Il Magnificat - Lc 1:46-55

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Gianni
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Re: Il Magnificat - Lc 1:46-55

Messaggio da Gianni »

Speculator2, hai solo fatto un elenco di titoli.

Una composizione letteraria? Certo che sì. Il greco lucano è tra i migliori delle Scritture Greche.
“Gli permette di unire famigliarmente Gesù con Giovanni Battista”? E perché mai avrebbe dovuto farlo?
Con “tempio di Zaccaria” intendi il tempio gerosolimitano?

E tu, fai tutto questo giro per trovare nel Magnificat la cultura greca?
Partiresti allora dalla descrizione delle alpi per trovare abbinamenti tra la mela di Guglielmo Tell – l’unico eroe che hanno gli svizzeri, poverini – e la mela di Newton?

E cosa mai vuol dire “analizzare il Magnificat dal punto di vista greco ebraico di un proselito”? Proselito di chi? E cosa sarebbe il “punto di vista greco ebraico”? Te lo sei inventato o esiste davvero?

Se avessi immaginato tutta questa montagna di congetture, non solo tue, non avrei proposto questa discussione. Nel merito della quale non siamo neppure ancora entrati.
chelaveritàtrionfi
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Re: Il Magnificat - Lc 1:46-55

Messaggio da chelaveritàtrionfi »

Se vogliamo approfondire seriamente la discussione, credo che anche qui scavando verranno fuori cose interessanti. Analizzando i versetti di Luca mi viene da suddividerli in 4 parti:

Luca 1:

46 Allora Maria disse:
«L'anima mia magnifica il Signore
47 e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
48 perché ha guardato l'umiltà della sua serva.
D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
49 Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente
e Santo è il suo nome:
50 di generazione in generazione la sua misericordia
si stende su quelli che lo temono.
51 Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
52 ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
53 ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato a mani vuote i ricchi.
54 Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
55 come aveva promesso ai nostri padri,
ad Abramo e alla sua discendenza,
per sempre».


La prima parte sottolinea la lode al Signore (47-48)
La seconda parte la misericordia di Dio (49-50)
La terza parte le azioni di Dio, la sua potenza (51-53)
La quarta parte promesse di Dio (54 – 55)


Con l'aiuto di Gianni, potremmo iniziare a considerare la prima frase:

Μεγαλύνει ἡ ψυχή μου τὸν Κύριον - Megalýnei he psyché mou tòn Kýrion - Magnificat anima mea Dominum - La mia anima magnifica il signore.

in particolare il termine greco "psyché " , tradotto con "anima".

Ho trovato diversi riferimenti, un pò alla volta. Poi non so, Gianni è libero di guidare la discussione, anche perchè l'ha aperta lui.
Per me contano i documenti scritti perchè li possa verificare. "Ora i bereani .. accolsero il messaggio con grande entusiasmo e esaminarono ogni giorno le Scritture per vedere se questi insegnamenti erano veri". Atti 17:11 BSB
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Gianni
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Re: Il Magnificat - Lc 1:46-55

Messaggio da Gianni »

Grazie, Naza. Analizziamo dunque il Magnificat seguendo la tua suddivisione. La prima parte (Lc 1:47,48), tu dici, sottolinea la lode al Signore. Questi due versetti, tradotti letteralmente e in occidentale, io li renderei così:

“Tutto il mio essere [psychè] magnifica [megalýnei] il Signore e d’un tratto ha esultato [egallìasen] il mio animo [pnèuma] nel Dio, il mio Signore, perché ha guardato all’umiltà [tapèinosis] della sua serva [dùle]”.

Precisazioni sui termini usati:
La psychè, corrispondente all’ebraico nèfesh, indica l’intero essere. Nulla a che fare con l’“anima” della filosofia greca accolta dalla cristianità apostata da cui il cattolicesimo e il protestantesimo.
Megalýnei è al presente indicativo, che in greco indica un’azione continua nel presente; il senso è: continua a magnificare, esprimendo l’intensità del sentimento.
Egallìasen è all’aoristo indicativo, tempo che indica l’azione puntuale nel suo inizio; il senso è: si è messo ad esultare.
Pnèuma, in genere tradotto con l’equivoco “spirito”, indica qui l’animo, l’interiorità.

Lo stupendo parallelismo «tutta me stessa esalta/loda – il mio animo ha iniziato ad esultare» fa risaltare quanto Miryàm sia completamente presa dalle sue emozioni.
C’è anche una finezza psicologica: Miryàm non dice ‘io lodo, io esulto’. A farlo sono se stessa e il suo animo, come se l’io psicologico ne fosse travolto.

Tapèinosis indica la bassezza, la condizione più bassa, più umile.
Dùle, tradotto “serva”, indica in realtà una schiava. Nell’antichità non c’erano servi, ma solo schiavi.

