Differenza tra uomo e animali

L'agnostico
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Re: Differenza tra uomo e animali

Messaggio da L'agnostico »

Che cosa significa essere figli di Dio?
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bgaluppi
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Re: Differenza tra uomo e animali

Messaggio da bgaluppi »

Giusto, Harlock. Tutte le creature sono generate da Dio (meglio parlare della Sua energia, volontà). Sono interessanti i vv. 24 e 25 del primo cap. di Genesi:

“Poi Dio disse: «Produca la terra animali viventi secondo la loro specie» ... E così fu. Dio fece gli animali selvatici della terra secondo le loro specie...”

Gli animali terrestri vengono anch'essi dalla terra (יָצָא yatsa, “andare fuori”, o “venire fuori”), ma il testo dice anche che fu Dio a farli. Questo perché secondo il pensiero ebraico ogni cosa generata ha una causa precedente che la genera, andando a ritroso fino a giungere alla volontà di Dio, che è l'Intelletto agente. Anche dell'uomo il testo dice:

“Dio il Signore formò l'uomo dalla polvere della terra, gli soffiò nelle narici un alito vitale e l'uomo divenne un'anima vivente.” (2:7)

Però, a differenza di 1:25 e tutti gli altri casi in cui Dio crea gli elementi del mondo in cui la Scrittura usa il verbo עָשָׂה (asah), “fare”, in 2:7 usa il verbo יָצַר (yatsar), “formare”, come il vasaio forma il vaso, e in 1:27 dice anche che Dio creò l'uomo a sua immagine e somiglianza, utilizzando il verbo בָּרָא (bara), che significa “dare forma”, “creare” e anche “scegliere”, “selezionare”. Interessante. Non sono un esperto, ma nel testo ebraico le parole non sono mai usate a caso. Il verbo barà viene usato anche in riferimento agli animali acquatici al v. 21, ma solo l'uomo è a Sua immagine e somiglianza. Sembra che l'animale acquatico (“creato”, barà) sia diverso da quello terrestre (“fatto”, asàh), forse perché viene prima.

Da un testo di esegesi ebraica: il verbo barà, “che prima la Bibbia aveva riservato soltanto alla creazione originaria del cielo e della terra, è un verbo impegnativo, riservato alle cose totalmente nuove ed eccezionali, al contrario del più comune asàh (fare) ... Il primo barà ha fatto sorgere una materia da cui è scaturita ogni cosa. Ora c'è una vera novità: la vita animale, creature che si muovono per volontà propria, che respirano”. Gli esseri viventi, animali e uomini, hanno in comune il Nishmat Hayim, il soffio vitale. Solo considerazioni personali che forse possono darci qualche elemento in più.

Resta il fatto che solo l'uomo è creato a immagine e somiglianza di Dio, pur condividendo con gli animali il nishmat hayim, respiro vitale, ciò che “dà l'anima”, ossia il movimento e il respiro (ciò che “ha un'anima” è ciò che “è animato”, il corpo che si muove spontaneamente).

Agnostico, essere figlio di Dio significa avere un rapporto relazionale speciale con Dio, avere con lui un legame. Il re era figlio di Dio in quanto Suo massimo rappresentante, e anche il popolo di Israele è figlio di Dio. Il Messia è il figlio di Dio. Ogni uomo è figlio di Dio, secondo l'ebraismo, in base al fatto che è la Sua creatura prediletta, a Sua immagine e somiglianza, dunque avente una relazione con Dio. Gli animali non sono figli di Dio, pur essendo “creati” da Dio. :-)
Elena-M
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Re: Differenza tra uomo e animali

Messaggio da Elena-M »

Ciao a tutti :-) :-) :YMHUG:
È parecchio che non entro e scrivo purtroppo ma leggo volentieri le discussioni che fate..
Bgaluppi ciao hai scritto Nel pensiero biblico, dare il nome a qualcuno significa avere dominio su di lui
Cosa significa dominare gli animali?

Grazie un saluto e abbraccio a Stella

Ciaooo
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bgaluppi
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Re: Differenza tra uomo e animali

Messaggio da bgaluppi »

Ciao Elena, significa essergli superiori. Non necessariamente da un punto di vista fisico, naturalmente, come un impiegato muscoloso e di robusta corporatura non può essere superiore al suo capo mingherlino e rachitico. Ora, se è vero che gli uomini mettono gli animali in gabbia (purtroppo) e non il contrario, ciò significa che sono superiori agli animali.

