Amare ciò che si ha.

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Volalibera
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Amare ciò che si ha.

Messaggio da Volalibera »

Nel mondo la vera felicità non si raggiunge mai; si desidera sempre qualche cosa fin da piccoli e,appena raggiunta,se ne desidera un'altra.Ritengo che per vivere serenamente non è importante desiderare ciò che si ama ma saper amare ciò che si ha ed averne cura.Un altro modo per raggiungere la serenità è creare un buon rapporto personale con gli altri.Questo non è facile perchè ci sono incomprensioni,litigi,ingiustizie,vendette anche negli ambiti familiari.Il più delle volte uno vuole avere ragione sull'altro e imporre le sue idee.Peggio ancora è la presenza di chi agisce con malvagità desiderando il male altrui.Come comportarsi?Se consideriamo la vita osservandola dal "gradino" inferiore la reazione al male è la vendetta;tutto finisce lìince il più forte,il più furbo (e non è detto che sia chi ha ragione).Se riusciamo,invece,a salire su un "gradino "superiore (quello spirituale) l'atteggiamento è diverso.Si sa che Gesù ha detto di amare il nemico per avere lo stesso atteggiamento del Padre,ma che significa?I termini "amare" e "odiare" a quei tempi erano usati in modo diverso da noi(basti pensare alla frase"Chi non odia il padre e la madre non è degno di me" presente nel Vangelo in cui il termine odiare significa mettere al secondo posto).Amare il nemico quindi non significa tanto abbracciarlo,baciarlo,inchinarsi a lui,non correggerlo quando sbaglia perchè questo atteggiamento risulterebbe un'ipocrisia,ma vuol dire continuare a trattarlo come se non fosse un nemico minimizzando il più possibile i torti che ci ha fatto e i suoi difetti,trascurando gli errori,perdonando.Impossibile?Gesù era molto equilibrato nei suoi insegnamenti e non chiedeva cose impossibili ma semplicemente coerenti con l'uomo spirituale.Far valere i propri diritti,le proprie ragioni non è sbagliato(anche Gesù rivolgendosi ai suoi aguzzini ha chiesto il perchè delle loro percosse).Criticare,sparlare senza la presenza dell'interessato è sbagliato e non serve a nulla ma la correzione paziente di chi sbaglia è cosa giusta :ecco l'equilibrio!Criticare l'assente è solo uno sfogo personale.Correggendo con discrezione si applica giustizia e affetto contemporaneamente.E se la persona è incorreggibile?Pazienza!Abbiamo fatto del nostro meglio!Se facciamo del bene e amiamo solo chi ci è amico e ci contraccambia non abbiamo alcun merito spirituale anche i delinquenti sono capaci di fare lo stesso tra di loro.Se aiutiamo il nemico che ha bisogno ed affrontiamo le provocazioni concedendo anche più di quanto ci è chiesto(A chi ti chiede la tunica dai anche il mantello..)smorziamo ogni contesa,il livello di vita diventa superiore e siamo figli di Dio che offre le stesse cose(sole,acqua,aria,cibo) ai giusti e agli ingiusti con la speranza che sempre più ingiusti diventino giusti;tocca agli uomini a fare un uso corretto di questi beni in modo che non ci siano quelli che vivono nell'abbondanza e nello spreco e quelli privati di tutto!
speculator2
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Re: Amare ciò che si ha.

Messaggio da speculator2 »

Per amare il tuo nemico devi dargli almeno il diritto di esistere, cioè vivere, e inoltre di esserti nemico.

Stai lontano da persone descritte in seconda a Timoteo 3:2-7 che dice "allontanati"

Ai malvagi ho volto il dorso, cioè sono andato nella direzione opposta a loro; ma se sono stato sorpreso da un gruppo di rapinatori di notte non ho fatto resistenza.

A chi ti percuote sulla guancia per provocarti e a chi ti strappa i peli della barba uno ad uno ci devi mettere la faccia, devi chiedere ragione pubblicamente di quello che fa o fanno. Questo naturalmente quando La provocazione avviene in pubblico e, a mio avviso per ragioni importanti, altrimenti meglio lasciarli perdere, evitarli.

Se ti trovi assediato in una piccola città fortificata da nemici e non è da poco sei assediato e quindi il tuo nemico ha fame dagli qualcosa da mangiare: saprà che non ti potrà mai prendere per fame. Ovviamente devi avere abbastanza da mangiare altrimenti agiresti in maniera scriteriata. Il nemico, calmati i morsi della fame, fame in tutti i sensi, forse comincia a ragionare che ha la forza ed è meglio tornare a casa. In ogni caso nel frattempo tu prepari i tuoi mezzi di difesa, cioè carboni ardenti, da gettare sul tuo nemico in caso di assalto improvviso disperato.
speculator2
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Re: Amare ciò che si ha.

Messaggio da speculator2 »

I consigli sulla tunica e sul mantello nel contesto hanno a che fare con cercare di evitare contese in tribunali locali, di solito ebraici ma sotto influenza romana e aggiungo poco giusti.

Circa i grandi nemici degli ebrei di allora che erano i romani non trovo nei vangeli e neanche nelle lettere mi pare, e negli Atti, condanne verso i romani.
Volalibera
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Re: Amare ciò che si ha.

