La Kabbalah

Sandro_48
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Re: La Kabbalah

Messaggio da Sandro_48 »

Prima di esaminare la Signoria presente, esaminiamo
La Signoria Futura di Dio, nella predicazione di Yeshua

Le 3 Beatitudini più originarie: (Luca 6,20s. ; Matteo 5, 3-4.6)
"Beati sono i poveri
perchè ad essi appartiene il Regno di Dio.
Beati sono coloro che (ora) hanno fame,
poichè saranno saziati.
Beati sono coloro che (ora ) piangono,
perchè saranno consolati."
La povertà , la fame, e la sofferenza non sono dati positivi. Qui piuttosto, secondo un ideale di re diffuso nell' antico Oriente (cfr. Salmo 72 ), Dio interviene a favore dei poveri e dei deboli, in modo tale che il loro destino volga al bene.
Sandro_48
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Re: La Kabbalah

Messaggio da Sandro_48 »

- IL detto escatologico sulla cena: (Marco 14,25)
" In verità vi dico
che non berrò più del frutto della vite,
fino al giorno
in cui ne berrò di nuovo nel regno di Dio"
Gesù non ricopre alcun ruolo particolare nel banchetto escatologico. Al centro non c'è la sua persona, bensì il regno di Dio.
Sandro_48
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Re: La Kabbalah

Messaggio da Sandro_48 »

- i detti di accesso al Regno : " Non chi dice Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma soltanto chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli" (Matteo 7,21). Il regno di Dio è aperto a coloro che lo ricevono come un bambino (Marco 10,15). I pubblicani e le prostitute vi entreranno ancor prima dei pii non disposti a penitenza (Matteo 21,31s.) - i ricchi hanno poche opportunità di entrare nel Regno di Dio:(Marco 10,23); il regno di Dio è aperto a quanti preferiscono entrarvi monchi, con un piede solo o con un occhio solo, anzicchè andare contro la volontà di Dio.
Ultima modifica di Sandro_48 il lunedì 15 novembre 2021, 23:39, modificato 1 volta in totale.
speculator2
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Re: La Kabbalah

Messaggio da speculator2 »

La povertà, la fame e la sofferenza non sono elementi positivi in se stessi.

Matteo 5:3 ha "beati i poveri di spirito" e non "beati i poveri".

Matteo 6:19 e seguenti versetti si riferiscono a povertà spirituale, e soprattutto (elemento centrale) a vestiti spirituali e crescita e vita spirituale.
I poveri e gli affamati sono già ora felici perché il regno di Dio era ed è già all'opera fin da ora per i loro bisogni di giustizia attuali.
Sandro_48
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Re: La Kabbalah

Messaggio da Sandro_48 »

Speculator,
io non sto sto facendo riferimento a una qualsiasi traduzione della Bibbia,
ma, al libro di Teologia del Nuovo Testamento, presso la Facoltà Valdese di Teologia:
"Gerd Theissen - Annette Merz - IL Gesù Storico (un Manuale) - Queriniana, dove i versetti da me citati: "Beati i poveri" sono una parafrasi della Bibbia.
Poi, Tu Speculator aggiungi : "I poveri e gli affamati sono già ora felici perché il regno di Dio era ed è già all'opera fin da ora per i loro bisogni di giustizia attuali." : se tu Speculator hai queste convinzioni, tu sei già beato, perchè dai un senso al "Regno di Dio". (mentre io devo fare ancora tanta strada per arrivare al tuo livello); mah, cosa dico? Non mi piace quello che scrivo!
Ricordo che Antonio Bgluppi domenica, in "Kabbalah" del 26 settembre 2021 ha scritto che "IL Regno di Dio è in mezzo a noi e dentro di noi".
Sandro_48
Sandro_48
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Re: La Kabbalah

Messaggio da Sandro_48 »

