Interpretazione dei significati alternativi delle scritture

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Maria Grazia Lazzara
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Re: Interpretazione dei significati alternativi delle scritture

Messaggio da Maria Grazia Lazzara »

Buon giorno Gianni ,
Quali opinioni religiose ? Ripeto io non ne ho , non so tu , sono le scritture che parlano e parlano da sè . E sono in armonia e unanimi .
Se ti ricordi ho chiesto proprio a te spiegazioni di singole scritture e tu silenzio .

Non è una singola scrittura ma l' unanimità che risalta , ci si può sbagliare in una ma in un continuo no .

Per me la scrittura di Efesin 6 : 12 è incisiva e prorompente ma viene supportata da tutte le altre.
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Maria Grazia Lazzara
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Re: Interpretazione dei significati alternativi delle scritture

Messaggio da Maria Grazia Lazzara »

Buon giorno France ,
mi fa piacere che scrivi , perché dici che le scritture ebraiche sono escluse ? Enoc non appartiene alle scritture ebraiche ? Genesi 6 lo ritroviamo in Giuda 6 gli angeli che non conservarono la loro dignità ma lasciarono la loro dimora .
Tutti quelli che scrissero le scritture greche erano ebrei se è come dici tu non avrebbero minimamente fatto riferimento a queste credenza . E invece scrissero su ciò quindi negli ambienti ebraici , giudaici , non era un'eresia fare riferimento a demòni ma era pane quotidiano .
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Gianni
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Re: Interpretazione dei significati alternativi delle scritture

Messaggio da Gianni »

Va bene, Maria Grazia. Ti lamenti del mio silenzio dopo avermi chiesto spiegazioni di singoli passi biblici. Però poi dici che non si tratta di un singolo passo ma della loro unanimità.
Questo si chiama mettere il carro davanti ai buoi. Te lo spiego con un esempio che puoi capire. Tu, da Testimone di Geova, non eri trinitaria (spero che tu sia rimasta tale) e immagino che avrai incontrato dei cattolici che magari ti citavano a raffica chissà quanti versetti. Ecco, questa è una “loro unanimità”.
Se parti da un versetto che ritieni trinitario, tutti gli altri ti sembreranno tali. Stessa cosa per la demonologia.

Comunque, il mio libro Satana, diavolo e demòni nella Bibbia e nell'immaginario religioso è ormai pronto. Devo solo rileggerlo e aggiustarlo, poi li pubblicherò.

I passi che hai citato a France, è bene che tu lo sappia, sono citati dagli apocrifi. La domanda è: Come mai Giuda (e Pietro) li citarono? Enoc non appartiene affatto alle Scritture Ebraiche. Il Libro di Enoc è un apocrifo.
AEnim

Re: Interpretazione dei significati alternativi delle scritture

Messaggio da AEnim »

Gianni ha scritto: lunedì 6 novembre 2023, 11:21 Va bene, Maria Grazia. [...]
Enoc non appartiene affatto alle Scritture Ebraiche. Il Libro di Enoc è un apocrifo.
Sono mesi che lo diciamo. Enoc non fa parte del canone ebraico e i suoi contenuti non sono - e non erano - riconosciuti come compatibili con la Torah ebraica.
E già solo il fatto che la prima occorrenza del termine satàn nel TaNaCh è riferita a D-o stesso dovrebbe aver già da tempo fugato qualsiasi dubbio di M.G.

