Interpretazione dei significati alternativi delle scritture

Luigi
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Re: Interpretazione dei significati alternativi delle scritture

Messaggio da Luigi »

Gianni allargando il contesto di Marco 3 Il Signore Gesù non racconta favole e nel Suo linguaggio a volte con le parabole parlando afferma realtà esistenti;
quindi parlando di Satana, afferma la sua esistenza, quella di un personaggio che affligge la razza umana, nonchè, che costui ha pure un regno.
Marco 3, 23.......«Come può Satana scacciare Satana? 24 Se un regno è diviso in parti contrarie, quel regno non può durare. 25 Se una casa è divisa in parti contrarie, quella casa non potrà reggere. 26 Se dunque Satana insorge contro se stesso ed è diviso, non può reggere, ma deve finire.
27 D'altronde nessuno può entrare nella casa dell'uomo forte e rubargli le sue masserizie, se prima non avrà legato l'uomo forte; soltanto allora gli saccheggerà la casa.


Ora un regno ha delle gerarchie "principati, Potestà, Potenze" come vi sono nel Regno di Dio retto dal Signore Cristo,
così descritti in tutta la scrittura.
Parlando ancora di Satana ,lo descrive anche ,come uno forte e Yeshùa che è più forte, lo sottomette "verso 27".....;
come alla croce che lo ha sconfitto pigliandosi le chiavi della morte e dell'Ades "qui mi fermo si andrebbe fuori tema oltremodo"
Saluti
AEnim

Re: Interpretazione dei significati alternativi delle scritture

Messaggio da AEnim »

Maria Grazia Lazzara ha scritto: martedì 7 novembre 2023, 8:09
Apocrifo non significa falso ma nascosto
apòcrifo agg. e s. m. [dal lat. tardo apocry̆phus, gr. ἀπόκρυϕος «occulto, segreto», der. di ἀποκρύπτω «nascondere»]. – Di libro, scritto, o documento non autentico, non genuino. In partic., libri a. (o semplicem. apocrifi), Vangeli a., quelli che la Chiesa cattolica esclude dal canone delle Sacre Scritture, in quanto non ne riconosce l’ispirazione divina.


Fonte: banalmente Treccani on-line
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Gianni
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Re: Interpretazione dei significati alternativi delle scritture

Messaggio da Gianni »

Luigi, tu credi all'esistenza di Belzebù?
noiman
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Re: Interpretazione dei significati alternativi delle scritture

Messaggio da noiman »

Interessante quanto ha anticipato Gianni, io sono in ritardo di un paio di giorni nel rispondere ad alcune affermazioni precedenti, nel frattempo la discussione è andata avanti, a parte l’intervento di Gianni questa discussione da “interpretazioni” è scesa a “opinioni”, nessuna fonte con chiarimenti, riferimenti biblici mai approfonditi, espressioni come
Evidentemente al tempo degli apostoli non erano considerati apocrifi e avevano una loro attendibilità e circolavano nelle comunità cristiane. Io
stesso dicasi per gli apocrifi ebraici


Sono senza riferimenti certi, come facciamo a sapere che i cosiddetti apocrifi erano disponibili o meno , questo va dimostrato e come si fa? “evidentemente”, !!!! non facciamo giornalismo ma studio biblico, ma va bene e proseguiamo.

Partiamo da Efesini 6:12 Paolo scrive
Bibbia E.D.U. " La nostra battaglia infatti non è contro carne e sangue ma contro i Principati e le Potenze, contro i
dominatori di questo mondo tenebroso


Bene! Questa prima citazione può andare bene…. Ma dovremmo sapere che quando Paolo scrisse queste parole si riferiva a concetti ermeneutici che non erano ancora Vangelo , fin’ora nessuno di noi è riuscito a spiegare cosa sono “Principati e Potenze” , adesso leggo anche"Podestà", sicuramente entità celesti tratte dalle scritture ebraiche che nell'epoca di Paolo erano rare e limitate nella disponibilità, tanto e vero che si utilizzavano solamente attraverso la lettura pubblica, la sacralità del testo , la parsimonia delle copie in circolazione e mai tutte insieme, rendevano anche difficile lo studio, ma esisteva una tradizione mnemonica formidabile che affiancava il poco scritto disponibile, questo era il quadro generale nel tempo in cui Paolo di Tarso scrisse ai Corinti.

