Sessualita' e fede

animasalvata
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Re: Sessualita' e fede

Messaggio da animasalvata »

Bggalupi
Anche un pensiero malvagio è un opera umana perche è una cosa che viene dall'uomo e non da Dio. È un opera della mente.
È dal cuore dell'uomo che vengono certi desideri impuri e piu precisamente vengono dal cuore indurito che è un peccato al 100% che porta alla morte. Ciò che nasce dal peccato è peccato e ciò che nasce dalla spirito è spirito.
Non è vero che se siamo giudicati anche per il pensiero non possiamo essere salvati perche esiste il pentimento. Per fortuna abbiamo la possibilità di chiedere sempre perdono e sforzarsi di non compiere più certe azioni.

Quanto al diavolo che fu gettato nello stagno di fuoco e zolfo ricordo che anche le persone che non si trovavano nel libro della vita sono gettate nello stagno di fuoco e zolfo. Anche queste non sono persone reale? La realtà è che nello stagno vi si possono finire sia immagini allegoriche che entità personali. Tu credi che Dio ha anche il male in se?
animasalvata
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Re: Sessualita' e fede

Messaggio da animasalvata »

Salvatore Tarantino
Quindi voltarsi per guardare i glutei della donna non è un desiderio sessuale? Uno che fa così fa ''sesso mentale'' senza scendere troppo nei particolari.
Anche il desiderare di uccidere è un peccato perche questo nasce sempre dall'odio verso il prossimo.
animasalvata
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Re: Sessualita' e fede

Messaggio da animasalvata »

Bgalupi ecco perché bisogna chiedere perdono a Dio: per evitare che quel desiderio diventi persistente.
E certamente si chiede perdono a Dio per una trasgressione della legge. Se uno non chiede perdono a Dio certamente lo farà di nuovo e continuamente.
Ti sbagli sull'accoppiamento: Dio ha stabilito un certo ordine delle cose e nel desiderio di Dio il sesso è ammesso solo quando i due fidanzati vanno a vivere insieme. Il sesso prima di quel momento è fornificazione. Quindi se uno desidera accoppiarsi con una persona si sposi prima con quella persona (ammesso aempre che si è enteambi liberi) e poi faccia sesso non per divertimento però. Pensare di farsi avventure sessuali non è una cosa bella. Anzi non si doma più il peccato che è nella carne.

Ti ricordo che il comandamento dice di non commettere adulterio. Non sta scritto non commettere adulterio in azione. Sta scritto non commettere adulterio senza specificare in cosa consiste l'adulterio,se solo un atto reale oppure no. Erano i religiosi ebrei che lo interpretavano cosi.

Io a volte quando guardo una donna con un desiderio sbagliato penso che sto commettendo un peccato ricordando le parole di Yeshua e rinuncio ad andarle dietro e chiedo perdono per il pensiero. Le parole di Yeshua mi ricordano a non andare avanti a commettere un adulterio reale. Il punto è che un adulterio mentale è sempre un adulterio e pensare di aver commesso gia un peccato pensando ciò ci deve indurre a fermarci e non peggiorare ulteriormente le cose. Così intendo le parole di Yeshua. La religiosità ebrea del tempo pensava che l'adulterio è solo quando si effettuano realmente certi rapporti,ma non era così da principio perché quel che era da principio gli ebrei non lo avevano capito (come accaduto anche per il divorzio) e Yeshua ha fatto capire un senso più ampio di adulterio. Invece pensare che l'adulterio è solo quando si effettuano realmente certi rapporti si va ad annullare il comandamento in nome della tradizione umama. Yeshua bacchettando la tradizione umana dice che i farisei ne facevano MOLTE di queste cose e una di queste era proprio questa. Infatti nel sermone della montagna lui non fa altro che bacchettare le tradizioni umane spiegando la propria interpretazione (e io vi dico)

Avete fu detto non commettere adulterio e vi dico ...

