Salvezza per le opere della Legge, oppure per la fede nel Fi

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Gianni
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Re: Salvezza per le opere della Legge, oppure per la fede ne

Messaggio da Gianni »

Forse possono interessare questi studi:

14. La chiesa inizia la sua missione nel mondo
15. La chiesa di Antiochia di Siria
16. Lo scontro tra credenti giudei e gentili

che trovate qui: http://www.biblistica.it/wordpress/?page_id=4883" onclick="window.open(this.href);return false;
noiman
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Re: Salvezza per le opere della Legge, oppure per la fede ne

Messaggio da noiman »

“Caro Noiman, questa tua convinzione, la ritieni plausibile, solo per il testo greco, oppure, anche per il testo ebraico...?
Io , a differenza tua, ho fiducia in Dio; tu stai affermando, esplicitamente, che Dio ,non è stato in grado , di preservare l'integrità della SUA Parola, dandoGLI dei limiti ,
e che quindi a motivo delle tue/vostre convinzioni, "rispettosamente parlando" tratte da pensatori vari, l'umanità purtroppo, è persa, non può essere Redenta, poichè non può accedere ai testi originali, perchè i copisti, li hanno alterati...
Impensabile, Impensabile.”
Luigi

Ciao Luigi, ci hai letteralmente coperto di dichiarazioni fideistiche , hai citato quasi sempre solo passi del Vangelo per sostenere il tuo punto di vista sulla “salvezza” come condizione esclusiva , solo assolutamente dedicata a quelli che accettano Gesù Cristo, tutto lecito…. :-) fa parte del pensiero cristiano, direi più cattolico …. si sale a bordo della nave solo con il biglietto o la raccomandazione, poi ci si conta per vedere se torna il numero magico e poi si parte lasciando tutti gli altri sulla banchina del porto.

Osservo l’incapacità i ad accostarsi alla matrice ebraica della religione sorgente se non tramite accostamenti di comodo, dimenticando o omettendo che il primo, primissimo cristianesimo ha avuto come unico protagonista un uomo che apparteneva a un’altra religione che ha praticato e difeso fino all’ultimo atto di vita, i suoi seguaci che neanche lo hanno conosciuto hanno subito cambiato i valori e i significati adattandoli al mondo greco e romano.
Hanno creato una condizione nuova e volutamente l’hanno posta in contrapposizione alla prima per de giudaizzare la radice e costruito un dogma inquietante di fronte al rifiuto ebraico di accettare la redenzione tramite Gesù Cristo , ancora oggi non riescono a capacitarsi della ostinazione ebraica e la sua sopravvivenza culturale e fisica nel tempo, per cercare di liquidare il problema preferiscono sostenere che la missione storica dell’ebraismo si è esaurita con la redenzione di Cristo.

Questo è il solito copione, vi dico pure che non ci sono problemi e se per voi va bene tutto questo, anche per noi va bene …. :YMPEACE: Siamo ottimisti!! ma per correttezza caro Luigi devi anche accettare anche quello che scrivono i cosiddetti “fratelli maggiori” e accettare alcune situazioni incontestabili.
Inizio affermando che secondo la tradizione Moshè ha scritto sul Sinai la Torah che D-o gli ha dato, queste parole lettera dopo lettera si sono mantenute inalterate per molto tempo grazie alla capacità di conservazione e di preservazione del popolo ebraico che ha impedito modifiche al testo originale ,evitandole aggiunte o le meno gravi sottrazioni, questo lo sappiamo con certezza grazie ai ritrovamenti a Qumran dove sono state scoperte alcune copie dei libri del chumàsh e altre importanti opere come Yeshayàu, , Chavacùc con il suo pesher quasi completo , tutti testi scritti tra il 60 a.e.v. fino al 70 e.v. , in questi rotoli le variazioni testuali rispetto ai testi della masoràh disponibili sono veramente minime.
Riassumendo il testo del chumàsh disponibile oggi a causa di queste variazioni non è identico a quello che D-o ha dettato, se facciamo il paragone con una sinfonia, il cambio di qualche nota e ritmo non inficia l’opera, rimane sicuramente una cover che il fruitore se ne può avvalere quasi come l’opera originale, secondo il detto ”tutte le scarpe con lo stesso numero entrano nello stesso piede”.
Ma questo non vale se consideriamo le lettere della Torah come un grande immenso numero, se questo ha subito anche una variazione ben che minima risulterà che il numero è diverso dall’originale, un matematico vi confermerebbe che il risultato non è neanche definibile simile , vi direbbe che sono due numeri diversi.
Si racconta che una volta un pianista si sia scusato per avere suonato un pezzo di Mozart con una nota sbagliata, e il grande maestro Quine che l’aveva ascoltato con pazienza e entusiasmo abbia replicato che questo significava solo che aveva suonato alla perfezione qualcos’altro” (Robert Kàplan -Zero).

