La Kabbalah

Janira
Messaggi: 1665
Iscritto il: giovedì 8 febbraio 2018, 15:13

Re: La Kabbalah

Messaggio da Janira »

https://youtu.be/5qyjguDfFtc
Lettura dello Zohar per una preghiera comune per la pace.
Janira
Messaggi: 1665
Iscritto il: giovedì 8 febbraio 2018, 15:13

Re: La Kabbalah

Messaggio da Janira »

Il Creatore ha preparato di proposito per noi l'esilio in modo che potessimo sentire l'oscurità nella nostra vita, ma l'esilio è già uno stato spirituale. L'umanità non si sente in esilio. La gente non sa di cosa stai parlando, di quale esilio, siamo vivi, abbiamo tutto nella nostra vita, di cosa stai parlando? L'esilio significa che la persona si sente in esilio, che è stata espulsa dal suo posto e non è affatto come vorrebbe essere o dove pensa di dover essere.
Michael Laitman Lezioni su Pesach
https://kabbalahmedia.info/it/lessons/cu/MTzMs1IA

RABASH, Articolo n. 14 (1987), "Il collegamento tra Pasqua ebraica, Matza e Maror" Abramo chiese al Creatore: "Come saprò che lo erediterò", poiché non hanno i Kelim [vasi] o il bisogno della grande eredità che mi stai mostrando che darai ai miei figli; non ne hanno bisogno. A questo, il Creatore gli rispose: "Darò loro il bisogno delle luci, così come darò loro le luci". In altre parole, il Creatore darà loro sia le luci che i Kelim.
Janira
Messaggi: 1665
Iscritto il: giovedì 8 febbraio 2018, 15:13

Re: La Kabbalah

Messaggio da Janira »

Il problema è che non conosciamo il valore della realizzazione spirituale. Ecco perché tutto l'esilio in Egitto, tutti gli stati che stiamo attraversando. Spetta solo a noi ottenere la vera mancanza per la spiritualità. Tutto il resto è nelle mani del Creatore e allora Egli potrà correggerci ed elevarci realmente al grado spirituale.
Michael Laitman. Lezioni su Pesach
Janira
Messaggi: 1665
Iscritto il: giovedì 8 febbraio 2018, 15:13

Re: La Kabbalah

Messaggio da Janira »

La parola ebraica per sacrificio è Korban, dalla parola Karov (vicino). Quando offriamo un sacrificio, ci avviciniamo alla qualità della dazione. L'offerta pasquale esprime i nostri sforzi per raggiungere l'inclinazione al bene, che è al di sopra della qualità della ricezione, l'inclinazione al male. Noi “oltrepassiamo” l'ego e ci avviciniamo al desiderio di donare. Quel passaggio viene eseguito con il sangue della Pasqua, simile al sangue della nascita. Siamo nati nel sangue, come sta scritto: «Vivi nel tuo sangue» (Ezechiele 16:6).
Michael Laitman. Disclosing a portion (parashat Bo)

Quando correggiamo quell'obiettivo dalla ricezione alla dazione, ci avviciniamo al Creatore, da cui il nome, Korban. Queste correzioni non hanno nulla a che fare con persone in carne e ossa, o eventi tragici come essere inghiottiti nel terreno, bruciati o morire di peste, sebbene queste cose accadano nel nostro mondo. Piuttosto, queste descrizioni si riferiscono a correzioni che avvengono dentro di noi. Per questo si dice che l'uomo è un "piccolo mondo".
Michael Laitman. Disclosing a portion ( parashat Korah)
Janira
Messaggi: 1665
Iscritto il: giovedì 8 febbraio 2018, 15:13

Re: La Kabbalah

Messaggio da Janira »

https://kabbalahmedia.info/it/sources/OqZMFGHu

Introduzione a Lo Studio delle Dieci Sefirot

103)Questo chiarisce i due nomi con cui viene chiamata la Torah: "rivelata" e "nascosta". Dobbiamo capire perché abbiamo bisogno della Torah nascosta, e perché l'intera Torah non è rivelata.

Davvero, qui c'è un'intenzione profonda. La Torah nascosta implica che il Creatore si nasconde nella Torah, da cui il nome, "la Torah del nascosto". Viceversa, si chiama "rivelata" perché il Creatore è rivelato attraverso la Torah.

