Dio ha creato l'uomo?

Bloccato
Avatar utente
Gianni
Site Admin
Messaggi: 10097
Iscritto il: giovedì 12 marzo 2009, 10:16
Località: Viareggio
Contatta:

Re: Dio ha creato l'uomo?

Messaggio da Gianni »

Argomento interessante, quello dell’evoluzione. Soprattutto per chi studia la Sacra Scrittura e vuol capire come andarono le cose.
Michele, pur credendo alla creazione, vede nel racconto di Adamo ed Eva dei simboli. Non è l’unico a pensarla così.
Michele però si ricollega al corpo spirituale che avranno gli eletti dopo la morte. Lui ci fa notare che coloro che muoiono e che risuscitano non hanno lo stesso corpo, dato che quello mortale è ritornato alla terra. Ciò è evidente e del tutto biblico. Non capisco però cosa intende quando dice che risorgeranno in un corpo spirituale “come poteva essere quello di Adamo ed Eva”. Se intende che all’inizio loro avevano tale corpo spirituale, ciò contrasta con il racconto biblico. Se invece vuole intendere che se non avessero peccato avrebbero poi ricevuto un corpo spirituale, mi trova del tutto d’accordo.
Comunque, torniamo alla questione evolutiva. Sostenere che Dio in persona non si sia mai interessato della costruzione genetica dei corpi animali come è quello nostro attuale, vorrebbe dire lasciare tutto in mano al caso. Ciò pone due gravi problemi. Prima di tutto, avremmo una creazione che va per conto suo e di cui Dio si disinteressa. Secondo, dovremmo attribuire al caso una capacità progettuale talmente ingegneristica che verrebbe a sostituire quella divina. Avremmo insomma un Dio assente e indifferente da una parte, e un caso molto intelligente e perfino geniale che opera al massimo e sotto lo sguardo disinteressato di Dio. Questa assurdità viene risolta, specialmente in ambito cattolico, asserendo che il caso fu voluto da Dio. Siccome non si capisce perché Dio avrebbe dovuto prendere questa strada lunghissima e molto contorta per creare, anziché creare direttamente, la spiegazione sembra avere come unico obiettivo quello di far collimare creazione e scienza (o, per meglio dire, ciò che si crede essere scienza).
La questione sta in fondo tutta qui: l’evoluzione è davvero un fatto scientifico? Se lo è, occorre metterla a confronto con il libro della Genesi. Ma se non lo è, stiamo perdendo solo tempo e parliamo unicamente di fantascienza.
Suggerisco quindi di indagare prima di tutto la teoria evolutiva. È un fatto scientifico?

P.S.: L’idea popolare che i primi uomini fossero una specie di trogloditi con la clava in mano e che grugnivano come animali è antiscientifica e antistorica. La storia documentata ci mostra che l’essere umano appare all’improvviso ed è già in grado di gestirsi perfettamente. Ma direi di tralasciare, almeno per ora, questa questione. Più importante e basilare è rispondere alla domanda: l’evoluzione un fatto scientifico?
Avatar utente
Israel75
Messaggi: 1934
Iscritto il: mercoledì 26 marzo 2014, 16:27

Re: Dio ha creato l'uomo?

Messaggio da Israel75 »

Il metodo scientifico che ci permette di stabilire se una teoria è verace è stato elaborato anche e sopratutto da Galileo Galilei , esso afferma in sintesi:
Immagine

o nel caso del metodo deduttivo
Immagine

Ora la domanda è... La "teoria dell'evoluzione" è scientifica? . La risposta è che non lo è, infatti nessuno può verificare andando indietro nel tempo cosa è veramente successo , e nessuno è riuscito a riprodurre la vita in laboratorio.Se ci crediamo è lecito , potrebbe anche essere vera . Ma non è scientifica.
Shalom
(Giac 4:6) Anzi, egli ci accorda una grazia maggiore; perciò la Scrittura (Is 10:33,Lc 18:14) dice: «Dio resiste ai superbi e dà grazia agli umili».
Avatar utente
Gianni
Site Admin
Messaggi: 10097
Iscritto il: giovedì 12 marzo 2009, 10:16
Località: Viareggio
Contatta:

Re: Dio ha creato l'uomo?

