Bibbia e... approcci.
Inviato: domenica 17 luglio 2016, 16:05
Ciao a tutti.
Così a tempo perso, provo a condividervi la mia posizione sull'approccio al testo biblico. Perché lo faccio?
Proprio a tempo perso, per scambiare due chiacchiere con chi ne avrà voglia. Come se fossimo sconosciuti che si incontrano in un bar e decidono di chiacchierare sulla Bibbia.
Non potrò garantire una mia presenza continuativa, però se la discussione si farà interessante, volentieri cercherò di fare del mio meglio ed esser presente.
Più volte ho letto in questo forum che la Bibbia vada letta, quindi "approcciata" (permettetemi il termine), privi di paraocchi religiosi e utilizzando i paradigmi culturali che erano tipici degli scrittori del testo stesso. Molto spesso, chi come me ha alle spalle ore di studio biblico e quindi una discreta conoscenza di questi testi (minima, sufficiente ad affrontare certi argomenti, ma mai abbastanza) è stato "osteggiato" nell'esprimersi perché presentava dogmi religiosi o espressioni fideistiche tipiche di chi è stato "indottrinato" da una qualche religione.
Su questo punto io vorrei porre la mia attenzione e riflettere con chi se la sente di confrontarsi sul serio, non per il solo gusto di smontare la mia posizione o di coloro che la pensano come me.
I post che ottengono invece un certo interesse e seguito in questo forum, sono quelli che mostrano un interpretazione biblica di stampo prettamente ebraico/rabbinico. Ad esempio io rimasi molto colpito quando scoprì che il testo greco del Nuovo Testamento, nonostante scritto in una lingua diversa, andava interpretato alla luce del contesto culturale ebraico. Cercherò di andare con ordine e spiegare che "alternative" interpretative ne esistono e hanno senso logico, razionale, nonché fideistico PARI a qualunque altra soluzione portata su questo forum. Quindi cercherò di dimostrarvi come a mio parere si è spesso applicata una censura inopportuna a chi esprimeva i propri pareri biblici, usando la scusante "concetti o dogmi fideistici non desiderati in questo forum".
Innanzitutto partiamo dal concetto di dogma. Male utilizzato in questo forum a più riprese.
Nella chiesa cristiana apostolica romana, il termine dogma ha preso un significato tutto suo. Un dogma cattolico è infatti una verità rivelata dal vicario di Cristo o dalla tradizione che viene considerata dottrina cristiana. Banalmente pensiamo al dogma dell'ascesa al cielo di Maria vergine. Una verità rivelata negli anni 60 se non sbaglio (1962), cui tutti i cattolici sono chiamati a credere.
Il termine dogma invece di per sé, deriva se non vado errato (vado a memoria) dal termine greco dochèo, presente nella nostra Bibbia, in episodi come Atti 15, prima assemblea generale cristiana, in cui i credenti si espressero dicendo qualcosa che potremmo tradurre come: "a noi è sembrato di capire, insieme allo Spirito Santo...".
Dogma quindi non è un termine che introduce una rivelazione chiara, esplicita e quindi normativa. Ma al contrario sembra essere un umile affermazione dei credenti che "credono di aver capito" in una determinata maniera qualcosa che arriva da Dio. Quindi non ci vedo niente di male se chiunque voglia approcciare a discussioni bibliche in questo forum, abbia dei propri "dogmi", ossia preconcetti, nati dallo studio delle Scritture.
Un forum serve proprio per discutere, mettersi in gioco, confrontarsi. E nel rispetto delle persone e delle idee altrui, oltre che delle diverse culture, ognuno dovrebbe poter contribuire condividendo quanto nasce dalle proprie ricerche personali.
Un'altro punto secondo me importante è quello che chiamate spesso "approccio fideistico". Ovviamente solo il laico che studia la Scrittura per motivi "scientifici" potrebbe esser classificato come un ermeneuta "a-fideistico". Tutti coloro che credono che quanto è scritto nella Bibbia di spirituale sia reale, anche in minima parte, stanno ponendo la loro fede nel testo. Se non credi in Dio e credi che la Bibbia riporti tante leggende, fantasie, filosofie o interpretazioni di fatti realmente accaduti, probabilmente puoi considerarti "privo di fede", quindi ti esprimerai in modo "non fideistico". Ma qualora tu, ritieni che Dio abbia in qualche modo preso parte nella stesura di questo testo per comunicarti qualcosa... indipendentemente dai modi che utilizzerai per capirlo, stai già ragionando in termini fideistici.
Di conseguenza con questi primi punti, ritengo che molto spesso si siano chiuse discussioni in nome di questa "non aderenza ad alcuna religione", in modo quantomeno discutibile, se non addirittura irrispettoso. Un forum che non aderisce ad alcuna religione, deve lasciar trattare della Bibbia SENZA imporre alcuna religione. Se non si aderisce ad alcuna religione, significa che si possa ragionare su tutto e che chiunque, indipendentemente dalla propria religione, possa partecipare.