Le scritture greche non mi interessano quindi ve ne lascio discutere senza di me. Quanto avevo da dire già lo risposi a Trizzi.
France
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Re: Interpretazione dei significati alternativi delle scritture

Messaggio da France »

Se nelle scritture ebraiche, almeno in quelle presenti nel canone, non c’è evidenza di queste creature malefiche, allora da dove ci sono finite nelle scritture greche?
Da apocrifi che circolavano nel tempo?
Da credenze popolari?
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Maria Grazia Lazzara
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Re: Interpretazione dei significati alternativi delle scritture

Messaggio da Maria Grazia Lazzara »

Evidentemente al tempo degli apostoli non erano considerati apocrifi e avevano una loro attendibilità e circolavano nelle comunità cristiane. Io
stesso dicasi per gli apocrifi ebraici

Quando fu stabilito il canone e da chi erano persone attendibili o avevano le loro già convinzioni?
Se dopo gli apostoli i punti interrogativi sono molti . Quali entrarono e perché gli altri no . Lo stesso dicasi per il libro
di Enoc circolava
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Gianni
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Re: Interpretazione dei significati alternativi delle scritture

Messaggio da Gianni »

Lo storico ebreo Giuseppe Flavio, verso il 100 E. V., conferma che a quell’epoca il canone delle Scritture Ebraiche era già fissato da lungo tempo: “Non possediamo miriadi di libri incoerenti, in conflitto fra loro. I nostri libri, quelli giustamente riconosciuti, sono solo ventidue [raggruppando Rut con Gdc e Lam con Ger, alcune fonti ebraiche ne contavano 22, pari al numero delle lettere dell’alfabeto ebraico], e contengono la storia di tutti i tempi. Di questi, cinque sono i libri di Mosè, comprendenti le leggi e la storia tradizionale dalla nascita dell’uomo fino alla morte del legislatore . . . Dalla morte di Mosè ad Artaserse, che succedette a Serse quale re di Persia, i profeti posteriori a Mosè scrissero la storia degli avvenimenti dei loro tempi in tredici libri. I rimanenti quattro libri contengono inni a Dio e precetti su come gli uomini devono condursi nella vita”. - Contro Apione I, 38-40.
France
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Re: Interpretazione dei significati alternativi delle scritture

Messaggio da France »

Maria Grazia Lazzara ha scritto: lunedì 6 novembre 2023, 16:09 Quando fu stabilito il canone e da chi erano persone attendibili o avevano le loro già convinzioni?
Se dopo gli apostoli i punti interrogativi sono molti . Quali entrarono e perché gli altri no . Lo stesso dicasi per il libro
di Enoc circolava
Detto questo mi sembra che si possano gettare tutti a mare queste scritture “canonificate” e scegliersi quelle che piu’ ci aggradano.
Anche io ho sempre avuto molti dubbi sul perche’ alcune sono state inserite ed altre rigettate, come se si fosse voluto scegliere solo parte di scritture che avvalorassero credo e dogma gia’ definiti. Intendo per quelle greche.
Anch’io non ho piu’ nulla da aggiungere a riguardo di angeli e demoni, aspetto solo di leggere il libro di Gianni.
Buona giornata a tutti.
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Maria Grazia Lazzara
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Re: Interpretazione dei significati alternativi delle scritture

Messaggio da Maria Grazia Lazzara »

Buon giorno a tutti
Rispondo a France ,
È chiaro che è stata fatta una selezione sia per il canone ebraico che per quello greco . Chi ha fatto ciò ha avuto un potere in mano .
Apocrifo non significa falso ma nascosto
I libri scartati furono ritenuti non compatibili ma se ne trovano tracce nei
canonici perché all'epoca evidentemente non erano ritenuti non compatibili .
Evidentemente c'era una trasmissione orale anche per quanto riguarda le vicende ,detti , insegnamenti che riguardavano Jeshùa . E tutto ciò è stato poi anche scritto ma non ritenuto compatibile con l'insegnamento che si è voluto trasmettere.
Io ritengo, mio parere che le scritture greche sono abbastanza attendibili come quelle Ebraiche ma non privi di errori.