Poi leggo:

Per il restante, il messaggio delle scritture è estremamente chiaro, e risuona con cadenza regolare, in tutte le scritture greche:
Chiunque crede che Gesù è IL Cristo, ed è IL Figlio di Dio, e crede in LUI con tutto il cuore, HA vita eterna..., ma chi non crede in LUI, è Già condannato, perchè non ha creduto, nel Nome del Figlio di Dio... “
Luigi

Se uno avrà creduto verrà salvato, ma se non ha creduto verrà condannato “, forse vuole anche dir che un delinquente che crede eredita il regno dei cieli, ma l’incredulo anche se onesto andrà nella Ghenna. b-) Ma a risposta sicuramente mi dovrai parlare delle opere e della fede che fanno la differenza o meno……
Chi a orecchio oda….ma cerchi anche di pensare… :YMHUG:
Noiman
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Gianni
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Re: Salvezza per le opere della Legge, oppure per la fede ne

Messaggio da Gianni »

Proprio questa mattina stavo riflettendo tra di me sul fatto che le Sacre Scritture Ebraiche ci sono pervenute inalterate, sebbene abbiano attraversato più di tre millenni. Ciò è indubbiamente dovuto alla fedeltà di ebrei che con la loro scrupolosità (si pensi, ad esempio, ai masoreti) le hanno preservate intatte. Gli antichi scribi ebrei, dopo aver ricopiato un testo sacro, lo ricontrollavano contandone perfino le lettere; non era raro il caso in cui, riscontrato un piccolo errore di copiatura, distruggessero l’intero nuovo manoscritto. L’amore, la cura e il rispetto per la Sacra Scrittura lo possiamo vedere indirettamente anche nel geniale metodo di vocalizzazione dell’ebraico (che come sappiamo è solo consonantico) inventato dai masoreti; ebbene, essi avevano talmente rispetto per le sacre lettere che idearono un sistema fatto di puntini e trattini da mettere sopra o sotto o a fianco delle lettere consonantiche, perfino all’interno d’esse, ma senza modificarle minimamente. Il testo biblico ebraico è talmente accurato che il giudeo Yeshùa poté dire che della Toràh non si sarebbe perso mai nulla, neppure il più piccolo segno di una sua singola lettera.

Altrettando non possiamo dire per le Scritture Greche.

Infine, suggerisco di riflettere su un fatto che purtroppo viene trascurato. Moltissimi cosiddetti cristiani si riempiono la bocca con la parola “salvezza”. Ma ciò che trascurato è Colui che reca tale salvezza, ovvero Dio. Ma una cosa la sappiamo, ed una garanzia data da Dio stesso: “Ricòrdati di queste cose, o Giacobbe, o Israele, perché tu sei mio servo; io ti ho formato, tu sei il mio servo, Israele, tu non sarai da me dimenticato”. - Isaia 44:21.