Messaggio da Volalibera »

L'essere umano definisce nemico chi fa del male a noi o agli altri o non ha nulla da darci (egoismo),chi non la pensa come noi(superbia),chi è di estrazione o razza diversa(razzismo), chi offende il nostro orgoglio o si impossessa dei nostri beni o si intromette nei nostri affetti.
Si crea così una catena di inimicizia perché come alcuni ci sono nemici anche noi siamo nemici per loro anche solo per il fatto di contrastarli.
Anche Dio fu suggerito all'uomo come nemico e molti lo considerano tale,non si sa perché(forse perché non accontenta l'uomo in tutti i suoi desideri,ma se accontentasse una parte di noi non accontenterebbe altri perché c'è sempre chi vuole bianco e chi vuole nero,chi vuole la libertà di far da solo e chi vuole aiuto).
L'inimicizia divide,frantuma,crea conflitti.
Gesù per rinsaldare la frattura tra gli uomini ha raccomandato di andare incontro al nemico,cercare di capirlo deponendo le armi dell'orgoglio e dell'egoismo.
Meno attaccati saremo alle nostre forme di orgoglio e ai beni materiali meno nemici avremo.
Gli unici nemici da cui è necessario fuggire e che bisogna combattere e temere sono quelli che possono intaccare la nostra spiritualità facendoci perdere i valori di bontà,onestà,giustizia.
Il nemico ha il diritto di esistere come individuo ma non l'INIMICIZIA che è un veleno per il mondo.
speculator2
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Re: Amare ciò che si ha.

Messaggio da speculator2 »

Non è sempre mio nemico chi fa del male a me, chi non ha nulla da darmi, non è della stessa mia razza o estrazione sociale, offende il mio orgoglio, si intromette nei miei affetti, non la pensa come me. Potrebbe essere mio nemico chi si impossessa dimmi i beni: dipende.
speculator2
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Re: Amare ciò che si ha.

Messaggio da speculator2 »

Essere nemici solo per il fatto di contrastare qualcuno mi sembra troppo e così è troppo la catena conseguente di questo tipo di inimicizie.

Che Dio sia nemico, considerato nemico, mi pare esagerato perché ci sono dei dubbi sull'esistenza stessa di Dio.

Gesù non ha mai raccomandato di andare incontro al nemico anzi il malvagio, il vero nemico, deve essere evitato e gli devi volgere il dorso e eventualmente devi favorirgli la fuga e favorire che si calmi.

Se saremo meno attaccati le nostre forme di orgoglio e i nostri beni finirà che non avremo più nessun orgoglio e più nessun bene.

Sono d'accordo che la spiritualità è un grandissimo valore ma anche la vita, Intesa in senso biologico, è un grandissimo valore a cui mi sembra che non tante persone di hanno importanza: tanto si deve morire per andare in cielo?

Considerate le stragi inutili la prima guerra mondiale è la seconda guerra mondiale e le guerre attualmente in corso non è che Oriente la storia romanità dell'umanità penso, considerato il costo di mantenere degli eserciti, penso che attuale società umana sia basata sulla morte.
speculator2
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Re: Amare ciò che si ha.

Messaggio da speculator2 »

Essere nemici solo per il fatto di contrastare qualcuno mi sembra troppo e così è troppo la catena conseguente di questo tipo di inimicizie.

Che Dio sia nemico, considerato nemico, mi pare esagerato perché ci sono dei dubbi sull'esistenza stessa di Dio.

Gesù non ha mai raccomandato di andare incontro al nemico anzi il malvagio, il vero nemico, deve essere evitato e gli devi volgere il dorso e eventualmente devi favorirgli la fuga e favorire che si calmi.

Se saremo meno attaccati le nostre forme di orgoglio e i nostri beni finirà che non avremo più nessun orgoglio e più nessun bene.

Sono d'accordo che la spiritualità è un grandissimo valore ma anche la vita, Intesa in senso biologico, è un grandissimo valore a cui mi sembra che non tante persone di hanno importanza: tanto si deve morire per andare in cielo?

Considerate le stragi assurde della prima guerra mondiale e la seconda guerra mondiale e le guerre attualmente in corso nel Medio Oriente, la storia dell'umanità, penso, considerato il costo di mantenere degli eserciti, penso che la società umana sia basata sulla morte: mors tua vita mea.
speculator2
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Re: Amare ciò che si ha.

Messaggio da speculator2 »

Per attenersi alla storia, da una situazione pacifica in tutto il Mediterraneo e dintorni al tempo dell'Impero Romano si è passati a invasioni da parte di barbari: Franchi, alamanni Svevi burgundi vandali eccetera, Longobardi Bulgari eccetera.

Attualmente la situazione è di un Europa indebolita e in preda di questi barbari che si sono trasferiti negli Stati Uniti in che hanno barbari che li sostengono benissimo in tutta dEuropa in tutto il mondo quindi ne deduco che la fine di Roma si avvicina con la sua distruzione.


Consideriamo anche quali vandalismi hanno avuto il coraggio di fare ora, e al tempo delle crociate, attualmente in medioriente questi barbari e crociati invasori.
Volalibera
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Re: Amare ciò che si ha.

Messaggio da Volalibera »

Dio è considerato nemico quando lo si colpevolizza delle disgrazie che accadono(spesso colpa del comportamento sbagliato dell'uomo),quando si pretende di scendere a patti con Lui promettendogli qualche cosa in cambio di altro, dimenticando che l'amore e l'aiuto divino sono gratuiti e rivolti verso chi ha fede in Lui.
acqua72
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Re: Amare ciò che si ha.

Messaggio da acqua72 »

Dovremmo essere tutti un po' come Forrest Gump
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