Il termine “cristiano” e le sue origini

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Gianni
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Re: Il termine “cristiano” e le sue origini

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Maria Grazia Lazzara
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Re: Il termine “cristiano” e le sue origini

Messaggio da Maria Grazia Lazzara »

Re: Posso parlare con Gesù ?
Messaggio da Maria Grazia >> venerdì 9 dicembre 2022, 9:55

Buon giorno
Una domanda per Gianni , la tua opinione su : se qualcuno chiede ,lei di che fede e' ? Non appartengo ad alcuna religione sono semplicemente cristiana . Questa definizione esula dalle denominazioni religiose , ma è comunque sbaglia ? Come dire allora ?                           Un'altra domanda : avere fede o confessare la propria credenza in Jeshua e' una dottrina ? Perché qui' questa affermazione da credente viene spesso fraintesa come aderire a una dottrina religiosa , cosa che non è a mio parere . Grazie .
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Gianni
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Re: Il termine “cristiano” e le sue origini

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Re: Posso parlare con Gesù ?
Messaggio da Gianni » venerdì 9 dicembre 2022, 10:24

Cara Maria Grazia, hai chiesto la mia opinione ed è la mia personale che ti do. Non posso rispondere per altri.

Se qualcuno mi domanda di che fede sono, devo tenere prima di tutto presente cosa intende. Molto probabilmente intende domandarmi se sono cattolico o protestante o altro. Per evitare questo fraintendimento, domando a mia volta se intende sapere di che religione sono. Se me lo conferma e capisco che la persona non è molto addentro alle questioni di fede mi limito a rispondere che ho fede nel Dio della Bibbia e non ho una religione di riferimento. Da lì la conversazione può poi prendere diversi sviluppi.

Personalmente non direi mai di essere cristiano. La ragione più semplice è che le persone sono spesso ignoranti in materia e per loro cristiano vuol dire cattolico. Non risponderei neanche mai dicendo che sono cristiano non cattolico, perché ciò mi porrebbe in un’altra religione cristiana. Il motivo più vero per cui rifiuto in tutti i casi di definirmi cristiano è che questa è una brutta parola che nel primo secolo fu affibbiata ai discepoli di Yeshùa (per capire, sarebbe come oggi dire “terrone” o “polentone”).

Se chi mi fa la domanda è una persona conoscitrice della Sacra Scrittura, in genere rispondo che ho fede nel Dio d’Israele.

Mi domandi se avere fede o confessare la propria credenza in Yeshùa è una dottrina. Prima di essere dottrina direi che è fede.

Mi domandi infine perché qui questa affermazione da credente viene spesso fraintesa come aderire a una dottrina religiosa. Condivido la tua opinione che così non è. Credo che qui questa affermazione venga fatta soprattutto da chi non accetta Yeshùa quale Messia di Dio. E credo che buttarla sul religioso sia un modo spicciolo per liquidare la questione. Il paradosso è che la contestazione viene proprio da persone religiose.
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Maria Grazia Lazzara
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Re: Il termine “cristiano” e le sue origini

Messaggio da Maria Grazia Lazzara »

Re: Posso parlare con Gesù ?
Messaggio da Maria Grazia Lazzara » venerdì 9 dicembre 2022, 12:27
Gianni ha scritto: venerdì 9 dicembre 2022, 9:24 Cara Maria Grazia, hai chiesto la mia opinione ed è la mia personale che ti do. Non posso rispondere per altri.
Grazie Gianni , le tue risposte mi fanno riflettere , in effetti è importante valutare chi fa la domanda , questo incide sulla risposta ,condivido , sai Gianni non pensi che sono poche le persone che sanno che il termine cristiano venne affibbiato in modo denigratorio ai seguaci di Jeshua ? In generale le persone sconoscono questo significato ,una di queste ero io ,per una errata traduzione di Atti 11: 26 ( erroneamente per divina provvidenza)  o semplicemente vennero chiamati cristiani. È' bello poter portare queste conoscenze alle persone col dovuto tatto . 1 Cornti 9: 19-23  e' un metodo di riferimento quando ci si pone con altri , adattarsi ,senza compromessi , per il bene altrui .                                                     La confessione di fede ,si è importante in Jehua per chi crede e non si dovrebbe aver timore di dirlo per paura di essere etichettati come sostenitori di dottrine deviate . Non c'è cosa più bella che esprimere la propria fede nel messia Jeshua' .
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Gianni
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Re: Il termine “cristiano” e le sue origini