E a coloro che credono che Yeshùa sia il Messia, suggerisco di riflettere su queste parole dell’ebreo Shaùl di Tarso: “Se [tu proveniente dal paganesimo] li tratti [gli ebrei] con arroganza, ricordati che non sei tu a sostenere la radice, ma è la radice che sostiene te … tu sei stato tagliato dall’olivo che è selvatico per natura e, contro natura, sei stato innestato sull’olivo domestico”. - Rm 11:18,24, TNM.
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matteo97
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Re: Salvezza per le opere della Legge, oppure per la fede ne

Messaggio da matteo97 »

Comunque non so quanta affidabilità si possa dare all'opinione dei cosiddetti padri della Chiesa ovvero gli stessi padri della chiesa pagana che hanno stabilito dottrine extrabibliche.
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Gianni
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Re: Salvezza per le opere della Legge, oppure per la fede ne

Messaggio da Gianni »

Infatti.
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matteo97
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Re: Salvezza per le opere della Legge, oppure per la fede ne

Messaggio da matteo97 »

Origene condivideva la dottrina trinitaria elaborata da Tertulliano, tanto per fare un esempio. Chissà a quali manomissioni facesse riferimento.
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bgaluppi
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Re: Salvezza per le opere della Legge, oppure per la fede ne

Messaggio da bgaluppi »

Non molta credibilità sul piano teologico, ma i loro scritti costituiscono una fonte importante per comprendere la situazione storica, culturale e religiosa dei primi secoli. Quello che è interessante è capire per quali motivi e in virtù di cosa il pensiero degli apostoli tutti giudei che furono compagni di Cristo mutò in modo così relativamente repentino, tanto che alla fine del I secolo esistevano opinioni e direi "religioni" diverse che non sorsero in modo improvviso ma avevano una storia alle spalle, storia che necessariamente riguardò i decenni immediatamente successivi alla morte di Cristo.
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bgaluppi
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Re: Salvezza per le opere della Legge, oppure per la fede ne

Messaggio da bgaluppi »

Noiman (link sotto) ha già citato alcuni scrittori che testimoniano dei danni fatti da copisti non professionisti nei primi secoli; a questi vanno aggiunti quelli dei copisti che cancellavano o aggiungevano intere sezioni allo scopo di dimostrare che una dottrina teologica era giusta o falsa rispetto ad un'altra, in una continua "guerra tra teologi". Subito dopo la morte degli apostoli, lo scopo per i più non era tanto quello di preservare i testi originali come facevano i masoreti, ma quello di far prevalere una dottrina su un'altra e per farlo si producevano lettere e scritti pseudoepigrafici, che utilizzavano il nome di personaggi autorevoli come gli apostoli, e si facevano circolare. Per cui, improvvisamente poteva comparire una lettera apostolica che insegnava determinate cose (e a quel tempo non esistevano critici testuali in grado di smascherare le contraffazioni, né gli apostoli erano più in vita per poter confermare o smentire) e la si faceva circolare e leggere pubblicamente nelle varie comunità.

Un esempio classico di aggiunta, che i critici hanno evidenziato, è quella che troviamo in 1Tim 2:11-15 (peraltro lettera considerata interamente pseudoepigrafica da una parte della critica):

“11 La donna impari in silenzio con ogni sottomissione. 12 Poiché non permetto alla donna d'insegnare, né di usare autorità sul marito, ma stia in silenzio. 13 Infatti Adamo fu formato per primo, e poi Eva; 14 e Adamo non fu sedotto; ma la donna, essendo stata sedotta, cadde in trasgressione; 15 tuttavia sarà salvata partorendo figli, se persevererà nella fede, nell'amore e nella santificazione con modestia.”

Tutta questa sezione fu inserita da un copista probabilmente per contenere il fenomeno della predicazione femminile che dilagava; la lettera veniva ricopiata inserendo dottrine ad hoc e fatta leggere pubblicamente nelle comunità; la paternità (o presunta paternità) paolina rendeva il contenuto autorevole agli occhi e alle orecchie di fedeli che nella maggioranza dei casi era analfabeta e ignorante (l'alfabetizzazione era un fenomeno riservato a pochi) e non poteva studiare per verificare la veridicità dei discorsi. Le donne, grazie a Yeshùa e la sua discepola prediletta Maria di Magdala (citata da diverse fonti extra-canoniche come "maestra" e discepola preminente nella comunità), avevano iniziato a godere di una certa rilevanza nelle comunità (vediamo solo come Paolo ne saluta alcune nelle sue lettere, ma esistono altre testimonianze storiche che comprovano questo fatto), e questo dava fastidio a qualcuno. Quel testo corrotto veniva poi copiato e ricopiato e diffuso, mentre gli originali andavano perduti vista la reperibilità dei supporti, al punto che in pochi anni era impossibile distinguere l'originale dal "falso".