Per quanto riguarda l'argomento angeli , demòni senza andare altrove ne troviamo ampia testimonianza già negli scritti canonici , vedi le scritture che ho citato prima.
Gli apostoli che io riconosco come primi padri delle comunità erano unanimi in ciò

Unanime " Detto di una pluralità di persone che abbiamo e manifestino una totale concordanza di idee opinioni aspirazioni desideri e simili , detto condiviso da tutti i membri di un gruppo." Ebbene io trovo che gli apostoli erano concordi nel credere in esseri spirituali malvagi.
Vedi tutte le scritture che ho citato prima
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Gianni
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Re: Interpretazione dei significati alternativi delle scritture

Messaggio da Gianni »

Un assaggio del mio prossimo libro:

Yeshùa e i suoi discepoli credevamo davvero all’esistenza di un essere malefico senziente? L’attenta analisi di Mr 3:22,23 rivela un fatto sorprendente se si analizza bene l’immediato contesto: “Gli scribi, che erano scesi da Gerusalemme, dicevano: «Egli ha Belzebù, e scaccia i demòni con l'aiuto del principe dei demòni». Ma egli, chiamatili a sé, diceva loro in parabole: «Come può Satana scacciare Satana?»” (NR). Ora inquadriamo bene la scena. Yeshùa era entrato in una casa e la folla lo aveva seguito, “così che egli e i suoi non potevano neppure mangiare” (v. 20). Saputo di quella confusione i suoi parenti “vennero per prenderlo, perché dicevano: «È fuori di sé»” (v. 21). La famiglia di Yeshùa si comporta come coloro che vanno a prendere un familiare fuori di testa che sta dando pubblico spettacolo per riportarlo a casa. “Quando i suoi parenti seppero ciò che stava capitando, vennero per cercare di portarselo a casa e dicevano: «È completamente impazzito!»” (BDG). In questo contesto si inseriscono gli scribi gerosolimitani che rincarano la dose: “Egli ha Belzebù” (v. 22). E chi mai era questo Belzebù? La Bibbia ne parla in 2Re 1:2-4: “Acazia cadde dalla ringhiera della sua camera di sopra, a Samaria, e si ammalò. Allora inviò dei messaggeri, dicendo loro: «Andate a consultare Baal-Zebub, dio di Ecron, per sapere se guarirò da questa malattia». Ma un angelo del Signore [Yhvh] disse a Elia il Tisbita: «Àlzati, va' incontro ai messaggeri del re di Samaria, e di' loro: "È forse perché non c'è Dio in Israele che voi andate a consultare Baal-Zebub, dio di Ecron? Perciò, così dice il Signore [Yhvh]: 'Tu non scenderai dal letto sul quale sei salito, ma certamente morrai'"»” (NR). Acazia, re del regno secessionista di Israele, era un idolatra e da tale si comportò. Baal-Zebub, dio di Ecron, era solo un idolo. Nessun giudeo credeva che esistesse veramente una tale divinità pagana. Tantomeno gli scribi gerosolimitani che lo menzionarono riferendolo a Yeshùa. A maggior ragione non ci credeva, ovviamente, Yeshùa stesso.
Nel clima di confusione descritto in Mr 3 la sola persona seria è Yeshùa. I suoi parenti credono che lui stia dando di matto e gli scribi fanno del sarcasmo: “Ha Belzebù”! Questa parola suona ridicola anche oggi; Belzebù viene preso sul serio solo nei dizionari che ne spiegano l’etimologia, per il resto è una macchietta che si usa per spaventare gli ingenui.
Ma c’è un ma, e qui arriviamo al punto. Yeshùa prende in parola l’uscita sarcastica degli scribi e invita a ragionare: “Come può Satana scacciare Satana? Se …” (v. 23b-24). Si noti che Yeshùa sostituisce Belzebù con satana. Un essere senziente al posto di un inesistente dio pagano? Sarebbe oltremodo astruso. Se non esiste Belzebù, non esiste neppure satana. Yeshùa va al sodo e mostra l’illogicità del ragionamento degli scribi. E lo fa prendendo come seria l’argomentazione canzonatoria degli scribi, che egli smonta.
Tutto ciò dimostra a noi che oggi leggiamo come alla fine non esista alcun Belzebù-satana.
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