Messaggio da Gianni »

Grazie, Israel75. Hai riportato il metodo scientifico per la verifica di qualsiasi ipotesi. Da esso non si può prescindere. Tutti i passaggi del metodo scientifico per convalidare o meno una teoria sono questi:
1. Osservare ciò che accade.
2. Sulla base dell’osservazione formulare una teoria su ciò che potrebbe essere vero.
3. Verificare la teoria con ulteriori osservazioni ed esperimenti.
4. Dimostrare che le previsioni basate sulla teoria si realizzino e sono replicabili.
Di fronte alla teoria dell’evoluzione abbiamo una grandissima difficoltà ad applicare il metodo scientifico già dal suo primo punto: come potremmo mai osservare la generazione spontanea della vita? E dove? La nostra osservazione comprova che la vita nasce solo dalla vita. E nessuno era presente ad osservare la presunta generazione spontanea della vita. È vero che sono stati eseguiti esperimenti di laboratorio per cercare di replicare tale presunta generazione spontanea, ma è altrettanto vero che sono tutti falliti.
Nel 1953 Stanley Miller sottopose a scariche elettriche un composto gassoso costituito da idrogeno, metano, ammoniaca e vapore acqueo. Che stava cercando di fare? L’idea era quella di ricostruire l’atmosfera terrestre e di assoggettarla a scariche elettriche per riprodurre ciò che sarebbe avvenuto sotto l’azione dei fulmini in quella presunta atmosfera primordiale. L’obiettivo era quello di ottenere i 20 amminoacidi indispensabili alla vita. Ne ottenne solo 4, e in maniera discutibile. Nei decenni successivi non si è mai riusciti ad ottenere tutti e 20 gli amminoacidi. Un problema insormontabile rimane questo: se nell’aria c’era ossigeno, il primo amminoacido non si sarebbe mai formato (infatti Miller non impiegò ossigeno); ma senza ossigeno, l’amminoacido sarebbe stato eliminato dai raggi cosmici.
Per proseguire nel vaglio della teoria dell’evoluzione dobbiamo far finta che gli amminoacidi si formassero lo stesso, contro la legge scientifica della presenza di ossigeno. E dobbiamo far finta che si formassero tutti e 20. Avremmo così ottenuto – per finta, certo – i “mattoni” di cui son fatte le proteine. Ma la vita è ancora lontana, lontanissima.
Possiamo passare al prossimo passaggio, per esaminarlo? O c’è da aggiungere qualcosa su questo?
Avatar utente
Israel75
Messaggi: 1934
Iscritto il: mercoledì 26 marzo 2014, 16:27

Re: Dio ha creato l'uomo?

Messaggio da Israel75 »

Michele ha scritto:A parte che mi fa specie che si parli di scienza per contrastare la scienza stessa
Ci tengo a sottolineare solamente data la mia spiccata passione per la scienza e gli scienziati in generale credenti e non , che tutti quanti concordano sul metodo scientifico. Serve un metodo generico e approvato da tutti per formulare ipotesi e principi altrimenti che scienza è? Sarebbe la scienza del "va bene tutto" basta crederci. Il punto è che la teoria Darwiniana non è scientifica. Innanzitutto non spiega come da un uccello si passi a un mammifero o viceversa, cioè non spiega la "speciazione". E non potrà mai spiegare come da un ominide che a stento gesticola e grugnisce si è arrivati a un uomo che compone poesie e formule matematiche. Non può anche perché nessuno può riprodurre l'evoluzione in provetta.Non è scientifica tutto lì, poi uno può anche crederci.

Sulla teoria evoluzionistica di punti oscuri ce ne sono tantissimi , l'unica cosa che spiega è la "microspeciazione" , cioè il fatto che per esempio il manto degli animali tenda a diventare simile all'ambiente in cui vivono (avete mai visto una tigre siberiana gialla??? No ovviamente non si mimetizzerebbe).

