"Voi mi chiamate il Maestro e il Signore, e dite bene, perché lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. Vi ho dato un esempio, infatti, perché anche voi facciate come io ho fatto a voi. In verità, in verità io vi dico: un servo non è più grande del suo padrone, né un inviato è più grande di chi lo ha mandato. Sapendo queste cose, siete beati se le mettete in pratica. Gv 13:13-17
Durante questa cena, Cristo da' degli insegnamenti importantissimi ai suoi. Per essere grandi dobbiamo essere piccoli, dobbiamo farci servi del prossimo, dobbiamo quindi comprendere che nessun uomo e' migliore o superiore ad un altro e nessuno e' inferiore agli occhi di Dio. Dio ama tutti incondizionatamente e noi dobbiamo fare lo stesso. Alla fine del capitolo, infatti, arriva il nuovo comandamento:
Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri. Gv 13:34-35
Poi Yeshua comincia a parlare del fatto che se ne deve andare via (dal mondo) e sente che tra i discepoli nasce senso di sconforto. E allora spiega loro perche' e dove esattamente deve andarsene, e li rassicura dicendogli che non li abbandonera', il Padre non li abbandonera', e che dimoreranno in loro. I discepoli non comprenderanno a fondo queste parole fino alla resurrezione e al momento in cui il Paraclito arriva a loro:
In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch’egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre. E qualunque cosa chiederete nel mio nome, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio. [...] Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre, lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete perché egli rimane presso di voi e sarà in voi. Non vi lascerò orfani: Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete. In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre mio e voi in me e io in voi. Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama. Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui. Gv 14:12-21
Durante questa normale ma drammaticissima cena, in cui Cristo stesso inizia a sentire il peso gravoso del suo sacrificio a venire, ci viene lasciata una raccomandazione: di ricordare cio' che lui ha fatto, e cosa ha rappresentato e rappresenta, attraverso il gesto simbolico dello spezzamento del pane e della consumazione del vino. Non ci dice quante volte e quando dobbiamo farlo, ci dice solo di farlo.
