Bibbia e... approcci.

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Israel75
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Re: Bibbia e... approcci.

Messaggio da Israel75 »

Gli ebrei crearono una tradizione SOPRA la tradizione stessa voluta da Dio attraverso la torah scritta.


Concordo in parte ma rifiutare la Torah scritta significa rigettare Gesù di conseguenza, quindi in cosa credi?? , perchè è Gesù stesso che adotta Essa per ribattere ai farisei, per restituirne il vero spirito (MT 5:17).(il verso trovatelo voi :d )
Shalom
(Giac 4:6) Anzi, egli ci accorda una grazia maggiore; perciò la Scrittura (Is 10:33,Lc 18:14) dice: «Dio resiste ai superbi e dà grazia agli umili».
Stefanotus
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Re: Bibbia e... approcci.

Messaggio da Stefanotus »

Ciao Israel.
Non capisco perché tu dica che qui si rifiuti la torah scritta.
La frase sopra dice che la "toràh scritta" era la "tradizione" di Dio, voluta da Dio. Io rigetto la tradizione umana, quella posta al di sopra di questa scritta, cioè la tradizione orale.
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Israel75
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Re: Bibbia e... approcci.

Messaggio da Israel75 »

Va bene, dunque? :-)

Umana è anche la Domenica imposta da Costantino tramite editto nel 321. dc per esempio.
Shalom
(Giac 4:6) Anzi, egli ci accorda una grazia maggiore; perciò la Scrittura (Is 10:33,Lc 18:14) dice: «Dio resiste ai superbi e dà grazia agli umili».
Stefanotus
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Re: Bibbia e... approcci.

Messaggio da Stefanotus »

Non capisco cosa c'entri in questa discussione il sabato adesso.
Stavamo cercando di approfondire i temi legati alla tradizione orale e alla tradizione scritta. Quindi temi legati principalmente alle interpretazioni testuali della Bibbia.
Il sabato è una delle prescrizioni legislative valida per gli ebrei ma che nell'assemblea di Gerusalemme (atti 15) non fu considerata come una norma da applicare ai neofiti.
Tenersi un giorno di riposo settimanale (il settimo) è un principio ovviamente sempre valido. Ma il legalismo/formalismo che questo rimanesse letteralmente il sabato non ebbe seguito con l'avvento della chiesa di Cristo.
Biblicamente parlando in atti 15 troviamo solo 3 vincoli ebraici rimasti importanti per la nascente chiesa cristiana. Niente altro di più.
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Gianni
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Re: Bibbia e... approcci.

Messaggio da Gianni »

Stefanotus, in questa discussione si sta trattando degli approcci al testo sacro. Da parte tua hai preso posizione contro la tradizione orale ebraica. Sebbene condivisibile per diversi aspetti, mi pare che la tua posizione sia troppo estrema. E te lo illustro con un esempio.

Io non sono cattolico, però mi riterrei uno stolto se rifiutassi in toto tutto quanto scritto da Tommaso d’Aquino o da Agostino, fatti santi dalla Chiesa Cattolica. Anzi, ti dico di più. Sarei uno sciocco e un ottuso se rifiutassi in toto anche quanto scritto, ad esempio, nelle encicliche papali. Ripeto: non sono cattolico, ma l’intelligenza non mi impedisce di leggere e di ritenere ciò che potrebbe esserci di buono. Di certo non uso l’Aquinate né Agostino né tantomeno le encicliche papali per capire la Bibbia, ma se qualcosa in questi scritti mi aiuta a comprendere meglio qualche aspetto della Sacra Scrittura, ben venga. Perfino nei casi negativi, quando qualche affermazione dei cosiddetti Dottori della Chiesa o dei papi contrasta con la Scrittura, anche allora posso imparare da ciò che la Bibbia non dice.
Io mi attengo a questo consiglio biblico ispirato: “Esaminate ogni cosa e ritenete il bene”. - 1Ts 5:21.

Sul concilio gerosolimitano, è troppa frettolosa la tua deduzione che il sabato non fu considerata una norma da applicare ai neofiti. E dimmi, neppure “non assassinare” non fu considerata una norma da applicare ai neofiti? In At 15 non la troviamo. E rubare si può, dato che il divieto non è riportato?
A proposito di modo corretto di accostarsi alla Scrittura, prova a domandarti perché solo alcuni divieti furono rimarcati ai gentili e perché proprio quelli. E non trascurare la motivazione data dagli apostoli: “Perché Mosè fin dalle antiche generazioni ha in ogni città chi lo predica nelle sinagoghe dove viene letto ogni sabato”. – At 15:21.
Prova a rifletterci. Magari con meno chiusura mentale preconcetta. :-)
Antonio LT
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Re: Bibbia e... approcci.

Messaggio da Antonio LT »

Gianni scusa se mi permetto vorrei rispondereal tuo com mento

Il cattolico è libero di non conoscere le tradizioni orali dei padri della chiesa o dei papi...piuttosto ha il dovere di seguire il Cristo e quindi I vangeli...
La stessa cosa dovrebbe fare l ebreo che si converte!
Il vantaggio per un ebreo non sta nel fatto che è legato alla tradizione ebraica e alla torah orale o Talmud...ma che nasce e cresce con I veri principi della torah scritta!
Il cattolico anche può accedere ad essa per avere un idea chiara di come il Padre si sia rivelato nel tempo!
Chi si converte realmente al Cristo non ha bisogno ne del Talmud ne dei scritti dei padri della chiesa in quanto non sono ispirati!
Il problema è arrivare a capire questo....non serve nemmeno leggerli per capire le incongruenze se si è indottrinati bene bene!

L unica via e verità è una ma le tradizioni sviano I popoli da secoli...ebrei e non!
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Gianni
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Re: Bibbia e... approcci.

