Calendario ebraico

chelaveritàtrionfi
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Re: Calendario ebraico

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

noiman ha scritto: sabato 26 novembre 2022, 20:22 Sicuramente la discussione è diventata molto impegnativa e dificile da seguire, esaurite le solite polemiche sta diventando una buona discussione.

Mi pare di capire che tutto il confronto ruoti intorno alla luna nuova, la differenza tra novilunio astronomico e reale, mi pare di aver anche inteso che nel novilunio astronomico la luna è del tutto invisibile e perché si veda il primo spicchio occorre attendere due giorni, di fatto il novilunio è già avvenuto.

Oggi ho letto uno studio di Giulio Bemporad completato nel 1934 dalTitolo: "Il Calendario Ebraico" è da questo che ho tratto alcune riflessioni.
Bemporad afferma che è possibile scorgere il novilunio prima a Londra che a Gerusalemme che distano oltre 2 ore nel fuso orario, il rinvio del novilunio avviene quando questo cade di domenica, mercoledì e venerdi e in più anche se cade nel pomeriggio, questo spostamento non è solo compreso ma direi anche osteggiato, bisognerebbe chiederlo a Hillel che mise mano al calendario già in uso in Eretz Israel e sicuramente conosciuto dalle altre civiltà lì intorno, è possibile anche prima di Avrahàm, nonostante tutti calcoli fatti da Hillel l’errore tra l’anno solare e anno lunare rimane e questo sembra che abbia spostato negli ultimi secoli di oltre sette giorni la pasqua ebraica ,questo è avvenuto in modo progressivo, lo slittamento si aggraverà nei prossimi secoli.
Si è detto che nella Torah i mesi non erano nominati ma numerati come i giorni, questo prima della deportazione babilonese, al ritorno gli ebrei si portarono i nomi dei mesi , gli angeli e altre cianfrusaglie. :-O
Eppure nella Torah troviamo menzionato Aviv come un mese, per chi sa l’ebraico Aviv significa “primavera” da cui nasce il nome della seconda città di Erez Israel , Tel Aviv, ma se vogliamo approfondire bisogna rivedere questa parola e scopriamo che centra molto con il calendario e la necessità di centrare nell’anno ebraico le date e i periodi per le feste giuste nonostante che la precisione balistica è un’altra cosa. :-O :-?
Qualcuno ritiene che gli ebrei non osservino il calendario divino ma siano sottoposti alle regole rabbiniche, che rimane al momento una ipotesi plausibile, secondo il sottoscritto quando D-o creò il mondo aveva previsto la carie dentaria , i fossili dei dinosauri e il Sinedrio. :))
Non conoscendo l’astronomia nel il greco posso solo offrire quello che sono in grado di comprendere confrontandomi con quanto ho studiato.
Una spiegazione per שמור את חדש האביב ועשת פסח”Osserva il mese di Aviv e fai Pesàch”, (Dvarim 16/1) impegna il termine aviv comunemente tradotto come il nome di un mese, in realtà il primo significato di questa parola era “spiga verde” , nel senso di non ancora matura, il mese di riferimento in cui le spighe sono ancora verdi è tra marzo e inizio aprile , mesi di primavera, ovvero nei pressi del solstizio di fine inverno, questo lo sappiamo anche perché nel libro di Shmòt troviamo un altro dettaglio והפשתה והשערה נכתה כי השערה אביב והפשתה גבעל “Lino e orzo, fu colpito l’orzo poichè era spiga [aviv] e il lino era gemma”(Shmòt 9/31), questo lo leggiamo in riferimento alla piaga della grandine che colpì i raccolti dell’Egitto non ancora maturi, quindi il mese di אביב non era ancora diventato o interpretato come il nome di un mese, successivamente neanche aviv sfuggirà alla regola di diventare un nome proprio, ma l’agiografo in questo contesto non fa riferimento al mese ma sottolinea uno stato di maturazione del grano e dell’orzo, "se è vero che una rondine non fa primavera è altrettanto vero che le rondini compaiono di primavera", il periodo indicato da Shmòt era sicuramente primavera o presso all’equinozio primaverile, l’espressione che ritroviamo nel libro di Shmòt היום אתם יצים בחדש האביב “Oggi voi uscite nel mese di Aviv” (Shmòt 13/4), va letta come “nel mese della spiga” , qualcosa del genere come da noi si indica il mese delle rose o delle ciliegie, il rafforzativo della ה in aviv è una forma di patronimico agricolo, ma forse Gianni mi può correggere (mannaggia avessi fatto il liceo classico….invece che l’astronauta). #:-S
Bene, vediamo cosa succede ora.
Noiman