Faccio presente che la teoria della Relatività generale di A. Einstein che ha portato alla celeberrima formula (E=m*c^2) e poi anche alla bomba atomica , ai laser , alla risonanza nucleare è ancora una teoria!!! , Infatti anche se è verificata al 90% ha ancora oggi alcuni punti oscuri non sperimentati (buchi neri e onde gravitazionali per citarne alcuni) , e per questo è ancora relegata al rango di "teoria".
Shalom
(Giac 4:6) Anzi, egli ci accorda una grazia maggiore; perciò la Scrittura (Is 10:33,Lc 18:14) dice: «Dio resiste ai superbi e dà grazia agli umili».
Avatar utente
Gianni
Site Admin
Messaggi: 10097
Iscritto il: giovedì 12 marzo 2009, 10:16
Località: Viareggio
Contatta:

Re: Dio ha creato l'uomo?

Messaggio da Gianni »

Michele, la tua considerazione che ti fa specie “che si parli di scienza per contrastare la scienza stessa” non è soltanto fuori luogo, ma dimostra che non hai afferrato il punto. Dice bene Israele75: Il punto è che la teoria darwiniana non è scientifica.
Io non sto affatto parlando di scienza per contrastare la scienza, ma intendo dimostrare, usando la scienza, che l’evoluzione non è scienza ma solo fantascienza.
Proseguo quindi con la mia trattazione, che si basa unicamente su dati assolutamente scientifici.
È un fatto scientifico che per la vita occorrono 20 amminoacidi. Per proseguire nel vaglio della teoria dell’evoluzione dobbiamo far finta che gli amminoacidi si formassero lo stesso, contro la legge scientifica della presenza di ossigeno. Gli esperimenti tentati hanno mostrato che non è possibili ottenerli per caso. Ho però detto: facciamo finta che si formassero tutti e 20 gli amminoacidi necessari. Avremmo così ottenuto – per finta, sia chiaro – i “mattoni” di cui son fatte le proteine.
Ora vediamo il prossimo passaggio. Facendo finta che gli amminoacidi abbiano raggiunto gli oceani, sfuggendo alla distruttiva azione dei raggi ultravioletti, che sarebbe accaduto? Nell’acqua non ci sarebbe stata energia sufficiente ad attivare ulteriori reazioni chimiche (l’acqua inibisce sempre la formazione di molecole più complesse). Gli amminoacidi avrebbero dovuto uscire dall’acqua per formare molecole più grandi ed evolversi in proteine utili alla formazione della vita. Ma, fuori dall’acqua, sarebbero stati di nuovo esposti alla distruttiva radiazione degli ultravioletti. In pratica, per superare questo stadio ritenuto relativamente semplice (la formazione degli amminoacidi), siamo già di fronte ad una altissima improbabilità. Vale la pena di rammentare le parole del biochimico George Wald: “La dissoluzione spontanea è molto più probabile, e quindi procede molto più rapidamente della sintesi spontanea”. - L’origine della vita, Zanicheli, 1968, pagine 13.8, 13.9.
Facendo finta che tutto ciò sia inspiegabilmente avvenuto, dobbiamo passar sopra ad un altro grosso problema. Ma ciò lo spiegherò la prossima volta, dopo vostre eventuali obiezioni su quanto detto finora.
Avatar utente
Gianni
Site Admin
Messaggi: 10097
Iscritto il: giovedì 12 marzo 2009, 10:16
Località: Viareggio
Contatta:

Re: Dio ha creato l'uomo?

Messaggio da Gianni »

