Profezia?

Avatar utente
bgaluppi
Messaggi: 9943
Iscritto il: domenica 28 dicembre 2014, 7:13
Località: Torino

Re: Profezia?

Messaggio da bgaluppi »

Da tutto ciò si capisce che la profezia biblica non deve essere intesa alla stregua di una descrizione di eventi già fissati o trattata come fosse Nostradamus. :-)
Avatar utente
Daminagor
Messaggi: 520
Iscritto il: domenica 29 gennaio 2017, 9:40

Re: Profezia?

Messaggio da Daminagor »

Da tutto ciò si capisce che la profezia biblica non deve essere intesa alla stregua di una descrizione di eventi già fissati o trattata come fosse Nostradamus. :-)
Ho letto con piacere quanto hai scritto. Alla luce delle tue considerazioni e dell'apporto del pensiero ebraico, sto riconsiderando sotto una luce diversa alcuni quesiti che mi ero posto. Grazie
Avatar utente
bgaluppi
Messaggi: 9943
Iscritto il: domenica 28 dicembre 2014, 7:13
Località: Torino

Re: Profezia?

Messaggio da bgaluppi »

Caro Daminagor, è servito anche a me, dunque grazie anche a te e a tutti quelli che hanno contribuito.
noiman
Messaggi: 1986
Iscritto il: domenica 20 aprile 2014, 22:41

Re: Profezia?

Messaggio da noiman »

Ho già scritto: “Penso che si faccia confusione tra profezia , previsione e promessa, il concetto di profeta e di profezia nell’antico pensiero ebraico era contigui ma non coincidenti” .
Aggiungo ancora che quasi tutte le cose che avete scritto non corrispondono al concetto del profetismo della storia giudaica partendo da Avrahàm fino diaspora.
Unite automaticamente in un assioma la profezia e il libero arbitrio , trovate difficile conciliare le cose annunciate tramite la profezia con il libero arbitrio.
Martin Buber scrisse commentando le parole del Talmud
Essi profetizzano per amore di quelli che cambiano” (Talmud trattato sulle Berakhot) . "Vale a dire che essi non mettono in guardia contro qualcosa che in ogni caso accadrà, ma contro ciò che accadrà se coloro i quali sono chiamati a cambiare non lo fanno” .

Confondete maghi e indovini, lettori di fondi di caffè con il profetismo realmente avvenuto in oltre duemila anni di storia di Israel.
Avete scambiato l’estasi della rivelazione con la profezia pirotecnica di indovini isolati nella loro disgrazia assomigliavano alle previsioni del tempo.

Dimenticando che il navì era un uomo di D-o che tramite la sua voce esaltava la volontà divina e ricordava la morale e il senso del dovere al singolo e alla collettività , richiamando alla responsabilità personale tutto il popolo, dal re all’uomo più umile.
Tutto questo assomiglia molto al termine attuale di “predicatore” riconducibile al quello che era per gli antichi ebrei il “navi”

Con questo non voglio ridurre il significato del “profeta “ e il ruolo che ha avuto nella storia di Israel , considerando il grande numero dei libri definiti profetici, noi tutti siamo a disagio quando leggiamo libri profetici e nonostante l’estrema chiarezza del significato letterale rimaniamo in dubbio sul vero significante , tutto questo ci obbliga a ragionamenti astrusi per cercare di comprendere e decifrare, probabilmente perché affrontiamo il pensiero semita con la logica del pensiero greco. (abbiamo avuto l’esempio della confusione ogni volta che si parla di anima dal punto di vista ebraico).
Lo stesso testo biblica ci mette in imbarazzo:

Meravigliatevi e stupite, allibite pure e sarete desolati, ubriacatevi non per il vino, vacillate non per le bevande inebrianti. Poiché il Signore ha soffiato su di voi un vento che da torpore, fa tener serrati i vostri occhi, ha coperto la visione dei profeti e dei veggenti vostri capi. E’ per voi la visione è diventata come le parole di un libro chiuso, che si dà a chi sa leggere, dicendo: ”Ti prego, leggi questo”; ed egli dice: “Non posso perché è serrato”. E se vien dato il libro a chi non sa leggere dicendo: ”Leggi, ti prego, questo”, e egli dice: Io non so leggere”( Isaia 29/9-11)

Se il navi parla dobbiamo cercare di capire se egli parla per se stesso o per incarico divino, se quello che annuncia è comprensibile perché così è la volontà dei cieli oppure volutamente incomprensibile affinché sia indagato.
Ma se costui parla solo per se stesso e forse solo a se stesso nasce la necessità di fare la distinzione tra il sacro e il blasfemo, tra il vero e il falso, chi è in grado di distinguere un vero profeta da uno falso?
ואם- תוציא יקר מזולל כפי תהיה ישבו המה אליך
Se saprai separare dalle scorie un metallo pregiato sarai come la mia stessa bocca”Geremia 15)

Il navi è anche un veggente , annunciare e proclamare è profondamente connesso con la preveggenza dei accadimenti futuri, questo lo capiamo leggendo in Samuele א dove è scritto:
לפנים בישראל כה-אמר האיש בלכתו לדרוש אלהים לכו ונלכה עד-הראה כי לנביא היום יקרא לפנים הראה
Una volta in Israele quando qualcuno andava a consultare Elohim diceva:”andiamo dal veggente, poiché quello che oggi si chiama profeta si diceva un tempo “il veggente””

Ritorniamo al punto di prima, veggenti , profeti, predicatori veri e falsi erano abbastanza comuni nell’antica Israele , esattamente come oggi esistono maghi, guaritori e i medici. La differenza che permetteva di distinguere allora come oggi il vero dal falso sono le azioni concluse .

Fine della prima parte, ma vi lascio con le parole:

All’inizio ci furono i profeti, ma D-o vide che la situazione si stava deteriorando, e che i profeti non erano più come prima. Quindi la profezia cessò, e i profeti furono rimpiazzati dai saggi della Mishnà e del Talmud. Dopo un po' di tempo anch’essi andarono in declino, e D-o mandò i Geonim, ma anch’essi in seguito cominciarono a peggiorare. I Geonim furono allora seguiti dai Grandi rabbini, i Rishonim e gli Akharonim, ma anch’essi persero di valore. Cosi D-o mando i Rebbe Chassidim, ed ora “disse il Santo: ”Vedo che anche questi si stanno deteriorando, ma non so cosa verrà dopo”(Rabbi Yaacov Yosef Rabinovich)
Noiman
Rispondi