Ciao Noiman. :-) :-) Sono io che ho scritto che dopo Babilonia gli ebrei nel loro calendario nominarono i mesi in maniera analoga a quelli babilonesi:

Mesi Ebraici:
Nisan, Iyar, Sivan, Tammuz, Av, Elul, Tishri, Cheshvan, Kislev, Tevet, Shevat e Adar (Adar II o Adar Beit).

Analogo babilonese:
Nisanu, Ayaru, Simanu, Dumuzu, Abu, Ululu, Tashritu, Arakhsamna, Tebetu, Shabatu, Adaru

I nomi dei mesi babilonesi, sono proprio quelli delle 12 costellazioni, rispettivamente:
Contadino (Ariete), Toro, Pastore (Gemelli), Granchio (Cancro), Leone, Spiga (Virgo – Vergine), Bilancia, Scorpione, Arciere (Sagittario), Capra Pesce (Capricorno), Gigante (Acquario), Pesci

Fonti:
https://it.wikipedia.org/wiki/Calendario_ebraico
https://www.lavia.org/italiano/archivio ... kkadIT.htm

Ho scritto anche:

Etanim era il mese dei frutti, (1Re 8,2), Bul quello delle piogge (1Re 6,38), e Ziv il mese dei fiori (1Re 6,1).Abib, mese delle spighe (Es. 9:31; Levitico 2:14;Es 13:4; Levitico 23:9-13), e il nome a'-bib ('abhibh) pare voglia dire “giovane spiga” .

E tu hai specificato:
Aviv significa “primavera”.. aviv comunemente tradotto come il nome di un mese, in realtà il primo significato di questa parola era “spiga verde” , nel senso di non ancora matura, il mese di riferimento in cui le spighe sono ancora verdi è tra marzo e inizio aprile , mesi di primavera, ovvero nei pressi del solstizio di fine inverno.
Nel periodo di Nisan (Aviv) la terra si trova in congiunzione con il sole e con la costellazione dell’Ariete (Contadino). Le congiunzioni erano molto importanti perché rappresentavano l’inizio e la fine di un ciclo. Un ciclo può essere rappresentato con una circonferenza ed il punto di partenza a = 0° corrisponde con il punto di arrivo a 360°, ovvero il punto di nascita corrisponde al punto di morte, ricominciando con la rinascita e così all’infinito.
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
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Re: Calendario ebraico

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Shay ha scritto: sabato 26 novembre 2022, 21:38
chelaveritàtrionfi ha scritto: sabato 26 novembre 2022, 11:42 Caro Massimo io ho parlato dell’analisi dei dati storici nel post babilonia e non di cosa facevano gli ebrei. Ho scritto secondo me, ma il secondo me non conta. Così come il calendario sia cambiato può anche essere che anche questa usanza del capomese sia stata presa. In ogni caso gli ebrei mantennero il loro giorno da sera a sera a differenza dei babilonesi. Ma ripeto, il libro dell' astronomia che risale al secondo secolo a.E.V. da indizi precisi su un certo periodo. Non avete letto i passi, ma va bene così.

E quali sarebbero questi indizi? Io non li ho scorsi.
Quando si vuole dimostrare una nuova tesi non basta mettere in dubbio la vecchia, bisogna dimostre la nuova. Tu parli di altri popoli che vissero in altre arie geografiche e a tuo dire le loro usanze metterebbero in dubbio il capomese ebraico che consiste nella luna crescente. Non ti pare che ci sia qualcosa che stona?