Dalla soluzione salina … ai corpi umani. Mah :o . Solo parole. Dati scientifici: zero.
Io proseguo nella mia trattazione scientifica:
Facendo finta che tutto quando detto finora sia inspiegabilmente avvenuto, dobbiamo passar sopra ad un altro grosso problema. Esistono infatti più di 100 amminoacidi, di cui solo 20 sono però necessari alle proteine della vita. Come se ciò non bastasse, questi amminoacidi sono presenti in due configurazioni. Alcune molecole, infatti, sono destrogire e altre sono levogire. Formandosi a caso, probabilmente circa metà sarebbero di un tipo e l’altra metà dell’altro tipo. Tra l’altro non si sa ancora per quale motivo nei viventi l’uno o l’altro tipo sarebbe preferibile. Sta di fatto che i 20 amminoacidi utilizzati nella sintesi delle proteine devono essere tutti levogiri.
Facendo il punto della situazione fino ad ora dobbiamo quindi dire che per proseguire nel tentativo di spiegare la teoria evoluzionistica, dobbiamo (ignorando i fatti scientifici) necessariamente:
1. Far finta che delle scariche elettriche abbiamo formato per caso degli amminoacidi;
2. far finta che tali amminoacidi abbiano poi resistito alle scariche che li avevano formati;
3. far finta che siano finiti nell’oceano;
4. far finta che nell’oceano non siano stati inibiti;
5. far finta che siano usciti dall’acqua;
6. far finta che non siano stati distrutti dai raggi ultravioletti;
7. far finta che tra i più di 100, siano entrati in gioco solo i 20 necessari;
8. far finta che quei 20, per caso, siano stati tutti levogiri.
Ipotizzando tutto ciò (in realtà: non ipotizzando, ma fantasticando che ciò sia accaduto contro ogni evidenza scientifica e ogni logica), avremmo (sempre per finta) ottenuto i 20 amminoacidi giusti. Ma attenzione: per ottenerli il caso avrebbe dovuto pescare questi 20 amminoacidi nello stesso modo in cui una persona bendata estrarrebbe da un sacco (contenente 100 dischetti numerati da 1 a 100) 20 dischetti che siano non solo tutti dispari, ma anche pescati in modo tale che i numeri estratti siano crescenti. In una proteina, infatti, un solo errore impedirebbe alla proteina stessa di funzionare. Neppure la famosa dea bendata della fortuna potrebbe far molto.
Potremmo già fermarci qui e liquidare subito la teoria dell’evoluzione come una favola, ma le favole sono intriganti, per cui continuiamo. Dobbiamo far finta, quindi, che quanto detto finora sia avvenuto. Va però precisato che le probabilità che anche una sola semplice molecola proteica si sia formata per caso in un brodo organico sono una su 10¹¹³ (una su un numero tanto grande che è composto da 1 seguito da 113 zeri). Per darne l’idea lo scrivo per esteso: si tratta di una sola probabilità su ben
100.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.
Il numero è spaventosamente grande: non si riesce neppure a leggerlo. Questa probabilità è ammessa dagli evoluzionisti. Ma il verificarsi di questa probabilità è ragionevole? Secondo i matematici, assolutamente no. I matematici scartano già – nella convinzione che non si verificherà mai – una probabilità che sia una su 10 alla cinquantesima. Per avere una idea della probabilità di cui si sta parlando, si tenga presente che il numero espresso da 10¹¹³ rappresenta una quantità ben superiore a quella di tutti gli atomi presumibilmente presenti nell’universo. Sarebbe come puntare un sol numero su una roulette che abbia 100.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000 numeri e vincere!
Ora è finita? No. Certo che no. La favola dell’evoluzione continua …
Avatar utente
Gianni
Site Admin
Messaggi: 10097
Iscritto il: giovedì 12 marzo 2009, 10:16
Località: Viareggio
Contatta:

Re: Dio ha creato l'uomo?

Messaggio da Gianni »

La probabilità di 1 su 10¹¹³ è talmente in credibile che neppure il sistema è riuscito a mantenere il numero che avevo scritto per esteso. Lo trascrivo in colonna:
100.000.000.000.000.000.
.000.000.000.000.000.
000.000.000.000.000.
000.000.000.000.
000.000.000.000.000.
000.000.000.000.000.
000.000.000.
000.000.000.000.
Avatar utente
Gianni
Site Admin
Messaggi: 10097
Iscritto il: giovedì 12 marzo 2009, 10:16
Località: Viareggio
Contatta:

Re: Dio ha creato l'uomo?

Messaggio da Gianni »

In effetti la pagina web che citi (e che non conoscevo) riprende diverse frasi dai miei studi, senza citarne la fonte. Ciascuno faccia le sue valutazioni. In non sono uno scienziato, ma mi attengo a fatti dimostrati scientificamente. Tu, Michele, però la battuta me la offri: io non sono uno scienziato ma tu pare sia un testimone di ciò che sarebbe avvenuto nei miliardi di anni scorsi. Forse faresti bene e leggere libri di scienziati veri, come Giuseppe Sermonti. Ve lo consiglio caldamente.
Dicevo che la favola continua … Ora riflettete intanto su quanto ho scritto. Nei prossimi giorni continuerò, sempre e solo dando dati solo scientifici.

