere per noi stessi, perciò Dio ci è completamente nascosto. Siamo per questo completamente separati da Dio. Il cammino spirituale ci porta a conseguire la qualità dell'amore e la dazione per gli altri.
Quando non avremo più nemmeno un grammo di egoismo in noi, avremo conseguito l'equivalenza di forma con Dio, cioè saremo simili a Lui, partecipi della Creazione stessa, poiché potremo cambiare le cause.
Janira
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Re: La Kabbalah

Messaggio da Janira »

Se Yeshua non è Dio ed è un uomo, vale per lui in teoria quanto vale per ogni essere umano.
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Gianni
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Re: La Kabbalah

Messaggio da Gianni »

"Simili a Lui" ha dei riscontri biblici.
Janira
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Re: La Kabbalah

Messaggio da Janira »

" Conosceremo i Suoi desideri, i Suoi pensieri, ciò che la natura vuole da noi e inizieremo a connetterci con questo livello, a sviluppare l'”Uomo” in noi.

L’uomo è qualcosa che crescerà in noi al di sopra del nostro livello egoistico. In ebraico, l’uomo è chiamato Adamo, dalla parola “Domeh”, come il Creatore. Così, la parte che contrapporremo alla natura e che crescerà dentro di noi, corretta dagli errori del passato, sarà chiamata l’umano in noi. Quanto ad oggi, non siamo ancora umani."
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bgaluppi
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Re: La Kabbalah

Messaggio da bgaluppi »

Io credo che ci stiamo avvicinando a comprendere veramente cosa ci ha insegnato Yeshúa e chi siamo noi. Yeshúa ha detto delle cose molto precise, che neppure gli apostoli capivano, in un primo momento. Ad esempio, "Io vado al Padre"; "Io e il Padre siamo uno"; "Vado a prepararvi un posto".; "Mi è stato dato potere su cielo e terra". Prendiamo questa ultima frase, comprendendo la quale, comprenderemo le altre.

Se crediamo che Dio è Uno e Unico, e che non ha un corpo, e che Yeshúa non è Dio, non possiamo interpretare le parole di Yeshúa letteralmente, altrimenti dovremmo ammettere necessariamente che Yeshúa, avendo ricevuto potere divino (perché è Dio che gli concede questo potere), è un semidio, o un dio minore (non è Dio ma ha potere divino); e non può essere "alla destra di Dio", come ente autonomo e separato da Dio, in quanto dovremmo concepire una dimensione in cui Yeshúa risiede con Dio, quindi uno spazio in cui Dio esiste ed è quindi confinato, dove pure Yeshúa risiede attualmente (domanda: dov'è Yeshúa adesso?). L'unica risposta che resta è che Yeshúa, andando al Padre che è Unico Dio, sia entrato a far parte di Lui. Se accettiamo questa spiegazione, tuttavia, lo possiamo fare solo nei termini esposti dall'interpretazione cabalistica che Janira ci sta illustrando.
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bgaluppi
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Re: La Kabbalah

Messaggio da bgaluppi »

Aggiungo una considerazione. La Scrittura a volte non distingue il Messia da Dio (Zaccaria), come a volte non distingue l'azione del malak dall'azione diretta di Dio. Mosè parla direttamente a Dio, ma anche al malak. Quindi, il malak non è che una manifestazione di Dio. Credo che anche l'azione del Messia sia da interpretarsi come una manifestazione del potere di Dio, solo che è più potente e decisiva ed ha una funzione diversa, e non meramente comunicativa (malak): quella di trasformarci e farci diventare "simili a Dio", quindi diventare "come Dio", o entrare a far parte di Lui, visto che Dio è Uno. Ma anche questi concetti, a mio avviso, non devono essere interpretati alla lettera. Dovremmo chiederci: cos'è esattamente l'avvento del Messia e cosa rappresenta per noi? E in che modo, anche gli eletti, saliranno al Padre e il Padre sarà tutto in tutti (Paolo)?
Sandro_48
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Re: La Kabbalah

Messaggio da Sandro_48 »

SCusa Janira , a pagina 5 , hai scritto: "Questo a causa della sua natura egoistica: gli esseri umani sono puro desiderio di ricevere piacere per sé stessi.
Perciò a livello materiale, qualunque azione ha un fine egoistico. Sempre. Da questo consegue che l'uomo non ha libertà nelle azioni di questo mondo: Baal HaSulam dice che non muoveremmo nemmeno un dito se non ne avessimo un vantaggio.
L'unica vera libertà si manifesta nella SCELTA di cambiare l'intenzione con cui riceviamo piacere da egoistica ad altruistica. Per fare ciò, l'unica possibilità che abbiamo è scegliere un ambiente adatto, un gruppo di persone che abbia lo stessio proposito, in cui studiare e agire di conseguenza." Tu quindi, Janira,/e amici del Forum, credete che "Il principio del piacere" che regola la vita potrà trasformarsi ed evolversi dal confluire plurimo di gente animata dal principio del piacere allo scopo di studiare insieme la Kabbalàh ? - Sandro_48, sabato 25 settembre 21 (cioè più principi del piacere -reciproco- fanno una SCELTA altruistica?:c'è qualcosa che non mi è chiaro). "Veramente tu Janira hai scritto in aggiunta, sempre a pg 5:
"All'inizio sarà comunque tutto Lo Lishma, cioè non Nel Suo Nome. Ma durante questa fase, la Luce inizierà a correggere la nostra natura egoistica, finché non arriverà la nuova nascita spirituale: a quel punto saremo in grado di agire con l'intenzione di dare, per il bene del Creatore (Lishma)" E' questa la Risposta?
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