Se ai tempi post esilici si usava fare come oggi e di ciò ne abbiamo avuto dimostrazione, si può presumere che anche nell'epoca dell'Esodo fu così. Non c'è ragione di pensare di no.
Gli indizi sono questi. Il libro degli enochiani, che risale al II secolo a.E.V., chiama “novilunio” il primo giorno in cui la luce del sole comincia ad illuminare la luna per metà di un settimo di luce. Descrive la luna come un disco vuoto sul quale vengono poste 15 parti di luce del sole. Metà disco è composto da 7 settimi (+ metà di un settimo) e l’altra metà disco di altri 7 settimi (+ metà di un settimo) per un totale di 14+1 parti di luce. Iniziando da una parte di luce (metà di un settimo) essa viene illuminata completamente nei successivi 14 giorni (luna piena, dirimpetto al sole), prendendo un settimo al giorno di luce. Il 30 mattina, la luna sorge ad oriente insieme al sole quando il disco è vuoto ma illuminato della metà di un settimo della luce del sole. Questa fase rappresenta l’inizio della luna. Ogni giorno prende un settimo di luce e il primo giorno (capomese) è considerato quando la luna viene illiminata di un settimo. A 7 settimi si arriva al quarto di luna e dopo 14 settimi alla luna piena, in 15 giorni. Da qui, inizia la fase decrescente in cui viene sottratto un settimo di luce fino al 15esimo giorno, quando tutta la luce scompare, a volte non sono 30 i giorni totali del mese, ma a volte 29 giorni e a volte 28.

E’ tutto un gioco di matematica per descrivere il ciclo della luna, ma comunque risulta che è in linea con il capomese secondo i babilonesi.

Io parlo degli egiziani, che consideravano un giorno dall'alba all'alba, che consideravano il capomese alla congiunzione luna - sole (inizio di un nuovo ciclo) e che gli ebrei (erano soli ebrei?) dopo aver vissuto molti anni in Egitto, ne uscirono sotto la guida di Mosè esattamente nel mese delle giovani spige (Abib). Durante l'esodo vennero date le leggi scritte. Qual'era il loro capomese secondo il calendario lunare? Uno che già osservavano in precedenza oppure il capomese egizio? Però sappiamo che gli fu comandato da Y-h di osservare il giorno da sera a sera.

La mia è un'ipotesi e non una tesi. Cerco che si deve dimostrare e l'ho scritto. Come si dimostra? Allo stesso modo: storia e analisi dei termini (e qui dovete aiutarmi voi perchè io posso fare solo osservazioni).

Poi via via si arriva all'esilio babilonese e alla nuova liberazione. I babilonesi consideravano il capomese il giorno dopo l'apparizione del primo falcetto di luce (primo settimo). Al tempo di Zorobàbele e Yeshùa e successivamente con Esdra e Neemia cosa succede? Quindi arriviamo all'epoca dei Seleucidi (piena era ellenistica).

Abbiamo diverse fasi. Ora sappiamo che anche per gli enochiani, nel II secolo a.E.V., il capomese era l'apparizione del primo settimo di luce lunare ed il 30 del mese uscente appariva metà di un settimo (quindi si cominciava a vedere la luna).
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Re: Calendario ebraico

Messaggio da Gianni »