Dici una cosa vera quanto giusta, Michele: con la scienza non si dimostra né la creazione né il Creatore. Ma con la scienza si può dimostrare, questo sì, che l’evoluzione è una fandonia.
Quanto al fatto che Dio avrebbe affidato a qualcun altro la creazione … ci risiamo: ogni tanto ne spari una. Dalla Bibbia di certo non hai preso questa bizzarra idea. È tua? L’hai letta da qualche parte? Su un libro superiore alla Sacra Scrittura? Mah. :roll:
Avatar utente
Gianni
Site Admin
Messaggi: 10097
Iscritto il: giovedì 12 marzo 2009, 10:16
Località: Viareggio
Contatta:

Re: Dio ha creato l'uomo?

Messaggio da Gianni »

Va bene, Michele, lasciamo perdere. Smettiamo la polemica, altrimenti mi devo autospendere per altri tre giorni! ;)
Facciamo una cosa. Io continuerò a dimostrare scientificamente che l’evoluzione è una baggianata. Tu continua nell’esporre la tua tesi. Procediamo come due parallele che mai s’incontrano. Chi legge si farà poi un’idea sua.
Avatar utente
emiliano
Messaggi: 301
Iscritto il: mercoledì 26 marzo 2014, 14:59
Località: Roma

Re: Dio ha creato l'uomo?

Messaggio da emiliano »

Ci sono due grandi scogli che gli evoluzionisti non riescono a superare, il primo è chiamato complessità irriducibile, il secondo acqua. Per provare a superarli hanno dovuto finalmente dichiarare superata la teoria darwiniana ampliando i campi di ricerca e inventando un "nuovo" nome, ma per non darla vinta ai creazionisti questa teoria è chiamata neo-darwiniana(in realtà non c'entra quasi più niente con la vecchia teoria ).
La complessità irriducibile è quel concetto secondo cui ad un insieme cooperante e funzionale ad una determinata attività, non può essere tolta, o non può mancare, neanche la più piccola parte, pena il mancato funzionamento del meccanismo. Qualsiasi meccanismo soggetto a questa regola deve essere stato creato da qualcuno. Se tolgo un ingranaggio dell'orologio o se tolgo un pistone ad un'auto o se taglio le radici di una pianta, perdono vita o funzionalità.
La cellula è composta da una membrana esterna e da un nucleo. Il nucleo alimenta la membrana, la membrana protegge il nucleo. Se non esiste uno non può esistere l'altro. La teoria evoluzionistica dice che l'evoluzione è sequenziale, cioè prima una cosa e poi un'altra, quindi dovrebbe essersi formato prima il nucleo della cellula e poi la membrana, oppure il contrario, ma i biologi ci dicono che questo è impossibile. La cellula è un insieme irriducibile. Il nucleo della cellula è estremamente delicato. E qui entra in gioco il secondo scoglio, l'acqua. La teoria evoluzionistica afferma che la vita nasce in un mare che ai primordi era saturo di acidi e solfuri dovuti alle continue eruzioni, anche e soprattutto marine. Il fatto è che se anche non ci fossero stati questi acidi a minare la vita del nucleo cellulare, sarebbe bastata una piccola percentuale di salinità(volendo anche molto inferiore a quella attuale) per impedire al nucleo cellulare di formare la protezione membranica, perchè se il caso avesse prodotto un nucleo "nudo" sarebbe morto.
In realtà l'acqua solleva altri scogli agli evoluzionisti, come quello di essere una molecola dissolutiva piuttosto che aggregativa e andrebbe valutato in virtù di questo quanto regga la possibilità casuale di un momento in cui i mattoni della vita siano riusciti ad unirsi. In base a questo un affermato scienziato di cui non ricordo assolutamente il nome, affermò che se anche tutto l'intero universo conosciuto fosse stato formato dal famoso "brodo primordiale", la vita non sarebbe riuscita a formarsi.
Il SIGNORE è il mio pastore: nulla mi manca.
Bloccato