Il volto di D-O.

stella
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Il volto di D-O.

Messaggio da stella »

Di te ha detto il mio cuore: ''Cerca il suo volto''; il tuo volto, Signore, io cerco. Salmo 27,8.

Di notte anela a te l'anima mia,
al mattino dentro di me il mio spirito ti cerca,
perché quando eserciti i tuoi giudizi sulla terra,
imparano la giustizia gli abitanti del mondo (Is 26,9).
Signore mostraci il tuo volto ,la tua gloria -

La Parola ci aiuta ad alzare lo sguardo verso vasti orizzonti ,in cerca dell’infinito insito nell’umanità....

Voi come vedete ,come contemplate il suo volto?
l,anima mia. ha sete del Dio vivente
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Gianni
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Re: Il volto di D-O.

Messaggio da Gianni »

Grazie, Stella, per aver aperto questa cartella. E l'hai inaugurata anche con il passo biblico giusto! :-) Brava. Ho già ricevuto, in privato, la prima riflessione. Vi pregherei però di scriverle qui, di modo che tutti possano leggere.

Vorrei rammentare lo scopo di questa cartella: ottenere una raccolta di riflessioni su questo tema: Come immaginiamo noi Dio? Quando pensiamo a Lui, come ce lo immaginiamo? Come lo sentiamo dentro di noi?
Al di là dei dati biblici, vi è implicata la spiritualità e la psicologia.

Non trascurate ti porre queste domande anche ai bambini a cui potete, riportando le poi le loro risposte integralmente e senza commenti.

Potete usare benissimo il vostro nomignolo qui nel forum. Quando la raccolta sarà pronta, la pubblicherò dedicandole un numero del periodico Riflessioni spirituali della Facoltà Biblica. Partecipate! Grazie a tutti. :-)
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matteo97
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Re: Il volto di D-O.

Messaggio da matteo97 »

A dire il vero mi sono ricordato che avevo già pubblicato una mia riflessione sul concetto di Dio e su come accostarsi a lui attraverso la preghiera. Nel testo facevo riferimento alla mia esperienza religiosa fortemente influenzata dal catechismo cattolico. Ho pensato bene di integrarlo nel mio testo, di modo che venga presentato un punto di vista oggettivo e uno più soggettivo e intimo. Dovrebbe perciò corrispondere in ultima analisi alle tue richieste, Gianni. Il testo completo che puoi pubblicare con il mio pseudonimo, è il seguente:

