Sessualita' e fede
Re: Sessualita' e fede
Lucia.
La Bibbia o meglio il Tanach fu usato per esortare il popolo ebraico non per trarne delle norme. Infatti la normativa ebraica che regola la vita di ogni ebreo si è sempre basata sulla Torah orale ( questo lo ha già spiegato besasea tempo addietro se non sbaglio).
Il cristianesimo in generale invece ha attinto la normativa dal testo massoretico tradotto tra l'altro in maniera storpia. Che fare quindi?
A me pare più complesso di come si prospetti se si va a cercare ogni cavillo, pertanto personalmente per le mie competenze mi terrei più sul generico.
La Bibbia o meglio il Tanach fu usato per esortare il popolo ebraico non per trarne delle norme. Infatti la normativa ebraica che regola la vita di ogni ebreo si è sempre basata sulla Torah orale ( questo lo ha già spiegato besasea tempo addietro se non sbaglio).
Il cristianesimo in generale invece ha attinto la normativa dal testo massoretico tradotto tra l'altro in maniera storpia. Che fare quindi?
A me pare più complesso di come si prospetti se si va a cercare ogni cavillo, pertanto personalmente per le mie competenze mi terrei più sul generico.
Re: Sessualita' e fede
Ciao amici.
Cara Lucia, quando dicevo che mi terrei sul generico intendevo le dieci parlate(tradotto come dieci comandamenti). Queste invece erano riposte all'interno dell'arca.
Queste furono scritte con il "dito di Dio" la prima volta e da Moshé la seconda volta dopo aver tolto le prime; consegnate da Dio al popolo di Israele si stipuló un'alleanza.
Ora besasea ci spiega che tutto questo è esclusivo per Israele mentre noi che crediamo anche al vangelo di Yeshùa pensiamo di poter unirci nell'osservanza quantomeno dei " dieci comandamenti".
Personalmente non sono contrario a quello che ci scrive besasea, anzi lo vedo intellettualmente onesto e preparato. Quindi consiglio di rimanere intellettualmente aperti e critici senza porre ostacoli al ragionamento. Poi le scelte fideistiche rimangono un fatto personale che non dovrebbero entrare nel merito del discorso volto alla comprensione del testo su cui ci basiamo.
Tornando nel merito, direi che la Torah orale vorrebbe spiegare la Torah scritta..
"Essi leggevano nel libro della legge di Dio distintamente e ne davano il senso, per far capire al popolo quel che si andava leggendo" (Neh.8:8).
Era ed è usanza leggere la Torah e spiegarne il senso.
Noi oggi abbiamo una traduzione della Massorah Magna mentre le informazioni scritte ai margini dei testi antichi non è stata trasmessa ai nostri traduttori.
Gli ebrei invece hanno sempre custodito i testi integrali e hanno trasmesso di generazione in generazione il senso degli Scritti.
È vero che per noi la nostra" Torah orale" (perdonate il termine) è il NT ma teniamo a mente che lo stesso Yeshùa ebbe alta considerazione di molte delle tradizioni dei padri.
Mi fermo qui perché sono OT.Semmai aprirò una cartella per discutere su questi aspetti.
Shalom
Cara Lucia, quando dicevo che mi terrei sul generico intendevo le dieci parlate(tradotto come dieci comandamenti). Queste invece erano riposte all'interno dell'arca.
Queste furono scritte con il "dito di Dio" la prima volta e da Moshé la seconda volta dopo aver tolto le prime; consegnate da Dio al popolo di Israele si stipuló un'alleanza.
Ora besasea ci spiega che tutto questo è esclusivo per Israele mentre noi che crediamo anche al vangelo di Yeshùa pensiamo di poter unirci nell'osservanza quantomeno dei " dieci comandamenti".
Personalmente non sono contrario a quello che ci scrive besasea, anzi lo vedo intellettualmente onesto e preparato. Quindi consiglio di rimanere intellettualmente aperti e critici senza porre ostacoli al ragionamento. Poi le scelte fideistiche rimangono un fatto personale che non dovrebbero entrare nel merito del discorso volto alla comprensione del testo su cui ci basiamo.
Tornando nel merito, direi che la Torah orale vorrebbe spiegare la Torah scritta..
"Essi leggevano nel libro della legge di Dio distintamente e ne davano il senso, per far capire al popolo quel che si andava leggendo" (Neh.8:8).
Era ed è usanza leggere la Torah e spiegarne il senso.
Noi oggi abbiamo una traduzione della Massorah Magna mentre le informazioni scritte ai margini dei testi antichi non è stata trasmessa ai nostri traduttori.
Gli ebrei invece hanno sempre custodito i testi integrali e hanno trasmesso di generazione in generazione il senso degli Scritti.
