QUALE E' IL LAVORO DELLA DONNA ...

Lella
Messaggi: 1203
Iscritto il: martedì 1 aprile 2014, 17:56

Re: QUALE E' IL LAVORO DELLA DONNA ...

Messaggio da Lella »

Harlock,...infatti ancora non ho capito bene,...se ero stupida prima,...cioè all'inizio,...quando molte cose della Sacra Bibbia mi ripugnavano,...oppure lo sono oggi che sono riuscita ad ingoiare (cioè ad accettare come Parola di Dio) tutte le pagine della Sacra Bibbia,...compresa la copertina di cartone.

Però sono sincera,...ancora oggi non riesco a mandare giù,...ciò che non è scritto nelle Sacre Scritture,...quelle non ci riesco proprio,...come per esempio:

L'annientamento delle persone balorde non ravvedute,....il Sabato da rispettare anche per i non Ebrei,...La non Deità di Cristo,...il non mangiar la carne di alcuni animali,...il rispetto delle feste Ebraiche,...l'inesistenza dello Spirito Santo, come persona spirituale,...la divisione della legge di Dio in tre gruppi di leggi e che oggi è in vigore solo quella morale cioè, i dieci comandamenti,.....che poi magari ci fosse qualcuno che li mettesse in pratica tutti e dieci,... eccet. eccet. eccet.

E' troppo lunga la lista impossibile da digerire.

In conclusione:

Riferendomi al tema introduttivo,.... ho dedotto,...che oggi il compito della donna,...è quello di fare arrivare l'uomo,...dove da solo non ci arriverebbe mai. Lella

N.B. = Io ho sempre pensato nel mio intimo,...che se Dio si è comportato in questo modo,...aveva le Sue buone ragioni!
Avatar utente
Gianni
Site Admin
Messaggi: 10118
Iscritto il: giovedì 12 marzo 2009, 10:16
Località: Viareggio
Contatta:

Re: QUALE E' IL LAVORO DELLA DONNA ...

Messaggio da Gianni »

Applaudo alla tua penultima frase, Lella. Ma solo a quella.
salcontis
Messaggi: 163
Iscritto il: lunedì 5 maggio 2014, 18:15

Re: QUALE E' IL LAVORO DELLA DONNA ...

Messaggio da salcontis »

Se un individuo ha provocato sofferenza ad un altro essere umano, per pochi minuti, un'ora, un giorno o un anno e alla fine l'ha pure ucciso, Dio per punire il colpevole in maniera equa deve farlo soffrire e non morire per tutta l'eternità?
Per quale fine?
Quale redenzione?
Quale ravvedimento?
Il castigo ha senso se ha un fine di redenzione.
Se non c'è ravvedimento, non c'è altro fine, rimane solo la morte.
Avatar utente
Lucry
Messaggi: 191
Iscritto il: mercoledì 3 febbraio 2016, 12:36

Re: QUALE E' IL LAVORO DELLA DONNA ...

Messaggio da Lucry »