Ma l'ebraismo e la Bibbia insegnano a rispettare gli animali, non a infierire su di loro. Appena posso vi riporto qualche citazione interessante dal libro “Kabbalàh per vegetariani e carnivori” di Shazarahel (scrittrice israeliana di origine italiana).
stella
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Re: Differenza tra uomo e animali

Messaggio da stella »

Carissima Elena ;;) che piacere rileggerti ..

grazie per i saluti , :YMHUG: ricambio ,forse se piace al SIGNORE il benedetto Egli sia ''
(si ho imparato ad aggiungere ora sempre ''il benedetto EGLI sia'''con riverenza timore e tremore ))
la prossima estate in puglia ,..
l,anima mia. ha sete del Dio vivente
L'agnostico
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Re: Differenza tra uomo e animali

Messaggio da L'agnostico »

Bgaluppi penso di aver capito cosa intendessi quando parlavi di un piano intellettivo/spirituale
La differenza sostanziale quindi tra noi e gli animali è che noi abbiamo un intelletto tale da concepire l'idea di un Dio e di poter instaurare un rapporto personale con lui..
Ho capito bene?
noiman
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Re: Differenza tra uomo e animali

Messaggio da noiman »

Bravo Antonio, nel tuo intervento di lunedi scorso ho appreso qualcosa di nuovo ,nonostante abbia per tanti anni studiato il testo di bereshit.
Buon lavoro.
grazie e ciao
Noiman
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bgaluppi
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Re: Differenza tra uomo e animali

Messaggio da bgaluppi »

Esatto, agnostico. Questa intelligenza, però, è un caso oppure è conseguente al fatto che siamo a immagine e somiglianza di Dio? Perché solo noi? Perché altre specie animali non si sono "evolute" come noi? Perché i meccanismi biologici e psicologici umani sono infinitamente piú complessi? Non troverai risposta dalla scienza. Ma dalla Bibbia si.

Noiman, me lo rileggo pure io, allora... Grazie.
L'agnostico
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Re: Differenza tra uomo e animali

Messaggio da L'agnostico »

Bgaluppi bisogna ammettere però che la concezione di Dio per ogni uomo è diversa, che la scienza è pur sempre frutto della mente umana(la scienza è una concezione alternativa a Dio), e che la mente umana ha sempre concepito anche altre idee(oltre la scienza stessa) rispetto a un Dio creatore
L'intelletto umano è andato oltre..
Ora per ciò che riguarda il motivo per cui l'uomo secondo la Bibbia è diverso in questo senso dagli animali non so dire nulla se non che a memoria, da quel che leggo di Adamo ed Eva ad esempio, l'uomo nasce già come tale senza "evoluzioni"..
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bgaluppi
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Re: Differenza tra uomo e animali

Messaggio da bgaluppi »

L'uomo ha diverse concezioni di Dio perché si crea il suo dio a sua immagine e somiglianza. Se osserviamo il mondo della spiritualità, dal cattolicesimo alle religioni e alle filosofie orientali, ogni gruppo dice di essere in possesso della “verità”. Persino all'interno della sola religione cristiana esistono dozzine di “verità”, simili ma diverse. Questo accade perché nessun gruppo ha veramente capito Dio. Se tutti capissero Dio allo stesso modo, esisterebbe una sola verità per gli uomini, ed è ovvio che la verità non possa essere che una, e quella è Dio.

La scienza cos'è? Il termine deriva dal latino scientia, derivato di sciens scientis, participio presente di scire, “sapere”. “Il fatto di sapere, di conoscere qualche cosa [...] per averlo sperimentato o veduto personalmente, non per averlo soltanto sentito dire. [...] Sapere, dottrina, insieme di conoscenze ordinate e coerenti, organizzate logicamente a partire da principî fissati univocamente e ottenute con metodologie rigorose, secondo criterî proprî delle diverse epoche storiche.” (Treccani). Il procedimento scientifico si basa sull'osservazione e la sperimentazione, con l'obbiettivo di ottenere un postulato, che è una “Proposizione che, senza essere evidente né dimostrata, si assume – o si richiede all’interlocutore di assumere – come fondamento di una dimostrazione o di una teoria (in generale, di un sistema deduttivo)” (Ib.). Praticamente, ciò che è scientifico dovrebbe essere certo, dimostrato vero attraverso osservazione e sperimentazione. La scienza non può sostituire Dio, ma può spiegare certi meccanismi che avvengono nel mondo; tuttavia, non può spiegare la ragione prima per cui certi meccanismi avvengono, può solo limitarsi a osservarli e cercare di comprenderli. Con la scienza si spiega come fa un uomo a muoversi, come funzionano i muscoli, come respira, quali procedimenti chimici avvengono nel suo corpo, etc.; ma non si può spiegare perché quell'uomo è vivo e cosa è e da dove scaturisce l'energia che lo rende tale e produce i meccanismi che osserviamo.

