Profezia?

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bgaluppi
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Re: Profezia?

Messaggio da bgaluppi »

Dice bene Jon. Ma aggiungo considerazioni su Dt 13:2. Non si parla di "poteri divini", ma di "segni" (nel cielo) e prodigi (sulla terra), e comunque dubito che il pensiero ebraico ammetta che in quel versetto si faccia riferimento all'esistenza di falsi dèi che concedono delle capacità particolari. Quegli esseri di cui parlano i Vangeli non possono concedere poteri, semmai hanno il potere di influenzare gli uomini.

Infatti Rashi spiega il versetto di Dt 13:2 in modo assai diverso; il centro del discorso, come ha detto Noiman, sta nella prova. Shanhedrin 60a spiega questo concetto, che Rashi cita nel suo commento a Dt 13:2. La prova non viene dai falsi dèi, ma da Dio; le capacità e i prodigi vengono da Dio, che li concede con un fine preciso.
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bgaluppi
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Re: Profezia?

Messaggio da bgaluppi »

“Nessuna tentazione [πειρασμὸς, peirasmòs] vi ha còlti, che non sia stata umana; però Dio è fedele e non permetterà che siate tentati oltre le vostre forze; ma con la tentazione [τῷ πειρασμῷ, to peirasmò] vi darà anche la via di uscirne, affinché la possiate sopportare.” — 1Cor 10:13

Come si vede, la NR traduce diversamente lo stesso termine πειρασμός (peirasmòs) all'interno dello stesso versetto. La parola assume senso positivo (prova) o negativo (tentazione) a seconda del contesto. La prova viene da Dio, in forme diverse, mentre la tentazione viene dall'uomo: “ognuno è tentato [πειράζεται, peiràzetai] dalla propria concupiscenza che lo attrae e lo seduce”. Ma ambedue sono finalizzate alla crescita spirituale. In Gc 1:12 è la "prova", e lo si capisce dal risultato che ne consegue quando viene superata: “Beato l'uomo che sopporta la prova; perché, dopo averla superata, riceverà la corona della vita, che il Signore ha promessa a quelli che lo amano.” (NR). In 1Tim 6:9 si parla invece di tentazione che origina dai desideri corrotti dell'uomo: “Invece quelli che vogliono arricchire cadono vittime di tentazioni [ἐμπίπτουσιν εἰς πειρασμὸν, empìptusin eis peirasmòn, "cadono in tentazione"], di inganni e di molti desideri insensati e funesti, che affondano gli uomini nella rovina e nella perdizione.”. Yeshùa ci insegna a pregare e a chiedere a Dio che ci aiuti a resistere alla tentazione (Mt 6:13).

A volte è l'uomo a mettere Dio alla prova (Es 17:7; Dt 6:16; 9:22; cfr. Mt 4:7). Il termine ebraico che la LXX traduce con peirasmòs è נָסָה (nasah), che significa prova. “La regina di Seba, udita la fama che circondava Salomone, venne a Gerusalemme per metterlo alla prova [לְנַסּוֹת֩, lenassot (LXX: πειράσαι, peiràsai)] con degli enigmi.” (2Cr 9:1).
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bgaluppi
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Re: Profezia?

Messaggio da bgaluppi »

Tornando quindi ai falsi profeti e ai loro segni e prodigi, hai scritto:
Viene chiaramente contemplata la possibilità che si verifichino concretamente prodigi ad opera di profeti di altre divinità
Ma ti faccio notare che il testo non specifica affatto che quei segni o prodigi si verifichino ad opera di profeti influenzati dal potere di altre divinità (sei giunto tu a questa conclusione):

“Quando sorgerà in mezzo a te un profeta o un sognatore che ti annuncia un segno o un prodigio, e il segno o il prodigio di cui ti avrà parlato si compie, ed egli ti dice: «Andiamo dietro a dèi stranieri, che tu non hai mai conosciuto, e serviamoli», tu non darai retta alle parole di quel profeta o di quel sognatore, perché il Signore, il vostro Dio, vi mette alla prova per sapere se amate il Signore, il vostro Dio, con tutto il vostro cuore e con tutta l'anima vostra.” — Dt 13:1-3

Il testo mette in guardia dall'ascoltare profeti che compiono prodigi e poi istigano all'idolatria. Non dice che quei prodigi avvengono grazie al potere di divinità diverse da Dio. Tutto ciò costituiva una prova, e il testo insegna a stare in guardia per superarla. È Dio che mette alla prova, come specifica il testo evidenziato in grassetto, non sono dèi che interagiscono concedendo poteri che non hanno (“Poiché tutti gli dèi dei popoli sono idoli vani, ma il Signore ha fatto i cieli.”, 1Cr 16:26).

“Io formo la luce [per il giusto], creo le tenebre [per l'ingiusto], do il benessere, creo l'avversità; io, il Signore, sono colui che fa tutte queste cose.” — Is 45:7 (NR)
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Daminagor
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Re: Profezia?

Messaggio da Daminagor »

Penso di aver colto il punto riguardo la prova e la tentazione. Collocando il verso in un contesto storico ancora profondamente radicato nell'idolatria, forse tale monito serve a far capire al popolo che anche in caso dovessero vedere dei prodigi ad opera di qualcuno che parla in nome di altre divinità, tali prodigi sarebbero solo inganni.
In quelle parole si palesa il significato di "do il benessere, creo l'avversità". Tutto origina da Dio, anche la tentazione (e forse l'inganno), che Egli usa come mezzo per insegnare all'uomo quale strada è meglio seguire, appunto, mettendolo alla prova. Ora mi chiedo, se, come anche noiman diceva, Dio conosce a priori l'esito delle prove a cui sottopone l'uomo, allora sa anche chi e come fallirà le sue prove. Quindi se Dio sa chi fallirà le sue prove (e gliele invia comunque), possiamo dire che Egli "usa" coloro che falliscono le prove per insegnare qualcosa agli altri? Tipo colpirne uno per educarne 100?
Armageddon
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Re: Profezia?

