Riguardo il Mashiach , tu Antonio ne sovrascrivi l’importanza e attribuisci a questa figura un significato di redenzione assai diverso da quello dell’ebraismo che considera il mashiach una figura che appartiene alla fine dei “Giorni”.
E riguardo a questo, c'è da chiedersi come è possibile attribuire un ruolo che Gesù non ha rivestito secondo la Torah. Egli secondo la Torah è il Messia della fine dei Tempi. Se dunque Gesù è fuori da ogni interpretazione ebraica delle scritture antiche, come risolvere questo problema? Di certo non si puà attribuire a Gesù, le caratteristiche del Messia ebreo. Rimane un grosso dilemma, perché non si può fare delle scritture antiche un "tappabuchi" che a volte servono e a volte vengono accantonate. Se consideriamo la Torah, ogni previsione proverebbe da essa.
Noiman, si bene che il Messia rivelerà ed insegnerà dimensioni talmente profonde della Torah, che la Torah che consciamo adesso non è paragonabile. Il Midrash afferma questo. Ciò che studiamo adesso è percettibile a livello intellettuale, ma il Messia rivela la Torah a livello spirituale.
Sai anche che negli ultimi giorni, all'arrivo di Moshiach, i morti risorgeranno; la risurrezione non significa forse "vincere la morte"? Ora, Genesi afferma chiaramente che l'uomo non è fatto della sostanza di Dio, ma di terra (materia), e infatti torna alla terra tramite la morte fisica; nel momento in cui i morti sorgeranno di nuovo, secondo te sorgeranno dalla terra e saranno ancora legati alla materia? Per poi tornare di nuovo alla materia?
Michele, ti sbagli di grosso. Infatti, Yeshua ha rivelato la dimensione spirituale della Torah, e ciò che percepiamo adesso è solo un'anticipazione di ciò che sarà. Non solo, ma ha liberato l'uomo dalla morte, come dicevo sopra a Noiman; chi crede in lui, è già vivo, gli altri lo conosceranno al suo ritorno (Era Messianica). Il fatto è che nessuno è mai stato in grado di sapere esattamente la modalità in cui il Messia scende all'uomo; ciò che ha fatto Yeshua, è stato adempiere la Scrittura ma anche "renderla colma" (è su questo "rendere colmo" che gli ebrei e i credenti non riescono ad incontrarsi, ma si incontreranno!).
E se Gesù avesse rivelato anche il senso di "Figlio di Dio"?
Non possiamo mica prendere quello che ci piace e rilasciare quello che non ci piace!
Come avrebbe potuto un uomo rivelare la Torah? Allora avevano ragione i Farisei e gli Scribi! Come avrebbe fatto, lui che era un uomo ad andare al di sopra della Torah. Soltanto Dio è al di sopra, e per alcuni pensatori ebrei, la Torah è addirittura allo stesso livello di Dio, se non, anticipatrice.
Ho letto cosa avete scritto a proposito del bene e del male ,sul bene si può essere tutti d'accordo;sul male no(Quello che scrive Noiman invece vorrei approfondirlo, se ha modo di controllare da qualche fonte, se ciò che penso è giusto o sbagliato).L'albero del male esistendo già all'interno del giardino, indica che il male e il bene esistevano, indipendentemente da eva e il serpente, a maggior ragione che tale albero, fu posto in tale luogo, dal Creatore stesso,quindi uscì dalla sua mano e da nessun altro, prima che il resto accadesse.La colpa del serpente può essere quella di aver sedotto eva e quella di eva di essersi fatta sedurre ma non di certo quella di aver dato origine a qualcosa che già non esisteva.A Noiman vorrei chiedere se quello che lui chiama luce attiva creatrice e luce passiva possono essere identificate con "l'amore per l'altro" e" l'amore di sè".Il male ,ossia quella luce passiva che non ha partecipato alla creazione ,potrebbe essere "l'amor di se".(secondo me)Questa potrebbe essere ciò che odia la creazione, perchè minacciato da quell'altro amore, che pone ciò che crea a di sopra di sè stesso (al di sopra di Dio stesso essendo egli stesso Dio)e che quindi va combattuto e controbilanciato(secondo l'amor di sè) altrimenti,oltre a ledere la dignità suprema ed insieme la Verità, finirebbe con il trasformare Dio in un fantoccio,un servo o una specie di genio della lampada, nelle mani delle creature ,fino al punto che Dio diventa la creatura e la creatura Dio.La giustizia quindi ,fa sia da fascia di separazione tra Dio e l'uomo(visto che l'uomo è figlio di quell'amore assoluto, che pone Dio al di sotto di lui) ;sia da fascia protettiva ;se la si supera si diventa nemico di Dio.La giustizia quindi "lavora" per quell'amor di sè di Dio o "ego" che odia l'uomo e tutto ciò che quell'amore creatore ama" ingiustamente ",visto che nulla merita di essere amato più o al posto di egli stesso, perchè niente ne possiede la dignità e anzi ,un tale amore è un abominio difronte la dignità di Dio .Evidentemente l'amore che ci ha creato ,ha dovuto accettare l'esistenza , il potere e la presenza della giustizia nella sua creazione, a garanzia dell'amor di sè.Essa evidentemente tenta e prova e identifica il nemico che si fa sedurre dal" falso desiderio" di essere uguale a Dio.L'ego dell'uomo probabilmente era all'inizio ,solo una propaggine dell'io ,in cui le cose desiderabili(decise da Dio)venivano desiderate,in cui si generava il piacere che poi saliva all'io in cui diventava gioia,ed è lì ,che il serpente, avrà instillato il "falso desiderio "che ha trasformato l'uomo in nemico di Dio.Quindi il fatto stesso che può tentare, significa che il male non solo ha funzione punitiva ma costituisce anche un vero e proprio" destino" che deve soddisfare le richieste di" prova", dell'amor di sè ,all'interno del destino che "L'amor per l'altro" dà ad ogni singola creatura e alla creazione intera.Quello che voglio dire è che il male non può impedire che un disegno del bene creatore si compia ma può arricchirlo e variarlo nel suo interno con mille insidie e mali gratuiti.E possibile questo? O il male ha tutt'altra spiegazione?