È come se Yeshua stesse dicendo qui: fu detto non commettere adulterio. I farisei vi dicono che si commette adulterio solo con l'azione concreta annullando la parola di Dio con questo insegnamento,io invece vi dico che si commette anche solamente con la mente.
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bgaluppi
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Re: Sessualita' e fede

Messaggio da bgaluppi »

Mi sembra che si faccia molta confusione.
nel desiderio di Dio il sesso è ammesso solo quando i due fidanzati vanno a vivere insieme ... Quindi se uno desidera accoppiarsi con una persona si sposi prima con quella persona
Non è ammesso sesso fuori dal matrimonio per la donna, non per l'uomo. Questo per quanto riguarda la Torah e la legge ebraica, tralasciando Yeshùa per un momento. L'uomo, biblicamente parlando, può avere un rapporto con una donna non vergine nubile o non fidanzata anche se è sposato, senza incorrere in adulterio. Questa è la legge biblica ed ebraica. Aggiungo dettagli in seguito.

Dalla Jewish Encyclopedia (poi approfondisco sotto):

“Adultery. Sexual intercourse of a married woman with any man other than her husband. The crime can be committed only by and with a married woman; for the unlawful intercourse of a married man with an unmarried woman is not technically adultery in the Jewish law.”

Poi tralasci un aspetto importante. Non si sta dicendo che uno che desidera avere rapporti sessuali prende la prima che capita e la sposa, così può fare sesso. Per scegliersi Dio ci ha fatto dono dei sensi: vista, olfatto, tatto, etc. Due persone si scelgono innanzitutto per via di un'attrazione chimica, anche perché nessuno si sceglierebbe un compagno da cui non è attratto fisicamente, perché innanzitutto è contrario agli istinti e poi potrebbe mettere a rischio il matrimonio in seguito. Naturalmente non solo l’attrazione fisica è importante; altrettanto importante è una compatibilità di pensiero. Quando si incontra qualcuno che ci piace e ci attrae, si verifica tutta una serie di comportamenti automatici che servono a eccitare l'altra persona ed ad aumentarne l'attrazione. Gli stessi comportamenti si manifestano anche negli animali. Si tratta di leggi naturali, leggi superiori di elohim. Poi, una volta stabilito un rapporto, ci si conosce, ci si fidanza e poi si consuma. Questo da un punto di vista biblico. Ma senza attrazione, non esiste rapporto e dunque non esiste matrimonio. A meno che uno non sia autolesionista da scegliersi un partner da cui non è attratto fisicamente (o restare da solo per paura di commettere un immaginario "peccato di desiderio").
Pensare di farsi avventure sessuali non è una cosa bella. Anzi non si doma più il peccato che è nella carne.
Chi ha parlato di avventure sessuali?
Ti ricordo che il comandamento dice di non commettere adulterio. Non sta scritto non commettere adulterio in azione. Sta scritto non commettere adulterio senza specificare in cosa consiste l'adulterio,se solo un atto reale oppure no
Ecco, questo è un esempio di interpretazione arbitraria e fantasiosa della Bibbia. Tu dici "non commettere adulterio in azione", il che significa "non andare con una donna sposata andandoci"; è chiaro che quando uno "commette" adulterio, lo fa andando a letto con una donna sposata, perché "commettere" implica solo "fare", e perché l'adulterio è un atto molto preciso, che può essere commesso solo se si è sposati.

Cos'è l'adulterio? Il termine significa ad alterum (ire), andare da un altro, e indica un'azione specifica, quella in cui uno va da un altro, cioè si unisce sessualmente con altra persona che non sia il coniuge a cui è legato. Se uno non ha un legame ed ha un rapporto con una persona libera, non può ad alterum ire, andare da un altro, dunque non commette adulterio. È un fatto, non un'opinione; come non si può tradire un fratello se si è figli unici. Nella Bibbia, in modo specifico nel Tanach, l'adulterio riguarda esclusivamente il rapporto sessuale tra una donna sposata o fidanzata ed un uomo che non sia suo marito; la proibizione biblica non include il rapporto tra un uomo sposato e una donna non sposata o non fidanzata (tuttavia l'uomo deve pagare un risarcimento al padre di lei se è vergine). Ti sembrerà strano, ma è proprio così. Infatti, ecco cosa prescrive la Torah:

