Pesach, Pasqua. Celebrazione

AKRAGAS
Messaggi: 1016
Iscritto il: domenica 1 febbraio 2015, 9:38

Re: Pesach, Pasqua. Celebrazione

Messaggio da AKRAGAS »

Per France:
le date che hai riassunto mi sembrano esatte.
Avatar utente
bgaluppi
Messaggi: 9943
Iscritto il: domenica 28 dicembre 2014, 7:13
Località: Torino

Re: Pesach, Pasqua. Celebrazione

Messaggio da bgaluppi »

Giusto Akra. Inoltre, come credente non ebreo che vive nel 2015, a me piace l'idea di rispettare e "ricordarmi" di certe feste e certi precetti, nel limite delle mie possibilita'. Poiche' se mi invita a cena un amico durante il periodo della Pasqua ebraica e sua moglie a cena ha fatto la pizza, io la mangero', anche se contene il lievito. Col Quarto Comandamento, sul rispetto del Sabato, e' altro discorso. Certamente, Dio non mi togliera' dal suo Libro per aver mangiato lievito, ma per ben altre mancanze.
AKRAGAS
Messaggi: 1016
Iscritto il: domenica 1 febbraio 2015, 9:38

Re: Pesach, Pasqua. Celebrazione

Messaggio da AKRAGAS »

Caro Antonio stai pur certo che se tu o chiunque sia invitato a casa mia in quei giorni festivi non porgerò mai loro qualcosa di lievitato ( mia moglie sa preparare ottimo pane azzimo ). Allo stesso tempo eviterei in quei giorni gli inviti con persone non credenti. Se invece è un credente ad invitarmi allora spiegherò prima a lui il mio credo in modo da evitare malumori da entrambe le parti. Ti dico ciò che nella mia esperienza ho già messo in pratica per evitare di trasgredire la Torah nei miei limiti di conoscenza e per evitare di offendere le persone.
Logicamente, l’atteggiamento che io ho nei confronti di un credente sincero è sempre del massimo rispetto della sua conoscenza , infatti anche io fino a ieri mangiavo pizza e prosciutto, ma questo non vuol dire , per esempio, che se lui non riposa al sabato e mi invita a giocare al pallone allora io per non scandalizzarlo ci vado. No, assolutamente, per certe cose non si può scendere a compromessi , quindi spiegherò al credente il motivo del mio rifiuto. Se capirà bene per me e per lui perché avrò fatto testimonianza .
Fino a ieri se mangiavo la pizza il giorno degli azzimi non me ne curavo, quindi il peccato era involontario per mancanza di conoscenza nonostante le mie buone intenzioni,ma nella mia posizione oggi , avendo acquisito maggiore conoscenza ,sono inescusabile se mangio pane lievitato nel giorno degli Azzimi perché so di peccare. Capisci cosa voglio dire Antonio? Comunque ogni credente ha bisogno dei suoi tempi che solo il Signore conosce; per questo non bisogna giudicare.
Ecco perché la maggiore conoscenza aggiunge maggiore responsabilità :
Luca 12: 47 Quel servo che ha conosciuto la volontà del suo padrone e non ha preparato né fatto nulla per compiere la sua volontà, riceverà molte percosse; 48 ma colui che non l'ha conosciuta e ha fatto cose degne di castigo, ne riceverà poche. A chi molto è stato dato, molto sarà richiesto; e a chi molto è stato affidato, tanto più si richiederà.
Ancora è scritto in Matteo 5:19 Chi dunque avrà violato uno di questi minimi comandamenti e avrà così insegnato agli uomini, sarà chiamato minimo nel regno dei cieli; ma chi li avrà messi in pratica e insegnati sarà chiamato grande nel regno dei cieli.
Per quanto sta a noi dobbiamo rimanere ben saldi fino a dove siamo arrivati…
Avatar utente
bgaluppi
Messaggi: 9943
Iscritto il: domenica 28 dicembre 2014, 7:13
Località: Torino

Re: Pesach, Pasqua. Celebrazione

Messaggio da bgaluppi »