Messaggio da Gianni »

L'ebreo che si converte?! E a chi mai dovrebbe convertirsi, se già accetta l'Unico vero Dio, che è il Dio d'Israele? Sono i pagani che devono convertirsi, non gli ebrei. Forse volevi dire accettare Yeshùa come Messia, ma questa è un'altra questione.

Che le tradizioni sviino, non ci sono dubbi. Ma la questione era altra. Rileggi.
Antonio LT
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Re: Bibbia e... approcci.

Messaggio da Antonio LT »

Gianni al messia Yeshua a chi se no? :-)
Anche I pagani si convertono non all ebraismo o alla tradizione ebraica ma al Cristo che era si ebreo ma era l unto del vero Dio universale!
I pagani dovrebbero seguire le scritture e non le tradizioni!
La questione non è questa?
Se parli del sabato qui non mi pronuncio!

Come approciarsi nel modo giusto alle scritture?

"fin da bambino hai avuto conoscenza delle sacre Scritture, le quali possono darti la sapienza che conduce alla salvezza mediante la fede in Cristo Gesù." (2 Timoteo 3:15)
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Gianni
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Re: Bibbia e... approcci.

Messaggio da Gianni »

Antonio LT, non sono stato chiaro io o sei tu che mi fraintendi?
Stefanotus
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Re: Bibbia e... approcci.

Messaggio da Stefanotus »

Ciao a tutti.
Gianni, ben vengano ulteriori riflessioni sull'assemblea di Gerusalemme. Sono prontissimo a farle insieme a chiunque, anche se questo ci porterebbe leggermente fuori tema. Ma ben vengano le digressioni se queste ci aiutano a comprendere meglio la Scrittura. Mi fermo un'attimo per commentare quanto dici riguardo il "ritenere" il bene citando l'epistola paolina. Gianni, per amore di precisione, avrei da dire due cosine.
Innanzitutto non mi piace la citazione. Estorci la scrittura prendendo un testo che parla di tutt'altro per fargli dire ciò che vuoi tu. Paolo in quel testo, parlando in generale della condotta della comunità e credo in particolar modo nelle assemblee cristiane, diceva "non disprezzate le profezie ma giudicate ogni cosa e ritenete il bene". Non mi pare quindi che Paolo incoraggiasse invece a leggere o studiare qualsiasi cosa e ritenere il bene da essa, un pò come sostieni tu in questo tuo ultimo post. Inoltre non ti nascondo una certa meraviglia nel leggere quelle parole. Ricordavo infatti che tu, insieme ad altri, sostenessi in passato che la chiesa del primo secolo passò per l'apostasia e che quindi gli scritti dei padri della chiesa, della patristica e delle tradizioni religiose cattoliche e non solo, fossero da condannare e rifiutare come eretiche.
Leggere adesso che tu dica che invece solo uno stolto le ignorerebbe... mi confonde un'attimino.

Tornando al testo invece di Atti 15. Sappiamo bene che durante le prime evangelizzazioni cristiane, il messaggio evangelico portò salvezza anche ai pagani, chiamati gentili nel testo biblico. Si aprì quindi l'annosa questione dei "giudaizzanti", uomini convertiti al messaggio di Cristo che però volevano tramandare anche le tradizioni ebraiche fino allora praticate. Il cristianesimo nascente veniva visto da costoro come un proseguimento dell'ebraismo, un'evoluzione, non una rivoluzione. Costoro quindi, pur accettando i gentili come parte del nuovo popolo di Dio, volevano loro imporre le pratiche ebraiche della circoincisione e di tutte le leggi di Mosè (torah). Questo lo si legge al verso 5 del capitolo 15 di atti in modo chiaro:
"Ma alcuni della setta dei farisei, che erano diventati credenti, si alzarono dicendo: «Bisogna circonciderli e comandare loro di osservare la legge di Mosè».

Possiamo discutere del legalismo farisaico. Possiamo pensare alla loro continua convinzione a volersi guadagnare la salvezza tramite le opere della legge, ma senza divagare a me pare molto chiaro che gli ebrei colti di allora volessero imporre "tutte le regole" della torah ai nuovi. Compreso quindi il sabato. Perché dovrei pensare il contrario?

Pietro inoltre fu molto chiaro nel dire:Perché tentate Dio mettendo sul collo dei discepoli un giogo che né i padri nostri né noi siamo stati in grado di portare? Ma noi crediamo che siamo salvati mediante la grazia del Signore Gesù allo stesso modo di loro».

Sul cenno che fai del sabato, e cioè che la legge veniva letta di sabato, nuovamente non vedo dove sia il problema. Io infatti non sto dicendo che il sabato fu abolito. Il giorno del riposo, giorno da dedicarsi al Signore rimase, come rimasero altre regole come ad esempio il matrimonio tra uomo e donna...
Il punto che volevo sottolineare è che non mi pare diventi "importante" per il cristianesimo nascente, dover gestire il calendario ebraico. Nella società ebraica rimase il sabato come giorno in cui dedicarsi a Dio. Nelle società pagane in cui il vangelo veniva predicato, gli apostoli non imposero riti, usi e costumi ebraici. Di conseguenza se il nostro giorno di riposo fosse stato lunedì o venerdì, non ci avrebbero imposto di cambiare calendario. Le uniche cose che ci sarebbero state imposte sarebbero state: "astenersi dalle cose contaminate nei sacrifici agli idoli, dalla fornicazione, dagli animali soffocati, e dal sangue." (Verso 20) e "astenervi dalle carni sacrificate agli idoli, dal sangue, dagli animali soffocati, e dalla fornicazione; da queste cose farete bene a guardarvi. State sani" (verso 29).
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