Tema interessante. Credo che oggi ognuno si faccia battezzare a seconda di ciò che crede. Chi è cattolico non si pone il problema, in quanto è stato già battezzato in tenera età (in modo inconsapevole); chi vuole diventare cattolico, si farà battezzare da un sacerdote cattolico secondo il rituale prescritto dalla Chiesa Cattolica. Uno che decide di diventare un TdG, si farà battezzare dai TdG, e lo stesso vale per le altre religioni. In linea generale, chi oggi trova la fede grazie ad una congregazione religiosa, si farà battezzare presumibilmente secondo l'uso di quella congregazione religiosa.
Viceversa, chi trova la fede da solo grazie alla Scrittura, senza l'intervento di evangelizzatori che appartengono a diverse congregazioni religiose, si farà battezzare secondo l'uso descritto nella Scrittura. E qui nasce il problema. Dove lo troviamo un credente battezzatore che appartiene alla "vera" e primitiva chiesa del Signore? La risposta è più facile di quello che sembra: il mondo ne è pieno, per fortuna! Anche all'interno delle congregazioni religiose esistono credenti sinceri. Dio li conosce uno ad uno, e anche noi possiamo riconoscerli.
Ciò che conta è che il battesimo deve essere importante per il battezzato, non tanto per il battezzatore. In realtà, chi ha scelto consapevolmente in cuor suo di credere in Yeshùa e di seguire i suoi insegnamenti,
è già battezzato da Dio; il rito battesimale non è che un atto che suggella ciò che
è già avvenuto nell'intimo: la circoncisione spirituale. Il battezzatore deve ovviamente credere che Yeshùa sia il figlio di Dio, cioè il messia, e che rappresenti veicolo di salvezza per chiunque crede in lui. Sarebbe oltremodo assurdo che un non credente battezzasse qualcuno in nome di Yeshùa, come sarebbe assurdo che qualcuno volesse farsi battezzare da un non credente. Se un cattolico, o un TdG, o un protestante - dunque qualunque religioso creda che Yeshùa è il messia - è abbastanza aperto di mente da acconsentire di battezzare qualcuno secondo l'uso scritturale
al di fuori della propria religione di appartenenza, perché no? Il battesimo è
un momento intimo tra il battezzando e Dio, in nome di Yeshùa, dunque che c'entra il battezzatore? Chi battezza, oggi, non ha alcun potere o autorità; è Dio che battezza colui che desidera essere battezzato. Anche Cornelio fu battezzato prima da Dio, poi da Pietro.
“Mentre Pietro parlava così, lo Spirito Santo scese su tutti quelli che ascoltavano la Parola. E tutti i credenti circoncisi, che erano venuti con Pietro, si meravigliarono che il dono dello Spirito Santo fosse dato anche agli stranieri, perché li udivano parlare in altre lingue e glorificare Dio. Allora Pietro disse: «C'è forse qualcuno che possa negare l'acqua e impedire che siano battezzati questi
che hanno ricevuto lo Spirito Santo come noi?» [cioè direttamente da Dio, come nella Pentecoste] E comandò che fossero battezzati nel nome di Gesù Cristo.” — At 10:44-48