La Kabbalah

Janira
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Re: La Kabbalah

Messaggio da Janira »

Mi sono resa conto che è meglio scrivere un pezzettino alla volta, il materiale è tanto e non riuscirei a riassumerlo in maniera adeguata.


Ho iniziato a seguire questa lezione.
https://kabbalahmedia.info/it/programs/cu/NWjX1w0U

Il primo concetto che viene evidenziato è il concetto di " segreto". Perché si parla di segreti del libro eterno?
Perché la Torah non è altro che un " manuale d'istruzione " per rivelare questa Forza Superiore che chiamiamo Creatore e che attualmente noi non riusciamo a percepire.
Moshe ha conseguito questa rivelazione e ha descritto la sua esperienza nella Torah, attraverso storie allegoriche.
Quindi la Torah non è stato scritta con l'intenzione di essere un manuale di storia o di scienze, anche se utilizza eventi e oggetti che appartengono al nostro mondo.

Ogni essere umano può studiare la Torah, fare esperienza di tutti gli stati spirituali che sono lì descritti e conseguire la rivelazione del Creatore, è scritto infatti che:

Ger 31:34 Nessuno istruirà più il suo compagno
o il proprio fratello, dicendo:
"Conoscete il SIGNORE!",
poiché tutti mi conosceranno,
dal più piccolo al più grande», dice il SIGNORE.

«Poiché io perdonerò la loro iniquità,
non mi ricorderò del loro peccato».
noiman
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Re: La Kabbalah

Messaggio da noiman »

Janira è una buona discussione, ma mi tremano i polsi nell’idea di affrontarla, perché per entrare nel sottosuolo della kabalàh una delle manifestazioni sommerse dell’ebraismo occorre aver completato la conoscenza della scrittura, ma ci arriva passo dopo passo sempre ma sempre con le mani piene, non interpretare la parola segreto come siamo abituati, la sodiyùt è solo la nostra incapacità di leggere il libro per quello che veramente vuole raccontare, segni, pause, respiri sono come un elettrocardiogramma che dice molto al medico cardiologo ma che rimangono segni sconosciuti per chi non lo è.
Noiman
Janira
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Re: La Kabbalah

Messaggio da Janira »

Noiman , sicuramente l'approccio potrà essere solo ad un livello "divulgativo", perché io sono ad un livello di principiante. Laitman divulga per chi non conosce la Torah, un po' come fece a suo tempo Paolo ;)
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Gianni
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Re: La Kabbalah

Messaggio da Gianni »

Noiman, dici che Janira ci condurrà fino al ספר הזוהר, il Libro dello Splendore? :-)

Janira, ho una proposta per te. Scriveresi una guida alla Qabbaláh per la rivista della Facoltà Biblica Ricerche Bibliche? Magari a puntate, quante ne vuoi. Se sei disponibile contattami in privato.
Janira
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Re: La Kabbalah

Messaggio da Janira »

Gianni, la tua richiesta mi lusinga, ma davvero non posso, non al livello in cui mi trovo. C'è una regola kabbalista che in realtà io non sto rispettando un granché: solo chi ha conseguito può scrivere di kabbalah. Per questo io cerco sempre di portare i riferimenti alle fonti, così potete leggere direttamente il testo dell'autore kabbalista.
Non sono in grado di divulgare in modo ufficiale la kabbalah su una rivista. :-O
Janira
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Re: La Kabbalah

Messaggio da Janira »

Lo Zohar sarà il mio punto di arrivo, ma ci vorrà più di un anno prima che io lo inizi a studiare, perché ora ho deciso di studiare il TES del Baal HaSulam. Prima però c'è L'introduzione allo Studio delle Dieci Sephirot e la Pticha(Prefazione alla Saggezza della Kabbalah) sempre del Baal HaSulam #:-S
Ultima modifica di Janira il martedì 29 novembre 2022, 16:29, modificato 1 volta in totale.
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Gianni
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Re: La Kabbalah

Messaggio da Gianni »

Capisco, Janira. :-) Grazie per la bellezza interiore che rifletti.
Janira
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Re: La Kabbalah

Messaggio da Janira »

Noiman, per fortuna Baal HaSulam ci dà questa speranza:

https://kabbalahmedia.info/it/sources/OqZMFGHu
Baal HaSulam
Introduzione a Lo Studio delle Dieci Sefirot

