Il perdono

[emiliano]

Parlo del perdonarsi tra uomini. Sento dire da alcuni che il perdono si deve concedere solo a chi è sinceramente pentito del gesto offensivo. Altri dicono che il perdono deve essere concesso a prescindere dal pentimento di chi offende e altri ancora che ci si deve perdonare ma solo tra fratelli spirituali, ma cos'è davvero il perdono? E' una forma d'amore che dobbiamo coltivare per riflesso dello stesso amore che ci ha dato Dio sacrificando Suo Figlio?
Avrete sicuramente sentito la brutta storia di quello che è successo un paio di settimane fa a Roma davanti lo stadio. Di quel pazzo che ha sparato ad un tifoso del Napoli. La cosa che mi ha colpito è stata la dichiarazione della madre del giovane ragazzo che rischia la vita. Quella signora ha continuamente affermato che perdonava lo squilibrato e lo affermava senza dare l'impressione di provare dolore per la sorte del figlio, perchè consapevole dell'aiuto di Dio. Sicuramente quella madre è una sincera credente in Dio e in Yeshùa. Io ho paura che non riuscirei a fare altrettanto.

Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me, perché io sono mansueto e umile di cuore; e voi troverete riposo alle anime vostre; poiché il mio giogo è dolce e il mio carico è leggero.
Matteo 11:29

Potrebbe essere questa una delle chiavi per comprendere il senso del perdono?

[Michele]

Il perdono, secondo me rientra in un fattore privato, al di la di quanto ci dice anche il Vangelo.
Perdonare certe persone che hanno compiuto coscientemente (ma vorrei sapere anche che tipo di coscienza ci sia dentro uno di questi) un omicidio, mi sembra una cosa davvero grande.
Io credo che non riuscirei a perdonare, un conto è che li perdoni Dio e un conto è che li dobbiamo a tutti i costi perdonare noi. Anche nel Vangelo c'è un passo dove Gesù, non solo non perdona certe situazioni, ma li condann apertamente, come nel caso dei mercanti cacciati dal tempio e da coloro che "vengono lasciati a seppellire i proprio morti".

Chi è morto spiritualmente, è del tutto inutile che venga perdonato da noi, se poi è destinato alla Geenna, al'estizione.
Il mio atteggiamento verso queste persone però non è di odio, altrimenti anche noi commetteremmo un altro grave peccato. E' l'atteggiamento di colui che si affida a Dio e mette queste persone, nelle mani di Dio. Che per alcuni potrebbe suonare anche come una preghiera. Ma il gesto rimane imperdonabile. Un conto è la persona e un conto è il peccato che ha commesso. Il peccato è imperdonabile, soltanto Gesù e Dio perdonano i peccati, noi non possiamo permetterci questo lusso, non siamo nessuno, non abbiamo il potere di perdonare i peccati, ma eventualmente soltanto di indirizzare il peccatore a Dio.

[Antonino]

Spesso, sono convinto di poter superare prove e ostacoli che la vita ipoteticamente potrebbe mettermi innanzi! Spesso è capitato che quando uno di questi ostacoli mi si è interposto in maniera lieve, tutte le mie convinzioni sono miseramente crollate! Perché?....... Semplicemente per il motivo che erano frutto della mia mente e nel campo pratico e spirituale non avevano riscontro! Spero di aver fatto tesoro dei miei errori e riprometto a me stesso di non aver nessuna convinzione che mi faccia sfociare nell'orgoglio e amor proprio! L'insegnamento di quella donna a cui il figlio giace sospeso tra vita e morte, è grande e istruttivo! La Sua casa è fondata sulla Roccia! LA fiumana l'ha investita, ma essa posando su solido terreno non è crollata!

[Michele]

Vorrei ancora rimarcare una cosa che forse tra le molte parole che ho scritto non è abbastanza chiaro: che noi possiamo perdonare "chi" ci ha arrecato un danno grave a noi o ai nostri familiari, credo che sia possibile. La cosa impossibile è che non possiamo perdonare il loro peccato. E alla fine è proprio questo che conta, o che noi perdoniamo l'altro o che non lo perdoniamo, il suo peccato sussiste. Perdonare l'altro, forse è stare più in pace con la nostra coscienza e sentirci anche meglio, ma di certo non "regaliamo" nulla al gesto che ha compiuto e soprattutto al peccato che ne è derivato.

[Antonino]

Concordo Michele! Ovvio che la sua separazione con Dio (peccato) può essere perdonata soltanto ricongiungendosi a Dio! Sicuramente non attraverso una personale proclamazione o un muto assenso attraverso protocolli religiosi! Essere ricongiunti a Dio è un cammino personale, spirituale che ha come step iniziale il rendersi conto di essere in difetto, separati da Dio, attraverso la proclamazione del Figlio risorto in gloria!