Pertanto, i Kabbalisti dissero, e lo troviamo anche nel libro di preghiere del Vilna Gaon [GRA], che l'ordine di conseguimento della Torah inizia con il nascosto e finisce con il rivelato. Questo significa che attraverso il lavoro appropriato, dove uno scava per prima cosa nella Torah del nascosto, ad egli viene in tal modo concessa la Torah rivelata, che è quella letterale. Perciò, uno inizia con ciò che è nascosto, chiamato Sod [segreto], e quando viene ricompensato, egli finisce nel letterale.
Janira
Messaggi: 1665
Iscritto il: giovedì 8 febbraio 2018, 15:13

Re: La Kabbalah

Messaggio da Janira »

Grazie per le tue riflessioni, Tiger.
Tiger ha scritto: martedì 29 marzo 2022, 23:42 Non è una cosa che si può spiegare, si deve capire, ognuno deve capire da solo.
Sono d'accordo, i kabbalisti usano il termine "conseguire", che va al di là dell'intelletto, è un'esperienza diretta, e deve essere personale.
Janira
Messaggi: 1665
Iscritto il: giovedì 8 febbraio 2018, 15:13

Re: La Kabbalah

Messaggio da Janira »

Tiger ha scritto: martedì 29 marzo 2022, 23:42 Non ho mai sentito, o comunque letto anche nelle scritture, che ci sono due Messia "ben Joseph e ben David", da quanto io ho capito studiando, il Messia è uno, ed è spirituale e non materiale. Il kristos è un'altra cosa.
Anche per la Kabbalah i due Messia sono forze che agiscono sugli esseri umani, poiché nulla di ciò che è scritto si riferisce al nostro mondo materiale.

Non capisco cosa intendi con "Kristos si riferisce ad un'altra cosa". Io ho messo da parte per ora l'interpretazione letterale, ma a volte "per gioco" provo a leggere il Nuovo Testamento con gli occhi del Kabbalista e spesso ha molto più senso del significato tradizionale. ;)
Janira
Messaggi: 1665
Iscritto il: giovedì 8 febbraio 2018, 15:13

Re: La Kabbalah

Messaggio da Janira »

Ho letto la tua risposta a Luigi, ora ho capito cosa intendi. In realtà è solo usare i termini in modo diverso, ma ciò che dici è lo stesso concetto espresso dalla Kabbalah.

http://laitman.it/2018/05/16/come-si-diventa-un-messia/

Domanda da Facebook: Tu affermi che il Messia è una forza e che nessuna persona possa diventarlo.

Risposta: Il Messia (Mashiach) è una forza, che con le qualità della dazione e dell’amore ci tira fuori dall’egoismo.

Una persona che raggiunge le qualità della dazione e dell’amore con l’aiuto di questa forza ha fatto una correzione interiore completa. Raggiungendo quel livello, può anche essere chiamata Messia.

Domanda: Non era così che venivano chiamati i grandi kabbalisti, incluso l’Ari, durante il loro tempo?

Risposta: Sì. In altre parole, è una persona che ha una forza che la aiuta a correggersi completamente. Ma ciò non significa che, fatto questo, sia anche in grado di correggere gli altri perché il libero arbitrio rimane e ognuno deve correggere se stesso
Janira
Messaggi: 1665
Iscritto il: giovedì 8 febbraio 2018, 15:13

Re: La Kabbalah

Messaggio da Janira »

Ho già letto lo statuto quando mi sono iscritta al corso avanzato ;)
Janira
Messaggi: 1665
Iscritto il: giovedì 8 febbraio 2018, 15:13

Re: La Kabbalah

Messaggio da Janira »

Shamati art. 86

Ne consegue che prima che vedessero la situazione, di essere nelle mani delle Klipot, e stavano male e temevano che sarebbero rimasti lì per sempre, non avevano bisogno dell’aiuto del Creatore dai vasi di ricezione, perché ciò che impedisce loro di aderire al Creatore è il fatto che il danno e la mancanza causati da questi non è sentito. Questo perché in caso contrario l’uomo ha una più alta considerazione per il lavorare nella forma di conoscenza e ricezione e la fede è considerata bassezza. Essi scelgono la conoscenza e la ricezione perché questo è ciò di cui necessita la mente esteriore dell’uomo.

Quindi, fu dato loro l’esilio per farli sentire di non progredire nell’avvicinarsi al Creatore, e che tutto il loro lavoro cade nella Klipa dell’Egitto. Infine, videro di non avere altra scelta se non di dover assolutamente assumere un lavoro di bassezza, che è la fede al di sopra della ragione, e bramare l’Ashpaa (Dazione). Altrimenti sentono di trovarsi nel dominio dell’inclinazione al male.
Rispondi