Miracoli. Tra fede e scienza.

Armageddon
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Re: Miracoli. Tra fede e scienza.

Messaggio da Armageddon »

Sono d'accordo, Alessia. La domanda che mi faccio è: perché mai aver bisogno di pregare Dio attraverso un'immagine. È davvero difficile giustificare questa cosa, se ci pensi. Se si crede in Dio, perché mai Lo si dovrebbe pregare attraverso un filtro che non è Dio!
Bgaluppi forse perché l'uomo vive di immagini?Forse perché è la nostra natura che ci porta a fare o a pensare a immagini di ciò che non vediamo?
Forse chi ci ha creato cosi a differenza del Dio della Bibbia(espressione usata anche da Alessia) non è poi cosi permaloso!

Chissà!Saluti
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bgaluppi
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Re: Miracoli. Tra fede e scienza.

Messaggio da bgaluppi »

Armagheddon, Dio non può essere visto e non ha bisogno di essere visto, perché si fa conoscere dentro di noi, se lo vuole. Siamo noi che continuiamo a non ascoltarlo e ad avere bisogno di renderlo visibile, farlo "immagine". Ma Lui ci ha donato una cosa che va ben al di là della vista: lo spirito.
Armageddon
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Re: Miracoli. Tra fede e scienza.

Messaggio da Armageddon »

Armagheddon, Dio non può essere visto e non ha bisogno di essere visto, perché si fa conoscere dentro di noi, se lo vuole. Siamo noi che continuiamo a non ascoltarlo e ad avere bisogno di renderlo visibile, farlo "immagine". Ma Lui ci ha donato una cosa che va ben al di là della vista: lo spirito.
Su questo mi trovi d'accordo ma credo di non essermi fatto capire....
Dio alimenta il nostro spirito...o meglio ci fa realizzare il fatto che siamo dotati di una parte che può interagire con lui..appunto lo spirito...ti trovi d'accordo?

Ma la vita?Non è forse fatta di immagini?È peccato vedere Dio nell immagine di un bambino appena nato?O di un albero?
Siamo spirito ma anche materia...questa è la nostra natura..
Non vedo il motivo di separare la nostra natura..

Qui ad esempio avete scritto tra fede e scienza...come fossero cose che per forza di cose debbano essere separate...io le vedo unite invece...e di esempi ne ho scritti anche molti qui...

Saluti
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bgaluppi
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Re: Miracoli. Tra fede e scienza.

Messaggio da bgaluppi »

“Non vi rivolgete agli idoli, e non vi fate degli dèi di metallo fuso. Io sono il Signore vostro Dio.” - Lv 19:4

“Poiché tutti gli dèi dei popoli sono idoli vani, ma il Signore ha fatto i cieli.” - 1Cr 16:26

“Gli idoli sono come spauracchi in un campo di cocomeri, e non parlano; bisogna portarli, perché non possono camminare” - Ger 10:5

Gli idoli sono delle immagini. Non cito il secondo comandamento, che proibisce di inginocchiarsi davanti agli idoli. Chi crede in Dio, quello della Bibbia, crede anche nella Bibbia; ma si inginocchia, in barba a ciò in cui crede. :-O Ora leggi questo passaggio, e capirai che ciò che Dio non vuole che facciamo è offendere la nostra intelligenza. Cosa vuoi che gli interessi l'atto fisico dell'inginocchiarsi davanti ad una statuetta? Ciò che è abominevole (per l'uomo, non certo per Dio) è che l'uomo, Sua creatura prediletta a Sua immagine e somiglianza, offenda la propria intelligenza, quella che Dio gli ha data, venerando un pezzo di legno per arrivare a Dio!