E ricordiamo che non esisteva ancora nessun canone cristiano, la metà dei Vangeli non era stata ancora scritta, esisteva già il canone ebraico, si ritiene che fu Ezrà il primo a porre un certo ordine nei libri sacri ,un primo canone ebraico, la distruzione del Tempio nel 70 e.v. forni lo stimolo a concludere un’opera già iniziata.
Torniamo agli angeli, è evidente che alcuni antropomorfismi contenuti nella scrittura ammettono che accanto al D-o Unico esistano esseri spirituali intese come emanazioni divine, presenze che ritroviamo in tutto il pentateuco e oltre.
Ma non so come ritrovare termini come “ Principati , Potenze Podestà” già in dubbia traduzione del testo greco nei testi ebraici, magari ce lo spiega Gianni, ;) per scoprirlo occorrerebbe ripercorre il racconto biblico e approfondire dove nascono questi concetti prima che incontrino il mondo greco.
Enoc è citato come il settimo uomo dopo Adamo che piacque al Signore che sembra avere attenzione e provare piacere tutto quello che è settimo, Enoc fu rapito prima che si corrompesse , la letteratura di un Enoc slavo e Enoc Etiopico è successiva, non dobbiamo dimenticare che l’opera è stratificata e composta nell’arco di quattro secoli, dal III°secolo a.e.v. fino al inizio I° secolo e.v. quattrocento anni ! :-O
La sapienza attribuita al patriarca e le sue visioni estatiche ha generato una “fantamistica” b-) che dura da oltre due millenni, S.Agostino che non ama i testi apocrifi dice che contengono anche alcune fole, :-O Enoc narra le meraviglie del cosmo, i “Palazzi” divini, descrive gli angeli e i loro ruoli e la scala gerarchica,indica in Michele la presenza angelica più grande , Michele chiamato הגדול שר צבא, (Tosefta’ 2/18), tutto questo avviene nel tempo in cui gli influssi esterni condizionavano l’ermeneutica ebraica, mentre il testo originale cristallizzato pare non ne avesse bisogno, nonostante il fascino della letteratura enochica il pensiero rabbinico ne fu influenzato solo in minima parte, mentre i cabalisti ne fecero maggior tesoro, bisogna ricordare che la tradizione ermeneutica ebraica , almeno all'inizio, non applicava la personalizzazione del male , il Satan rimaneva una figura immaginaria di un “accusatore”, simile al Grillo parlante di Pinocchio , qualcosa di simile a quel malàch che viene inviato a sbarrare la via all'asino di Bil’am , pienamente in linea con Iyòv e Zecharyà’ che narrano di una figura angelica nel ruolo di accusatore senza aspetti teoforici, oggi sarebbe una sorta di PM che cita in giudizio il singolo e la collettività, non sono forse le regole di un tribunale , un giudizio divino connesso con la divinità?
La forma personificata del male inteso come Satana apparirà solo successivamente, si ritrova nel midrash che il commento alla scrittura in forma di racconto dipinto, per capirne di più dovreste leggere di Ginzberg, “Le leggende degli Ebrei”.

Concludendo abbiamo avuto la fortuna di disporre attraverso i ritrovamenti a Qùmran tutta una serie di libri e documenti che precedono di qualche secolo il cristianesimo, più affini al pensiero originale ebraico , leggendo i testi troviamo H. come l’origine del bene e del male, una lotta spirituale come milchamà tra i figli della Luce e quelli delle Tenebre, nella letteratura di Qùmran un condottiero di questi eserciti è Melkisedek, dovreste anche leggervi “I Testamenti dei Dodici Patriarchi “, si tratta di un’opera scritta in greco nel II°secolo a.e.v. in questo caso la matrice è sicuramente ebraica con una evidente l’influenza greca , storicamente potrebbe essere il punto di passaggio tra gli angeli intesi come manifestazioni in emanazione divine a veri propri personaggi, qualcuno ritiene che questa opera potrebbe addirittura essere stata scritta in epoca cristiana, nel I° secolo o subito dopo, non può sfuggire l’impostazione dualistica, la divisone tra buoni e malvagi è sempre netta, questa era una parte della letteratura disponibile nei tempi di Paolo , pochi scritti e tanta haggadah. Ma non abbiamo risolto ancora nulla, “gli angeli erano possedevano il libero arbitrio? Pensavano in modo autonomo? Dove troviamo tutto questo nelle scritture o sono solo immaginazioni?
Noiman


