Calendario ebraico

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Gianni
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Re: Calendario ebraico

Messaggio da Gianni »

Grazie, Noiman, per aver riconosciuto questa affermazione:
“A volte i rabbini rimandavano deliberatamente rosh khòdesh in modo da impedire che il Giorno dell'Espiazione cadesse di venerdì o di domenica". - The Ency. of Judaism, Geoffry Widoger, Macmillan, N.Y., 1989, pag. 502.

Se ho abbandonato questa discussione sul calendario biblico è perché la controparte si è arroccata sul partito preso difendendo ad oltranza il calendario ebraico modificato dai rabbini. Mi sono venuto così a trovare nella stessa identica condizione che si verifica ogni volta che discuto di trinità con un teologo cattolico: per quanti passi biblici si portino (e già ne basterebbe uno solo!) che demoliscono la pagana dottrina trinitaria, ogni volta li rivoltano ricorrendo a sragionamenti che offendono prima di tutto la logica.

Ora, nella citazione dell’Enciclopedia del Giudaismo c’è una doppia prova inoppugnabile: 1) Il fatto di “impedire che il Giorno dell'Espiazione cadesse di venerdì o di domenica” dimostra la manipolazione rabbinica; 2) La prova reale (astronomica) è quella che smaschera i rinvii importi dai rabbini.

Seguendo questo secondo filone (le prove reali inoppugnabili, perché astronomiche) ho voluto verificare l’esattezza di un evento storico: la data esatta della morte di Yeshùa in relazione alla luna.
Premetto che quando, basandomi sui dati biblici, feci anni fa i calcoli per determinarla, non mi interessai minimamente della posizione lunare. Sarebbe quindi stato interessante farlo oggi.

Vi dico i risultati, verificabili da chiunque.
Yeshùa spirò verso le ore 15 di mercoledì 5 aprile dell’anno 30 (Calendario Giuliano, allora in vigore; nel Calendario Gregoriano: mercoledì 3 aprile), esattamente quando nel Tempio gerosolimitano si scannava il primo agnello pasquale. Era il 14 di nissàn.
Il calcolo astronomico ci porta a determinare con certezza che il 1° di nissàn dell’anno 30 cadde il 23 marzo del Calendario Giuliano. Ora, il calcolo astronomico ci indica con esattezza che la luna nuova del 1° di nissàn si verificò a Gerusalemme nell’anno 30 alle ore 6,13.

Allego le tabelle, ammesso che ci riesca. In caso diverso posso inviarle via mail.

E sia chiaro che non intendo minimamente riprendere la discussione con chi rimane arroccato sul partito preso difendendo ad oltranza il calendario ebraico modificato dai rabbini. Come studioso sono da sempre abituato ad usare la logica e il ragionamento. Le discussioni con chi difende a tutti i costi la propria posizione religiosa sono infruttuose e soprattutto del tutto inutili. Siano essi trinitari, vescovi, rabbini, papi o teologi. Rispetto per le persone, sempre, ma non piatta accettazione di idee che sono solo religiose.


P.S.: Per poterle inserire ho dovuto usare una tabella ridotta. Quelle complete posso inviarle via mail.
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Tabelle astronomiche (1).png
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Gianni
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Re: Calendario ebraico

Messaggio da Gianni »

Shay, dimmi, cosa non ti è comprensibile nella mia affermazione “sia chiaro che non intendo minimamente riprendere la discussione con chi rimane arroccato sul partito preso difendendo ad oltranza il calendario ebraico modificato dai rabbini”?

Tuo malgrado, affermi una verità quando dici che l’attuale calendario ebraico “è una vera e propria opera d'arte”. Lo è, ma per fare in modo che attraverso il trucco dei rinvii venga rispettata la tradizione rabbinica. L’Enciclopedia del Giudaismo ne fornisce un esempio: “A volte i rabbini rimandavano deliberatamente rosh khòdesh in modo da impedire che il Giorno dell'Espiazione cadesse di venerdì o di domenica". - The Ency. of Judaism, Geoffry Widoger, Macmillan, N.Y., 1989, pag. 502.

