Nonostante questa rinnovata forma, qualche volta possiamo essere deboli, stanchi psicologicamente, abbattuti dalle vicissitudini quotidiane e tormentati da pensieri e preoccupazioni; succede perche', nonostante la rinascita in spirito, siamo sempre uomini fatti di carne in un mondo materiale e quindi soggetti alla corruzione della materia e alla tentazione di satana, che agisce indisturbato. Per questo, nei momenti di debolezza, ancor piu' dobbiamo essere vigili e non perdere la costanza nella preghiera. Gli apostoli, prima che Gesu' fosse catturato, erano tristi, deboli, affranti; in quel momento Yeshua disse loro:
Giunsero a un podere chiamato Getsèmani ed egli disse ai suoi discepoli: «Sedetevi qui, mentre io prego». Prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e cominciò a sentire paura e angoscia. Disse loro: «La mia anima è triste fino alla morte. Restate qui e vegliate». Poi, andato un po’ innanzi, cadde a terra e pregava che, se fosse possibile, passasse via da lui quell’ora. E diceva: «Abbà! Padre! Tutto è possibile a te: allontana da me questo calice! Però non ciò che voglio io, ma ciò che vuoi tu». Poi venne, li trovò addormentati e disse a Pietro: «Simone, dormi? Non sei riuscito a vegliare una sola ora? Vegliate e pregate per non entrare in tentazione. Lo spirito è pronto, ma la carne è debole». Si allontanò di nuovo e pregò dicendo le stesse parole. Poi venne di nuovo e li trovò addormentati, perché i loro occhi si erano fatti pesanti, e non sapevano che cosa rispondergli. Venne per la terza volta e disse loro: "Dormite pure e riposatevi! Basta! È venuta l’ora: ecco, il Figlio dell’uomo viene consegnato nelle mani dei peccatori. Alzatevi, andiamo! Ecco, colui che mi tradisce è vicino". (Mc 14:32-42)