CHI PUO'SPEZZARE IL PANE E BERE IL VINO

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francesco.ragazzi
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Re: CHI PUO'SPEZZARE IL PANE E BERE IL VINO

Messaggio da francesco.ragazzi »

Secondo la Scrittura si possono accostare alla Santa Cena tutti coloro che conoscono il valore ed il significato della morte espiatoria del nostro Signore e Salvatore Yeshua.-
Il credente prima di accostarsi ad essa deve fare un serio esame di se stesso (“Or provi
l'uomo se stesso...” - 1ª Cor. 11:28) per appurare se è in pace con gli altri fratelli, se è in pace con se stesso e con Dio e discerne il “Corpo del Signore” (1ª Cor. 11:29) (ossia si riconosce membro vivo del Corpo di Cristo, la Chiesa, per cui “Cristo...ha dato Se stesso per lei” - Ef. 5:25 -
Chi avrà celebrato questo cerimoniale non in armonia col significato enunciato
“...sarà colpevole del Corpo, e del Sangue del Signore” (1ª Cor 11:27) ossia “avrà tenuto per profano il Sangue del patto, col quale è stato santificato; ed avrà oltraggiato lo Spirito della grazia” (Eb. 10:29).
Quindi si richiede una responsabilità individuale sincera e profonda .-
Un bel modo per rendere la Chiesa viva ed "autopulente" nel senso che un continuo e periodico "esame" porta ad una crescita spirituale maggiore !!!
gigi
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Re: CHI PUO'SPEZZARE IL PANE E BERE IL VINO

Messaggio da gigi »

Francesco ha dato una buona spiegazione, aggiungo qualche cosina per rimanere nel tema.
La Scrittura non ci parla di chi può e chi non può rompere il pane e bere vino, un pò come il battesimo chi può e chi non può o di chi deve avere caratteristiche particolari il versetto di Marco 16:15-19 ci spiega un pò le caratteristiche.
Penso tutti coloro che hanno posto la loro vita nelle mani di Cristo, per fede e mediante l'acqua del battesimo hanno creduto nell'espiazione del peccato per mezzo del sangue versato per ognuno di noi alla croce e si lasciano guidare dalla Sua presenza mediante lo Spirito Santo.
Molti seguaci di allora si riunivano in casa e con molta semplicità rompevano il pane e bevevano vino nell'amore fraterno non dovevano aspettere qualcuno in particolare con doti particolari, certo che se quel giorno si trovava di passaggio Petro o Paolo o qualche altro discepolo gloria a Dio, ma non necessariamente che ci fosse qualcuno in particolare. diciamo che più c'è conoscenza e crescita spirituale, più c'è consapevolezza nel rompere il pane e bere vino ed è molto importante ( purtroppo oggi per molti divenuto opzional ) in Romani 5 da leggere tutto, ci da una spiegazione e si ricollega alla cena del Signore, anche se in questo capitolo non parla ne di cena e ne di vino, non chiedetemi perchè Ho collegato alla cena.

Un mio pensiero
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francesco.ragazzi
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Re: CHI PUO'SPEZZARE IL PANE E BERE IL VINO

Messaggio da francesco.ragazzi »

Sarebbe interessante sapere perchè non è battezzata....il perchè potrebbe influire sulla risposta.-
gigi
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Re: CHI PUO'SPEZZARE IL PANE E BERE IL VINO

Messaggio da gigi »

No ! Non può battezzare, che senso ha dire ad altri battezzatevi quando io non sono battezzato ?
Non riesco a seguirti, dove vuoi arrivare.
Se c'è dell'altro che vuoi dirci per insegnamento ben venga, con tutta sincerità non vedo un nesso logico.
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Antonino
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Re: CHI PUO'SPEZZARE IL PANE E BERE IL VINO

Messaggio da Antonino »

Lucia ha scritto:Ma secondo voi , un persona che è credente ma non battezzata può adempiere questo rito ?
Lucia, vorrei porti un quesito: Battezzata secondo chi?