Tu continui a menarla con la questione delle fonti. Il che è davvero paradossale. Quali sono le tue, di fonti? I commenti e le spiegazioni rabbiniche? È come chiedere le fonti ad un teologo trinitario e vedersi citato il Catechismo della Chiesa Cattolica. O, se vuoi stare sul laico, è come chiedere all’oste se il vino è buono.
La citata Enciclopedia del Giudaismo non è una fonte, forse? Ma ce n’è un’altra più autorevole: è quella indicata da Noiman con una stupenda espressione: “Il calendario di D-o è l’universo stesso”. Si chiama calcolo astronomico. E occorre davvero “una vera e propria opera d'arte” per far sì che la luna nuova venga spostata e rinviata. Non è cosa da poco: il calendario rabbinico iniziò a essere manipolato diversi secoli dopo Cristo, poi aggiustato e riaggiustato attraverso i secoli fino a quello attuale, che è “una vera e propria opera d'arte”. Detto chiaramente: è postbiblico.

Basta così. Lo ripeto: sia chiaro che non intendo minimamente riprendere la discussione con chi rimane arroccato sul partito preso difendendo ad oltranza il calendario ebraico modificato dai rabbini.
noiman
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Re: Calendario ebraico

Messaggio da noiman »

Ho letto la risposta di Shay, io ci metto tempo a rispondere, prima in genere stampo quello che è scritto, (sono diventato primo azionista di una fabbrica di toner), poi ci rifletto, controllo le mie fonti e poi scrivo, nel frattempo ho fatto la seconda colazione, caffè e miele. Adesso trovo quella di Gianni, rispondo per la prima parte.

Si! Gianni, io non userei più “manipolazione rabbinica” , che ha il senso spregiativo e ci accomuna ai parlamentari europei (minuscolo) che hanno manipolato i mondiali di calcio per favorire il Qatar, anche la parola rabbini come abbiamo già commentato assume un significato spregevole, ma questo ovviamente non è colpa tua, ma potresti contribuire per il futuro a mitigare l’effetto negativo.

Innegabile che si sia adattato il calendario, meglio i Rosh Qodesh (sarebbe meglio utilizzare il plurale), i maestri d’Israele avevano ben chiare le parole scritte nella scrittura riguardo il posizionamento dei moa’dim, ma applicavano l’idea che la praticità e l’efficacia doveva prevalere, per evitare di avere magari due giorni di digiuno consecutivi e altre difficoltà pratiche che non sto a citare, dall'epoca di Moshè fu applicata la regola di fissare i giorni secondo il principio “sarà per voi”, non per il calendario astronomico, :-O qualcosa di simile all’ora legale, la usiamo tutti …. b-) ma tutti sappiamo che è un artefizio tecnico, lo stesso novilunio veniva annunciato corretto nei luoghi di culto, ma si applicava la proclamazione del Rosh Qodesh secondo quanto stabilito dal Sinedrio, quello che ci separa nella discussione è il diverso atteggiamento interpretativo della scrittura, da non confondere con le traduzioni che in questo argomento tutto sommato hanno avuto un peso limitato, כֵּסֶה (kèseh), כֵּסֶא (kèse), per esempio.
Come aveva sottolineato Besasea quello che contava era l’aspetto giuridico e su questo l’Halachà è stata fondamentale. D-o sicuramente ha osservato tanti shabbatòt nella dimensione del 6+1, e qui si potrebbe entrare nel pensiero profondo dello shabbat che è ancora celato e incomprensibile perché non si è capito il suo vero significato, siamo rimasti fermi nel suo solo aspetto accademico, sul vero shabbat non ho mai letto nulla di diverso da quello che è riportato nelle enciclopedie e in tutti gli studi, a cui tutti attingono, compresi gli errori di ortografia, quando D-o ha posto l’uomo sulla terra non gli chiese di osservarlo, solo in Dvarim lo shabbat entra in relazione l’uomo attraverso il brit, il patto a cui fu chiesto a Israel di onorarlo e non solo più di ricordarlo, come scritto in Shmòt , un zakhor che non è vincolante.