Desidero ringraziare Noiman che con le sue parole serene e tranquille ha esposto “lo stato dell'arte” (che meglio sarebbe chiamare punto della situazione, perché finora ho letto da parte di alcuni solo sgarbatezza e offese gratuite, che arte davvero non sono). Con la sua consueta pacatezza e gentilezza, che tanto ce lo fa amare ed apprezzare, Noiman ci ha ricordato alcuni punti fermi:
.
Noiman ci ricorda che nell’attuale calendario ebraico “il rinvio del novilunio avviene quando questo cade di domenica, mercoledì e venerdì”. Poi Noiman osserva che “questo spostamento non è solo compreso ma” “anche osteggiato” e, con la sua piacevole ironia conclude che “bisognerebbe chiederlo a Hillel che mise mano al calendario già in uso in Eretz Israel”.
Da parte mia, e senza voler strumentalizzare le parole di Noiman, noto la sua correttezza nel chiamare con il suo nome gli aggiustamenti di Hillel: spostamento. E aggiungo che non occorre aver fatto il Liceo Classico né aver studiato Astronomia per capire che siccome la settimana è del tutto indipendente dal conteggio dei giorni del mese, per dirla in modo schietto, il primo giorno del mese cade quando gli pare e piace (in maniera un po’ più elegante: cade quando cade, cade quando capita). È in uno dei diversi calendari ritrovati a Qumran che l’anno doveva iniziare sempre nello stesso giorno, il che è una distorsione. Ora, che l’anno non possa iniziare di domenica, mercoledì e venerdì è altrettanto distorsivo, se non di più. In questo caso finiscono i giochetti del conto delle ore per cercare di far entrare la prima falce visibile nel novilunio. Detto chiaro: che l’anno non possa iniziare di domenica, mercoledì e venerdì è una decisione presa a tavolo e condizionante. Il calendario divino naturale viene stravolto.
Aggiungo un’altra considerazione: chi ha dimestichezza con la Sacra Scrittura sa che il Tanàch è ricco di “se”, specialmente nei casi in cui Dio stabilisce delle nome. Nella biblistica si chiama forma casistica, ed è del tipo: ‘Se … allora tu farai così e così …’. Questo modo espressivo è ben diverso dalla forma apodittica, che semplicemente enuncia. Quando Dio stabilisce le regole per definire il primo mese dell’anno e il primo giorno del mese viene usata la forma apodittica. Fu Hillel a prendersi la libertà di stravolgere le disposizioni divine inserendovi la forma casistica (se l’anno inizia di domenica, mercoledì e venerdì va fatto uno spostamento) e lo fece con una gravissima aggravante. Mentre nel Tanàch la forma casistica era applicata da Dio stesso, nel calendario l’applicò lui sfigurando la forma apodittica usata da Dio.

Noiman scrive: “Mi pare di aver anche inteso che nel novilunio astronomico la luna è del tutto invisibile e perché si veda il primo spicchio occorre attendere due giorni, di fatto il novilunio è già avvenuto”. Noiman ha compreso perfettamente e, suo malgrado, dice un’evidente verità: quando compare il primo spicchio lunare, di fatto il novilunio è già avvenuto.

Rischiando l’immodestia osservo che quanto ho scritto più sopra sul completo ristabilimento del culto al tempo di Esdra e di Neemia è stato sottovalutato, se non addirittura ignorato. Avevo proposto una riflessione su questo:
Il 12º giorno del 1º mese, nissàn, erano partiti per andare a Gerusalemme; la mano di Dio era su di loro, e lungo la strada Dio li protesse dai nemici e dalle imboscate; poi rimasero lì tre giorni (8:31,32), il che ci porta al 15 di nissàn.
In Nm 33:3 è detto che gli ebrei partirono dall’Egitto il 1º mese, il 15º giorno del mese di nissàn.
Poi la domanda: il rientro degli esuli in Palestina è presentato come un nuovo Esodo?
Se così fosse, avremmo un completo ritorno alla santa Toràh di Dio: come gli antichi ebrei la ricevettero dopo la liberazione dall’Egitto così gli esuli giudei la ripristinarono dopo la liberazione dalla Babilonia. Se poi si tratta solo di pura coincidenza (esiste nella Scrittura la pura coincidenza?), rimane un fatto: al tempo di Esdra e di Neemia noviluni e Feste furono ristabilite nella loro perfetta osservanza.
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Re: Calendario ebraico

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Besàseà ha scritto: domenica 27 novembre 2022, 10:56
chelaveritàtrionfi ha scritto: domenica 27 novembre 2022, 1:47 La mia è un'ipotesi e non una tesi. Cerco che si deve dimostrare e l'ho scritto. Come si dimostra? Allo stesso modo: storia e analisi dei termini (e qui dovete aiutarmi voi perchè io posso fare solo osservazioni).
Nel momento in cui tu dici che una cosa è la conseguenza di un'altra allora è già una tesi e non più una ipotesi. L'ipotesi deve partire da una ragione valida. Qual'è la tua ragione valida? Quello che ha scritto Gianni?
Se tu ipotizzi che il popolo di Israel abbia attinto la questione calendariale dall'Egitto vai incontro a vari problemi storici. Prima di tutto non abbiamo indizi a livello biblico; secondo, il popolo ebraico aveva un'organo direttivo proprio, ereditato dai tempi di Giacobbe. Terzo, dall'esame storico risulta che il popolo di Israel portò con se il suo ordinamento giuridico e la sua millennaria religione.
Quarto, l'esistenza del calendario lunare egiziano poggia su supposizioni ed interpretazioni molto albitrarie di fonti poco leggibili. La verità al giono d'oggi è che nessuno sa se sia veramente esistito un calendario lunare in Egitto.
Quinto, nella Torah abbiamo un ordine esplicito di non adottare usanze egiziane.