Vi potrebbe essere per esempio il satanista, che legge il testo biblico per trovarci elementi storici sul demonio. Probabilmente esporrà le proprie interpretazioni su satana, leggendo qui e là nella Bibbia. Se il forum NON ADERISSE DAVVERO ad alcuna religione, non dovrebbe tappargli la bocca dicendo: stai esponendo la tua religione. Ma dovrebbe permettere agli utenti di confrontarsi e lasciare che ognuno rimanga della propria opinione, oppure se lo desidera, cambiare idea. Nel momento in cui il forum IMPONE un'approccio, sta imponendo una religione.
Vediamo ad esempio il principio ermeneutico che tanto viene sponsorizzato in queste pagine: per comprendere il testo biblico che riguarda Gesù (per esempio) dobbiamo tenere conto che il Cristo fosse ebreo, usasse paradigmi ebraici e quindi tutte le dissertazioni ellenistiche e interpretative costruite dai padri della chiesa e dalle religioni moderne, sono falsi.
Per me, questa presa di posizione ha senso. E' interessante. Mi piace molto leggere a riguardo. Rispetto coloro che ci credono. Ma la ritengo falsa, sbagliata e antibiblica. Perché?
Perché se verifico come Gesù stesso interpretava le scritture di Mosè, non lo vedo mai fare riferimento alla cultura ebraica di 1500 anni prima. Non vedo nessuno degli apostoli nella Scrittura spiegare i testi della tanak, spiegando i termini da ebraico a greco in modo che si comprenda il messaggio originale con paradigmi ebraici.
Le epistole paoline inoltre, vennero dirette a popoli diversi, ex giudei, greci e romani ad esempio. Mai una volta Paolo si preoccupa di spiegare le cose utilizzando l'ermeneutica moderna. Semplicemente si limita a dire che il suo messaggio è uno soltanto, valido per tutti, siano essi greci o giudei.
Infine, punto ancora più importante, credo che il testo biblico sia divinamente ispirato. Significa che il soffio di Dio ha mosso gli scrittori sacri. Può mai un Dio onnisciente, limitare il suo messaggio nella portata, lasciandolo accessibile solo a noi moderni ermeneuti che abbiamo scoperto qualcosa in più della cultura ebraica/greca in modo da fare il giusto discernimento?
Ecco che, credendo queste domande lecite e le relative risposte VALIDE almeno quanto quelle che portano invece ad interpretare tutto utilizzando solo paradigmi ebraici, ritengo che sia giusto che ognuno possa condividere la propria idea a riguardo, commentare la Bibbia insieme a tutti gli altri utenti spiegando i propri perché evitando così l'imposizione di una sola verità, di una sola via interpretativa, e quindi di una religione, che paradossalmente non viene riconosciuta come tale da chi la professa e la diffonde.
Così a tempo perso, provo a condividervi la mia posizione sull'approccio al testo biblico. Perché lo faccio?
Proprio a tempo perso, per scambiare due chiacchiere con chi ne avrà voglia. Come se fossimo sconosciuti che si incontrano in un bar e decidono di chiacchierare sulla Bibbia.
Non potrò garantire una mia presenza continuativa, però se la discussione si farà interessante, volentieri cercherò di fare del mio meglio ed esser presente.
Più volte ho letto in questo forum che la Bibbia vada letta, quindi "approcciata" (permettetemi il termine), privi di paraocchi religiosi e utilizzando i paradigmi culturali che erano tipici degli scrittori del testo stesso. Molto spesso, chi come me ha alle spalle ore di studio biblico e quindi una discreta conoscenza di questi testi (minima, sufficiente ad affrontare certi argomenti, ma mai abbastanza) è stato "osteggiato" nell'esprimersi perché presentava dogmi religiosi o espressioni fideistiche tipiche di chi è stato "indottrinato" da una qualche religione.
Su questo punto io vorrei porre la mia attenzione e riflettere con chi se la sente di confrontarsi sul serio, non per il solo gusto di smontare la mia posizione o di coloro che la pensano come me.
I post che ottengono invece un certo interesse e seguito in questo forum, sono quelli che mostrano un interpretazione biblica di stampo prettamente ebraico/rabbinico. Ad esempio io rimasi molto colpito quando scoprì che il testo greco del Nuovo Testamento, nonostante scritto in una lingua diversa, andava interpretato alla luce del contesto culturale ebraico. Cercherò di andare con ordine e spiegare che "alternative" interpretative ne esistono e hanno senso logico, razionale, nonché fideistico PARI a qualunque altra soluzione portata su questo forum. Quindi cercherò di dimostrarvi come a mio parere si è spesso applicata una censura inopportuna a chi esprimeva i propri pareri biblici, usando la scusante "concetti o dogmi fideistici non desiderati in questo forum".
Innanzitutto partiamo dal concetto di dogma. Male utilizzato in questo forum a più riprese.
Nella chiesa cristiana apostolica romana, il termine dogma ha preso un significato tutto suo. Un dogma cattolico è infatti una verità rivelata dal vicario di Cristo o dalla tradizione che viene considerata dottrina cristiana. Banalmente pensiamo al dogma dell'ascesa al cielo di Maria vergine. Una verità rivelata negli anni 60 se non sbaglio (1962), cui tutti i cattolici sono chiamati a credere.
