Da chi farsi battezzare?

[ilvigilante]

Sì sì ho letto, e non posso che dar ragione ad Antonio (bgaluppi). È il battezzando che deve essere convinto del suo passo .
Credo che al limite anche un non credente potrebbe farlo se gli viene richiesto. In realtà la scrittura dice che il battesimo è la richiesta fatta a Dio di una buona coscienza, quindi è la richiesta del battezzando non del battezzatore che interessa a Dio, in base alle proprie convinzioni e non in base alle convinzioni degli altri.

Un caro saluto

[Vittorio]

Antonio, il battesimo nella Scrittura è un rito di iniziazione, è un segno che permette a chi lo riceve di entrare in una comunità. Nel Nuovo Testamento il battesimo inizia con Giovanni Battista che battezza in acqua, ma dice chiaramente che deve venire un altro dopo di lui che battezzerà col fuoco dello Spirito. Gesù ed i suoi discepoli battezzano coloro che entrano a far parte di una nuova comunità, quelli che credono in Gesù come messia. Questa comunità si caratterizza, dopo la morte di Gesù e la sua risurrezione, per il fatto di riunirsi a compiere il rito dello spezzare il pane. Se tu non vuoi far parte di nessuna comunità, il battesimo per te non ha alcun significato, non lo ha certamente dal punto di vista biblico, a meno che tu non voglia fondare una tua comunità.

[bgaluppi]

Vittorio, il battesimo non fa entrare in nessuna “comunità” terrena, fa entrare nel corpo di Cristo, che è la sua assemblea di credenti (ekklesia), passati, presenti e futuri. Di che comunità stai parlando? Tramite il battesimo si fa morire l'uomo vecchio e si risorge nuovi, con Cristo. Che comunità?!

Se uno non ha interesse a morire e risorgere come ha fatto Cristo, non faccia il battesimo.

“siete stati con lui sepolti nel battesimo, nel quale siete anche stati risuscitati con lui mediante la fede nella potenza di Dio che lo ha risuscitato dai morti.” — Col 2:12

È questione di appartenenza a Cristo, non ad una comunità terrena. La comunità è spirituale e l'ha fondata Cristo. Nessuno può fondarne un'altra.

[Vittorio]

Dici bene, Antonio, il battesimo fa entrare nel corpo di Cristo, la Ekklesia è proprio questo corpo, è la comunità, l'insieme delle persone che fanno parte del corpo di Cristo tramite il battesimo come rito di ingresso. Se leggi il Nuovo Testamento, puoi notare che coloro i quali hanno deciso di farsi battezzare non lo hanno fatto per essere una comunità solo spirituale, in cui ognuno se ne sta a casa sua, legge la Bibbia e la interpreta come gli pare, e poi va in giro a dire di fare altrettanto. Non avviene nulla di tutto questo nel Nuovo Testamento, ma coloro che decidono di entrare nell'ekklesia tramite il battesimo, poi si riuniscono per dire le preghiere nel tempio, spezzare il pane a casa loro, e compiere insieme opere di carità. Nulla di puramente spirituale ed individualistico quindi, ma una comunità concreta. Quello che tu sostieni è quindi contrario alla Scrittura ed è il frutto di una tua dottrina personale molto vicina all'antico gnosticismo.

[bgaluppi]

Nulla di puramente spirituale ed individualistico

???

Cristo non è venuto per creare una comunità terrena, ma spirituale. Tutti quelli che si sono battezzati e sono morti, fanno sempre parte della ekklesía, e in questo momento non si radunano da nessuna parte e non spezzano il pane con nessuno. E tutti quelli che non sono ancora nati ma che nasceranno e si battezzeranno in Cristo, in questo momento non si radunano e non spezzano il pane. Ma Dio li conosce già e li ha già con sé: “Perché quelli che ha preconosciuti, li ha pure predestinati a essere conformi all'immagine del Figlio suo, affinché egli sia il primogenito tra molti fratelli” (Rm 8:29). Dio non preconosce quelli che si battezzano per entrare in una comunità terrena, ma quelli che entrano in comunità con Cristo. E non li ha predestinati a far parte di una comunità, ma ad essere conformi all'immagine del Figlio suo.