Es 12:43-49 Il SIGNORE disse a Mosè e ad Aaronne: «Questa è la norma della Pasqua: Nessuno straniero ne mangi, 44 ma ogni schiavo che avrai comprato potrà mangiarne, dopo essere stato circonciso. 45 Lo straniero di passaggio e il mercenario non potranno mangiarne. 46 Si mangi ogni agnello per intero in una casa. Non portate fuori casa nulla della sua carne e non gli spezzate neanche un osso. 47 Tutta la comunità d'Israele celebri la Pasqua. 48 Quando uno straniero soggiornerà con te e vorrà fare la Pasqua in onore del SIGNORE, siano prima circoncisi tutti i maschi della sua famiglia. Poi venga pure a fare la Pasqua, e sia come un nativo del paese; ma nessun incirconciso ne mangi. 49 Vi sia un'unica legge per il nativo del paese e per lo straniero che soggiorna in mezzo a voi».

Nu 9:14 Se uno straniero che soggiorna tra di voi celebrerà la Pasqua del SIGNORE, si conformerà alle leggi e alle prescrizioni della Pasqua. Avrete un'unica legge, per lo straniero e per il nativo del paese.

Mt 26:17-20 Il primo giorno degli azzimi, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Dove vuoi che ti prepariamo la Pasqua?» 18 Egli disse: «Andate in città dal tale e ditegli: "Il Maestro dice: 'Il mio tempo è vicino; farò la Pasqua da te, con i miei discepoli'"». 19 E i discepoli fecero come Gesù aveva loro ordinato e prepararono la Pasqua. 20 Quando fu sera, si mise a tavola con i dodici.
Avatar utente
bgaluppi
Messaggi: 9943
Iscritto il: domenica 28 dicembre 2014, 7:13
Località: Torino

Re: Pesach, Pasqua. Celebrazione

Messaggio da bgaluppi »

Il decimo giorno di questo mese, ognuno prenda un agnello per famiglia, un agnello per casa; se la casa è troppo poco numerosa per un agnello, se ne prenda uno in comune con il vicino di casa più prossimo, tenendo conto del numero delle persone. Voi conterete ogni persona secondo quello che può mangiare dell'agnello. Il vostro agnello sia senza difetto, maschio, dell'anno; potrete prendere un agnello o un capretto. Lo serberete fino al quattordicesimo giorno di questo mese, e tutta la comunità d'Israele, riunita, lo sacrificherà al tramonto. [...] Se ne mangi la carne in quella notte; la si mangi arrostita al fuoco, con pane azzimo e con erbe amare. Non mangiatelo poco cotto o lessato nell'acqua, ma sia arrostito al fuoco con la testa, le gambe e le interiora. Non lasciatene avanzo alcuno fino alla mattina. Quello che sarà rimasto fino alla mattina, bruciatelo con il fuoco. Mangiatelo in questa maniera: con i vostri fianchi cinti, con i vostri calzari ai piedi e con il vostro bastone in mano; e mangiatelo in fretta: è la Pasqua del SIGNORE. (Es 12:1-11)
Quel giorno sarà per voi un giorno di commemorazione, e lo celebrerete come una festa in onore del SIGNORE; lo celebrerete di età in età come una legge perenne. Per sette giorni mangerete pani azzimi. Fin dal primo giorno toglierete ogni lievito dalle vostre case; perché, chiunque mangerà pane lievitato, dal primo giorno fino al settimo, sarà tolto via da Israele. Il primo giorno avrete una riunione sacra, e un'altra il settimo giorno. Non si faccia nessun lavoro in quei giorni; si prepari soltanto quello che è necessario a ciascuno per mangiare, e non altro. Osservate dunque la festa degli Azzimi; poiché in quello stesso giorno io avrò fatto uscire le vostre schiere dal paese d'Egitto; osservate dunque quel giorno di età in età, come un'istituzione perenne. Mangiate pani azzimi dalla sera del quattordicesimo giorno del mese, fino alla sera del ventunesimo giorno. Per sette giorni non si trovi lievito nelle vostre case, perché chiunque mangerà qualcosa di lievitato, sarà eliminato dalla comunità d'Israele, sia egli straniero o nativo del paese. Non mangiate nulla di lievitato; dovunque abiterete, mangerete pani azzimi" (Es 1:14-20)
Per capire: l'agnello deve essere arrostito con tutte le interiora e mangiato per intero. Nel primo e settimo giorno non si deve lavorare, ma se io chiedo al mio datore di lavoro di esonerarmi in quei giorni, io posso spiegargli che e' per celebrare la Pasqua ebraica, al che lui mi chiedera' se sono ebreo, e non essendolo, non mi esonerera'. A meno che non ci siano nelle Scritture indicazioni che stabiliscano che la celebrazione moderna della Pasqua possa essere "rivista" per motivi di praticita', queste sono le regole. Voi davvero arrostite un agnello intero con tutte le interiora e rispettate il riposo richiesto nel primo e settimo giorno? Voglio dire, quanti saranno in grado di farlo? :-?? :-) Inoltre, gli azzimi devono sostituire i lievitati o costituiscono il solo cibo consentito?