Il termine dogma invece di per sé, deriva se non vado errato (vado a memoria) dal termine greco dochèo, presente nella nostra Bibbia, in episodi come Atti 15, prima assemblea generale cristiana, in cui i credenti si espressero dicendo qualcosa che potremmo tradurre come: "a noi è sembrato di capire, insieme allo Spirito Santo...".
Dogma quindi non è un termine che introduce una rivelazione chiara, esplicita e quindi normativa. Ma al contrario sembra essere un umile affermazione dei credenti che "credono di aver capito" in una determinata maniera qualcosa che arriva da Dio. Quindi non ci vedo niente di male se chiunque voglia approcciare a discussioni bibliche in questo forum, abbia dei propri "dogmi", ossia preconcetti, nati dallo studio delle Scritture.
Un forum serve proprio per discutere, mettersi in gioco, confrontarsi. E nel rispetto delle persone e delle idee altrui, oltre che delle diverse culture, ognuno dovrebbe poter contribuire condividendo quanto nasce dalle proprie ricerche personali.
Un'altro punto secondo me importante è quello che chiamate spesso "approccio fideistico". Ovviamente solo il laico che studia la Scrittura per motivi "scientifici" potrebbe esser classificato come un ermeneuta "a-fideistico". Tutti coloro che credono che quanto è scritto nella Bibbia di spirituale sia reale, anche in minima parte, stanno ponendo la loro fede nel testo. Se non credi in Dio e credi che la Bibbia riporti tante leggende, fantasie, filosofie o interpretazioni di fatti realmente accaduti, probabilmente puoi considerarti "privo di fede", quindi ti esprimerai in modo "non fideistico". Ma qualora tu, ritieni che Dio abbia in qualche modo preso parte nella stesura di questo testo per comunicarti qualcosa... indipendentemente dai modi che utilizzerai per capirlo, stai già ragionando in termini fideistici.
Di conseguenza con questi primi punti, ritengo che molto spesso si siano chiuse discussioni in nome di questa "non aderenza ad alcuna religione", in modo quantomeno discutibile, se non addirittura irrispettoso. Un forum che non aderisce ad alcuna religione, deve lasciar trattare della Bibbia SENZA imporre alcuna religione. Se non si aderisce ad alcuna religione, significa che si possa ragionare su tutto e che chiunque, indipendentemente dalla propria religione, possa partecipare.
Vi potrebbe essere per esempio il satanista, che legge il testo biblico per trovarci elementi storici sul demonio. Probabilmente esporrà le proprie interpretazioni su satana, leggendo qui e là nella Bibbia. Se il forum NON ADERISSE DAVVERO ad alcuna religione, non dovrebbe tappargli la bocca dicendo: stai esponendo la tua religione. Ma dovrebbe permettere agli utenti di confrontarsi e lasciare che ognuno rimanga della propria opinione, oppure se lo desidera, cambiare idea. Nel momento in cui il forum IMPONE un'approccio, sta imponendo una religione.
Vediamo ad esempio il principio ermeneutico che tanto viene sponsorizzato in queste pagine: per comprendere il testo biblico che riguarda Gesù (per esempio) dobbiamo tenere conto che il Cristo fosse ebreo, usasse paradigmi ebraici e quindi tutte le dissertazioni ellenistiche e interpretative costruite dai padri della chiesa e dalle religioni moderne, sono falsi.
Per me, questa presa di posizione ha senso. E' interessante. Mi piace molto leggere a riguardo. Rispetto coloro che ci credono. Ma la ritengo falsa, sbagliata e antibiblica. Perché?
Perché se verifico come Gesù stesso interpretava le scritture di Mosè, non lo vedo mai fare riferimento alla cultura ebraica di 1500 anni prima. Non vedo nessuno degli apostoli nella Scrittura spiegare i testi della tanak, spiegando i termini da ebraico a greco in modo che si comprenda il messaggio originale con paradigmi ebraici.
Le epistole paoline inoltre, vennero dirette a popoli diversi, ex giudei, greci e romani ad esempio. Mai una volta Paolo si preoccupa di spiegare le cose utilizzando l'ermeneutica moderna. Semplicemente si limita a dire che il suo messaggio è uno soltanto, valido per tutti, siano essi greci o giudei.
Infine, punto ancora più importante, credo che il testo biblico sia divinamente ispirato. Significa che il soffio di Dio ha mosso gli scrittori sacri. Può mai un Dio onnisciente, limitare il suo messaggio nella portata, lasciandolo accessibile solo a noi moderni ermeneuti che abbiamo scoperto qualcosa in più della cultura ebraica/greca in modo da fare il giusto discernimento?
Ecco che, credendo queste domande lecite e le relative risposte VALIDE almeno quanto quelle che portano invece ad interpretare tutto utilizzando solo paradigmi ebraici, ritengo che sia giusto che ognuno possa condividere la propria idea a riguardo, commentare la Bibbia insieme a tutti gli altri utenti spiegando i propri perché evitando così l'imposizione di una sola verità, di una sola via interpretativa, e quindi di una religione, che paradossalmente non viene riconosciuta come tale da chi la professa e la diffonde.