Il problema è in cucina, i chachamim commentano “Chi si è affaticato alla vigilia dello mangerà dunque nello shabbat, ma chi non si è affaticato dove mangerà di shabbat”(Avodà Zarà 3/ a),
Per concludere nell'inghippo ci siamo cascati tutti.
Noiman


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Gianni
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Re: Calendario ebraico

Messaggio da Gianni »

Caro Noiman, se “manipolazione rabbinica” ti suona offensivo, possiamo parlare di aggiustamenti rabbinici. La mia espressione non intendeva comunque essere dispregiativa, ma indicare la realtà. Tu dici che è “innegabile che si sia adattato il calendario”. Ecco, possiamo parlare di adattamenti. In effetti suona meglio. Ma sempre di interventi atti a modificare, si tratta.

Tu scrivi che «i maestri d’Israele avevano ben chiare le parole scritte nella scrittura riguardo il posizionamento dei moa’dim, ma applicavano l’idea che la praticità e l’efficacia doveva prevalere, per evitare di avere magari due giorni di digiuno consecutivi e altre difficoltà pratiche che non sto a citare, dall'epoca di Moshè fu applicata la regola di fissare i giorni secondo il principio “sarà per voi”». Il che conferma, spiegandolo, il motivo per cui i maestri d’Israele intervennero sul calendario naturale. Per legittimare tale intervento tu interpreti in un certo modo il “sarà per voi”. Questa interpretazione io ovviamente non la condivido. A me sembra un commando, non un invito a fare come sembrava loro meglio. Tu commenti: «Qualcosa di simile all’ora legale, la usiamo tutti …. ma tutti sappiamo che è un artefizio tecnico». Artificio, appunto. E dico di più: proprio come accetto nel periodo estivo l’ora legale, in Israele accetterei il calendario in uso. Sarei un folle a non farlo. Ma nel culto mi attengo scupolosamente al calendario biblico.
«Come aveva sottolineato Besasea quello che contava era l’aspetto giuridico e su questo l’Halachà è stata fondamentale». Appunto, Noiman, appunto: aspetto giuridico e Halachà. Fondamentale, ma per chi? È qui che il cane si morde la coda.

Sullo shabbàt possiamo aprire una trattazione quando vuoi. Sarebbe davvero utile, illuminante, soprattutto edificante. :-)
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Gianni
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Re: Calendario ebraico

Messaggio da Gianni »

Shay, vedo che capisci.
Non intendo minimamente riprendere la discussione con chi rimane arroccato sul partito preso difendendo ad oltranza il calendario ebraico modificato dai rabbini.
- - -
noiman
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Re: Calendario ebraico

Messaggio da noiman »

Gianni riporta:
“sarà per voi”. Questa interpretazione io ovviamente non la condivido. A me sembra un commando, non un invito a fare come sembrava loro meglio.
Sarà per voi, sarà per te, sarà per loro , non è solo l’aspetto verbale che conta ma queste paroleesprimono il significato che ti ho detto, puoi non condividerla ma questa è l'interpretazione di grandi maestri e chachamim in duemila anni di commento, puoi rimanere assolutamente di questa idea, tutto sommato è Shay ad agitarsi, si vede che non ha mai frequentato una yeshivàh , il culto è fatto per l’uomo e quando è stato proclamato e poi reso “azione” comprendeva ogni sua sfumatura, se ti attieni scrupolosamente al calendario biblico non ho nulla da obbiettare, ricordi quella parte del talmud che narra la strana storia di Bar Kamza ?

Bene…. ! per quanto mi riguarda la discussione è completa, il materiale abbondante e disponibile e si può arricchire con tutti i collegamenti ai siti in linea con l’argomento.
Un saluto a Gianni
Noiman
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Re: Calendario ebraico

Messaggio da Gianni »

Un saluto a te, khavèr shelì. :-)
noiman
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Re: Calendario ebraico

Messaggio da noiman »

ani s'iamti' I-)
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Re: Calendario ebraico

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Gam anì. :-)
chelaveritàtrionfi
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Re: Calendario ebraico

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

The missing links

Dr. RabbiZev Farber,Prof.Marc Zvi Brettler

“Rosh Hashanah” (not?) in the Bible

https://www.thetorah.com/article/rosh-h ... and-mishna
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
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