Calendario ebraico

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Gianni
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Re: Calendario ebraico

Messaggio da Gianni »

Caro Besàseà, come ho detto, non intendo riprendere la discussione sul calendario. Nel mio sito trovi tutto ciò che secondo me c’è da dire e tu – te lo riconfermo – sei qui liberissimo di commentare e criticare ciò che vuoi.

Sulla luna – cristiana, buddista o ebrea -, se me la passate, c’è altro da dire:
https://www.youtube.com/watch?v=iOkaOYk ... icaChannel
https://www.youtube.com/watch?v=taT8sW4 ... noMusicRed

https://www.youtube.com/watch?v=NaHnBk6 ... etti-Topic


:-)
chelaveritàtrionfi
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Re: Calendario ebraico

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Grazie Besàseà, anche tu ti stai dimostrando saggio :-)
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
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Gianni
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Re: Calendario ebraico

Messaggio da Gianni »

Besàseà, ribadendo che sei libero di commentare e di criticare ciò che scrivo – il che è per me cosa ovvia e scontata, quindi non è una concessione ma solo un atteggiamento di onestà intellettuale –, mi attendo che tu riporti ciò che davvero scrivo e non ciò che pensi che io abbia scritto.

Voglio perciò fare una precisazione. E sia chiaro che non intendo sollevare una polemica né tantomeno chiederti ragione delle tue parole. Mi riferisco a queste tue affermazioni:
«Quelli della chiesa di Dio […] dicono che kessè e chag entrambi si riferiscono al primo di Nissan. Anche Gianni ha scritto così».
Se lo sostengano le Chiese Cristiane di Dio io non lo so e non mi interessa appurarlo, ma io non ho mai sostenuto ciò che mi attribuisci. A pagina viewtopic.php?f=8&t=2171 di questo forum avevo scritto:
«Il passo di Sl 81:3 (nel Testo Masoretico si trova al v. 4) è di solito tradotto male, come fa la NR: “Suonate la tromba alla nuova luna, alla luna piena, al giorno della nostra festa”. Questa traduzione è assurda e mette il Tanàch in contraddizione con se stesso. La Toràh menziona le sante Feste di Dio in Nm 10:10, e tra queste c’è il novilunio, ma non c’è alcuna mitsvà per la luna piena. In Sl 81:3 (81:4) siamo di fronte ad un parallelismo sinonimo: ciò che è detto nel primo emistico (“Suonate la tromba alla nuova luna”) risuona come una eco nel secondo emistico. Il versetto si chiude con le parole leyòm khaghènu, “per [il] giorno della festa di noi”, al singolare: si tratta dello stesso identico giorno. Il secondo parallelo recita: bakèseh. Kèse (כֶּסֶא) non indica il plenilunio, e neppure un tempo fissato, ma “il momento in cui è nascosta [coperta dall’oscurità]”. In assiro, kusêu indica una copertura. Il “giorno della nostra festa”, al singolare, è nel parallelismo sinonimo luna nuova e luna nascosta».
Ora, che mai c’entra il primo di nissàn?!

Se ancora non è chiaro, ripeto il mio pensiero allargando la considerazione.

Il Sl 81, come tutti i salmi, è ricco di parallelismi. Questo stupendo modo espressivo è tipicamente ebraico. Ci sono tre tipi di parallelismo: sinonimo, antitetico e progressivo. Nel parallelismo sinonimo viene ripetuto nel secondo parallelo, con parole diverse, ciò che è stato espresso nel primo parallelo. Un esempio lo abbiamo in Sl 81:2: “Esultate in Dio potenza di noi, acclamate a [il] Dio di Giacobbe”. Qui il parallelismo sinonimo è doppio: “Esultate” = “acclamate”; “Dio potenza di noi” = “Dio di Giacobbe”.
Il parallelismo sinonimo è un formidabile strumento ermeneutico: quando uno dei due paralleli non è chiaro, l’altro parallelo lo chiarisce. Se, ad esempio, non fosse chiaro al v. 5 in cosa consiste “un giudizio del Dio di Giacobbe”, il parallelo sinonimo ci fa sapere che è “un precetto per Israele”. Di nuovo, al v. 10, “non ci sia in mezzo a te un dio estraneo” equivale a “non prostrarti a un dio straniero”.