“Quando si troverà un uomo coricato con una donna sposata, tutti e due moriranno: l'uomo che si è coricato con la donna, e la donna. Così toglierai via il male di mezzo a Israele. Quando una fanciulla vergine è fidanzata e un uomo, trovandola in città, si corica con lei, condurrete tutti e due alla porta di quella città, e li lapiderete a morte: la fanciulla, perché, essendo in città, non ha gridato; e l'uomo, perché ha disonorato la donna del suo prossimo” - Dt 22:22-24

Poi, continua dicendo:

“Quando un uomo trova una fanciulla vergine che non sia fidanzata, e l'afferra e si corica con lei e sono sorpresi, l'uomo che si è coricato con lei darà al padre della fanciulla cinquanta sicli d'argento e lei sarà sua moglie, perché l'ha disonorata; e non potrà mandarla via per tutto il tempo della sua vita.” (vv.28-29)

In caso di una fanciulla vergine non fidanzata e quindi non sposata, l'uomo che la disonora è obbligato a pagare un risarcimento al padre e a sposarla (anche se lui è già sposato, perché la poligamia è permessa, non essendo specificamente proibita) e non potrà mai più ripudiarla. La stessa cosa, ovviamente, non vale nel caso di una fanciulla non vergine e non fidanzata e quindi non sposata.

Dunque, la Bibbia stabilisce con estrema precisione in cosa consiste l'adulterio. È importante prima capire bene le cose e seguire il saggio consiglio di Besasea a non lanciarsi in interpretazioni personali arbitrarie dettate da credo religioso o altro, per evitare di violare il comandamento che dice "Non aggiungerete nulla a ciò che io vi comando e non ne toglierete nulla, ma osserverete i comandamenti del Signore vostro Dio, che io vi prescrivo" (Dt 4:2). Anche perché il forum prevede la discussione biblica, dunque si può discutere su ciò che il testo dice, ma non si può fargli dire ciò che non dice, altrimenti nonè più discussione biblica ma scambio di opinioni personali.
Io a volte quando guardo una donna con un desiderio sbagliato penso che sto commettendo un peccato ricordando le parole di Yeshua e rinuncio ad andarle dietro e chiedo perdono per il pensiero. Le parole di Yeshua mi ricordano a non andare avanti a commettere un adulterio reale
Fai male, perché ti crei inutili sensi di colpa e dogmi inesistenti, se la donna non è sposata e tu non sei sposato; è normale per un uomo desiderare una donna, e poi prima di arrivare ad andarci a letto la devi conoscere, ma se pensi di sbagliare in partenza, non avrai neppure l'occasione di conoscerla. Fai bene a chiedere perdono se arrivi a desiderare ardentemente di andare a letto con la moglie di un altro. E ancor più fai bene a chiedere perdono se ci vai a letto realmente. Ma non hai bisogno di sentirti in colpa per aver guardato e desiderato una donna libera che ti piace, perché non esiste proibizione biblica per questo e perché non puoi commettere adulterio se non nel caso in cui tu vada a letto con una donna sposata. Ricorda che Yeshùa parla di adulterio esclusivamente in un contesto matrimoniale. Questo dice la Bibbia, non crearti proibizioni immaginarie che certamente non ti aiutano. Poi, un desiderio è sbagliato se riguarda il fare qualcosa che la Bibbia proibisce, tipo andare con una donna sposata, o con la moglie del padre, o con un animale, etc. Altrimenti non è sbagliato. La donna è meravigliosa, non trasformiamola in qualcosa di proibito o peccaminoso come fanno i mussulmani e non carichiamo noi stessi di peccati immaginari; bastano quelli che già commettiamo ogni giorno.
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Re: Sessualita' e fede

Messaggio da animasalvata »

Mi serve un favore: mi dici come fare a quotare un singolo pezzo? Non è facile rispondere cosi a tante cose.
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bgaluppi
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Re: Sessualita' e fede

Messaggio da bgaluppi »

Il mio commento verte sul tema dell'adulterio secondo la Torah. Non devi rispondermi nello specifico, prova a rispondermi in merito ai versetti biblici che ho citato e che definiscono le prescrizioni riguardo all'adulterio: Dt 22:22-24, 28-29.