Gli uomini tutti tendono ad avere un corrispondente visivo di ciò che è spirituale!
Credo fermamente che il battesimo con lo Spirito di santità, amministrato da Yeshùa è sicuramente migliore di qualsiasi battesimo che ogni chiesa o presunta tale, cerca di amministrare ai suoi accoliti e adepti!
Attenzione! Il battesimo con lo spirito di santità non va inteso come lo intendono i pentecostali! Io ti parlo della vera immersione nella persona di Yeshùa che attraverso il suo spirito santifica e giustifica.....
Questi è il vero battesimo! Secondo la scrittura chi crede in Lui, verrà immerso (battezzato)....... Al massimo il rituale in acqua è una naturale conseguenza di ciò che si è ricevuto dal Signore e non l'inverso......... Quindi il credente è immerso (battezzato) nel Signore a prescindere dal rito o meno! Può partecipare alla santa cena....Quando avrà occasione di trovarsi in mezzo a fratelli potrà esternare la sua fede attraverso l'immersione in acqua! ;)
Così credo! Shalom
Lascio agli altri la convinzione di essere migliori, per me tengo la certezza che nella vita si può sempre migliorare!
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Antonino
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Re: CHI PUO'SPEZZARE IL PANE E BERE IL VINO

Messaggio da Antonino »

Lucia ha scritto:Antonino ... quindi tu sostieni che solo Dio legge nei cuori e sà se effettivamente una persona è davvero convertita a Lui e quindi può o meno mangiare il pane e bere il vino ?
C'è forse qualcun altro che può giudicare se una persona è convertita a Dio o meno? Io non ne conosco!
I metri di paragone umani, affermano di ispirarsi alla Bibbia e attraverso di essa emettono giudizio di ammissione o espulsione alla comunione fraterna! Se si dovesse guardare tali parametri scopriremmo che questi sono variabili a seconda del credo dottrinale professato!
L'estensione e la variabilità di questi parametri mi fa presumere che questi siano in proporzione diretta tutti fallibili e presuntuosi di una giustizia che non gli appartiene!

L'uomo è redento in virtù della fede in Yhwh professata attraverso la morte e resurrezione dell'Unto! Solo attraverso Yeshùa si può essere immersi nello Spirito Santo che ci giustifica e santifica........ Il resto? Pretesa di ragione umana! ;)
Lascio agli altri la convinzione di essere migliori, per me tengo la certezza che nella vita si può sempre migliorare!
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francesco.ragazzi
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Re: CHI PUO'SPEZZARE IL PANE E BERE IL VINO

Messaggio da francesco.ragazzi »

Caro Antonino,
Certamente solo Dio legge nei cuori, ma la scelta se accostarsi oppure no è lasciata alla nostra coscienza, non vi possono essere regole umane stabilite e neppure il buon Dio ci avvisa chi deve partecipare oppure no.- La responsabilità dell'Atto è strettamente individuale "...or provi l'uomo se stesso ..." .-
Riguardo ai non battezzati io non ritengo debbano per forza astenersi chiaramente se accettano l'importanza scritturale del battesimo come testimonianza concreta della fede operata e della rinascita avvenuta, meglio un non battezzato sincero che un battezzato contristato da sentimenti di odio o rancore .-
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emiliano
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Re: CHI PUO'SPEZZARE IL PANE E BERE IL VINO

Messaggio da emiliano »

Antonino ha scritto:L'uomo è redento in virtù della fede in Yhwh professata attraverso la morte e resurrezione dell'Unto! Solo attraverso Yeshùa si può essere immersi nello Spirito Santo che ci giustifica e santifica........ Il resto? Pretesa di ragione umana! ;)
Molto interessante quello che dici Antonino, ma allora come spieghi tutte le notizie di continui battesimi in acqua che leggiamo nelle Scritture Greche? Voglio dire, se il battesimo è solo una manifestazione materiale non necessaria, come mai tutti i personaggi biblici lo fanno?
Il SIGNORE è il mio pastore: nulla mi manca.
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Antonino
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Re: CHI PUO'SPEZZARE IL PANE E BERE IL VINO