Venendo all’esegesi, va osservato che gli ebrei e le ebree prorompevano facilmente, in modo estemporaneo, in inni di lode a Dio. Così Anna dopo aver dato alla luce un figlio: “Anna pregò e disse: «Il mio cuore esulta nel Signore, il Signore ha innalzato la mia potenza». 1Sam 2:1.
Dall’inno di Miryàm risalta la sua familiarità con la Sacra Scrittura, in quanto esso è tutta una rievocazione di frasi scritturali, specialmente contenute nel cantico di Anna.
Per Lc 1:47,48 si veda soprattutto 1Sam 2:1, Ab 3:8, 1Sam 1:11.

Non stupisce che Luca riporti il canto di Miryàm, e per due ragioni. Luca, che è definito l’evangelista delle donne per il suo amore verso il gentil sesso, è molto attento ai sentimenti femminili. In più, il suo Vangelo è il Vangelo della gioia, gioia che traspare nei vari canti, tra cui quello di Miryàm.
speculator2
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Re: Il Magnificat - Lc 1:46-55

Messaggio da speculator2 »

Molto probabilmente le parole attribuite ad Anna nel suo cantico sono pure creazioni letterarie.

Se Luca mette della bocca di Maria parole simili a quelle di Anna, significa che Luca ha imitato le creazioni letterarie che sono attribuite ad Anna, componendo quella creazione letteraria che il Magnificat di Maria.
speculator2
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Re: Il Magnificat - Lc 1:46-55

Messaggio da speculator2 »

Se Luca, oppure l'autore del vangelo a lui attribuito, era di cultura greca, come si vede dal suo ottimo Greco, ed era diventato un proselito allora il vangelo di Luca e il Magnificat sono la creazione di una cultura greca e di una cultura ebraica unite insieme.
speculator2
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Re: Il Magnificat - Lc 1:46-55

Messaggio da speculator2 »

La gioia di Maria viene espressa anche a seguito di una precisa domanda di Elisabetta.
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Gianni
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Re: Il Magnificat - Lc 1:46-55

Messaggio da Gianni »

Avremmo quindi, secondo Speculator2, un antico inventore di una creazione letteraria attribuita ad Anna e, dopo secoli, un inventore di una creazione letteraria attribuita a Miryàm.
Mi domando se Speculator2 abbia un ruolo in queste invenzioni, essendosi inventato gli inventori.

Intanto, 1Sam non rientra nelle opere bibliche letterarie. Ci rientra di certo Luca, che scrisse una vera e propria opera letteraria destinata a persone di cultura, ma ciò nulla toglie alla verità storica.
Secondariamente, perchè mai Luca avrebbe dovuto inventarsi lo stupendo cantico di Miryàm, che nei Vangeli non brilla affatto per la fede in suo figlio Yeshùa, in cui inizialmente non creveva e che perfino andò a recuperare con gli altri suoi figli, mentre predicava, ritenendo che fosse usito di senno?
speculator2
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Re: Il Magnificat - Lc 1:46-55

Messaggio da speculator2 »

Sarebbe credo utile analizzare il significato di "psyche" in Luca.

Concordo con una particolare sensibilità di Luca verso le donne.

Elaborazioni eccessivamente psicologiche mi paiono deformazioni culturali piuttosto di moda al giorno d'oggi ma poco probabili nella cultura di Luca del primo secolo.
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Gianni
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Re: Il Magnificat - Lc 1:46-55

Messaggio da Gianni »

Per la parola psychè puoi aprire un'apposita discussione.

Quanto a quelle che tu chiami "elaborazioni eccessivamente psicologiche" e "deformazioni culturali piuttosto di moda al giorno d'oggi", magari lo fossero! Le persone capirebbero di più se stesse e gli altri.
Quanto poi a "poco probabili nella cultura di Luca del primo secolo", tu confondi la psicologia in sè (che esiste dal tempo di Adamo ed Eva, perchè connaturata ad ogni persona) e la capacità di analizzarla, che è cosa molto recente (prima che si aprissero in Italia le Facoltà di Psicologia, i filosofi erano autorizzati a condurre colloqui "psicoterapici"). Per farti capire: oggi abbiamo i medici odontoiatri, ma al tempo di Luca si aveva lo stesso mal di denti.
speculator2
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Re: Il Magnificat - Lc 1:46-55

Messaggio da speculator2 »

Il cantico di Anna è stato scritto dal suo figlio Samuele, che probabilmente l'ha composto e costruito.

Concordo con una particolare sensibilità di Luca verso le donne.

Luca è dei quattro evangelisti quello che ha raccontato l'annunciazione e la nascita, diversamente da Giovanni, Marco, e quello che era probabilmente il primitivo vangelo di Matteo in aramaico, che tutti iniziavano con il battesimo.

Ho fede che Luca abbia fatto ricerche al riguardo e ottenuto informazioni probabilmente da Maria stessa.

Certo che Maria e altre donne hanno un ruolo importante nel vangelo, mentre il padre Giuseppe ha un ruolo marginale.
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