Se vuoi quotare una parte, copiala e incollala tra i tag "quote" usando l'apposito tasto nella barra per il testo (il quarto tasto da sinistra).
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Re: Sessualita' e fede

Messaggio da animasalvata »

Non è ammesso sesso fuori dal matrimonio alla donna, non all'uomo. Questo per quanto riguarda la Torah e la legge ebraica, tralasciando Yeshùa per un momento. L'uomo, biblicamente parlando, può avere un rapporto con una donna non vergine nubile o non fidanzata anche se è sposato, senza incorrere in adulterio. Questa è la legge biblica ed ebraica
Direi che questa è una interpretazione biblica. Hai detto bene quando dici tralasciando Yeshua perche in effetti non è come dice la jewis che riporta una interpretazione ebraica. Secondo natura i rapporti sessuali si hanno in due e il nuovo testamento è monogamico. Se è vietato alla donna è vietato anche all'uomo perche nel N.T. sta scritto che un uomo abbia la propria moglie e una donna abbia il proprio marito.
Quando si incontra qualcuno che ci piace, si verificano tutta una serie di comportamenti automatici che servono a eccitare l'altra persona ed ad aumentarne l'attrazione. Gli stessi comportamenti si manifestano anche negli animali. Si tratta di leggi naturali, le leggi superiori di elohim.
L'uomo non è un animale comune. È dotato di una intelligenza superiore che potrebbe metterlo in condizione di adorare Dio. L'istitnto al male non è una legge naturale di Dio perche quest'istinto è subentrato dopo per colpa dell'uomo. La legge di Dio invece ci dice di domare le passioni impure perché meglio cavarsi uno occhio anziche perire per intero nella geenna.
Io ho parlato di desideri e desideri. Se non sei vincolato e ti piace una donna non vincolata non devi pensare a portarla a letto e poi arrivederci. È lecito invece desiderare il matrimonio e fare figli. Quindi ti sposi e fai figli. Questo volevo dire. Dio non ha detto di fare sesso prima del matrimonio.
è chiaro che quando uno "commette" adulterio, lo fa andando a letto con una donna sposata, perché "commettere" implica solo "fare".
Questo è il senso comune che la gente da,specialmente nella cultura occidentale. Eppure se io desidero la donna di un altro commetto un adulterio perche vado a violare il decimo comandamento. Biblicamente parlando se desidero una donna adultera commetto adulterio solo pensando. Dove sarebbe qui il fare l'azione concreta?
Noi dobbiamo vedere il commettere adulterio dal punto di vista biblico e non partire dal punto di vista occidentale.
Cos'è l'adulterio? Il termine significa ad alterum (ire), andare da un altro, e indica un'azione specifica, quella in cui uno va da un altro, cioè si unisce sessualmente con una persona che non sia il coniuge
Anche qui sei arrivato ad una conclusione partendo dal significato dato ad un termine in un contesto occidentale. Invece bisogna partire dalla bibbia e arrivare alla conclusione.
Nella Bibbia, in modo specifico nel Tanach, l'adulterio riguarda esclusivamente il rapporto sessuale tra una donna sposata o fidanzata ed un uomo che non sia suo marito; la proibizione biblica non include il rapporto tra un uomo sposato e una donna non sposata o non fidanzata
Questa è una interpretazione come tante. Un interpretazione data dalla Jewis che esiste nell'ebraismo,ma come ho detto è una interpretazione. C'è da dire,anzi non lo dico io ma lo dice Cristo,che gli ebrei spesso si sono sbagliati ad interpretare la torah. Arrivare ad una conclusione definendola biblica partendo da un interpretazione sbagliata può essere pericoloso.
caso di una fanciulla vergine non fidanzata e quindi non sposata, l'uomo che la disonora è obbligato a pagare un risarcimento al padre e a sposarla (anche se lui è già sposato, perché la poligamia è permessa) e non potrà mai più ripudiarla. La stessa cosa, ovviamente, non vale nel caso di una fanciulla non vergine e non fidanzata e quindi non sposata. Dunque, la Bibbia stabilisce con estrema precisione in cosa consiste l'adulterio.
Bisogna partire da un presupposto: il nuovo testamento è monogamico. Stabilito questo procediamo avanti. Prendiamo le parole di Yeshua ''chiunque desidera una donna ha commesso GIA(ORA,A QUESTO PUNTO N.B:controlla il testo greco) adulterio con lei nel suo cuore.
Il testo è chiarissimo. Chi fa questo ha già commesso adulterio. Quella parola evidenziata e soprattutto presente nel testo greco fa la differenza perche ci dice che è adulterio già in quel preciso istante. È un adulterio mentale,ma sempre adulterio è. Quindi è evidente che Yeshua parla di due distinti adulteri: uno mentale e un altro reale. Due tipi di adulteri collegati tra loro ma con conseguenze diversi. L'adulterio reale è grave al punto tale che meriterebbe la morte; l'adulterio mentale sarebbe meno grave,ma sempre una trasgressione è.