Se ci sono delle norme ufficiali che "aggiornano" il rituale ai tempi moderni, bisogna fidarsi o dobbiamo restare fedeli al testo biblico? Sto facendo l'avvocato del diavolo, per capire bene
AKRAGAS
Messaggi: 1016
Iscritto il: domenica 1 febbraio 2015, 9:38

Re: Pesach, Pasqua. Celebrazione

Messaggio da AKRAGAS »

Antonio, le tue domande sono lecite e sono le stesse che mi sono già posto .
E' per questo motivo che prima ho scritto che è necessaria una premessa storica.
Infatti nella storia di Israele possiamo leggere dei mutamenti e adattamenti nel tempo.
Per fare un esempio: l'uso del vino che lo stesso Yeshùa usava nella menzionata ultima cena.
Quindi, io personalmente penso che il nostro spirito di santità è quello che ci farà capire nel tempo come meglio adattare alle situazioni e al mutar dei tempi.
Tu pensa Israele 3000 anni fa società fondata sulla eredità della terra, piccoli allevamenti e piccoli artigiani. Guardiamo oggi... non è semplice...
Avatar utente
bgaluppi
Messaggi: 9943
Iscritto il: domenica 28 dicembre 2014, 7:13
Località: Torino

Re: Pesach, Pasqua. Celebrazione

Messaggio da bgaluppi »

D'accordissimo Akra, e' cio' che penso. Ma allora, forse e' anche il caso di stabilire se ci sono delle priorita' nella vita del credente e quali sono. La vita di ognuno di noi e' troppo diversa per poter pensare di applicare tutto alla lettera. Sarebbe anche un peccato pensare di essere in grado di essere perfetti come Yeshua. E io non riesco a immaginare un Dio che si arrabbia perche' uno non ha potuto rispettare un giorno di riposo; mi immagino piuttosto un Dio che trovera' grande felicita' nel vedere che quello stesso che non ha fatto il riposo pero' ama il prossimo come se stesso, anzi piu' che se stesso.
Chiunque commette il peccato trasgredisce la legge: il peccato è la violazione della legge. Ma voi sapete che egli è stato manifestato per togliere i peccati; e in lui non c'è peccato. Chiunque rimane in lui non persiste nel peccare; chiunque persiste nel peccare non l'ha visto, né conosciuto. Figlioli, nessuno vi seduca. Chi pratica la giustizia è giusto, com'egli è giusto. Colui che persiste nel commettere il peccato proviene dal diavolo, perché il diavolo pecca fin da principio. Per questo è stato manifestato il Figlio di Dio: per distruggere le opere del diavolo. Chiunque è nato da Dio non persiste nel commettere peccato, perché il seme divino rimane in lui, e non può persistere nel peccare perché è nato da Dio. In questo si distinguono i figli di Dio dai figli del diavolo: chiunque non pratica la giustizia non è da Dio; come pure chi non ama suo fratello. Poiché questo è il messaggio che avete udito fin da principio: che ci amiamo gli uni gli altri. Non come Caino, che era dal maligno, e uccise il proprio fratello. Perché l'uccise? Perché le sue opere erano malvagie e quelle di suo fratello erano giuste. Non vi meravigliate, fratelli, se il mondo vi odia. Noi sappiamo che siamo passati dalla morte alla vita, perché amiamo i fratelli. Chi non ama rimane nella morte. Chiunque odia suo fratello è omicida; e voi sapete che nessun omicida possiede in se stesso la vita eterna. Da questo abbiamo conosciuto l'amore: egli ha dato la sua vita per noi; anche noi dobbiamo dare la nostra vita per i fratelli. Ma se qualcuno possiede dei beni di questo mondo e vede suo fratello nel bisogno e non ha pietà di lui, come potrebbe l'amore di Dio essere in lui? Figlioli, non amiamo a parole né con la lingua, ma con i fatti e in verità. Da questo conosceremo che siamo della verità e renderemo sicuri i nostri cuori davanti a lui. Poiché se il nostro cuore ci condanna, Dio è più grande del nostro cuore e conosce ogni cosa. Carissimi, se il nostro cuore non ci condanna, abbiamo fiducia davanti a Dio; e qualunque cosa chiediamo la riceviamo da lui, perché osserviamo i suoi comandamenti e facciamo ciò che gli è gradito. Questo è il suo comandamento: che crediamo nel nome del Figlio suo, Gesù Cristo, e ci amiamo gli uni gli altri secondo il comandamento che ci ha dato. Chi osserva i suoi comandamenti rimane in Dio e Dio in lui. Da questo conosciamo che egli rimane in noi: dallo Spirito che ci ha dato. 1GV 3:4-10
Rispettare la legge nel dettaglio o amare il prossimo come lui ci ha amati? O tutti e due? Ma non saremmo presuntuosi a pretendere di voler essere come Yeshua? In cosa renderemo il Padre piu' felice?
AKRAGAS
Messaggi: 1016
Iscritto il: domenica 1 febbraio 2015, 9:38

