Calendario ebraico

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Gianni
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Re: Calendario ebraico

Messaggio da Gianni »

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chelaveritàtrionfi
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Re: Calendario ebraico

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Buongiorno. Io non sono esperto nei termini, vedetevela voi. Ma da quello che leggo in questi ultimi post, che sia interpretazione errata di termini o no, il suono dello strumento veniva fatto proprio all'inizio della luna quando non si vede, che è l'inizio del mese.

Ho consigliato diverse volte di leggere la testimonianza del II secolo a.E.V. che risolverebbe (forse) la questione. Ma se mi si dice che non sono scritture ebraiche e non contano, è come tagliare un pezzo di testimonianza.. Così come leggere Daniele senza Maccabei e ricavarne un significato "scunquiututu" come si dice in Sicilia. Il testo in questione spiega letteralmente, con linguaggio poetico/matematico il significato delle fasi lunari che sono 4: il primo è Asoneya, il secondo: Ebla; il terzo: Benase; il quarto: Era.

Il 30 del mese è l'inizio della luna, del suo ciclo, quando non si vede. Il primo settimo è chiamato novilunio perchè ci si riferisce al riflesso della luce del sole in settimi, fino a completare la fase riempendo la luna con altri 14 settimi, nella posizione di petto al sole, intorno al 15 del mese. Poi la sequenza diventa decrescente fino a tornare il buio lunare. Questo ciclo dura da 28 a 30/31. Il rinnovo della luna comprende quindi entrambe le fasi dalla copertura (buia) all'apparizione del falcetto (settimo) per determinare il conteggio.

Almeno questo era un significato che veniva dato in questo libro
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
chelaveritàtrionfi
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Re: Calendario ebraico

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Shay ha scritto: mercoledì 14 dicembre 2022, 8:45 Ciao Naza, buongiorno a tutti.
chelaveritàtrionfi ha scritto: martedì 13 dicembre 2022, 11:30 Buongiorno. Io non sono esperto nei termini, vedetevela voi. Ma da quello che leggo in questi ultimi post, che sia interpretazione errata di termini o no, il suono dello strumento veniva fatto proprio all'inizio della luna quando non si vede, che è l'inizio del mese.
Forse non ho capito bene io cosa intendi dire con queste parole perché dai post precedenti tu stesso hai ben evidenziato che di rosh chodesh la luna di giorno non si vede e quella sottilissima falce è visibile solo per un tempo brevissimo al tramonto:
Buongiorno, intendo dire che avete scritto di alcuni termini interpretati male, come appunto quello che apparentemente indica la copertura. Quindi io posso basarmi solo su ciò che trovo con la ricerca. Il resto l'ho spiegato ed ho dato la mia interpretazione alla questione sia su tutto ciò che ho letto che sulle ricerche fatte adesso.
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chelaveritàtrionfi
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Re: Calendario ebraico

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Shay ha scritto: mercoledì 14 dicembre 2022, 9:13 Le parole che hai sottolineato non sono una traduzione, ma il libero commento del traduttore.
Questa è la frase ebraica commentata:
, אֵיזֶהוּ חַג שֶׁהַחֹדֶשׁ מִתְכַּסֶּה בּוֹ — הֱוֵי אוֹמֵר זֶה רֹאשׁ הַשָּׁנָה
Presente nella stessa forma in vari trattati del talmud, anche in Sanhedrin, dove poi viene chiarito che con kesseh si intende un tempo calcolato e non una copertura. Ma qui ci vuole Besasea.
Questa è la corretta traduzione: Quale è la festa in cui il mese si comincia a contare? Si risponde: questa è Rosh hashannah.
E appunto questo intendo. Se lo dice qualcuno non va bene. Se lo dice un commentatore magari sbaglia ad interpretare, quindi aspettiamo Besàseà. Però a me sembra che si stia parlando della festa delle trombe, nel suo inizio, Yom Teru’ah, il primo giorno del mese di Tishri, quando lo shofar squilla 100 volte, per radunare le genti e convocarli al Tempio e conseguente abbandono dei lavori del raccolto per recarsi alla Festa. Questo giorno segna anche il primo giorno del Rosh Hashanah.

