praticare la legge

cristianolibero
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praticare la legge

Messaggio da cristianolibero »

salve a tutti. vorrei porre alcune domande inerenti tra loro. mi piacerebbe tanto oltre alle vostre risposte che rispondesse anche Gianni se può. Yeshùa disse che non era venuto per abolire la legge ma per portarla a compimento. Paolo afferma che la legge è morta con Cristo in croce. egli spiega poi che tutti i riti che gli ebrei osservavano erano solo un tipo di cose future che riguardavano i cristiani e che quindi avevano il loro reale adempimento nell'israele spirituale: ad esempio gli ebrei sacrificavano un agnello per pasqua, invece il vero agnello era Yeshùa e i cristiani osservano la cena del Signore. io vorrei capire bene quali versetti e comunque dove si comprende che i cristiani debbano continuare ad osservare le legge con tutte le festività ebraiche e i precetti e perchè invece Paolo parla in maniera opposta. grazie.
Stefanotus
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Re: praticare la legge

Messaggio da Stefanotus »

Romani 3:19,20:

Or noi sappiamo che tutto quel che la legge dice, lo dice a quelli che sono sotto la legge, affinché sia chiusa ogni bocca e tutto il mondo sia riconosciuto colpevole di fronte a Dio; perché mediante le opere della legge nessuno sarà giustificato davanti a lui; infatti la legge dà soltanto la conoscenza del peccato.


Romani 6:14: "...infatti il peccato non avrà più potere su di voi; perché non siete sotto la legge ma sotto la grazia."

Romani 13:10: "L'amore non fa nessun male al prossimo; l'amore quindi è l'adempimento della legge."

Galati 2:16: "sappiamo che l'uomo non è giustificato per le opere della legge ma soltanto per mezzo della fede in Cristo Gesù, e abbiamo anche noi creduto in Cristo Gesù per essere giustificati dalla fede in Cristo e non dalle opere della legge; perché dalle opere della legge nessuno sarà giustificato."

Galati 2:21: "Io non annullo la grazia di Dio; perché se la giustizia si ottenesse per mezzo della legge, Cristo sarebbe dunque morto inutilmente."

Galati 3:10-13: "Infatti tutti quelli che si basano sulle opere della legge sono sotto maledizione; perché è scritto: «Maledetto chiunque non si attiene a tutte le cose scritte nel libro della legge per metterle in pratica». E che nessuno mediante la legge sia giustificato davanti a Dio è evidente, perché il giusto vivrà per fede. Ma la legge non si basa sulla fede; anzi essa dice: «Chi avrà messo in pratica queste cose, vivrà per mezzo di esse». Cristo ci ha riscattati dalla maledizione della legge, essendo divenuto maledizione per noi (poiché sta scritto: «Maledetto chiunque è appeso al legno»)..."

Galati 5:3,4; 14; 18: "Voi che volete essere giustificati dalla legge, siete separati da Cristo; siete scaduti dalla grazia, poiché tutta la legge è adempiuta in quest'unica parola: «Ama il tuo prossimo come te stesso».Ma se siete guidati dallo Spirito, non siete sotto la legge."
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bgaluppi
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Re: praticare la legge

Messaggio da bgaluppi »

Cristianolibero, Jon ha ragione, mai si afferma che la legge è morta. E Yeshua stesso conferma la dottrina di Paolo, con questi versetti:

“"Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente". Questo è il grande e il primo comandamento. Il secondo, simile a questo, è: "Ama il tuo prossimo come te stesso". Da questi due comandamenti dipendono tutta la legge e i profeti.” — Mt 22:37-40

Qui rispondeva ai farisei, che non obbiettano alla sua risposta.

“Non pensate che io sia venuto per abolire la legge o i profeti; io sono venuto non per abolire ma per portare a compimento.” — Mt 5:17

Qui la dottrina di Paolo è espressa in quel "portare a compimento", che meglio sarebbe tradurre con "rendere pieno". E Yeshua sta parlando ai discepoli, che sono ebrei e comprendono quello che sta dicendo. Il Messia, infatti, "rende colma" la legge, ossia insegna la vera dimensione spirituale di essa.

“Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.” — Gv 14:6

Yeshua spiega a Tommaso la via per la redenzione. Dio manda il Suo Messia: chi ascolta e mette in pratica i suoi insegnamenti, non morirà.

“Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, ma il mondo non l'ha conosciuto. È venuto in casa sua e i suoi non l'hanno ricevuto; ma a tutti quelli che l'hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventare figli di Dio, a quelli cioè che credono nel suo nome, i quali non sono nati da sangue, né da volontà di carne, né da volontà d'uomo, ma sono nati da Dio.” — Gv 1:10-13

Gli ebrei non lo hanno riconosciuto, e grazie a questo gli altri che lo hanno accettato, sono entrati a far parte del popolo di Dio. Tutto ciò è predetto in Is 53.
cristianolibero
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Re: praticare la legge

Messaggio da cristianolibero »

ok grazie. ma da cosa comprendiamo che le festività ebraiche vanno osservate anche dai cristiani? in fondo Yeshùa alcune cose le cambiò ( ad esempio per il matrimonio mosè vi ha detto ma io vi dico ....)
cristianolibero
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Re: praticare la legge

Messaggio da cristianolibero »

vorrei capire bene quali cose della legge un cristiano deve osservare e quali no. ad esempio: un cristiano deve portare le filattiere, il tallit, la kippah, ecc....?
marco
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Re: praticare la legge

Messaggio da marco »

cristianolibero ha scritto:vorrei capire bene quali cose della legge un cristiano deve osservare e quali no. ad esempio: un cristiano deve portare le filattiere, il tallit, la kippah, ecc....?
Assolutamente no. Un cristiano deve portare Cristo nel cuore. Basta solamente questo.
cristianolibero
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Iscritto il: domenica 7 dicembre 2014, 18:16

Re: praticare la legge

Messaggio da cristianolibero »

ma un cristiano SE VUOLE può portare il tallit e la kippah? e comunque non capisco il perchè alcune cose sono solo "spirituali" ( ad esempio la circoncisione che è del cuore) e altre debbono essere prese realmente ( le feste, il sabato, ecc...).
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Ovidio
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Re: praticare la legge

Messaggio da Ovidio »

Ho notato che quest’ultima domanda non ha più ricevuto seguito, mi permetto di aggiungere qualche riflessione.
Premetto che concordo con il fatto che tutti gli uomini di buona volontà devono osservare la Torah (rammento che il termine significa “insegnamento” non “legge”). Sono convinto che il Regno di Dio è un vero e proprio regno nel quale vigono delle norme decise da Colui che lo governa. Se vogliamo entrare nel Suo regno non possiamo farlo con le nostre regole ma dobbiamo adattarci alle Sue e trovo che sia importante compiacerlo. Anche questo è amore, altrimenti sarebbe ribellione/disobbedienza.
Non penso che alcuni comandamenti siano solo spirituali ed altri invece pratici. Tutti i comandamenti sono spirituali nel senso che hanno un lato un po’ nascosto. Per questo l’Eterno ci invita a meditare su di essi: proprio per scoprire questo lato nascosto.
Non c’è un solo modo categorico, rigido di osservare i comandamenti e non tutto è da considerare comandamento. Portare la kippah non mi pare sia prescritto, credo nemmeno indossare il tallit ma se si guarda un po’ oltre si può scoprire, per esempio, che il sommo sacerdote doveva indossare il copricapo prescritto per entrare alla presenza di Dio. Quindi, se si fa altrettanto quando p.es. si entra in preghiera, penso che non sia sbagliato. Tenere la testa coperta come segno di rispetto verso Dio mentre si fa la spesa, non ritengo sia necessario, anzi mi sembrerebbe di banalizzare l’intenzione del gesto.
Un altro esempio: le feste. Bisogna imparare a celebrarle prima di tutto con il Ruach, lo spirito che è in noi, invitando il Maestro Yeshua a guidarci in ciò che è consono fare. Lo Spirito Santo prima di tutto ci farà scoprire Yeshua in ogni festa e poi la gioia di celebrarle. Sì, perché osservare anche un solo comandamento di Dio procura una gioia grande e soprattutto riposo che vengono dall’Alto, direttamente dal Suo trono poiché si agisce secondo verità e giustizia.

Cerchiamo dunque la gioia nell’ossevare i precetti e sono certo che si approderà ai veri comandamenti di Dio e non a quelli degli uomini. Questa ricerca va fatta secondo i talenti che il Signore ci ha dato ma soprattutto meditando la Parola dell’Eterno con sensibilità e molta umiltà.
Partiamo sempre dal presupposto che Dio è fedele e non permetterà mai che cadiamo in un inganno nell’intento di ossevare un suo comandamento.
Shalom
stella
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Re: praticare la legge

Messaggio da stella »

SHALOM ALEICHEM OVIDIO ... :-)

si e' bello leggerti , sei edificante ....hai dato risposte pacate alle tante domande e dubbi .... ;)

Non siamo sotto la '''legge''' cosi detta e' una parola che pesa .. ( la parola insegnamento suona dolce ) :-) siamo sotto la grazia si ma non per questo ....non ubbidiamo all'insegnamento che il PADRE CELESTE ci ha dato per il nostro bene ....

grazie ....
l,anima mia. ha sete del Dio vivente
marco
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Re: praticare la legge

Messaggio da marco »

Condivido caro Ovidio.
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