In Sl 81:4 siamo di fronte ad un parallelismo sinonimo in cui “suonate nel novilunio un corno [shofàr]” equivale a “nel כֵּסֶה [kèseh]”. Tradurre kèseh con plenilunio è una doppia assurdità: 1) il novilunio non equivale al plenilunio; 2) mentre abbiamo il comando biblico di festeggiare il novilunio, non abbiamo alcun comando per il plenilunio. E sia chiaro che non possiamo intendere il parallelismo come antitetico (del tipo ‘fate il bene e odiate il male’), perché il testo stesso non lo consente, dato che ha un unico verbo che regge entrambi. Neppure può essere un parallelismo progressivo (del tipo ‘ubbidisci a tuo padre, osserva i comandi di Dio’), perché vi è detto “per [il] giorno [della] festa di noi”. Lo shofàr va suonato nel novilunio, “nel כֵּסֶה [kèseh]”, “per [il] giorno [della] festa di noi”. Si noti che “giorno” e “festa” sono al singolare.
Da tutto ciò si deduce che novilunio e כֵּסֶה [kèseh] si equivalgono, che ambedue indicano la stessa cosa (parallelismo sinonimo) e che questa stessa cosa è un giorno, una festa (al singolare).

È questo il mio vero pensiero. Tutto chiaro, Besàseà?
Grazie per l’attenzione.
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Maria Grazia Lazzara
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Re: Calendario ebraico

Messaggio da Maria Grazia Lazzara »

Tiger ha scritto: giovedì 8 dicembre 2022, 21:08
Certo che se io dovessi tradurre tutto ciò che ha postato Shay”, penso che una cinquantina d'anni non mi basterebbero, e molto probabilmente non riuscirei mai a farlo :-)
Ho preso una decisione più sbrigativa: ho bruciato tutti i calendari che ho in casa :-)
🤔😉🤗
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Gianni
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Re: Calendario ebraico

Messaggio da Gianni »

- - -.
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Re: Calendario ebraico

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Shay ha scritto: domenica 11 dicembre 2022, 15:20 Te la faccio io una precisazione bella grossa grossa: Gli ebrei hanno sempre inteso כֵּסֶה come novilunio (prima falce), ma mai plenilunio. Chiaro?
Vuoi che te la faccio io invece la precisazione grossa? Forse in tutti gli avvisi che ho dato non sono stato abbastanza chiaro
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Re: Calendario ebraico

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

כֶּסֶא keçeʼ, keh'-seh; o כֶּסֶה keçeh; apparentemente da H3680 ; propriamente, la pienezza o la luna piena, cioè la sua festa:—(tempo) fissato.
https://www.blueletterbible.org/lexicon ... 0/wlc/0-1/
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Re: Calendario ebraico

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Sta diventando un lavoro :-O . Se il termine in siriaco vuol dire qualcosa di coperto, come il berretto, può riferirsi non proprio alla luna piena ma al periodo coperto dalle festività o alla luna nascosta. Appena ho tempo faccio una ricerca dettagliata. Al momento vi posto questo:


Keil e Delitzsch Commentario biblico sull'Antico Testamento

La convocazione in Salmo 81:2 è rivolta a tutta la congregazione, in quanto הריעוּ non si intende il fragore delle trombe, ma come in Esdra 3:11 , e frequentemente. La convocazione nel Salmo 81:3 è indirizzata ai leviti, ai cantori e ai musicisti nominati in relazione ai servizi divini, 2 Cronache 5:12 , e frequentemente. La convocazione nel Salmo 81:4 è rivolta ai sacerdoti, ai quali fu affidato non solo il suono delle due (poi centoventi, vid., 2 Cronache 5:12 ) trombe d'argento, ma che compaiono anche in Giosuè 6,4 e altrove (cfr Salmo 47,6 con 2 Cronache 20,28) come i soffiatori dello shophar. Il Talmud osserva che dalla distruzione del Tempio i nomi degli strumenti שׁופרא e חצוצרתּא sono soliti essere confusi l'uno con l'altro (B. Sabbath 36a, Succa 34a), e, confondendoli, deduce da Numeri 10:10 il dovere e significato del soffio dello shophar (B. Erachin 3b). Anche la lxx rende entrambi con σάλπιγξ; ma il linguaggio biblico menziona שׁופר e חצצרה, un corno (più in particolare un corno di montone) e una tromba (di metallo), fianco a fianco nel Salmo 98:6 ; 1 Cronache 15:28, ed è quindi consapevole di una differenza tra loro. La Tפra non dice nulla sull'impiego dello shophar in relazione al servizio divino, tranne che l'inizio di ogni cinquantesimo anno, che proprio per questo motivo è chiamato שׁנת היּבל, annus buccinae, deve essere reso noto dal segnale del corno in tutto il terra ( Levitico 25:9). Ma proprio come la tradizione per mezzo di un'inferenza dall'analogia fa derivare il suono dello shophar il primo di Tishri, l'inizio dell'anno comune, da questo precetto, così sulla base del brano del Salmo davanti a noi, assumendo che בּחרשׁ , lxx ἐν νεομηνίᾳ, si riferisce non al primo di Tishri ma al primo di Nisan, possiamo supporre che l'inizio di ogni mese, ma, in particolare, l'inizio del mese che era allo stesso tempo l'inizio dell'ordine dell'anno ecclesiastico, è stato celebrato da un soffio di shophar, come, secondo Giuseppe Flavio, Bell. iv. 9, 12, l'inizio e la fine del sabato veniva annunciato dall'alto del Tempio da un sacerdote con la salpinx. Il poeta intende dire che la festa della Pasqua deve essere salutata dalla congregazione con grida di gioia, dai Leviti con musica, e anche a partire dalla luna nuova (neomènia) del mese di Pasqua con il suono degli shophar, e che questo deve essere continuato alla festa della stessa Pasqua. La festa della Pasqua, per la quale Hupfeld escogita una cupa fisionomia,
(Nota: nella prima delle sue Commentationes de primitiva et vera festorum apud Hebraeos ratione, 1851, 4to.)