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Maria Grazia Lazzara
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Re: Interpretazione dei significati alternativi delle scritture

Messaggio da Maria Grazia Lazzara »

Buon giorno a tutti,
Noiman ma tu davvero pensi o voi tutti pensate che gli unici essere viventi dopo Dio dotati di intelligenza siamo noi umani ?

Gli angeli, sono dotati di intelligenza e quindi di pensiero libero, autonomi . Giuda 6 e tutte le altre che ho citato prima

Se così non è gli unici in tutto il creato siamo noi dotati di intelligenza e di libero arbitrio? Fate voi . Ognuno può rimanere nel proprio piccolo mondo .

io in questa discussione ho dato ciò che conosco , per voi può essere nulla , ma anche io non ho ricevuto un gran che , in questo momento sto leggendo altro .

Non sono d'accordo con l'interpretazione che Gianni ha dato sul passo biblico . Il motivo ?
1 Corinti 10 : 19 - 22
È comunque rispetto ogni punto di vista diverso dal mio .

Buona giornata
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Gianni
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Re: Interpretazione dei significati alternativi delle scritture

Messaggio da Gianni »

Paolo dice che “le carni che i pagani sacrificano, le sacrificano ai demòni e non a Dio” (1Cor 10:20, NR), ma poi in che modo i pagani sacrificavano ai demòni? A degli idoli, in effetti; idoli rappresentanti degli dei che in realtà non esistono. Paolo, in 1Cor 10:20, sta citando da Dt 32:17: “Sacrificavano a demòni, non a Dio, a dèi che non avevano conosciuto” (nuova TNM). Si noti che i demòni sono messi in parallelo agli dèi, in effetti idoli.
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Re: Interpretazione dei significati alternativi delle scritture

Messaggio da Luigi »

Gianni ha scritto: martedì 7 novembre 2023, 16:29 Luigi, tu credi all'esistenza di Belzebù?
Belzebù è nell'immaginario dei farisei, mentre dell'esistenza di Satana e suoi seguaci "demoni, Marco 5:9; Luca 11,20" , lo afferma Il Signore Gesù, poichè non li cita a caso e nemmeno racconta favole.
20 Ma se è con il dito di Dio che io scaccio i demòni, allora il regno di Dio è giunto fino a voi.
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Gianni
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Re: Interpretazione dei significati alternativi delle scritture

Messaggio da Gianni »

Luigi, gli scribi lo chiamano Belzebù e Yeshùa lo chiama satana. Belzebù è uno degli appellativi di satana. È la stessa cosa. E cosa c’entrano Marco 5:9 e Luca 11:20? (A quanto pare non perdi il vizio di svicolare andando a parare su altri versetti estranei all’argomento). Dimmi, quindi: tu credi all’esistenza di Belzebù?
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Re: Interpretazione dei significati alternativi delle scritture

Messaggio da Luigi »

Dimmi, quindi: tu credi all’esistenza di Belzebù?
Gianni già ti ho risposto negativamente.
Poi senza che i farisei , facessero riferimento a Belzebù, Il Signore afferma che scaccia demoni, e lo dimostra.
Sei tu che neghi l'evidenza per far quadrare il tuo cerchio
Poi i due passi da me citati ,centrano eccome; sennò di che stiamo parlando ?
Il Signore Gesù si esprime a riguardo di Satana e dei suoi seguaci ,
sei tu che svicoli, non tenendo conto che il Signore parlando di questo ,afferma che è una entità reale , pure con un regno.
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Re: Interpretazione dei significati alternativi delle scritture

Messaggio da Gianni »

Stiamo parlando di Belzebù, Luigi. Ecco di cosa stiamo parlando. Dici di non credere nella sua esistenza, ma poi credi in quella di satana. Sarebbe come dire, parlando di Pier Paolo, che non credi a Pier ma credi a Paolo. :-?
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