FORUM BIBLICO

E chi ha occhi legga: Luigi,continui a non comprendere ciò che stiamo scrivendo.

La Bibbia non salva nessuno.

Esatto, la conoscenza della Parola di Dio non implica necessariamente responsabilità nei confronti della Sua legge. I responsabili sono coloro che hanno riconosciuto la validità della legge mosaica, i giudei e i pagani che si convertirono al giudaismo attraverso il ministero paolino, nonchè tutti i santi che nei secoli sono stati inclusi sotto la legge di Israele. Alcuni goyim potranno risorgere e avere un posto nell'olam haba? Le diverse correnti dell'ebraismo hanno posizioni diverse, anche se alcuni rabbini credono che l'osservanza dei precetti noachici garantisca l'accesso al mondo futuro.

che poi tutti si riempiono la bocca, soprattutto i cattolici e gli evangelici, che è necessario credere in Cristo per essere salvati. Bisognerebbe anzitutto comprendere che cosa intende affermare la Bibbia quando parla di fede in Cristo. Io già l'ho spiegato ma repetita iuvant.

Anche perché peccando si calpesta il valore del sacrificio (Eb 10:26-29) e diventa quasi come facevano i giudei che non accompagnavano i sacrifici con il pentimento . Quindi credo che bisogna muoversi in un equilibrio tra la conoscenza del peccato tramite i precetti e il sacrificio per il perdono .

Salve a tutti,
in Rm 3:30 è scritto:
εἴπερ {poiché} εἷς {un solo} ὁ θεός {dio}, ὃς {il quale} δικαιώσει {giustificherà} περιτομὴν {il circonciso} ἐκ {per} πίστεως {fede} καὶ {e} ἀκροβυστίαν {l' incirconciso} διὰ {per mezzo} τῆς {della} πίστεως {fede}.
Le preposizioni ek e dia hanno lo stesso significato o Paolo le usa per indicare concetti simili ma con qualche sfumatura di significato diverso?

Ek + genitivo può indicare anche la causa o l'origine, dià + genitivo indica il mezzo, lo strumento.

ἐκ πίστεως per fede, a motivo di fede
διὰ τῆς πίστεως attraverso la fede

Non riesco a carpire se Paolo intenda mettere in evidenza una sfumatura particolare, se non forse il fatto che il giudeo è giustificato per fede (fa l'esempio di Abraamo, che non dubitò in Dio), e lo straniero attraverso la fede in Yeshùa, il che implica un processo di conversione non necessaria per il giudeo (forse, da qui l'uso di ek e dià). Ek indica semplicemente il motivo di un evento, dià è un po' più forte e in questo caso rende bene il senso di un processo di conversione e salvezza di cui Yeshùa rappresenta lo strumento.

Tratto la questione al sottotitolo La giustificazione attraverso la fede in Yeshùa - Rm 3:21-31, a pag. 47 di
https://www.biblistica.it/wordpress/wp- ... ROMANI.pdf" onclick="window.open(this.href);return false;

Gianni..... metzuiàn ve me'anièn meod
Hai mai preso in considerazione il pesher di Chavaccuc?
Shalom
Noiman