era una festa gioiosa, il Natale dell'Antico Testamento. 2 Cronache 30:21 testimonia l'esultanza del popolo e la musica chiassosa dei sacerdoti leviti, con la quale veniva celebrata. Secondo Numeri 10:10 , il suono della tromba dei sacerdoti era collegato ai sacrifici; e che l'uccisione degli agnelli pasquali abbia avuto luogo durante il Tantaratan dei sacerdoti (note lunghe intervallate da note acute e acute, תקיעה תרועה וקיעה), è almeno espressamente riferito al servizio postesilico.

(Nota: Vid., il mio saggio sui riti pasquali durante il tempo del secondo Tempio nel Lutero. Zeitschr. 1855; e cfr. Armknecht, Die heilige Psalmidoe (1855), S. 5.)

La locuzione נתן תּף deriva dalla locuzione נתן קול, secondo la quale נתן significa direttamente: intonare, intonare, far sentire. Riguardo a כּסה ( Proverbi 7:20כּסא) la tradizione è incerta. L'interpretazione talmudica (B. Rosh ha-Shana 8b, Betza 16a, e il Targum che ne è tratto), secondo la quale è il giorno della luna nuova (il primo del mese), in cui la luna si nasconde , cioè, non si vede affatto al mattino, e la sera solo per poco tempo subito dopo il tramonto, e l'interpretazione che viene adottata da una schiera ancora più imponente di autorità (lxx, Vulgata, Menahem, Rashi, Jacob Tam, Aben-Ezra, Parchon e altri), secondo i quali un tempo fissato mediante calcolo (da כּסה uguale a כּסס, computare) è così chiamato in generale, sono controbilanciati dall'uso del siriaco, in cui Keso denota l'intero moon come la luna con il globo coperto, cioè pieno, e quindi il quindici del mese, ma anche il tempo da quel momento in poi,1 Re 12:32 del quindicesimo giorno dell'ottavo mese, 2 Cronache 7:10 del ventitreesimo giorno del settimo mese, in entrambi i casi della Festa dei Tabernacoli), dopo di che, anche nel brano davanti a noi è reso wa-b-kese, che un glossario siro-arabo (in Rosenmller) spiega festa quae sunt in medio mensis. Il Peshto qui, come il Targum, procede dalla lettura חגּינוּ, che, seguendo il lxx ei migliori testi, è da scartare rispetto al singolare חגּנוּ. Se invece si deve leggere chgnw, e כּסה (secondo Kimchi con Segol non solo nella seconda sillaba, ma con doppio Segol כּסה, dopo la forma טנא uguale a טנא) significa non interlunio, ma plenilunio (invece di che anche Girolamo ha in medio mense, e in Proverbi 7:20, in die plenae lunae, Aquila ἡμέρᾳ πανσελήνου), allora si intende o la Festa dei Tabernacoli, che è chiamata assolutamente החג in 1 Re 8:2 ( 2 Cronache 5:3 ) e altrove, o la Pasqua, che è anche così chiamato in Isaia 30:29 e altrove. Qui, come ci convincerà il Salmo 81,5 , si intende quest'ultima, la festa degli azzimi, il cui porticato è, per così dire, ערב פּסח insieme alla ליל שׁמּרים ( Es 12,42 ), la notte dal dal quattordicesimo al quindici di Nisan. In Salmo 81:2 , Salmo 81:3sono chiamati a dare il benvenuto a questa festa. Il suono dello shophar annuncia l'inizio del mese di Pasqua, e all'inizio del giorno di Pasqua che apre la festa degli azzimi deve essere rinnovato. La ל di ליום non è intesa temporalmente, come forse in Giobbe 21:30 : al giorno uguale al giorno; poiché perché non era ביום? È piuttosto: verso il giorno, ma בכסה presuppone che il giorno sia già arrivato; è lo stesso Lamed del Salmo 81:2 , il suono dello shophar deve riguardare questo giorno di festa, deve suonare in suo onore.
https://biblehub.com/commentaries/psalms/81-3.htm
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Re: Calendario ebraico

