NON C'E' POSTO NEL MEZZO ?

[francesco.ragazzi]

Quando ero ragazzo ed ho cominciato a capire che siamo influenzati nelle nostre scelte di vita, ci sono rimasto male (in un certo senso) perchè avrei voluto vivere la mia vita senza subire influenze esterne, ma mi sono presto reso conto che non sarebbe stato possibile .-
Mi chiedevo : C'è una via di mezzo ? Fra il seguire Dio o il seguire il principe di questo mondo ? Si può rimanere estranei ad entrambi ?
Poi ho capito che sottraendosi alla signoria di Cristo l’uomo pensa di trovare la massima libertà e di conseguire i migliori progetti possibili. Così facendo, invece, cade in una duplice schiavitù. Innanzi tutto perché finisce per essere dominato dai propri istinti ben rappresentati dai sette vizi capitali: avarizia, lussuria, invidia, gola, ira, accidia e, soprattutto, superbia: che è il desiderio di essere superiori agli altri, Dio compreso, fino al disprezzo degli ordini e delle leggi. Ma non dimenticando che l’uomo vive nel tempo del titanico conflitto tra Cristo e Satana, cioè tra Dio e la più potente delle creature, egli rinunciando alla dolce servitù di Cristo si pone automaticamente sotto la tirannica schiavitù dell’Avversario, lui sì vero burattinaio. Ecco perché è impossibile per l’uomo una terza posizione, una condizione di neutralità, di autonomia, di un opportunistico barcamenarsi tra le due signorie pensando così d’avvantaggiarsi, d’essere più libero. No, questo non è possibile. Come disse Gesù, “nessuno può servire due padroni”, perché finirà per rispettarne solo uno e per odiare l’altro. “Chi non è con me è contro di me”. Egli non può evitare di schierarsi. O si fa servo di Dio, che poi è schiavitù per modo di dire, è schiavitù d’amore (“Io non vi chiamo più servi, perché il servo non sa cosa fa il suo padrone. Vi ho chiamati amici… Voi siete miei amici se fate quel che io vi comando… Questo io vi comando: amatevi gli uni gli altri” - Giovanni 15:14-17). O si fa servo di Satana, il pifferaio magico che regala sogni avvelenati. Che incoraggia pulsioni innate e anche indotte. Che usa le persone a suo piacimento e poi, dopo averle sedotte e adoperate per i propri scopi, le getta via come carta straccia. Ed ecco allora la messa in guardia di Gesù: “Chi non raccoglie insieme con me spreca il raccolto”. Chi non ama il prossimo suo come se stesso, chi pensa solo al proprio tornaconto e alla propria esaltazione, si ritroverà con un pugno di mosche. Avrà lavorato per il Nemico di tutti, anche il suo.

[marco]

Condivido caro Francesco.
Ho si ha in mente Cristo o in mente risuona sempre la stessa frase: che male c'è?
Tutto è permesso, tanto che male c'è?
Anche rubare, tanto se non rubo io, ruba un'altro. Che male c'è?

Però questa non è solo prerogativa dei seguaci di Cristo. Esistono persone al mondo che non hanno mai sentito parlare di Cristo, ma si comportano come suoi seguaci, senza saperlo.
Com'è possibile?
Questo dimostra che il bene e il male sono dentro di noi. La scelta stà all'uomo.
O si serve un padrone o l'altro.
Il male ha un nome: Satana. Dio l'ha rivelato quasi 6000 anni fà. Anche il bene ha un nome, ed è Yeshùa.

[francesco.ragazzi]

Conosco anche molti che tradiscono le mogli e si giustificano dicendo "che male c'è ad amare due persone invece di una ? " E' sempre amore e per l'amore non c'è condanna ...ma per l'adulterio sì ! rispondo io .-
L'uomo carnale ha sempre una giustificazione pronta, se non si osserva la Legge di Dio non ci si abitua ad essa ...e la legge scritta è solo un principio che và ampliato come ci ha insegnato Yeshua spiritualizzando ogni parola della legge.- Solo allora si capisce che con c'è niente di santo in noi se non ci viene da Dio .-

[francesco.ragazzi]

Io credo che il problema sta nell'accettarsi come uomo-bestia, l'uomo carnale ha dimenticato di appartenere ad una razza superiore e cioè "ad immagine e somiglianza del Creatore" ; ...E come se fai crescere un aquilotto in un pollaio, crederà che quella sia la sua casa ed il suo ambiente naturale.- Ma se un giorno sente la voce di "padre aquila" può darsi che si risvegli in se stesso ciò che si era assopito e cercherà di librarsi nei cieli maestoso.-
Credo che occorra "udire" la voce di "Dio Padre" per poter risvegliare in noi quella natura che abbiamo dimenticato conducendoci in questo mondo di miserie, allora sì che capiremo di appartenere ad un'altra razza ...quella dei "Figli di Dio" .-