Eternità e relatività

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Harlock
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Re: Eternità e relatività

Messaggio da Harlock »

Perdona, ma l'ispirazione non è assolutamente suggerire all'orecchio di qualcuno cosa scrivere o meno .... siamo fuori strada anche se c'è un personaggio di fine '800, certo Loerber che si autodefiniì "scrivano di Dio", pubblicando materiale extrabiblico.

L'unica cosa a cui ci si puo' riferire come scrittura diretta è in alcuni passi dell'Antico Testamento (Es24,12;31,18;32,16;34,28;Dt5,22;10,4) dove il decalogo viene detto "scritto da Dio", o addirittura "dal dito di Dio" (Es31,18).

Questa immagine, applicata ai soli dieci comandamenti dati a Mosè sul monte, stabilisce un legame diretto e immediato tra la Parola di Dio e il testo sacro, senza alcuna mediazione umana.
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gialandra
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Re: Eternità e relatività

Messaggio da gialandra »

DAN ha scritto:
gialandra ha scritto:Non sono mormone. Parlano di questo i mormoni?
Pensavo che potessi esserlo per via dei libri che citavi, e che non capivo. Comunque dov'è il primo libro della Creazione? Noi abbiamo solo la Bibbia che contiene il primo libro del Pentateuco - la Genesi - come libro sulla Creazione.

Ho dubbi anche che la Terra abbia milioni di anni e che la Creazione dei Cieli e della Terra abbiano quell'età, e ho pure aperto un tred dove ho ragionato su alcuni punti. Mi piace di più pensare ad un'età apparente delle cose.
Il libro della creazione è il cosmo, la natura, l'acqua, i fiori, gli animali, l'uomo e tutto quello che esiste e che può essere letto esattamente come un libro se recuperassimo le capacità perse allontanandoci sempre più da loro. La tua domanda ("Dov'è questo libro che non lo vedo?") è la conferma di quanto ampia sia diventata questa distanza. E' proprio quando l'uomo ha iniziato a non saper più leggere questo libro che qualcuno ha pensato di "inviarci" il secondo: non ci sarebbe stato bisogno di scrivere nessuna Bibbia se avessimo mantenuto la capacità di leggere dentro le cose e dentro di noi. Come detto sopra, maestri in questo erano i nativi d'America e con la tale lettura avevano raggiunto un livello di spiritualità sopraffino, vivendo guarda caso sani, forti e felici e in perfetta armonia con la natura.

Provo a fare un esempio di lettura parallela dei due libri: il secondo libro, la Bibbia, è costellata del concetto di centro, in mezzo, di mezzo, ecc a sottolineare la sua assoluta e fondamentale importanza nella realtà delle cose e nel modo di agire del Creatore. Se leggo il secondo libro posso vedere (dato inconfutabile) che tutto è stato creato con un centro da cui dipende, dalle cose più piccole (gli atomi) a quelle più grandi (le galassie), passando per i fiori, la frutta, ecc; l'importanza del centro è così sottolineato che perfino l'uomo quando nasce si tiene in vita collegando il suo centro a qualcos'altro (tramite il cordone ombelicale). In sostanza i due libri dicono in maniera perfetta che tutto dipende dal suo "in mezzo", dal suo centro. E noi, ignorando totalmente questa cosa, la prima cosa che facciamo quando ci ammaliamo è prendere un farmaco o chiedere al medico che cosa abbiamo ... mamma mia, ci dovremmo vergognare.

Capisco comunque che il discorso sia diventato difficile da vedere ma sapere che esiste è già il primo passo per renderci conto della realtà.
Signore, ti prego, riportami a casa.
DAN
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Re: Eternità e relatività

Messaggio da DAN »

Tutta la Bibbia è ispirata da Dio, magari non dettata verbalmente e direttamente come per le Leggi Mosaiche, ma comunque se un autore scrive ispirandosi a Dio vuol dire che lo Spirito di Dio è in lui e lo guida nella scrittura.
Non penso proprio che sia una mera ispirazione umana su ciò che l'uomo riesce a capire con la propria testa, se no non sarebbe Parola di Dio ma parola d'uomo.
Dio veglia sulla Propria Parola, c'è scritto. Non vedo perché ogni singola parola delle Scritture non possa essere stata vagliata da Dio stesso, che ha deciso cosa mettere e cosa no.
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gialandra
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Re: Eternità e relatività

Messaggio da gialandra »

DAN ha scritto:Tutta la Bibbia è ispirata da Dio, magari non dettata verbalmente e direttamente come per le Leggi Mosaiche, ma comunque se un autore scrive ispirandosi a Dio vuol dire che lo Spirito di Dio è in lui e lo guida nella scrittura.
Non penso proprio che sia una mera ispirazione umana su ciò che l'uomo riesce a capire con la propria testa, se no non sarebbe Parola di Dio ma parola d'uomo.
Dio veglia sulla Propria Parola, c'è scritto. Non vedo perché ogni singola parola delle Scritture non possa essere stata vagliata da Dio stesso, che ha deciso cosa mettere e cosa no.
Per proporti un'ultima riflessione su quanto hai detto, pesco da quello che ci siamo detti prima.

Se tutti i libri che compongono la Bibbia riflettono con insistenza questa realtà del creato, cioè che ogni cosa ha un centro e solo da questo dipende tutto il suo essere, realtà più volte sottolineata anche dal Cristo (Mc 7,14-23 tanto per citarne una, passi in cui Gesù mostra come non solo la fisica del creato ma anche la fisiologia dell'uomo racconta questa realtà delle cose), come hanno fatto i vari scrittori a mettersi d'accordo che questo doveva essere un punto da presidiare in ogni libro?

Ma andando più in profondità, sarebbe mai stato in grado un uomo di riflettere negli scritti ciò che è stato scritto nel creato? Per noi uomini è già difficile leggerlo, figuriamoci a scriverlo...

Davvero tanto di cappello a chi ha fatto tutto questo.
Signore, ti prego, riportami a casa.
DAN
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Re: Eternità e relatività

Messaggio da DAN »

Concordo.
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