È vero che per noi la nostra" Torah orale" (perdonate il termine) è il NT ma teniamo a mente che lo stesso Yeshùa ebbe alta considerazione di molte delle tradizioni dei padri.
Mi fermo qui perché sono OT.Semmai aprirò una cartella per discutere su questi aspetti.
Shalom
Re: Sessualita' e fede
Ciao oxygen.
Si hai ragione, gli ebrei sono obbligati ad osservare la "Legge" in quanto hanno stipulato con Dio un'alleanza. Dio è fedele da mantenere tale alleanza e ha dato un segno nel corpo di ogni ebreo: la milá (circoncisione del prepuzio all'ottavo giorno della nascita).
Per cui ogni ebreo ha diritto e dovere di osservare la Torah in quanto ha ricevuto comando da Dio stesso.
Se un gentile è un proselita circonciso è sottoposto alla medesima Legge.
Se un gentile è discepolo di Yeshùa è sottoposto alla Legge (con riserva da analizzare Atti 15) ma non ha il segno della circoncisione.
Se un gentile è un timorato di Dio è sottoposto quantomeno alla Legge noakitica.
Se un gentile non è credente è un pagano.
Shalom
Si hai ragione, gli ebrei sono obbligati ad osservare la "Legge" in quanto hanno stipulato con Dio un'alleanza. Dio è fedele da mantenere tale alleanza e ha dato un segno nel corpo di ogni ebreo: la milá (circoncisione del prepuzio all'ottavo giorno della nascita).
Per cui ogni ebreo ha diritto e dovere di osservare la Torah in quanto ha ricevuto comando da Dio stesso.
Se un gentile è un proselita circonciso è sottoposto alla medesima Legge.
Se un gentile è discepolo di Yeshùa è sottoposto alla Legge (con riserva da analizzare Atti 15) ma non ha il segno della circoncisione.
Se un gentile è un timorato di Dio è sottoposto quantomeno alla Legge noakitica.
Se un gentile non è credente è un pagano.
Shalom
Re: Sessualita' e fede
Chiariamo una cosa, Dio non è il Dio di Israele, ma è il Dio di tutti. Il fatto che si sia "mostrato" a Israele con un determinato "programma", non implica che non si sia potuto mostrare ad altri. La contrapposizione tra Israele e le altre nazioni, è un concetto che fa sorridere, ripeto, Dio è il Dio di tutti. Il problema è soltanto uno, Dio si manifesta (attraverso profeti ecc.) ad un popolo, che ai suoi esordi è costituito da nient'altro che beduini del deserto, e si aggrega per mano di Mosè. Per non farla lunga, il popolo chiamato "eletto", ha disatteso le aspettative di Dio, e da un momento storico, che corrispose all'avvento del Messia Gesù, Dio lascia il popolo di Israele al suo destino e diffonde la verità, attraverso i Vangeli e alla predicazione stessa di Gesù. In sostanza, Dio manda suo figlio nella pienezza dei tempi, ed egli non viene riconosciuto, ebreo tra gli ebrei, anzi viene ucciso da giusto. Gesù annuncia la parola di Dio, che dice poche ma sostanziali parole:Ma le scritture appartengono da sempre al popolo di Israel. Chi le ha rubate e le ha usate come testo sacro per la propria fede, ha già ricevuto la punizione della confusione perché non può comprenderle.
Non è scritto da nessuna parte che la Bibbia fu scritta per tutte le nazioni, questa è una pura invenzione cristiana.
La Toràh fu data esclusivamente al popolo di Israel.
1) C'è un Padre di tutti, che è Dio;
e il
2) Il comandamento del'amore.
La fede è tutta qui, non ci sono altri discorsi da fare, chi accetta Dio ed ama il prossimo entra nel Regno dei Cieli, chi fa tutt'altro, non entra nel Regno dei Cieli. Il Regno dei Cieli rappresenta la comunità dei credenti,e certamente non dei cattolici, ma di tutti gli "uomini di buona volontà"
Re: Sessualita' e fede
Oxigen,
Gesù parlando del Regno dei Cieli, non intendeva mai un solo significato, ma a seconda del contesto poteva intendere:
1) L’esperienza personale con Dio Padre
2) La fraternità dei credenti del vangelo
3) L'era spirituale successiva a quella attuale
4) Il regno ultraterreno di Dio.
Ma i due presupposti erano sempre gli stessi. Dio come Padre di tutti e l'amore per il prossimo. Questi erano i presupposti per entrare nel Regno dei Cieli, sia che si trattasse di comunità di fratelli, che di regno ultraterreno.