Pace a tutti!
ho letto tutto quello che avete scritto negli ultimi giorni ed ho trovato interessante il ragionamento fatto da ciascuno di voi,
in quanto credo che ognuno abbia toccato argomenti molto interessanti che fanno parte della nostra vita quotidiana.
Vorrei iniziare il mio pensiero con la scrittura di Salmi 7:11 "Dio è un giusto giudice"
questo versetto ci fa comprendere che il Signore ci giudicherà in modo perfetto e giusto;
ogni uomo sarà giudicato attraverso Yeshua (Atti 17:31), e verranno giudicati i vivi e i morti(2 Timoteo 4:1).
Nel versetto di Giovanni 5:29, leggiamo la ricompensa che spetterà a chi ha operato il bene, cioè la vita eterna
e ciò che spetterà a chi ha operato il male, cioè una risurrezione di giudizio. Ora sappiamo bene che operare il male, significa
vivere la vita senza preoccuparsi di mettere Dio al primo posto, vivere secondo la carne e non secondo lo spirito, questo vivere
è peccaminoso e noi sappiamo bene che il salario del peccato è la morte (Romani 6:23).
Noi, nella nostra imperfezione, vogliamo sempre vedere saziata la nostra sete di giustizia e vorremmo che Dio punisse in modo
adeguato chi ci ha fatto dei torti, abbiamo in cuor nostro il desiderio di vendetta. Ma questa nostra brama è imperfetta proprio
come lo siamo noi, infatti quando viviamo un'ingiustizia, dimentichiamo facilmente ciò che il Signore ci insegna: " ogni cosa coopera per il bene
di coloro che amano Dio" (Romani 8:28). Noi vediamo solo ciò che di negativo ci accade ma non vediamo ciò che invece il Padre celeste ha in serbo
per noi, (a volte con la bocca abbiamo tanta fede, ma il nostro cuore vacilla.) eppure Isaia 55:8 ci rammenta che i pensieri di Dio non sono
i nostri pensieri e le sue vie non sono le nostre. Ed è sicuramente per questo motivo che il Signore ci dice:" A me LA VENDETTA" (Deuteronomio 32:35)
Noi non saremo mai in grado di giudicare in modo giusto e perfetto, ma possiamo pregare per i nostri nemici, per chi ci ha ferito, per chi ci ha umiliato
lasciamo ogni cosa nelle mani del Signore, Egli saprà come operare nella vita di ognuno.
Attenzione! non sto dicendo che è facile, ma sto dicendo che se pur difficile è ciò che dobbiamo fare.
Buona serata a tutti, Dio vi benedica sempre :YMHUG:
Avatar utente
bgaluppi
Messaggi: 9943
Iscritto il: domenica 28 dicembre 2014, 7:13
Località: Torino

Re: QUALE E' IL LAVORO DELLA DONNA ...

Messaggio da bgaluppi »

Belle considerazioni, Lucry, e ottime citazioni.
Avatar utente
Lucry
Messaggi: 191
Iscritto il: mercoledì 3 febbraio 2016, 12:36

Re: QUALE E' IL LAVORO DELLA DONNA ...

Messaggio da Lucry »

:-) pace Antonio
Lella
Messaggi: 1203
Iscritto il: martedì 1 aprile 2014, 17:56

Re: QUALE E' IL LAVORO DELLA DONNA ...

Messaggio da Lella »

Attenzione,...mettiamo i puntini su le i:

E' molto facile scrivere ciò che ha scritto Lucry,...basta copiarlo dal Vangelo.

Ma io mi riferivo hai sentimenti che proviamo,...quando una persona ci procura del male.

Ora io non capisco,...il perchè se un balordo entra in casa mia,...gonfia di botte me,...e mio marito,...io non debba provare dei risentimenti di giusta ribellione, nei confronti del balordo.

Ma ci siamo impazziti tutti?

Se voi non avete questi risentimenti,...vuol dire che non siete umani,...siete alieni.

Lucry,...quello che dicono le Sacre Scritture,...è giustissimo,...e nessuno lo mette in dubbio,....ma quello che ci sentiamo dentro di noi,...nel momento che ci stanno facendo del male è un risentimento che si chiama,...causa effetto.

Cioè,...se qualcuno ci causa del male,....a noi ci provoca un effetto,...pari al danno causatoci dal male,..e in alcuni casi,..anche maggiore.

Ma è chiaro,...che se poi la persona che riceve il male,...è una persona ben preparata spiritualmente,...e moralmente,...in pratica poi si comporta in base ai suoi principi religiosi.

Ma dentro di se,...le cose non stanno come gli suggerisce di agire la morale.

Per esempio:

Se tu Lucry mi pesti i piedi volutamente,...la mia reazione interna, è quella di pestarteli anche io a te,...è un istinto naturale,...e dire di no,...significa per giunta essere anche ipocriti.

Quante volte,...io ho preso di petto Gianni e glie ne ho dette quattro,...il giorno dopo,...puntualmente lui me ne ha dette otto a me,...senza esclusioni di colpi.

E allora?

Eppure Gianni continua a fare il moralista,....non concordando con me in questa discussione.

Attenzione,...io sto parlando di pensiero,...e non di realtà.

In conclusione:

Quello che dite voi,...è giustissimo,...perchè lo dicono le Scritture,...per cui non ci piove.

Ma perchè dovrei negare di dirvi la verità su quello che sento dentro di me,...quando una persona mi fa del male?