Quindi, abbiamo in sequenza:
Yom Teru’ah, il primo giorno del mese di Tishri, anche giorno di apertura delle feste d'autunno.
La Festa delle Espiazioni: il 10 del mese di Tishri.
La Festa dei Tabernacoli: il 15 del mese di Tishri.

Sono le 3 feste d'autunno, dopo 4 mesi dall'ultima delle 4 feste di primavera, Shavuot (pentecoste) e nel mese di Eul veniva suonato lo shofar una volta al giorno per preparare il popolo a queste tre feste dell’autunno.

Quindi abbiamo anche una copertura in un periodo di 15 gg, che corrisponde al completamento della fase crescente della luna fino alla massima illuminazione (luna piena).

Lo Yom Teru’ah in Israele durava un giorno e fuori 2 giorni.

Non so se ho dato una corretta spiegazione
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noiman
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Re: Calendario ebraico

Messaggio da noiman »


Shay scrive:
Il SInedrio disponeva di una tavola con tutti i disegni della visione della luna per mostrarli ai testimoni e questi sceglievano il disegno che corrispondeva alla loro osservazione. In base a questa scelta il sinedrio stabiliva se la testimonianza era vera o falsa
Infatti la vedevano solo testimoni esperti, al resto del popolo rimaneva invisibile.


Se ho capito bene, si parla di “ testimoni esperti” nel riconoscere quello che gli pareva di aver visto nel cielo

Come già scrissi (qualche pagina prima) , nel tempo in cui ci riferiamo e anche molto prima l’astronomia disponeva di strumenti ed esperienza per stabilire i noviluni, e qui che sorge la differenza tra annunciare di aver visto una nuova luce nel cielo e la proclamazione e consacrazione del novilunio e che per farlo occorreva l’autorità del Sinedrio e che poteva essere legittimata solo attraverso i testimoni .

Testimoni ! ripeto per vostra comodità su quanto già scrissi.

A Gerusalemme , Sadducei e Baitusei gestivano gran parte del Sinedrio e sappiamo che questi ultimi contestavano la Torah orale,ad esempio la disputa su il conteggio dell’omer e applicavano in modo letterale il passo di (Waiqrà 23/15) che affermava che il conteggio doveva avere inizio mimmachorat ha Shabbat, cioè l’indomani del primo giorno di Pesàch, i Sadducei intendevano “all’indomani dello shabbat” come domenica e Shavuòt cadeva sempre di domenica,per ottenere questo i sadducei cercavano di ingannare i chachamin falsando il novilunio con falsi testimoni, ovviamente i farisei la interpretavano diversamente e Shavuòt poteva variare.

Alle spalle c’era una situazione particolare, un secondo motivo per cui i Sadducei non contavano i giorni dell’omer come i farisei è perché i sadducei erano quasi sempre ricchi proprietari terrieri o contadini con disponibilità di coltivare fondi molto estesi, erano attaccati come ricci allo stato , alla politica e al loro potere tramite l’autorità del Tempio e buoni rapporti con Roma.
Noiman


noiman
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Re: Calendario ebraico

Messaggio da noiman »

Shay ti seguo sempre e ti rispondo in parte riguardo il passo che mi pare di aver capito che cerchi:
E conterete per voi dall’indomani dello Shabbat … sette settimane che saranno integre. Fino all’indomani del settimo Shabbat conterete cinquanta giorni “ (Wayqrà 23/15), ma ritrovi l’agitazione del covone e la stessa espressione mimachorat ha-shabbat, sempre in Wayqrà 23/11
Noiman
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Re: Calendario ebraico

Messaggio da noiman »

