Hai ragione, Armagheddon, ma volevo esortarti a leggere oltre le parole. Allora:
In 2Tes Paolo consola i credenti nella loro afflizione e persecuzione, esortandoli alla costanza e alla perseveranza nella fede, facendo uso di un
linguaggo apocalittico teso ad esaltare la gloria e la potenza di Dio e del Suo messia, assieme ai santi, che renderà giustizia a quelli che Lo amano. Nella Bibbia si legge spesso di "vendetta di Dio", ma Dio non è un uomo che prova risentimento ed agogna la vendetta. Si tratta di un linguaggio che serve a far comprendere un messaggio agli uomini utilizzando emozioni umane. Fuoco fiammeggiante, vendetta, distruzione eterna... I TdG interpretano alla lettera e parlano di un messia che, al suo arrivo, distruggerà tutti gli infedeli.
Un Dio tutt'altro che misericordioso... Che c'entra il millennio qui? Il discorso di Paolo serve ad
esortare i credenti a perseguire sulle vie della fede in vista del giorno in cui il messia verrà, giorno in cui riceveranno giusta retribuzione. Il contesto è specifico, e queste immagini sono tipiche del linguaggio apocalittico e tese ad esaltare eventi straordinari. Oltretutto, ai tempi di Paolo la venuta del messia nella gloria era attesa come un evento imminente, per questo gli apostoli e Yeshùa stesso (che non conosce il tempo della sua venuta) esortano sempre i discepoli ad essere costanti e perseveranti nella fede.
In Eb 9:27,28 si parla del fatto che la morte fisica è una sola, dopodiché saremo giudicati. Nota bene:
il testo non dice che saremo giudicati immediatamente alla venuta del messia. E allora perché ti aspetti che lo dica? Di nuovo, il millennio non c'entra nulla. Ciò è conforme ad Apocalisse, in cui la "seconda morte" non è un'altra morte fisica ma rappresenta la distruzione (lo stagno di fuoco). Dunque, dopo la morte c'è il giudizio, non un'altra morte fisica. Non leggere quello che vuoi, leggi ciò che è scritto.
In 2Tes 2 si parla specificamente dell'
annientamento dell'empio, l'anticristo, colui che sarà manifestato prima della fine e in Apocalisse è chiamato "falso profeta". Di nuovo, il millennio non c'entra nulla. Questi eventi avverranno prima del millennio, alla venuta del messia, come specifica anche Apocalisse.
Dunque, tornando alla mia domanda, perché resuscitare gli ingiusti per distruggerli di nuovo? Non erano forse già morti? Non avevano già pagato il prezzo del peccato?
“il salario del peccato è la morte”, Rm 6:23.
Guarda che dice Paolo sul regno:
“poi verrà la fine, quando consegnerà
il regno [quale regno?] nelle mani di Dio Padre, dopo che avrà ridotto al nulla ogni principato, ogni potestà e ogni potenza. Poiché
bisogna ch'egli regni finché abbia messo tutti i suoi nemici sotto i suoi piedi [regni su chi?]. L'ultimo nemico che sarà distrutto sarà la morte. Difatti, Dio ha posto ogni cosa sotto i suoi piedi; ma quando dice che ogni cosa gli è sottoposta, è chiaro che colui che gli ha sottoposto ogni cosa, ne è eccettuato. Quando ogni cosa gli sarà stata sottoposta, allora anche il Figlio stesso sarà sottoposto a colui che gli ha sottoposto ogni cosa, affinché Dio sia tutto in tutti.” — 1Cor 15:24-28
Anche questo è conforme ad Apocalisse, in cui la morte viene "distrutta" (cioè non ci sarà più) alla fine del regno millenario e prima del giudizio.