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Re: Posso parlare con Gesù ?
Messaggio da Gianni » venerdì 9 dicembre 2022, 12:29

:-) .
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Re: Il termine “cristiano” e le sue origini

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Re: Posso parlare con Gesù ?
Messaggio da Gianni » venerdì 9 dicembre 2022, 19:25

Ovvio che i significati non combaciano: era solo un paragone per dire il senso offensivo che il temine comporta. La trattazione la trovi qui:
https://www.biblistica.it/?page_id=3095
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Re: Il termine “cristiano” e le sue origini

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Re: Posso parlare con Gesù ?
Messaggio da Gianni » venerdì 9 dicembre 2022, 19:58

Dimmi pure la tua. Comunque la terminazione greca le dà il senso di "untisti". Come dire "geovisti" per i Testimoni di Geova.
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Re: Il termine “cristiano” e le sue origini

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Re: Posso parlare con Gesù ?
Messaggio da Luigi » sabato 10 dicembre 2022, 8:06

IO preferisco il termine che si danno gli apostoli e discepoli del Signore Cristo Gesù, che è quello di "servi".

Giacomo 1:1
Giacomo, servo di Dio e del Signore Gesù Cristo, alle dodici tribù che sono disperse nel mondo: salute.

2Pietro 1:1
Simon Pietro, servo e apostolo di Gesù Cristo, a coloro che hanno ottenuto una fede preziosa quanto la nostra nella giustizia del nostro Dio e Salvatore Gesù Cristo......


Quindi essendo servi del Padre e del Suo proprio Figlio, che tipo di servizio Gli rendevano, se non quello Sacro, o "Sacro Servizio" ?
Saluti
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Re: Il termine “cristiano” e le sue origini

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Re: Posso parlare con Gesù ?
Messaggio da Gianni » sabato 10 dicembre 2022, 10:07

Luigi, quella di "servo" e "servi" è una connotazione individuale. Che poi la traduzione è pure sbagliata, perchè il termine greco dùlos indica uno "schiavo", non un servitore (che in greco si dice diàkonos). In ogni caso la presunta etimologia portara da Tiger, in cui mischia a modo suo greco e latino, è assurda e ridicola, per non dire tragicomica. Ma per le etimologie, per cui pare avere una fissa, abbiamo già più volte appurato che è negato e se le invinta in modo stravagante. Tornando alla questione, fa testo il modo in cui Luca chiama in Atti gli appartenenti alla chiesa di Cristo: "discepoli".
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Re: Il termine “cristiano” e le sue origini

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Re: Posso parlare con Gesù ?
Gianni ha scritto: sabato 10 dicembre 2022, 17:17
Tiger, possiamo affrontare la questione usando la domanda che hai posto: “Ora la domanda: perché gli autori latini non fecero altrettanto, traducendo l'ebraico Meschiah con il latino UNCTUS, di pari significato, non permettendo quindi agli uditori di lingua latina di afferrare subito il significato?...Perché si sono limitati semplicemente a traslitterare il greco Christos con Christus?”.

Questa domanda si basa su una premessa errata. Girolamo tradusse in latino tutta la Bibbia, ebraica e greca. Egli usò sia il termine latino unctus che il termine greco χριστός traslitterato in christus. Il primo lo impiegò per tradurre “unto”, mentre il secondo riferito a Yeshùa. Girolamo usò il termine greco χριστός traslitterato in christus anche laddove la Bibbia ebraica impiegò il termine מָשִׁיחַ per riferirsi al messia. Così pure la LXX. – Cfr. Dn 9:26.

Cadendo la premessa errata della tua fuorviante domanda, la domanda vera è: perché Girolamo, parlando del messia e di Yeshùa non usò la parola latina unctus, che aveva a disposizione e che pure usò, ma ricorse alla traslitterazione del termine greco χριστός in latino?

Lascio a te la risposta, invitandoti a usare il ragionamento. Un indizio te lo do: perché noi usiamo la traslitterazione italiana “messia” e la traslitterazione italiana “cristo”, invece della loro traduzione “unto”?
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