103)Questo chiarisce i due nomi con cui viene chiamata la Torah: "rivelata" e "nascosta". Dobbiamo capire perché abbiamo bisogno della Torah nascosta, e perché l'intera Torah non è rivelata.
Davvero, qui c'è un'intenzione profonda. La Torah nascosta implica che il Creatore si nasconde nella Torah, da cui il nome, "la Torah del nascosto". Viceversa, si chiama "rivelata" perché il Creatore è rivelato attraverso la Torah.
Pertanto, i Kabbalisti dissero, e lo troviamo anche nel libro di preghiere del Vilna Gaon [GRA], che l'ordine di conseguimento della Torah inizia con il nascosto e finisce con il rivelato. Questo significa che attraverso il lavoro appropriato, dove uno scava per prima cosa nella Torah del nascosto, ad egli viene in tal modo concessa la Torah rivelata, che è quella letterale. Perciò, uno inizia con ciò che è nascosto, chiamato Sod [segreto], e quando viene ricompensato, egli finisce nel letterale.
Janira
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Re: La Kabbalah

Messaggio da Janira »

Gv 14:2  Nella casa del Padre mio ci sono molte dimore; se no, vi avrei detto forse che io vado a prepararvi un luogo? 3  Quando sarò andato e vi avrò preparato un luogo, tornerò e vi accoglierò presso di me, affinché dove sono io, siate anche voi; 4  e del luogo dove io vado, sapete anche la via».

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

Dobbiamo chiedere la correzione della frammentazione, e il Creatore fa il lavoro, l'effettiva connessione.
Chiedi al Creatore di connettervi e di rivelarsi tra di voi. Dobbiamo preparargli un posto. Il Creatore ha rotto il luogo originario, e ci ha dato il compito di sistemarlo, per vedere se davvero vogliamo rivelarLo tra noi.
M.Laitman
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Re: La Kabbalah

Messaggio da noiman »

Ciao Janira, ti propongo una interpretazione cabalistica forse inedita e che coinvolge i due patriarchi, Josef e Jacov

Una curiosa interpretazione di Bereshit 48/14 allo scopo di approfondire il contrasto tra Jacov e Josef riguardo la benedizione da imporre ai nipoti Manasse e Efraym, esistono diverse spiegazioni sul perché Jacov invertì l’ordine delle braccia e pose la mano destra su Efraym e la sinistra su Menasheh che essendo il primogenito aveva il diritto della benedizione tramite la mano destra e per primo, ma sappiamo che molte volte l’ordine di primogenitura è invertito e qualche volta tramite avvenimenti drammatici insegnandoci che è il giudizio divino è su base meritocratica, il testo interpretato dai cabalisti è curioso e considera diversi elementi a iniziare dall'origine sei nomi dei nipoti di Jacov e anche l’ordine della benedizione, Menasheh deriva da una radice che significa dimenticare, Efrayim invece è connesso con la radice che esprime il concetto di fruttificare , se Menasheh rappresenta l’allontanamento del male, per i cabalisti Efrayim simboleggia l’apporto del bene, ma questo pone il ragionamento se si può porre il bene se non avendo prima eliminato il male, se prevale il concetto in cui vale il ragionamento che prima di porre il bene occorre eliminare il male , ecco che Menasheh come primogenito diviene “keli”, il contenitore che permette al bene, “Efrayim” di essere contenuto, abbiamo letto che quando Josef presente i nipoti a Jacov presenta i suoi figli in questo ordine: pone Menasheh con il braccio sinistro alla destra di Israel e Efraym tramite la sua destra alla sinistra di Israel in un curioso incrocio di braccia, il testo afferma che erano molto piccoli e lo capiamo perché quando furono presentati a Israel (il secondo nome di Jacov) essi giacquero tra le sue ginocchia, Jacov come suo padre Izchàk era molto anziano , il testo precisa che gli occhi del patriarca erano offuscati, simbolicamente vuole dire che Jacov/Israel doveva utilizzare gli altri sensi, in una inversione di pensiero dove suo padre Izchàk lo riconobbe attraverso gli odori e la pelle di Esav, senza il senso della vista.

Josef ritirò i figli dalle ginocchia di Jacov e come detto si presento davanti al padre con i propri figli.

Forse Josef pensava che il contenuto dovesse adattarsi al contenitore e pertanto occorre prima predisporre il “keli”, cioè Menasheh che era maggiore di Efraym, e solo successivamente pensare al contenuto cioè Efraym, Jacov ritiene che debba essere l’opposto e che il contenuto che si deve adattare al kelì anche se sappiamo che se contenuto e contenitore non coincidono è possibile uno spreco del contenuto fuoriuscito .
La cosa si risolve con un artifizio da parte di Jacov che si limitò a incrociare le braccia lasciando i due nipoti esattamente dove stavano, benedisse Efraym con la mano destra, Josef cercò di rimediare prendendo la mano del padre dicendo “Padre, non così , questo è il primogenito, posa la destra su di lui
Jacov rispose “Yad’ati’ Io conosco”

La verità fiorirà dalla terra, mentre la giustizia si scorgerà dal cielo”(Tehilim 85/12).
Noiman

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