Prendi il decimo comandamento e vedi cosa dice. Desiderare la donna di un altro anche una sola volta (e anche se ciò non diventa unione reale) è adulterio anche se questa violazione di per se non comportava la pena della morte. Questo comandamento è una siepe del comandamento che dice di non commettere adulterio. N.b. questa siepe nel decimo comandamento è una siepe invalicabile e ci fa capire che anche il desiderio da solo può costituire un peccato. Anche il desiderare la cosa d'altri è una siepe del comandamento che dice di non rubare perche il desiderare la roba d'altri (siepe mitzvot) può portare eventualmente a rubare.
Yeshua ci fa capire che il comandamento non commettere adulterio contiene in se una siepe invalicabile proprio come il decimo comandamento è una siepe invalicabile che pone l'accento solamente sul desiderio. Se uno desidera la donna d'altri (anche se per una sola volta e anche se non ci va a letto) è adulterio. Quel desiderio fa commettere adulterio perche si viola una siepe comandamento. Cosa ci vuole far capire Dio con questa siepe comandamento al termine sel decalogo?
Che una siepe a protezione della torah (non rubare,non commettere adulterio eccetera) è invalicabile. Superarla gia è peccato. In effetti ed è giusto a mio parere che una donna che si veste in maniera provocatorie commette un peccato perche espone l'uomo al rischio di adulterio mentale. Eppure non ho mai trovato scritto che una donna non si deve vestire in modo indecoroso. Si tratta di una siepe a protezione della torah e questa siepe è invalicabile perche chi lo fa induce un altra a peccare per cui non ama il prossimo.
Similmente nella torah non troviamo scritto espressamente che desiderare una donna in modo disordinato è adulterio; però essa è contenuta nel comandamento stesso. Yeshua non aggiunge niente al comandamento ma lo fa capire per come è veramente,che contiene una siepe invalicabile.
Aggiungere qualcosa si fa quando si introduce una interpretrazione che non è biblica come facevano infatti i farisei con la loro tradizione che annullava il comandamento.
Il comandamento dove è scritto che un uomo seduce una vergine non fidanzata ci fa capire certamente che è fornificazione perché è un rapporto prematrimoniale. Non si fa sesso per divertimento ma il tutto ha un ordine stabilito da Dio. Inoltre l'uomo deve risarcire perche ha disonorato la donna e se ha disonorato la donna vuol dire che ha peccato perche disonorare la donna significa non amare il prossimo. È adulterio? Si,a prescindere dal fatto che l'uomo sia sposato o no perché l'ha desiderata solo per fini sessuali egoistici. È adulterio anche se non si viene puniti con la morte. D'altronde anche il desiderare una donna altrui è adulterio e non vi è in quel caso una punizione capitale.
Si vede che esistono vari livelli di adulterio ognuno con conseguenze differenti, ma sempre trasgressioni sono; vari livelli di adulteri, contenuti in modo implicito nel comandamento ''non commettere adulterio'',che la mentalità ebraica non comprese e che non coincidono tutti col significato di adulterio nel contesto occidentale. Nel contesto occidentale si pensa che l'adulterio si ha quando i coniugi fanno sesso con un altro. Non parlano certo di pensiero. La jewis addirittura parla di adulterio solo quando la moglie fa sesso con un altro uomo. Ma la bibbia non potrebbe avere niente a che fare con concetti occidentali o con errate interpretazioni ebraiche.
Anche perché il forum prevede la discussione biblica, dunque si può discutere su ciò che il testo dice, ma non si può fargli dire ciò che non dice.
Ti chiedo: si può fare uno studio biblico senza interpretare? Gli stessi ebrei rabbini hanno studiato la bibbia con le proprieninterpetazioni che a volte erano pure divergenti. Solo a pensare che Hillel e Shammai si scontravano sul significato si un termine fa capire che lo studio biblico passa anche attraverso il dialogo reciproco e questo può dialogo si fa attraverso le interpretazioni. Un maestro dialogava con un altro maestro e ognuno portava la propria interpretazione che scaturiva dal loro personale studio biblico. Lo scambio di interpretrazioni serviva anche a studiare in comune la bibbia. Quindi non si può fare studio biblico senza interpretazione.
Ma non hai bisogno di sentirti in colpa per aver guardato e desiderato una donna libera che ti piace, perché non esiste proibizione biblica per questo.
La bibbia nemmeno dice che quando la trasgrediamo non è necessario chiedere perdono. Tu pensi che il solo desiderare una donna in modo improprio non è peccato gia di per se per cui non è necesaario chiedere perdono. Questa è la tua interpretazione come tutte le altre xompresa la mia. Io invece la penso diveraamente. Chi mi dice che hai ragione tu? I primi a creare falsi dogmi personali furono i farisei con le loro interpretazioni. Se hanno sbagliatonloro che erano ebrei allora tutti possono sbagliarsi,compreso te e me.
Ammesso che hai torto in realta e non chiedi perdono che succede? Io credo diversamente da te per cui se credo cosi e mi capita una situazione del genere chiedo perdono perche Yeshua dice che è meglio cavarsi l'occhio anziche finire per intero nella geenna.
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bgaluppi
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Re: Sessualita' e fede