Si! …..E’assolutamente vero, si possono aggiungere altri passi e riferimenti riguardo all’espressione mimmachorat ha Shabbat, esiste tutta una scuola di pensiero e letteratura antichissima che interpreta questa espressione, come ho già citato i sadducei ritenevano che si intendesse lo shabbat letterale e quindi il giorno di inizio del conteggio dell’omer iniziava da Yom Rishon , cioè la domenica, su questo ho dato la mia spiegazione, quindi si spostava il conteggio di almeno due o tre giorni, tutta la Torah è numeri e conteggi, non per niente esiste il libro dei Numeri che noi chiamiamo Bemidbar, se la pensavano così i sadducei non vedo il problema che anche Gianni ritenga che quel giorno sia da considerare uno shabbat effettivo, non ho voglia di rileggermi tutta la discussione e non sono neanche sicuro che Gianni abbia scritto che mimmachorat ha Shabbat, sia uno shabbat, se poi lo ha scritto prendo atto e non vedo il problema. :-O
Non scrivo su nessun forum ebraico , ne lo ho mai fatto, sono un lettore semplice e qualche volta ho letto qualche commento interessante sul sito “consulenza ebraica”, ma mi pare che non sia più aggiornato, Besasea aveva scritto che era stato ripristinato, ma non so dove, ogni tanto leggo qualche commento su alcuni siti israeliani che commentano le parashòt e molto altro, invece ormai da oltre dieci anni collaboro con questo Forum con l’intenzione di spiegare dal punto di vista ebraico la scrittura ebraica, come posso fare…. Niente di più. :-(
Omer,è parola intrigante già di suo, l’offerta dell’omer era connessa a Pesàch, il grano era ancora verde e immaturo come il popolo di Israel che si stava consolidando, l’offerta sa Pesàch sembra che fosse l’orzo, solo a Shavuot 50 giorni dopo l’inizio del conteggio dal secondo giorno di Pesàch si presentava il grano che nel frattempo era maturato, ma l’offerta al Tempio era ancora di due pani di farina d’orzo, intrigante!
Valli a capire questi paleo ebrei, ma anche qui c’è una buona spiegazione. ;)

Besasea non devi fare pause, scrivi come hai sempre fatto, riguardo la moderazione e lo spostamento in cartelle mi sembra che sia inerente a contenere commenti spesso OT anche se non potendoli selezionare nel contenuto capita che qualche parte a tema venga esclusa, alla fine la discussione "calendario ebraico" è talmente ricca di interpretazioni e anche di contestazioni che sembra quasi una pagina del Talmud che sappiamo che è l’elettrocardiogramma del pensiero ebraico, qualche volta sfavorevole al paziente stesso, qualche volta favorevole, ma sanno i medici che la cartella clinica va letta nel suo insieme.
Tra qualche minuto si entra nello shabbat, domani si legge la parashat “Va’jeshev”, Genesi 37/1)
Shabbat Shalom
Noiman

noiman
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Re: Calendario ebraico

Messaggio da noiman »

Tempesta in un bicchier d’acqua :-O , non essere d’accordo fa parte del commento, Gianni pensa che il significato di Shabbat riferito a Shavuòt è letterale? ....Lò bajàh :-??

Non vedo il problema, ciascuno ha in mano gli elementi per trarre le sue conclusioni, facciamo così, ricominciamo da capo,nessun rancore o timore, chiunque con le giuste forme e le parole appropriate può sostenere quello che pensa, ma ha il dovere di fornire le fonti, cioè documentare dove ha tratto quella particolare conclusione o solamente deduzione, è sicuramente singolare che Waiqrà abbia impegnato la parola Shabbat pur non corrispondendo effettivamente al settimo giorno, Gianni ha spiegato il perché ?