Breve nota per spiegare che Janira si aspetta da noi che cosa il Profeta Yeshua predicava veramente su cosa fosse e come si entrasse nel Regno di Dio.
Janira
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Re: La Kabbalah

Messaggio da Janira »

Ciao Sandro,
hai proprio ragione , tutta la mia ricerca e il mio studio ha questo obiettivo, non solo capire, ma entrare in profonda relazione con quello che è stato l'autentico insegnamento di Yeshua.
Se il Creatore ha voluto confondere così tanto gli eventi, è comunque per portare avanti il Suo piano, anche se per ora non ne capisco la motivazione e la causa.
La Kabbalah ha anche questo obiettivo, mostrarci le cause per entrare in armonia con il Creatore e la Creazione.
Janira
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Re: La Kabbalah

Messaggio da Janira »

In verità, in verità vi dico che se il granello di frumento caduto in terra non muore, rimane solo; ma se muore, produce molto frutto. 25 Chi ama la sua vita, la perde, e chi odia la sua vita in questo mondo, la conserverà in vita eterna
Gv 12:24

Oggi, studiando un articolo di Baal HaSulam, mi sono venuti in mente questi versetti.
La nascita spirituale è come un seme piantato nell'ambiente giusto, che si trasforma e diventa qualcosa di meraviglioso.
Il desiderio di ricevere per noi stessi deve trasformarsi in desiderio di ricevere per dare, solo così non saremo schiavi del mondo e otterremo una vita indipendente dalla materialità del corpo

https://www.kabbalah.it/libreria/yehuda ... a-nascita/
speculator2
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Re: La Kabbalah

Messaggio da speculator2 »

Beati i poveri (pitocchi cioè poverissimi in senso assoluto) "in spirito". Per quanto riguarda la parola " spirito "è opportuno riferirsi all'interessante lavoro di Gianni che si può trovare in biblistica.it

Vedo il regno di Dio all'opera nelle abbondanti piogge e frutta e spettacoli della natura ma soprattutto quando trovo delle persone che veramente agiscono per la giustizia di Dio.

Veramente vedere un bravo artigiano o professionista o lavoratore
Che fa bene il proprio lavoro mi fa contento.

Chi ama la sua vita deve essere disposto a donarla, a perdersi nell'altro in questo modo mostrando che "odia "la sua vita in questo mondo ma mantenendola per la vita eterna.
Sandro_48
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Re: La Kabbalah

Messaggio da Sandro_48 »

Janira ha scritto: domenica 26 settembre 2021, 12:08 Luigi, se leggi meglio, in realtà io ho scritto proprio il contrario: l'uomo non può cambiare la sua natura egoistica con azioni umane.
Ha bisogno dell'intervento di Dio.
E quando interviene Dio? Quando dal profondo del cuore si innalza una preghiera, un'invocazione d'aiuto, perché abbiamo capito che da soli non andiamo da nessuna parte.
E quando ci rendiamo conto della nostra "inclinazione al male"? Quando cerchiamo in un gruppo di fratelli di mettere in pratica "ama il tuo prossimo come te stesso", e invece ci rendiamo conto che il più delle volte il prossimo lo odiamo
INCLINAZIONE AL MALE : Risponde un'amica : "Forse pretendiamo troppo da noi stessi, odiare è una parola grossa. Pretendiamo di amare il nostro prossimo anche se ci sta antipatico.
Forse dovremmo invece essere sinceri e dire: tu mi sei antipatico, semplicemente perché hai l’alito cattivo e lo sento quando sono seduto vicino a te.
Forse il gesto d’amore è semplicemente dire la verità
Specialmente ai “fratelli”

Bettina Matern Rivieri" - Gentile Janira oggi 23/11/21 hai scritto due articoli a cui risponderò a tempo debito. Ora sono andato lontano nel tempo, cioè quando Antonio Bgluppi scriveva che "IL Regno di Dio è in mezzo a noi e dentro di noi". Sandro_48
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