Messaggio da bgaluppi »

L'istitnto al male non è una legge naturale di Dio perche quest'istinto è subentrato dopo per colpa dell'uomo. La legge di Dio invece ci dice di domare le passioni impure
Se l'uomo non avesse avuto istinto al male, non avrebbe potuto compiere il male. Se non sai nuotare, non puoi attraversare lo stretto di Messina a nuoto. Ma tralasciamo questo tema, perché necessita di un'analisi approfondita del testo ebraico. Purtroppo, la religione ha messo in testa la storia del peccato, del diavolo etc., malinterpretando anche il testo greco, per cui diventa impossibile parlare di questi temi. Se avrai la pazienza di leggerti la lunghissima discussione su satana nella Scrittura Ebraica, troverai moltissimi elementi.

Se la legge di Dio ci insegna a domare le passioni, vuol dire che quelle passioni le abbiamo, e le abbiamo per un motivo, non perché Adamo peccò. Adamo è adàm, che vuol dire "essere umano", da adamàh (terra rossa) perché è fatto di materia e la materia obbedisce a leggi precise, come spiega Paolo. Se Dio ci voleva perfetti, ci creava di spirito, invece usa la terra corruttibile.
Questo è il senso comune che la gente da,specialmente nella cultura occidentale
No, commettere adulterio vuol dire una cosa precisa, ossia andare con un altro che non sia il coniuge. Come commettere un omicidio vuol dire uccidere qualcuno, o commettere un furto significa rubare. Lo stesso significato in italiano vale anche per iil latino, il greco e l'ebraico.
Eppure se io desidero la donna di un altro commetto un adulterio perche vado a violare il decimo comandamento
Il decimo comandamento non vieta l'adulterio, ma il concupire qualsiasi cosa appartenga ad un altro. È il settimo che vieta l'adulterio. Sono due comandamenti diversi, che vietano due cose diverse. Altrimenti farebbero parte del medesimo comandamento.
Biblicamente parlando se desidero una donna adultera commetto adulterio solo pensando.
Dove è scritto questo? Devi citare i versetti.
Noi dobbiamo vedere il commettere adulterio dal punto di vista biblico e non partire dal punto di vista occidentale
Appunto, ti ho citato i versetti biblici che spiegano l'adulterio, ma tu hai un'idea personale diversa e non li accetti. Non è che oggi il termine significhi qualcosa di diverso, ha sempre significato la stessa cosa, come omicidio, o furto significano esattamente la stessa cosa oggi come nei tempi passati: uccidere un essere umano e rubare.
Anche qui sei arrivato ad una conclusione partendo dal significato dato ad un termine in un contesto occidentale. Invece bisogna partire dalla bibbia e arrivare alla conclusione.
Ti ho dato la definizione etimologica del termine adulterio, che ha lo stesso significato sia in greco che in ebraico. Non farmi citare anche i dizionari di greco ed ebraico. Ti ho citato i versetti che descrivono l'adulterio. Nella Bibbia ebraica, l'adulterio riguarda un rapporto sessuale di una donna sposata con uno che non sia suo marito. Solo questo. Non il pensiero del rapporto, ma il rapporto reale. E Yeshùa parla di adulterio esclusivamente all'interno del contesto matrimoniale, apolicandolo anche all'uomo. Ma il termine indica sempre un rapporto sessuale con persona che non sia il coniuge. Se non sei d'accordo, devi citare dei versetti che proibiscono il pensiero di andare con un altro che non sia il coniuge, non puoi semplicemente dissentire.
Questa è una interpretazione come tante. Un interpretazione data dalla Jewis che esiste nell'ebraismo,ma come ho detto è una interpretazione
Non è un'interpretazione, ma è ciò che è scritto sulla Bibbia, nero su bianco. I versetti sono del tutto chiari, non hanno bisogno di essere interpretati. Dicono che un uomo non può avere un rapporto sessuale con una donna sposata, e lei (sposata) non può avere un rapporto con un uomo che non sia suo marito. Che c'è da interpretare?