Forse la risposta si può ritrovare entrando nel significato profondo del termine e nel suo significato ermeneutico, la connessione con l’omer, i Shalosh Regalim , ma non è il caso perché la questione è molto complessa.
Ho parlato dei sadducei, ebbene non ho citato la fonte pur sapendo che c’è un riferimento nelle opere di Giuseppe Flavio , dovrei fare una ricerca che sono in grado di compiere sul testo cartaceo che prende polvere in biblioteca, non l’ho fatto per mancanza di tempo e tutti i nostri lettori non si sono agitati ne hanno replicato, perché? ….. Sadducei, farisei e tutte le sette e sottosette sono per una questione culturale considerati come pendagli e ciondoli ingombranti del giudaismo descritto dai vangeli, se non ne avessero parlato loro non sapremmo neanche che sono esistiti, gli stessi farisei non si definivano, ma se avessi postato la stessa affermazione in un ambiente ebraico avrebbe suscitato mille domande e richiesto non solo una fonte ma tante fonti.
Pur considerando Besasea un grande conoscitore ed esperto di questioni ebraiche non ritengo che si sia offeso, certamente ogni tanto c’è andato pesante a iniziare dalla sua firma in fondo al testo, fa parte del suo carattere e sicuramente lo leggeremo per molto.
Noiman

noiman
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Re: Calendario ebraico

Messaggio da noiman »

Non credo che Besasea abbia un problema e neanche che se la prenda troppo, Shay non esagerare, :YMHUG: d’altra parte sei tu che lo conosci meglio, vi siete parlati, scritti, non c’è nessun mistero o cosa da sapere, Gianni non se la prende affatto … ha scritto quello che pensa, giusto o sbagliato che sia fa parte della discussione, equinozio?
Un parolone.. quello che conta è quello che si vede quando la luna, nera, arancione non c’è, nel senso che non si vede ma si sa che c’è e non è caduta sotto il tavolo, dunque c’è e non si vede, allora bisognava attendere di vedere. Da qui nasce l’inghippo !
Magari Gianni è un samaritano, che ne so…. Ma mi piace lo stesso…
Noiman
noiman
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Re: Calendario ebraico

Messaggio da noiman »

Si ! ……Shay e grazie per l'auguri, spero che Besasea li abbia ricevuti.

Mi sa che il principio era il buon senso, confrontarsi con mesi di 29, 30 giorni, con la regola che il giorno attribuito poteva essere assegnato al mese precedente o successivo se l’avvistamento tramite testimoni avveniva ben oltre lo spazio spartiacque secondo la tradizione che definiva l’ inizio del nuovo giorno dalla sera, , בין הערבים, letteralmente tra le due sere, non per niente chiamiamo shachrit da shakkhor, “nero” la preghiera mattutina che è nel nuovo giorno ma che ha la coda nel buio.

Gianni ha scritto:
A volte i rabbini rimandavano deliberatamente rosh khòdesh in modo da impedire che il Giorno dell'Espiazione cadesse di venerdì o di domenica". - The Ency. of Judaism, Geoffry Widoger, Macmillan, N.Y., 1989, pag. 502.

Ebbene si! Il calendario di D-o è l’universo stesso, ma gli uomini vivono sulla terra, e la Torah è diventata materiale, ci vuole il vino per fare kiddush, la matzà per fare Pesàch, i lulavim per fare Sukkot, la questione è semplice ma nessuno dei maestri (rabbini) :-O ha escluso che kippur capiti anche di shabbat.

Quindi tutta la questione è lo spicchio di luna su cui ci siamo liquefatti,? non è importante, quello che contava era mantenere in ordine i campi, non seminare quando non era ora e raccogliere quando era ora, i contadini sapevano già allora che il pane era meglio della farina, per fare di orzo e grano farina occorreva seminare nel momento giusto.
Mi viene in mente “ Gli uccelli che sotto il cielo non seminano, non raccolgono e non stipano nei granai, o i gigli del campo che crescono senza affaticarsi ne tessere. Non è il canto del contadino ma quello di un poeta.

Mi rendo conto che nell'insieme la mia spiegazione è semplicistica, ma di fatto per me questo è il succo di tutta l’intera discussione.
Noiman
e shàvua tov a tutti.

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