“eletti secondo la prescienza di Dio Padre, mediante la santificazione dello Spirito, a ubbidire e a essere cosparsi del sangue di Gesù Cristo: grazia e pace vi siano moltiplicate.” — 1Pt 2

[Vittorio]

Cristo non è venuto per creare una comunità terrena, ma spirituale.

Credo che qui dovresti evidenziarti in verde da solo, perché questa affermazione non fa parte di nessuna Scrittura. Cristo ha chiamato attorno a sé innanzitutto la comunità dei Dodici e poi di tutti gli altri. Dopo la Risurrezione ha chiaramente indicato nel battesimo il rito di ingresso nella sua comunità:

"Mentre si trovava a tavola con essi, ordinò loro di non allontanarsi da Gerusalemme, ma di attendere l'adempimento della promessa del Padre, «quella - disse - che voi avete udito da me: Giovanni battezzò con acqua, voi invece, tra non molti giorni, sarete battezzati in Spirito Santo»" (At 1,4-5).

Questa comunità fa delle cose molto concrete:

"Erano perseveranti nell'insegnamento degli apostoli e nella comunione, nello spezzare il pane e nelle preghiere. Un senso di timore era in tutti, e prodigi e segni avvenivano per opera degli apostoli. Tutti i credenti stavano insieme e avevano ogni cosa in comune; vendevano le loro proprietà e sostanze e le dividevano con tutti, secondo il bisogno di ciascuno. Ogni giorno erano perseveranti insieme nel tempio e, spezzando il pane nelle case, prendevano cibo con letizia e semplicità di cuore, lodando Dio e godendo il favore di tutto il popolo. Intanto il Signore ogni giorno aggiungeva alla comunità quelli che erano salvati." (At 2,42-46)

Quindi la nuova comunità costituita da Cristo sta insieme, ha ogni cosa in comune, ovvero fa carità, prega nel tempio, spezza il pane nelle case, mangia il cibo con letizia e loda Dio. Come vedi non si riunisce solo spiritualmente, ma molto concretamente compie diverse azioni ed opere di carità. La Scrittura non dice che ognuno se ne può stare tranquillamente a casa sua, credere in Cristo, rispettare i comandamenti, leggere la Bibbia ed interpretarla come gli pare. Il tuo discorso, Antonio, è quindi antiscritturale.

[bgaluppi]

Certo, Vittorio. Quindi la chiesa di Cristo è terrena. Bene. Leggiti Gv 17:1-26.

“16 Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo.”

[bgaluppi]

Interlazio, mi sembra che tu abbia le idee chiare...

[bgaluppi]

È verissimo. Basterebbe poco... E risparmierebbe un sacco di lavoro ai moderatori...

[Vittorio]

Antonio, se consideri, ad esempio, At 2,41:
"Allora coloro che accolsero la sua parola furono battezzati e quel giorno furono aggiunte circa tremila persone".
Secondo te, a cosa furono aggiunte tremila persone dopo che Pietro aveva annunciato Gesù? Furono aggiunte alla comunità di coloro che credono in Cristo, e subito dopo Luca dice cosa faceva questa comunità: pregava nel tempio, spezzava il pane, faceva opere di carità. Nella Scrittura non si dice che ognuno andava a casa propria, leggeva le Scritture e le interpretava come voleva.
Anche il battesimo dell'eunuco da parte di Filippo, che significato ha, se non è collegato alla comunità che insieme si riunisce per pregare e spezzare il pane? Secondo te, l'eunuco non ha avuto bisogno di altre spiegazioni della Scrittura? E da chi poteva averle se non dalla comunità dei cristiani? Nella Bibbia la fede viene sempre vissuta in modo comunitario, non esiste una fede "fai da te".