Messaggio da Antonino »

Carissimo Emiliano, cercherò di spiegare le mie ragioni al meglio possibile.
Sarei fuori dal contesto biblico se affermassi che l'immersione in acqua non è stata fatta.
Ma ragioniamo un attimo sulla situazione odierna:
Ogni singola adunanza, denominazione ed ente religioso, afferma che il battesimo amministrato al loro interno è quello genuino e Apostolico...........
Guardando con un minimo di spirito critico ci si rende conto, necessariamente, che non tutte si possono attenere a ciò cisto le discordanze che esistono nell'amministrare i vari battesimi!
Quindi! Se qualcuno venisse "battezzato" con un rito invalido e partecipa alla santa cena; questi sta prendendo il sangue ed il corpo di Cristo indegnamente?......... Quali sono i parametri per affermare con assoluta ed inconfutabile certezza che il battesimo trino o nel nome di Yeshùa sia quello reale? Genuino?..... Ovviamente ognuno in base alle proprie necessità, esperienze, cultura, istruzione ecc...ecc.... aderisce a questo o quell'altro rito.....
Personalmente tendo a non cadere per quanto è possibile a queste induzioni, cercando di analizzare il testo e comprendere al meglio con la mia testa il senso delle parole.
Partiamo per esempio dalla dichiarazione di Pietro in Atti 2:38

E Pietro a loro: "Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo, per il perdono dei vostri peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo. [Atti 2:38 INR]

Il testo in se stesso presenta delle imprecisioni, dettate dalla collocazione di termini inseriti senza il loro pieno significato. Altresì, in questa maniera un lettore poco accorto e digiuno di "Bibbia" è indotto a pensare che il battesimo conferisca il perdono dei peccati! Ma sappiamo che non è così! ;)
Quindi?....... Mi sono necessariamente chiesto: Qual'è, il vero senso della dichiarazione Petrina?
I termini in oggetto di comprensione sono:
1)Battezzato: nel suo pieno significato è immerso
2)Nome: Universalmente riconosciuto nel linguaggio biblico come la persona nella sua interezza e non semplicemente il nome anagrafico.

Valutando questi fattori, riprovo a scrivere la dichiarazione di Pietro, che assume un senso logico e concorde con la Bibbia:
E Pietro a loro: "Ravvedetevi e ciascuno di voi sia immerso nella persona di Gesù Cristo. per il perdono dei vostri peccati, riceverete il dono dello Spirito Santo. [Atti 2:38 INR]

Immersi nel Cristo possiamo ricevere il dono dello Spirito Santo che giustifica e santifica perdonando il peccato! Ovvero la separazione da Dio! Yeshùa è quel ponte di collegamento tra YHWH e l'uomo! Infatti Giovanni il battista (colui che immerge) disse:
"Dopo di me viene colui che è più forte di me; al quale io non sono degno di chinarmi a sciogliere il legaccio dei calzari. Io vi ho immersi in acqua, ma lui vi immergerà con lo Spirito Santo". [Marco 1:7-8 INR]

L'identificazione con la sua persona è netta, distinta:

O ignorate forse che tutti noi, che siamo stati immersi (calati) in Cristo Gesù, siamo stati immersi (calati) nella sua morte? Siamo dunque stati sepolti con lui mediante l'immersione nella sua morte, affinché, come Cristo è stato risuscitato dai morti mediante la gloria del Padre, così anche noi camminassimo in novità di vita. Perché se siamo stati totalmente uniti a lui in una morte simile alla sua, lo saremo anche in una risurrezione simile alla sua. [Romani 6:3-5 INR]

siete stati con lui sepolti nell'immersione, nella quale siete anche stati risuscitati con lui mediante la fede nella potenza di Dio che lo ha risuscitato dai morti. Voi, che eravate morti nei peccati e nella incirconcisione della vostra carne, voi, dico, Dio ha vivificati con lui, perdonandoci tutti i nostri peccati; [Colossesi 2:12-13 INR]