Messaggio da Armageddon »

Nasciamo tutti uguali, nel senso che la nostra anima che proviene dal mondo celeste è prossima al mondo spirituale dove è presente il Signore. Poi quando discende nel regno di Malkut, il regno della materia si ritrova in un mondo dove le contraddizioni tra male e bene sono i valori che fanno la differenza.
La Neshamà , l’anima vivente scopre che le azioni malvagie premiano e che spesso onori e ricchezze sono la ricompensa terrena di una condotta terrena.
Noiman innanzitutto grazie per avermi risposto cosi dettagliatamente :YMHUG:

Ciò che hai scritto sopra corrisponde esattamente al mio pensiero,e riguardo a deutronomio in effetti Israele attraverso i profeti e quelli falsi veniva messa alla prova!
La prova è il confronto con la Torah e le mitzvot , e il risultato e che questa anima si deve confrontare con se stessa e con il suo corpo fisico.
Torah orale che credo sia accessibile ad ogni uomo sulla terra se sa ascoltare la sua anima...?
Scusate la divagazione e stiamo parlando della profezia secondo le scritture il Tanach e Vangeli, personalmente penso che anche in altre culture antiche D-o abbia cercato di comunicare alle sue creature tramite i profeti, ma sull’esito di questa comunicazione non sappiamo più nulla.
Verissimo lo penso anch'io!
Armageddon
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Re: Profezia?

Messaggio da Armageddon »

Quindi se Dio sa chi fallirà le sue prove (e gliele invia comunque), possiamo dire che Egli "usa" coloro che falliscono le prove per insegnare qualcosa agli altri? Tipo colpirne uno per educarne 100?
Daminagor è possibile ma colpire e istruire sono due cose diverse..
Nel tempo antico c'era "bisogno" di colpire,accusare,mettere a morte qualcuno per insegnare...ogni popolo aveva più o meno questo sistema o mezzo di "insegnamento"!
Israele ha usato lo stesso modo a prescindere se si trattava di profeti,schiavi,ecc...
Saluti
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Gianni
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Re: Profezia?

Messaggio da Gianni »

Noiman, io ho una domanda.

Tu parli di neshamàh, definendola anima vivente. In Gn 2:7 è però detto che Dio soffiò nelle narici di adàm nishmàt khaìym (neshamàh di vita) e adàm divenne nèfesh vivente. Ora, nell’antropologia biblica la parola nèfesh indica molte cose, ma tutte riferibili alla fisicità (animale e umana); l’unico significato che questo vocabolo non ha mai è proprio “anima”, parola che i traduttori scelgono, sbagliando. Riguardo a neshamàh, tale vocabolo significa “alito” o “respiro”, e ha un significato meno ampio di rùakh. Come puoi asserire che neshamàh indichi l’anima vivente?
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bgaluppi
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Re: Profezia?

Messaggio da bgaluppi »

Daminagor, una precisazione. Tentazione ed inganno non originano da Dio ma dall'uomo e dal male:

“Nessuno, quand'è tentato, dica: «Sono tentato da Dio»; perché Dio non può essere tentato dal male, ed egli stesso non tenta nessuno.” — Gia 1:13

Mi pare piuttosto che Dio metta alla prova colui che ama e che Lo ama. In Giobbe, Dio lascia che il satàn tenti Giobbe, ma gli impone dei limiti (1:12), perché “Dio è fedele e non permetterà che siate tentati oltre le vostre forze; ma con la tentazione vi darà anche la via di uscirne, affinché la possiate sopportare.” (1Cor 10:13).
Armageddon
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Re: Profezia?

Messaggio da Armageddon »

Daminagor, una precisazione. Tentazione ed inganno non originano da Dio ma dall'uomo e dal male:
Bgaluppi il passo biblico dice che non è Dio ma è possibile però che Dio usi il male come mezzo per mettere alla prova e non solo....l uomo?

Saluti
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Daminagor
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Re: Profezia?

Messaggio da Daminagor »

Antonio, la tentazione probabilmente orgina dall'uomo. Ma mettere alla prova e tentare sono piuttosto coincidenti in questo caso. E viene chiaramente detto che tutto origina da Dio, avversità compresa. E direi che usa le avversità per mettere alla prova. Ma l'esito di quella prova a Lui non serve poichè ne conosce l'esito...serve piuttosto a forgiare spiritualmente l'uomo, mettendolo davanti a qualcosa che lo pone in dubbio su quale strada seguire..se seguirà la strada di Dio avrà fatto bene.
E qui torniamo all'enorme discorso dei malachim, del satan ecc..
Riguardo Giobbe, è un libro sapienziale quindi quasi totalmente allegorico. Infatti il satan in quel caso è un gruppo di uomini.
Tornando alla profezia, essa stessa può essere usata come "tentazione" nel senso di mettere alla prova per vedere in che modo gli uomini reagiranno alla conoscenza del futuro. Ma la domanda è: l'uomo può cambiare il futuro previsto (e comunicato) da Dio?
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