Se voi ci riuscite di dire che provate amore anche per coloro che vi violentano, io non ci riesco neanche a dirlo,...se poi invece in pretica mi comporterò forse meglio di qualcuno di voi che si è scandalizzato del mio scritto,...questo è un altra cosa.

Questo per dirvi,..che fra il dire e il fare,..c'è sempre di mezzo il mare. Lella

P.S.= Giorgia scusami se ti do da lavorare,...ma non ti dico cosa provo dentro di me,..quando mi MODERI. :))
Avatar utente
Gianni
Site Admin
Messaggi: 10118
Iscritto il: giovedì 12 marzo 2009, 10:16
Località: Viareggio
Contatta:

Re: QUALE E' IL LAVORO DELLA DONNA ...

Messaggio da Gianni »

Lella cara, credo che ci sia un equivoco. Lucry ha parlato di vendetta, tu parli di arrabbiatura, di risentimento, di ira per un torto subito.

Sono due cose ben diverse.

La rabbia è del tutto umana, come tu stessa hai sottolineato. Nella Bibbia troviamo alcune volte anche la rabbia di Yeshùa e perfino quella di Dio. Paolo scrive: “Adiratevi e non peccate; il sole non tramonti sopra la vostra ira” (Ef 4:26). La giusta indignazione e i sentimenti di rabbia per un’ingiustizia sono umani e leciti. Paolo dice però che per sera, quando tramonta il sole e inizia un nuovo giorno, tutto deve tornare a posto e dobbiamo aver ritrovato la nostra serenità interiore.

Se ciò non accade vuol dire che si stanno covando sentimenti di vendetta, e ciò costituisce peccato. Sempre Paolo scrive: “Non rendete a nessuno male per male. Impegnatevi a fare il bene davanti a tutti gli uomini. Se è possibile, per quanto dipende da voi, vivete in pace con tutti gli uomini. Non fate le vostre vendette, miei cari, ma cedete il posto all'ira di Dio; poiché sta scritto: «A me la vendetta; io darò la retribuzione», dice il Signore”. - Rm 12:17-19.

Tra te e Lucry, quindi, vedo perfetta armonia. Semplicemente fate valutazioni su sfumature diverse. O no? ;)
Lella
Messaggi: 1203
Iscritto il: martedì 1 aprile 2014, 17:56

Re: QUALE E' IL LAVORO DELLA DONNA ...

Messaggio da Lella »

Può darsi Gianni,...che sia come dici tu!

Però c'è una cosa che non riesco a comprendere:

Se Dio,... come premio,...da,... a coloro che fanno la Sua volontà la vita eterna.

Perchè a coloro che non la fanno,...secondo alcuni di voi,... Dio non debba dargli la punizione eterna?

Se Dio è giustizia,...è giusto anche che chi sbaglia paga,...non vi pare? Lella
Avatar utente
Gianni
Site Admin
Messaggi: 10118
Iscritto il: giovedì 12 marzo 2009, 10:16
Località: Viareggio
Contatta:

Re: QUALE E' IL LAVORO DELLA DONNA ...

Messaggio da Gianni »

Cara Lella, senza fare tante considerazioni teologiche, ti do una risposta molto semplice.

Yeshùa ci ha insegnato ad amare perfino i nemici e Yeshùa disse sempre e unicamente parole di Dio, quindi il suo pensiero era pensiero di Dio.

Paolo, ispirato, scrisse: “Non rendete a nessuno male per male” (Rm 12:17). E si raccomandò: “Guardate che nessuno renda ad alcuno male per male”. - 1Ts 5:15.
Dio non è certamente da meno.

Non possiamo obbligare nessuno ad ubbidire a Dio, e non lo fa Dio stesso. La posizione di Dio è ben espressa in 2Pt 3:9, in cui è detto che Dio “è paziente”, “non volendo che qualcuno perisca, ma che tutti giungano al ravvedimento”.

E chi non si ravvede? È escluso dal mondo a venire. È questa la giustizia. Punire e farla pagare non sarebbe giustizia, ma giustizialismo vendicativo.

La domanda che tutti dovrebbero e dovremmo porci è: “Disprezzi tu le ricchezze della sua benignità, della sua sopportazione e della sua longanimità, perché non sai che la benevola [qualità] di Dio cerca di condurti al pentimento?”. – Rm 2;4, TNM.
Rispondi