In conclusione non è possibile che il popolo di israel abbia ereditato questioni calendariali perché queste fanno parte dei costumi egiziani. Quindi è logico che abbiano usato quello che avevano dai tempi di Giacobbe, ovvero il calendario mesopotamico.
Ohh Besàseà la smettiamo con questa storia di Gianni? Sai qual'è il problema in questa discussione? voler assolutamente difendere una posizione. Io scrivo post troppo lunghi ma da quel poco che avete letto non mi sto schierando. Mi metto fuori dalle posizioni e cerco di capire come sono andate le cose senza incolpare nessuno. Sai come si dice in sicilia? "Pinu si ittoi a mari e tutti appressu (Pino si è tuffato in mare e tutti lo hanno seguito). La mia ragione è lo studio ed evidenziare tante cose. Non ho fatto uno studio a prescindere che devo difendere e non devo nemmeno difendere una posizione. La sto studiando con voi. Riguardo i punti che mi hai elencato, bene. Li terrò in considerazione certamente ed alla fine l'indagine etrabiblica coinciderà con quella biblica. Che problema vi fate?
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Re: Calendario ebraico

Messaggio da noiman »

Esattamente....
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Re: Calendario ebraico

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Besàseà ha scritto: domenica 27 novembre 2022, 11:21
chelaveritàtrionfi ha scritto: domenica 27 novembre 2022, 0:45 Ciao Noiman. :-) :-) Sono io che ho scritto che dopo Babilonia gli ebrei nel loro calendario nominarono i mesi in maniera analoga a quelli babilonesi:

Mesi Ebraici:
Nisan, Iyar, Sivan, Tammuz, Av, Elul, Tishri, Cheshvan, Kislev, Tevet, Shevat e Adar (Adar II o Adar Beit).
Prima di te c'è il talmud Yerushalmi che attesta che i nomi dei mesi e degli angeli provengono da Babilonia. Inoltre 6 nomi di questi mesi figurano anche nei profeti.

Hai sempre il vizio di scrivere messaggi lunghissimi e ripeti sempre le stesse cose. Vi lascio un poco da soli e vi rimettete a litigare. Vi avevo fatto una proposta e l'avete respinta. Chi ha messo avanti questa storia del novilunio astronomico fu Gianni e spetta a lui mettere la fonte e poi proseguire per gradi. Perciò vi avevo proposto di mettere il link del suo articolo qui e confrontarlo con quell'altro di quel sito antigiudaico e intanto si poteva escludere tutta qualla parte di disinformazione evidenziata da Shay. Cosa c'è di male in ciò? Perché Gianni si oppone?
Avete fatto una confusione incredibile in questa discussione e siete ancora ai preliminari e agli stupidi chiarimenti da ragazzini e poi c'è pure chi parla di me con adulazioni e fa allusioni alla mia età. Ma cosa centrano tutte queste cose?
Certo che prima di me c'è il Talmud e non solo quello. Non sarò io a scoprire l'acqua calda. Vero scrivo post lunghissimi io però mi vado a leggere i papiri che mi portate all'attenzione. Mi sto studiando, tempo permettendo, tutto. A me del sito antigiudaico non interessa nulla. Quindi cosa dovrei fare ..se ci sono prima gli altri è così e basta? Buono a sapersi. Non serve allora a nulla studiare, indagare perchè è così e basta. Questo non è il mio metro. Se dovessi scegliere un maestro o se un maestro mi scegliesse per certe questioni, apprenderei in silenzio. Al momento non ci sono nessuna delle due condizioni, quindi mi sento libero di indagare e lo farò. Che problema c'è?
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Re: Calendario ebraico

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Shay ha scritto: domenica 27 novembre 2022, 8:20 Volevo inserire delle fonti, ma me le avete bloccate. Vergognatevi.
Di che blocco parli? Ti ho già scritto alcuni post fa che probabilmente hai raggiunto il limite per ogni utente o stai caricando file troppo grossi. Prima di scrivere che qualcuno ti ha bloccato e giudicare chiedi
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Re: Calendario ebraico

