FORUM BIBLICO

La nostra mente è viva e si può modificare a nostro piacimento. Tua moglie saprà sicuramente dirti come fare!

Qui cercavo risposte Bibliche...non ho dubbi sul fatto che la psicologia in questo senso possa aiutare le persone....e mia moglie mi ha sempre detto riguardo il desiderio..."mi dovrei preoccupare se da un giorno all altro inizieresti a desiderare un uomo..piuttosto che una donna..perché in quel caso nemmeno io potrei far nulla!"...

Una domanda riguardo il passo citato da Bgaluppi..il desiderio di cui parla Gesù è verso le donne sposate?O la donna in generale?

Saluti

mi dovrei preoccupare se da un giorno all altro inizieresti a desiderare un uomo..piuttosto che una donna..

La sà lunga non c'è che dire....

Rammenta che non è il desiderio in sé a costituire il peccato, ma l'atto. Yeshùa non insegna a sopprimere i nostri desideri, e non dice che desiderando si commette peccato. Altrimenti sarebbe impossibile non peccare! Dice che il desiderio, prodotto da sguardi, tocco, pensieri, etc. è la fonte scatenante che genera il peccato.

Rammenta che non è il desiderio in sé a costituire il peccato, ma l'atto. Yeshùa non insegna a sopprimere i nostri desideri, e non dice che desiderando si commette peccato. Altrimenti sarebbe impossibile non peccare! Dice che il desiderio, prodotto da sguardi, tocco, pensieri, etc. è la fonte scatenante che genera il peccato.

Che è sostanzialmente la stessa cosa che insegna il buddismo (e non solo), iniziando secoli prima di Cristo. Il NT da questo punto di vista scopre l'acqua calda. Con la differenza che nel buddismo il fatto di seguire i desideri materiali non implica un "peccato" contro qualcuno che poi ti giudicherà, ma semplicemente un qualcosa che ti creerà problemi e sofferenza in questa e nelle altre vite.
A dire il vero devo ancora capire cosa c'è nel NT che non sia una rielaborazione o una costruzione teologica presa da altre culture.

Daminagor, vero. Credo che già i Veda, prima del buddismo, insegnassero queste cose. Sul peccato e il giudizio dovresti liberarti dalla polvere mentale che si accumula per via del pensiero religioso e cercare di spiegarli con parole tue, e moderne. Cos'è il peccato? E perché Dio deve necessariamente giudicare chi pecca?

Facciamo un esempio pratico. Hai davanti a te vino e acqua; la conoscenza medica ci ha insegnato che l'acqua fa bene, perché il corpo ne ha bisogno, e il vino fa male, perché contiene alcool di cui il corpo non ha bisogno. In base a questa conoscenza, se tu bevi solo acqua starai bene, se tu bevi solo vino starai male. È un esempio riduttivo, ma serve giusto a spiegare. Il giudizio non è che la naturale conseguenza delle nostre azioni, determinate dalle nostre scelte. Dio stabilisce le regole della vita, non noi. Le filosofie orientali parlano di conseguenze delle proprie azioni, o sbaglio? La prima condizione per la vita è l'amore; Dio, ossia l'Essere che è fonte di tutto ciò che esiste e che non conosciamo, crea il mondo in virtù di un atto di amore (e perché, altrimenti?); se non si impara ad amare, non si può vivere. Come non si può fare la maratona senza le gambe.

Alla fine, l'insegnamento di Yeshùa si riduce a questo: amare per vivere. Non per opportunismo, né per paura, ma perché è necessario se vogliamo essere partecipi della vita.

Alla fine, l'insegnamento di Yeshùa si riduce a questo: amare per vivere. Non per opportunismo, né per paura, ma perché è necessario se vogliamo essere partecipi della vita.

Per me le scritture potrebbero iniziare e finire con quello che hai detto. Li c'è tutto. Peccato che come sempre l'uomo con il suo egoismo e il suo disperato bisogno di conferme riesce a trasformare in una schifezza anche il più semplice e puro degli insegnamenti.

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Il giudizio non è che la naturale conseguenza delle nostre azioni, determinate dalle nostre scelte.

Però il metro di giudizio che Dio attuerà non si puo sapere..?..saremo giudicati inoltre senza diritto di replica?Il giudizio qualora non dovrebbe sembrarci giusto sarà conseguenza di altra punizione?

Armagheddon, prova a mandare un email a Dio e chiedi direttamente a Lui... Il metro di giudizio è questo:

“Non giudicate, e non sarete giudicati; non condannate, e non sarete condannati; perdonate, e vi sarà perdonato. Date, e vi sarà dato; vi sarà versata in seno buona misura, pigiata, scossa, traboccante; perché con la misura con cui misurate, sarà rimisurato a voi.” — Lc 6:37,38

Bene Bgaluppi...non commenterò ne dirò ciò che penso a riguardo..ma hai trovato la risposta biblica alla mia domanda..tutto chiaro...e ti ringrazio

Saluti

Sono contento!