Dici che l'intelletto umano è andato oltre. Ma per arrivare dove? A riuscire ad alzare la vita media di qualche anno, a visitare il nostro piccolo satellite in un universo fatto da miliardi di galassie. Eppure ancora non sappiamo neppure come funziona il novanta percento del nostro cervello né a cosa serve. E continuiamo stupidamente ad ucciderci tra simili, a distruggere il nostro stesso habitat, ad odiarci per il diverso colore della pelle, peggio degli animali che uccidono solo per istinto di sopravvivenza. L'uomo, così intelligente, non capisce che tale intelligenza richiede anche una grande consapevolezza. La Bibbia insegna ad amare il vicino come se stessi, invece l'uomo cerca di prevalere sul vicino. Per questo Yeshùa disse: “In verità, in verità ti dico che se uno non è nato di nuovo non può vedere il regno di Dio” (Gv 3:3). È necessario nascere di nuovo, per capire chi siamo, da dove veniamo e dove andiamo, ossia toglierci la vecchia pelle e vestirci di una nuova; e non ci vuole la scienza, ci vuole una presa di coscienza profonda, che consenta di attuare in noi un cambiamento profondo, per poter davvero essere a immagine e somiglianza di Ciò che è perfetto. Per far ciò, dobbiamo innanzitutto smetterla di illuderci di essere dèi, di sostituirci a Dio, e comprendere che le meraviglie della vita che viviamo in ogni momento della giornata sono un dono che ci è dato dalla Fonte della vita e dell'esistenza. Invece di illuderci di essere noi stessi la fonte della nostra esistenza ed innalzarci, dovremmo solo abbassarci, e ringraziare ogni giorno Colui che ci ha fatto esistere per essere vivi, animati, constatandone l'operato attraverso l'intelligenza e l'emozione. È nell'umiltà che si trova Dio, non nella superbia; nella condivisione di se stessi con gli altri, non nell'opportunismo; nella misericordia e nella comprensione di chi ci è “prossimo” (in termini di spazio) ed ha bisogno di noi, non nell'indifferenza:

“Voi avete udito che fu detto: "Ama il tuo prossimo e odia il tuo nemico". E io vi dico: amate chi vi è avverso e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; poiché egli fa levare il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Se infatti amate quelli che vi amano, che premio ne avete? Non fanno lo stesso anche i pubblicani? E se salutate soltanto i vostri fratelli, che fate di straordinario? Non fanno anche i pagani altrettanto? Voi dunque siate perfetti, come è perfetto il Padre vostro celeste.” — Mt 5:43-48

Dici bene sul fatto che l'uomo nasce così com'è, senza evoluzione. In effetti, la nostra specie è rimasta immutata da quando è comparsa sulla terra, e ciò che nelle scuole inculcano come scienza (ossia verità dimostrata), non è che una teoria. La verità è che non sappiamo assolutamente nulla di chi siamo e da dove veniamo, né sappiamo perché siamo così intelligenti. La Bibbia, con parole antiche e “semplici”, ce lo dice; ma noi non crediamo alle “storielle” della Bibbia, perché non capiamo che quelle storielle nascondono significati profondi che solo adesso, grazie alla fisica quantica, la scienza inizia vagamente a comprendere. In effetti, molti scienziati e fisici comprendono Dio molto meglio di tanti religiosi preda di dogmi e dottrine strampalate. Dio esiste, la scienza Lo vede, e il miracolo che ogni giorno ci circonda e in cui siamo immersi Lo dimostra; il dio che non esiste è quello che gli uomini stolti si sono inventati.

“La mia religiosità consiste in un’umile ammirazione di quello Spirito immensamente superiore che si rivela in quel poco che noi, con il nostro intelletto debole e transitorio, possiamo comprendere della realtà. Voglio sapere come Dio creò questo mondo. Voglio conoscere i suoi pensieri; in quanto al resto, sono solo dettagli” — A. Einstein, lettera ad Erik Gutkind, 1954

“Se contiamo le galassie del mondo o dimostriamo l’esistenza delle particelle elementari, in modo analogo probabilmente non possiamo avere prove di Dio. Ma, come ricercatore, sono profondamente colpito dall’ordine e dalla bellezza che trovo nel cosmo, così come all’interno delle cose materiali. E come un osservatore della natura, non posso fare a meno di pensare che esiste un ordine superiore. L’idea che tutto questo è il risultato del caso o della pura diversità statistica, per me è completamente inaccettabile. C’è un’Intelligenza ad un livello superiore, oltre all’esistenza dell’universo stesso.” — C. Rubbia, Nobel per la fisica, Neue Zürcher Zeitung, 1993
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