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Rosh Hashanah 8a17-8b1,2 - The William Davidson Talmud(Koren - Steinsaltz)

,מִמַּאי דְּתִשְׁרִי הוּא? דִּכְתִיב: ״תִּקְעוּ בַחֹדֶשׁ שׁוֹפָר בַּכֵּסֶה לְיוֹם חַגֵּהוּ״

La Gemara solleva una domanda: da dove si sa che il giorno del giudizio è a Tishrei? Come è scritto: "Suona uno shofar alla luna nuova, al tempo coperto per il nostro giorno di festa" ( Salmi 81:4 ). Che è il giorno del Festival



שֶׁהַחֹדֶשׁ מִתְכַּסֶּה בּוֹ — הֱוֵי אוֹמֵר זֶה רֹאשׁ הַשָּׁנָה. וּכְתִיב: ״כִּי חֹק
.לְיִשְׂרָאֵל הוּא מִשְׁפָּט לֵאלֹהֵי יַעֲקֹב ״

su cui la luna è coperta, cioè nascosta? Devi dire che questo è Rosh HaShana, che è l'unico festival che si verifica all'inizio di un mese, quando la luna non si vede. Ed è scritto nel versetto successivo: "Poiché questo è uno statuto per Israele , un giudizio del Dio di Giacobbe " ( Salmi 81:5 ), sottintendendo che questo è il giorno del giudizio.


תָּנוּ רַבָּנַן: ״כִּי חֹק לְיִשְׂרָ הוּ מִשְׁפָּט לֵהֵי יַעֲקֹב ״ - מְלַמֵּד מְלַמֵּד שֶׁין
בֵּית דִּין שֶׁל מַעְלָה נִכְנָסִין לַדִּין ֶלָּ כֵּן כֵּן קִידְּשׁ בֵּית דִּין שֶׁל ַחֹדֶשׁ
.חֹדֶשׁ

Riguardo a questo stesso versetto, i Saggi insegnarono in una baraita : “Poiché questo è uno statuto per Israele , un giudizio del Dio di Giacobbe ”; questo insegna che la corte celeste non si riunisce per il giudizio fino a quando la corte terrena non ha santificato il mese, una volta che il Sinedrio ha dichiarato quel giorno come Rosh HaShana.
https://www.sefaria.org/Rosh_Hashanah.8 ... y&lang2=en


Beitza 16a2 Il William Davidson Talmud(Koren-Steinsaltz)


אָמַר רַבִּי אֲבָהוּ , מַאי קְרָאָה: ״תִּקְעוּ בַחֹדֶשׁ שׁוֹפָר (בַּכֵּסֶא) לְיוֹם
,חַגֵּנוּ״, אֵיזֶהוּ חַג שֶׁהַחֹדֶשׁ מִתְכַּסֶּה בּוֹ — הֱוֵי אוֹמֵר זֶה רֹאשׁ הַשָּׁנָה
.וּכְתִיב: ״כִּי חֹק לְיִשְׂרָאֵל הוּא מִשְׁפָּט לֵאלֹהֵי יַעֲקֹב ״

Rabbi Abbahu disse: Qual è il versetto da cui deriva questo detto? La fonte è: "Suona lo shofar alla luna nuova, nel tempo nascosto per il nostro giorno di festa" (Salmi 81:4). In quale Festa si nasconde la luna nuova? Devi dire che è Rosh HaShana, che si verifica il primo del mese, quando la luna non è ancora visibile, mentre la luna è visibile durante le altre festività, che si verificano a metà del mese. Ed è scritto nel versetto successivo: “Poiché è uno statuto [ ḥok ] per Israele , un giudizio del Dio diGiacobbe ” (Salmi 81:5).
https://www.sefaria.org/Beitzah.16a.2?l ... l&lang2=en
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
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Re: Calendario ebraico

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כָּסָה kasah coprire

[ כָּסָה ] verbo coprire (tardo ebraico כָּסָה Pi; aramaico כְּסָא principalmente Pa; Pa`el nascondere, coprire ; coprire , indumento ; arabo ( ) vestire , indumento ; assiro kusû , ricoprire: kusîtu , indumento Dl HWB 342 ) — Qal , solo Participio attivo כֹּסֶה ; —

Genesi 18:17
HEB: וַֽיהֹוָ֖ה אָמָ֑ר הַֽמְכַסֶּ֤ה אֲנִי֙ מֵֽאַבְרָהָ֔ם
NAS: disse, Mi nasconderò ad Abramo

Esodo 10:5
HEB: וְכִסָּה֙ אֶת־ עֵ֣ין
NAS: Copriranno la superficie

https://bibleapps.com/hebrew/3680.htm
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