Poi viene sempre fuori la storia degli ebrei che non capiscono la Torah. Come dire che Shumacher non sapeva guidare. Yeshùa obbediva alla legge ebraica nel suo paese, come tutti i giudei, legge che include la Torah scritta e orale; se non lo avesse fatto, sarebbe stato un fuorilegge, esattamente come oggi si ubbidisce al codice giuridico del paese dove si vive. In Dt 17:9 è detto chiaramente chi sono i depositari del diritto da consultare nel caso uno non sapesse come comportarsi: “andrai dai sacerdoti levitici e dal giudice in carica a quel tempo; li consulterai ed essi ti faranno conoscere ciò che dice il diritto”. Quindi, Yeshùa non aveva l'autorità di invalidare la legge ebraica, che era anche la sua legge, del suo popolo. Molte sue parole sono fraintese, perché estrapolate dal contesto o valutate non tenendo conto dell'ambiente in cui furono formulate e degli interlocutori. I Vangeli riportano 1/100 dei fatti. Le lettere di Paolo sono epistole, scritte a comunità formate da persone precise che provenivano da culture in cui erano abituati a seguire usanze precise; le lettere paoline non sono testi giuridici divini, sono istruzioni ed esortazioni che rispindevano a situazioni precise. Questi fattori non possono essere sottovalutati nell'indagine biblica e comunque, sia per Yeshùa che per Paolo, la Torah costituisce la pietra fondante, da cui non è possibile allontanarsi, e il codice giuridico orale è la legge, che non era possibile violare in Israele. Tieni conto che se un insegnamento di Yeshùa invalida o contraddice la Torah, vuol dire che è falso e dunque non era il Messia, perché al suo tempo l'unica legge di Dio era la Torah, non ce ne sono altre. E lui stesso afferma che la Scrittura non può essere annullata (Gv 10:35) o abolita (Mt 5:17-18). Quindi, se "sembra" che Yeshùa dica cose diverse dalla Torah, vuol dire che non si è capito cosa sta dicendo.
Arrivare ad una conclusione definendola biblica partendo da un interpretazione sbagliata può essere pericoloso.
Esattamente. Quindi meglio restare fedeli a ciò che la Bibbia dice. Rileggiti bene quei versetti deuteronomici sull'adulterio e non aggiungere o togliere niente.
Bisogna partire da un presupposto: il nuovo testamento è monogamico.
Ma siccome la Torah non vieta all'uomo di avere più di una moglie, la poligamia non è proibita e Yeshùa non avrebbe potuto proibirla se la Torah non lo fa. Ingatti non proibisce la poligamia, parla di matrimonio e divorzio con i farisei, in un contesto strettamente giuridico (il tema era molto delicato e discusso). La poligamia, comunque, veniva praticata, ma non era comune.
Prendiamo le parole di Yeshua ''chiunque desidera una donna ha commesso GIA(ORA,A QUESTO PUNTO N.B:controlla il testo greco) adulterio con lei nel suo cuore.
Si, ma devi capire il senso dell'insegnamento. Non si tratta di adulterio reale, sta dicendo che chi desidera commettere adulterio con una donna è come se lo avesse già commesso! Come potremmo dire oggi: se desideri nei pensieri un'altra donna, vuol dire che hai già tradito tua moglie, è come se tu l'avessi già tradita. Ma non l'hai tradita realmente, ma appunto "nel pensiero". Uno che pensa di uccidere un uomo è forse un omicida? Ma tu ti immagini in che stato di stress ci troveremmo se dovessimo addirittura aver paura dei nostri stessi pensieri? Non pensare che quello che insegna Yeshùa non sia insegnato anche dai maestri della Torah. Un ebreo che legge Yeshùa, capisce al volo il senso delle sue parole; siamo noi che prendiamo quasi sempre fischi per fiaschi. Lo stesso discorso vale per gli emblemi del pane e del vino: se dice "questo è il mio corpo" vuol dire che quel pane era il suo vero corpo, e che l'ostia assume la sostanza del suo vero corpo, dicono i cattolici... Quindi, se dice che chi guarda una donna (sposata) con concupiscenza ha già commesso adulterio nella sua mente, vuol dire che lo ha commesso davvero... No, lo ha commesso nella mente, non nella realtà, e nella Bibbia non esiste proibizione per l'adulterio di mente. Dunque, cosa intende dire Yeshùa? Se lo chiedi a Noiman, vedrai che lo capisce subito.