Gesù parlando del Regno dei Cieli, non intendeva mai un solo significato, ma a seconda del contesto poteva intendere:
1) L’esperienza personale con Dio Padre
2) La fraternità dei credenti del vangelo
3) L'era spirituale successiva a quella attuale
4) Il regno ultraterreno di Dio.
Ma i due presupposti erano sempre gli stessi. Dio come Padre di tutti e l'amore per il prossimo. Questi erano i presupposti per entrare nel Regno dei Cieli, sia che si trattasse di comunità di fratelli, che di regno ultraterreno.
- Maryam Bat Hagar
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Sessualita' e fede
ragazzi se la mettiamo sul personale
oltre che andare off-topic facciamo una cosa poco gradita al D-O in cui tutti noi crediamo in un modo o nell'altro
si parla del tema scelto dall'utente che ha scelto una cartella... se una persona non gradisce parlarne piu non ha bisogno della giustificazione
magari giusto per informazione scrive 2 righe a riguardo del motivo
e basta
spezzo una lancia a favore di Besasea
nel senso che alcune pratiche(poliginia oppure rapporti sessuali di gruppo di un uomo con tutte le mogli) sono assolutamente normali in ambito semita anche se agli occhi dell'occidentale medio sono uno scandalo degno del medioevo
si tratta di una mentalità e di una sensibilità diversa che non si deve necessariamente tradurre in misoginia, barbarie ed arretratezza.
per un'ebreo o per un arabo è pressoché inaccettabile che una ragazza arrivi non vergine o incinta ad un matrimonio; qui in Occidente costituisce la normalità delle cose
oltre che andare off-topic facciamo una cosa poco gradita al D-O in cui tutti noi crediamo in un modo o nell'altro
si parla del tema scelto dall'utente che ha scelto una cartella... se una persona non gradisce parlarne piu non ha bisogno della giustificazione
magari giusto per informazione scrive 2 righe a riguardo del motivo
e basta
spezzo una lancia a favore di Besasea
nel senso che alcune pratiche(poliginia oppure rapporti sessuali di gruppo di un uomo con tutte le mogli) sono assolutamente normali in ambito semita anche se agli occhi dell'occidentale medio sono uno scandalo degno del medioevo
si tratta di una mentalità e di una sensibilità diversa che non si deve necessariamente tradurre in misoginia, barbarie ed arretratezza.
per un'ebreo o per un arabo è pressoché inaccettabile che una ragazza arrivi non vergine o incinta ad un matrimonio; qui in Occidente costituisce la normalità delle cose
il nostro nemico non è né l'ebreo né il cristiano
il nostro nemico è la nostra stessa ignoranza
Ali ibn Abi Talib(599- 661)
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- Maryam Bat Hagar
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Re: Sessualita' e fede
L. : Poi la sai come la penso ... le risposte non date dicono proprio tanto di una persona ...
B. : E cosa dicono di me? Sono un cattivone io?
Si finisce sempre sul personale, ma il rispetto fra utenti dove è finito?
Io sono LIBERO di dare le risposte che voglio e poi a te le ho date tutte, tranne che una, rileggi i miei messaggi.
Io Lucia vorrei che si evitasse di metterla sul personale. questo intendevo
Circa la frase del profilo di Besasea, egli sta parlando di una sua ipotesi che intende verificare. io non condanno le opinioni e le ipotesi,anche se non le condivido per niente (vedi questione Israelo-Palestinese).la cosa migliore che si può fare è dimostrare che non è così, evidenze storiche e teologiche alla mano. se poi l’altra parte appare “radicata” nella sua convinzione, noi il nostro lavoro lo abbiamo svolto in piena onestà
mi scuso con gli utenti per il mio off-topic
B. : E cosa dicono di me? Sono un cattivone io?
Si finisce sempre sul personale, ma il rispetto fra utenti dove è finito?
Io sono LIBERO di dare le risposte che voglio e poi a te le ho date tutte, tranne che una, rileggi i miei messaggi.
Io Lucia vorrei che si evitasse di metterla sul personale. questo intendevo
Circa la frase del profilo di Besasea, egli sta parlando di una sua ipotesi che intende verificare. io non condanno le opinioni e le ipotesi,anche se non le condivido per niente (vedi questione Israelo-Palestinese).la cosa migliore che si può fare è dimostrare che non è così, evidenze storiche e teologiche alla mano. se poi l’altra parte appare “radicata” nella sua convinzione, noi il nostro lavoro lo abbiamo svolto in piena onestà
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Re: Sessualita' e fede
dato che "il problema" è stato risolto provvedo alla cancellazione dei messaggi ot
che sono custoditi dalla medesima in caso di necessità
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you are welcome
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Re: Sessualita' e fede
Scusa Maryam,...per caso hai cancellato anche l'ultimo mio scritto? Lella