Messaggio da Gianni »

Shay, una volta per tutte: sto sopportando che mi accusi di disinformazione, di pontificare, di non sapere come funziona il calendario, di strumentalizzare le parole di Noiman, di sfottere, di deviare il discorso su altre cose perché non sarei stato in grado nemmeno di portare una sola fonte fra tutte quelle che hai chiesto, di non mostrare alcuna sensibilità verso il popolo ebraico e di continuare ancora quella che tu chiami la mia assurda crociata.
Non replico. Chi ci legge saprà giudicare da sé se le tue sono accuse valide oppure menzogne. Mi limito solo a dire che tu sai a malapena come funziona il moderno calendario ebraico. Per il resto, per quanto mi riguarda, sei libero di continuare ad offendermi. Il forum rimane anche a tua disposizione, perfino per calunniarmi.

Besàseà, grazie per le tue precisazioni sui manoscritti del Siracide. E grazie per aver tradotto 43:6-8 per noi. Il testo non mi pare tuttavia risolutivo. Che “la yarech è yarech di tempi che tornano” e che “il chodesh nel suo chodesh si rinnova” già lo sapevamo. Nella tua citazione mi pare ci sia una khet di troppo in חחדש, ma probabilmente è un refuso. La mia attenzione si posa però su בהשתנותו, che tu traduci “questo suo ritorno”. Prefisso bet e inserimento del dimostrativo a parte, il termine ha a che fare con השינוי, “trasformazione”? “Suo ritorno” non dovrebbe essere שׁוּב֗וֹ? Potresti cortesemente chiarirmi e darci la tua interpretazione dell’intero passo? Grazie.
A Naza dici che chi ha messo avanti questa storia del novilunio sono io e che spetta a me indicare la fonte e poi proseguire per gradi. Quale fonte? La fonte è il Tanàch, il resto sono solo ragionamenti logici. C’è però, Besàseà, il risvolto della questione: chi sostiene l’attuale calendario ebraico che fonti ha? Solo quelle relative Hillel e alle successive modificazioni. Allora la questione diventa altra. E mi spiego meglio. Se tu e l’offensivo e calunnioso Shay diceste: “Hillel e successivi non fecero altro che codificare le norme bibliche”, ciò potrebbe avere un senso, ma ci riporterebbe ancora al Tanàch. Fintanto che le vostre fonti rimangono autoreferenziali non si andrà avanti. Sarebbe come dire: “Il papa dice che Gesù è Dio”; discorso chiuso in partenza. Diverso sarebbe “il papa dice che Gesù è Dio perché è scritto nella Bibbia”; bisognerebbe allora andare ad indagare la Bibbia e nel contempo la storia della trinità. Trasposto alla nostra questione: indagine del Tanàch e nel contempo la storia del calendario ebraico moderno. La storia della trinità affonda le sue radici nell’antico paganesimo. E quella del calendario ebraico moderno dove ha le sue radici?
Domandi perché mi oppongo a mettere il link di quella che tu chiami disinformazione. Per le accuse di plagio mossemi da Shay lo avevo cercato e trovato, e anche citato. Lo cito di nuovo: http://ccg.org/.

Per te valgono solo le opere scritte in ebraico. Per me vale moltissimo la Sacra Scrittura scritta in ebraico e in aramaico, e tengo in grande considerazione le opere scritte in ebraico e in qualsiasi altra lingua, ma non le antepongo al Tanàch.
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Re: Calendario ebraico

Messaggio da noiman »

Shay è entrato in una cristalleria con una locomotiva b-) , nessuno si deve vergognare, men che mai Gianni, forse saprà Besasea ridimensionare il suo ammiratore ? Ma di fatto anch'io ammiro Besasèa, e nessuno di noi deve dimostrare niente, compreso il novilunio. :-?
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Re: Calendario ebraico

Messaggio da Gianni »

"Che fai tu, luna, in ciel? dimmi, che fai, silenziosa luna?".
Era il Leopardi e la poesia di intitola Canto notturno di un pastore errante dell’Asia. Consiglio di leggerla: è stupenda, e fa meditare.
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