La siepe serve a non commettere il peccato, non è il peccato. Quindi, se tu ti trovi a concupire una donna sposata, usa la siepe di Yeshùa e immagina di aver già commesso adulterio nei tuoi pensieri. Questa siepe ti impedirà di commetterlo veramente. È questo che conta: "non commettere adulterio", ossia non avere rapporti sessuali con una donna sposata; Yeshùa aggiungerebbe non avere rapporti sessuali con alcuna donna che non sia tua moglie.
Il comandamento dove è scritto che un uomo seduce una vergine non fidanzata ci fa capire certamente che è fornificazione perché è un rapporto prematrimoniale.
Non dice questo. Dice:

“28 Quando un uomo [sposato o non sposato] trova una fanciulla vergine che non sia fidanzata, e l'afferra e si corica con lei e sono sorpresi, 29 l'uomo che si è coricato con lei darà al padre della fanciulla cinquanta sicli d'argento e lei sarà sua moglie, perché l'ha disonorata; e non potrà mandarla via per tutto il tempo della sua vita.”

Non parla di rapporto prematrimoniale, perché l'uomo può anche essere già sposato. L'ha disonorata perché quella non sarà più vergine per suo marito, e quindi l'uomo è costretto a diventare quel marito. Non si parla di davar erva, fornicazione, ma di un rapporto lecito (non proibito espressamente) che deve essere trattato in un certo modo (risarcimento e matrimonio con impossibilità di ripudio).

Quindi, alla fine, ti chiedo:

Cosa accade secondo la Torah nel caso un uomo sposato si corichi con una donna non vergine e non sposata?
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Salvatore Tarantino
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Re: Sessualita' e fede

Messaggio da Salvatore Tarantino »

Bgaluppi, sì, ovviamente mi riferivo a una donna sposata. Che un uomo libero desideri, anche senza alcun freno, una donna libera è lecito e naturale.

Animasalvata, no, nessun peccato nel guardare una donna senza commettere adulterio nella propria mente. Una cosa è guardarla e apprezzarla, altra cosa è immaginarsela a letto, compiere l'adulterio nella propria mente.
E comunque l'adulterio mentale non è quello vietato dal "non commettere adulterio" ma quello vietato dal "non concupire...". Ecco perché il peccato di pensiero non è una regola generale applicabile ad ogni caso, ma è una regola particolare tipica della concupiscenza.
Pensare di uccidere non è già omicidio.
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bgaluppi
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Re: Sessualita' e fede

Messaggio da bgaluppi »

Si, concordo con te Salvatore. Il settimo e il decimo comandamento non a caso sono separati e diversi.
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