Il problema è che ancora oggi il fefele che crede alla sacralità e assoluta ispirazione dei testi prenderà certi insegnamenti come "legge" e modello di vita (rinunciando al proprio pensiero personale), e quindi pretenderà che la donna sia inferiore all'uomo nelle questioni relative alla dottrina. Se lo dice Paolo... bisogna obbedire. E se Paolo non lo avesse mai detto?

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Luigi
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Re: Salvezza per le opere della Legge, oppure per la fede ne

Messaggio da Luigi »

Salve
Sapete che mi esprimo con molta franchezza, e quindi fatta la somma deggli interventi in questa discussione, pongo alcuni punti ,dove spero , leggere le vostre conclusioni...

Punto 1- Mi rendo conto che, si continua a non tener conto della Grandezza di Dio, della Sua Onniscienza, Sapienza, Intelligenza...., sostenendo ancora che di Fatto ,LUI , non è stato in grado di preservare la Sua Parola da influenze, e manomissioni....; questo è oltraggioso verso LUI...

Punto 2- Poi, ci si deve decidere; il testo greco di cui si discute, è ispirato oppure no ; E' Parola di DIO, oppure No ....?
Poichè ,se riconoscete che lo E', In esso è scritto che Yoshua E' IL Messia, IL Cristo, IL Figlio di Dio che doveva venire, e che E' venuto a salvare il mondo, "non solo gli Ebrei " e che le scritture recitano altresì, che durante la SUA permanenza terrena, ha SI esortato i Suoi discepoli ed apostoli, a predicare ,nel territorio degli Ebrei, da dove , ha iniziato a predicare LUI, l'evangelo della buona Novella della salvezza per Grazia, per la fede in LUI, MA che i Suoi sapevano che LUI, era il Salvatore del mondo, e che dopo la Sua ascesa, "avendo essi ricevuto Potenza dallo Spirito.."avrebbero predicato IL SUO NOME, fino ai confini della terra...

Punto 3- Ecco, mentre si vuole a tutti i costi ,affermare che vi sia contraddizione nel testo su questo..., si sta rigettando di Fatto , che LUI per la carne, e anche LO Spirito Santo, recitano che, EGLI "Yoshua", è il Salvatore del mondo.
Punto 4- Infine, avendo postato questa discussione , con titolo ben preciso, ed avendo citato il mio pensiero tratto dalle scritture, che la salvezza , è data a Chiunque crede che che Yoshua E' IL Messia, IL Cristo, IL Figlio di Dio che doveva venire, "Gv. 3,16-20", non ricordo, di aver letto dai vostri commenti, l'alternativa da voi proposta dalla Legge...
Stiate bene
Janira
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Re: Salvezza per le opere della Legge, oppure per la fede ne

Messaggio da Janira »

Salve Luigi,
vorrei esporti la mia opinione intanto sul primo punto.
Che le scritture greche in 2000 anni abbiano subito manomissioni volontarie e non, è un FATTO STORICO.
La conseguenza di questo sono stati 2000 anni di apostasia, e pure questo è un dato di fatto. Possiamo ora chiederci perché Dio ha PERMESSO che accadesse? Ora entriamo nel campo delle opinioni personali: c'è chi di fronte a tale evidenza, soprattutto rispetto alle scritture ebraiche praticamente identiche da sempre, pensa che le scritture greche non siano ispirate, poi c'è chi si pone come obiettivo di vita la scoperta della verità. E così oggi grazie a tali studiosi stiamo riscoprendo il testo originale e il messaggio originale. Opinione mia personale: Dio vuole che riscopriamo la sua parola, dopo 2000 anni di apostasia, con zelo, impegno e studio.
( cosa che a suo tempo le tribù disperse non fecero...)
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