”Chi fabbrica un dio o fonde un'immagine che non gli serva a nulla? Ecco, tutti quelli che vi lavorano saranno coperti di vergogna, e gli artefici stessi non sono che uomini! Si radunino tutti, si presentino!… Saranno spaventati e coperti di vergogna tutti insieme. Il fabbro lima il ferro, lo mette nel fuoco, forma l'idolo a colpi di martello e lo lavora con braccio vigoroso; soffre perfino la fame e la forza gli vien meno; non beve acqua e si affatica. Il falegname stende la sua corda, disegna l'idolo con la matita, lo lavora con lo scalpello, lo misura con il compasso, ne fa una figura umana, una bella forma d'uomo, perché abiti una casa. Si tagliano dei cedri, si prendono degli elci, delle querce, si fa la scelta fra gli alberi della foresta, si piantano dei pini che la pioggia fa crescere. Poi tutto questo serve all'uomo per fare fuoco, ed egli ne prende per riscaldarsi, ne accende anche il forno per cuocere il pane; e ne fa pure un dio e lo adora, ne scolpisce un'immagine, davanti alla quale si inginocchia. Ne brucia la metà nel fuoco, con l'altra metà prepara la carne, la fa arrostire, e si sazia. Poi si scalda e dice: «Ah! mi riscaldo, godo a veder questa fiamma!» Con l'avanzo si fa un dio, il suo idolo, gli si prostra davanti, lo adora, lo prega e gli dice: «Salvami, perché tu sei il mio dio!» Non sanno nulla, non capiscono nulla; hanno impiastrato loro gli occhi perché non vedano, e il cuore perché non comprendano. Nessuno rientra in sé stesso e ha conoscimento e intelletto per dire: «Ne ho bruciato la metà nel fuoco, sui suoi carboni ho fatto cuocere il pane, vi ho arrostito la carne che ho mangiata; con il resto farei un idolo abominevole? Mi inginocchierei davanti a un pezzo di legno?»” — Isaia‬ ‭44:10-19‬ NR94
Armageddon
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Re: Miracoli. Tra fede e scienza.

Messaggio da Armageddon »

Cosa vuoi che gli interessi l'atto fisico dell'inginocchiarsi davanti ad una statuetta? Ciò che è abominevole (per l'uomo, non certo per Dio) è che l'uomo, Sua creatura prediletta a Sua immagine e somiglianza, offenda la propria intelligenza, quella che Dio gli ha data, venerando un pezzo di legno per arrivare a Dio!
Bgaluppi condivido questa analisi...e i passi di Isaia lo confermano!

Volevo porre una domanda...parliamo di costruire,venerare,inginocchiarsi davanti un idolo....
Si può considerare anche idolatria vedere Dio nelle immagini che ci circondano come la natura,le persone,gli animali e sentire un sentimento come veneratorio nei confronti della vita?

Saluti
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bgaluppi
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Re: Miracoli. Tra fede e scienza.

Messaggio da bgaluppi »

Caro Armagheddon, spesso usiamo il termine "idolatrare" nel linguaggio di tutti i giorni. Significa "amare svisceratamente" qualcuno o qualcosa al punto da renderci "schiavi" di quel qualcuno o qualcosa. “Non concupire la casa del tuo prossimo; non desiderare la moglie del tuo prossimo, né il suo servo, né la sua serva, né il suo bue, né il suo asino, né cosa alcuna del tuo prossimo” (Es 20:17). La concupiscenza, il "desiderare ardentemente", è idolatria: “Fate dunque morire ciò che in voi è terreno: fornicazione, impurità, passioni, desideri cattivi e cupidigia, che è idolatria.”. Per questo, si può commettere idolatria venerando se stessi, come fanno i narcisisti; o un cantante rock, al punto da strapparsi i capelli come fanno le fans quando il loro "idolo" canta sul palco; o prendendo come modello assoluto una persona, tanto da voler diventare quella persona; o dandosi a passioni sfrenate. In realtà, il divieto dell'idolatria ci insegna a trovare noi stessi, a non dipendere da niente e da nessuno, solo da Dio.

Comunque cerchiamo di ritornare in tema. Appena posso scrivo due righe sulle varie interpretazioni sui miracoli.
Antonio LT
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Re: Miracoli. Tra fede e scienza.

Messaggio da Antonio LT »

Vorrei rispondere alla questione idolatria ma essendo fuori tema vorrei poter rispondere a una cartella apposita se già esiste...

Grazie
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