Re: Pesach, Pasqua. Celebrazione

Messaggio da AKRAGAS »

Antonio io comprendo la tua posizione.
Il messia ci ha insegnato che tutti i comandamenti vanno osservati per amore e non per timore, quindi se abbiamo questo atteggiamento chi ci potrà separare da Dio?
Sul rispetto dello shabath Yeshùa non ci ha insegnato che si deve osservare in maniera assoluta ma ha dato degli esempi di priorità: infatti fece comprendere ai farisei che in caso di vita o morte bisognava scegliere la vita a discapito della osservanza del comandamento del sabato.
Tuttavia non posso trasgredire il riposo perchè me ne infischio... mi segui?
Pertanto, bisogna essere non rigidi come insegnavano alcuni farisei nè troppo elastici come la cristianità vuol farci credere andando all'estremo opposto.
Sta a noi modellarci secondo la Torah o è la Torah che deve adattarsi a noi? Io penso che l'insegnamento di Dio deve produrre in noi dei cambiamenti quindi è la Torah che ci plasma , ma noi dobbiamo volere che ciò avvenga altrimenti ciò non potrà avvenire.
Una volta che siamo noi stessi diventati un modello di Torah, nel senso concreto, allora sapremo adattarci alle varie situazioni che si presentano nella vita.
Avatar utente
bgaluppi
Messaggi: 9943
Iscritto il: domenica 28 dicembre 2014, 7:13
Località: Torino

Re: Pesach, Pasqua. Celebrazione

Messaggio da bgaluppi »

Tuttavia non posso trasgredire il riposo perchè me ne infischio...
Amen fratello. Io ringrazio Dio che mi ha consentito di poter osservare il sabato: con pochissime eccezioni, finisco di lavorare il venerdi e ho il sabato sempre libero! Quando mangio a casa o al ristorante, non consumero' piu' maiale o molluschi, in rispetto della Torah, ma mi e' capitato che le circostanze mi portassero a farlo. Pero' non voglio vedere il giorno in cui mi accorga di non amare incondizionatamente un fratello o di giudicare qualcuno. Se cio' dovesse accadere, sentiro' di aver davvero rinnegato Yesua e il Padre.
AKRAGAS
Messaggi: 1016
Iscritto il: domenica 1 febbraio 2015, 9:38

Re: Pesach, Pasqua. Celebrazione

Messaggio da AKRAGAS »

bgaluppi ha scritto:Pero' non voglio vedere il giorno in cui mi accorga di non amare incondizionatamente un fratello o di giudicare qualcuno.
concordo pienamente. Bisogna fare in modo di osservare l'insegnamento di Dio con amore verso il fratello ...anche questo fa parte dello stesso insegnamento
Rispondi