Questi due ultimi stralci di scrittura evidenziano la totale immersione nella Sua persona! Spero di esser stato chiaro ;) Shalom
Lascio agli altri la convinzione di essere migliori, per me tengo la certezza che nella vita si può sempre migliorare!
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emiliano
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Re: CHI PUO'SPEZZARE IL PANE E BERE IL VINO

Messaggio da emiliano »

Antonino ha scritto: Questi è il vero battesimo! Secondo la scrittura chi crede in Lui, verrà immerso (battezzato)....... Al massimo il rituale in acqua è una naturale conseguenza di ciò che si è ricevuto dal Signore e non l'inverso......... Quindi il credente è immerso (battezzato) nel Signore a prescindere dal rito o meno! Può partecipare alla santa cena....Quando avrà occasione di trovarsi in mezzo a fratelli potrà esternare la sua fede attraverso l'immersione in acqua! ;)
Così credo! Shalom
Caro Antonino ti ringrazio per la risposta e ti chiedo scusa per il ritardo della mia. Spero di aver compreso bene quello che vuoi dire.
Che il sincero credente sia parte del Cristo ancora prima del battesimo lo credo anche io, però mi domando se ragionando come fai non si incorre nel rischio di applicare una logica del tutto umana e potenzialmente in contrasto con i dettami teocratici che vogliono appunto che si rispetti in modo esatto la volontà divina. Voglio dire, se si pensa che un determinato rituale come quello del battesimo possa essere svolto in qualsiasi modo, o possa essere evitato, pensando che fondamentalmente l'importante è l'immersione nel corpo di Cristo, non credi che ci sia comunque una mancanza di rispetto della volontà divina? In base a quello che affermi, potrei evitare di battezzarmi "materialmente"? Non credi che verrebbe a mancare il punto di origine, cioè il Messia che disse ai suoi di andare a battezzare, compiendo una determinata azione, in un determinato modo, sia materialmente che spiritualmente?

Indirettamente credo che Paolo ci faccia notare come proprio il rito battesimale sia parte integrante di quel portare a all'immersione nel nome, nel corpo di Cristo e non che sia qualcosa da fare solo se lo si vuole.
I corinti affermavano, dopo aver ricevuto il battesimo, «Io sono di Paolo»; «io d'Apollo»; «io di Cefa»; «io di Cristo», ma Paolo per fargli capire che quel rito li portava a Cristo disse:

"Ringrazio Dio che non ho battezzato nessuno di voi, salvo Crispo e Gaio; perciò nessuno può dire che foste battezzati nel mio nome."
1Corinti 1:14

Paolo dunque ebbe un ruolo, compì l'azione di battezzare attraverso un rituale materiale, fatto in un certo modo a completamento della rinascita spirituale della persona battezzata.
Antonino ha scritto: Quindi! Se qualcuno venisse "battezzato" con un rito invalido e partecipa alla santa cena; questi sta prendendo il sangue ed il corpo di Cristo indegnamente?......... Quali sono i parametri per affermare con assoluta ed inconfutabile certezza che il battesimo trino o nel nome di Yeshùa sia quello reale? Genuino?..... Ovviamente ognuno in base alle proprie necessità, esperienze, cultura, istruzione ecc...ecc.... aderisce a questo o quell'altro rito.....
Questo, che riguarda l'argomento principale della discussione, è un altro discorso che si fonda sulla buona fede del battezzato e quello che dici credo che ci possa stare nel limite della relazione con Dio che è alla base della fede. Quindi non giudico la persona che partecipa alla santa cena dopo aver ricevuto il battesimo eseguito nel modo corretto o sbagliato, quello che secondo me è comunque fondamentale è, una volta conosciuto il rituale battesimale corretto, rispettarlo così da manifestare esteriormente sia il cambiamento che c'è stato spiritualmente sia per rispettare il volere divino.

Un abbraccio.
Il SIGNORE è il mio pastore: nulla mi manca.
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