IL VOLTO DI DIO: COME DIO SI RIVELA AGLI UOMINI - LA SPIRITUALITA' COMUNE E' CONFORME A DIO? RIFLESSIONI PERSONALI ED ESPERIENZIALI DELL'UTENTE MATTEO97
Talete (626-548 a.E.V.), filosofo greco del VII sec, per primo propose una risposta alla domanda “qual è il principio di tutte le cose?”, e lo fece con il ricorso ad argomenti razionali. Già la domanda, ovviamente, è significativa. Porla in questi termini significa ammettere che esista un principio comune, arché in greco, da cui derivano tutte le cose. La Sacra Scrittura risponde inequivocabilmente: "Il principio è Dio, creatore di tutte le cose". La ricerca dell’origine trova così una sua risposta: "Chi infatti s'accosta a Dio deve credere che egli esiste e che egli ricompensa coloro che diligentemente lo cercano" (Ebr.11:6). La Bibbia è il racconto della storia del popolo di Israele, il popolo di Dio, e in essa spesso ci viene ricordato che gli ebrei accettavano l'esistenza di Dio a prescindere dalla fede nelle Sue promesse. Ora cosa significa cercare Dio? Si potrebbe accostare tale enunciazione al famoso "cerco l'uomo" di Diogene. Certamente, Dio è immensamente più importante dell'essere umano. Noi siamo creature che periscono, Egli è invece fonte di vita. Anzitutto per cercare Dio dovremmo accostarci a Lui ovvero provare a definirlo attraverso concetti, quantunque sia difficile farlo. E' necessario tuttavia se si vuole comprenderlo. Uno dei temi più dibattuti è l'esistenza corporea di Dio. Se Dio non fosse un essere corporeo, non potrebbe avere un figlio che fu "impronta della sua sostanza" (Ebr.1:3). Sarebbe difficile sviluppare una relazione effettiva con Dio se Dio fosse solo un concetto nella nostra mente, eppure secondo le religioni e le filosofie Dio è intangibile e incorporeo. L'ebraismo ortodosso è concorde in ciò riprendendo i tredici principi della fede di Maimonide (1135-1204) pubblicati nel Pirush Hamishnayot : "Credo con fede assoluta che il Creatore, sia benedetto il Suo Nome, è incorporeo; che non possiede alcuna proprietà materiale." Tuttavia questo corrisponde a ciò che credevano i patriarchi della Bibbia? Ad esempio, nel Vangelo di Giovanni è scritto: "Dio è Spirito; e quelli che l'adorano, bisogna che l'adorino in spirito e verità» (Gv 4:24). Cosa significano queste parole? Significa forse che l'Iddio è intangibile e incorporeo essendo spirito? No, nella maniera più assoluta. Dio è Spirito nel senso che è "identificato" con il Suo Spirito. Dio è presente ovunque per mezzo del suo spirito e in questo senso "Dio è spirito". Dio stesso è un essere personale, non un principio metafisico presente solamente nella nostra coscienza. Dio è come un fuoco che arde, viene Rivelato e si Rivela attraverso le fiamme del Suo Giudizio, ma ciò non significa che Dio sia identificabile con il fuoco e che il fuoco sia identificabile con Dio. Se esiste un Dio inoltre è facile pensare che Egli avrà studiato un modo per farsi conoscere. La Bibbia è proprio questa rivelazione di Dio all'uomo, il mezzo che Dio utilizza per rivelare il Suo carattere. Venendo a contatto con la nostra mente, nasce dentro di noi una nuova creatura che ha le caratteristiche di Dio (Giac.1:18; 2 Cor.5:17). Nella lingua ebraica il nome di una persona spesso riflette il carattere di quella persona. Yeshùa (Gesù) significa Salvatore perchè egli salverà il suo popolo dai suoi peccati (Mt.1:21). Dio disse ad Israele che il suo nome è YAHWEH, che vuol dire "Io sono colui che sono" o, tradotto più esattamente, 'Io sarò colui che sarà' (Es.3:13-15). Questo nome fu poi leggermente modificato: "Dio disse inoltre a Mosè: «Dirai agli Israeliti: Il Signore (Yahveh), il Dio dei vostri padri, il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe. Questo è il mio nome per sempre; questo è il titolo con cui sarò ricordato di generazione in generazione. (Es.3:15). Tradotto in italiano il nome di Dio è: il "SIGNORE Dio". Infatti, tale nominativo viene spesso usato nelle traduzioni della Bibbia al posto del tetragramma YHWH che gli ebrei per rispetto non pronunciano più. Siccome il VT (Vecchio Testamento), o più propriamente le SE (Scritture Ebraiche), furono scritti in ebraico è palese che un'accurata traduzione dei termini ebraici che si riferiscono a Dio e lo identificano non esiste. Elohim è uno dei sostantivi che più ricorre in presenza del nome di Dio. Il nome di Dio è quindi più fedelmente rappresentato dalla seguente dicitura: YAHWEH ELOHIM che significa COLUI CHE VERRA' RIVELATO IN UN GRUPPO DI POTENTI. Man mano che conosciamo una persona impariamo a riconoscerne e delinearne il carattere. La Bibbia più volte afferma che Dio è Giusto, Benevolo e Sovrano ma afferma di esso che è anche un "vendicatore". Egli crea e distrugge, se non lo facesse sarebbe limitato e impotente anzichè Onnipotente. I primi capitoli della Genesi si aprono con la creazione non dal nulla (ex-nihilo) come affermano i cattolici, bensì da materia preesistente. Mosè scrisse Genesi presumibilmente durante i quaranta anni di traversata nel deserto. Questo spiegherebbe perchè ci sono così tanti riferimenti intertestuali al Pentateuco: ad esempio lo Spirito di Dio "aleggia sulle acque", (Gn 1:2) proprio come Dio in veste di "aquila" [una rappresentazione simbolica dello Spirito] “aleggia” sopra Israele con lo scopo di realizzare la loro creazione come nazione (Dt. 32:1). La cronologia della Creazione pone enfasi sull'azione ordinatrice di Dio nel luogo dove dapprima regnava il caos, probabilmente consequenziale alla distruzione di una precedente creazione. L'opera creatrice Dio la compie similmente nelle vite di coloro che l'adorano, riformando costoro in nuove creature (2 Cor. 5:17). Un'altro aspetto da non trascurare se vogliamo approfondire la nostra esperienza con Dio è la preghiera. Attraverso essa, Dio riempie i nostri cuori e il nostro spirito si riempie della pienezza della deità del suo Santo Spirito. La preghiera attiene alla sfera privata di ognuno, pertanto non esiste una prassi specifica da seguire. Se lo si facesse, ad esempio ripetendo pedissequamente e servilmente le parole scritte su un testo stampato, si smarrirebbe il rapporto personale tra Dio e l'uomo. Dinnanzi alle mie esperienze di vita ho potuto constatare che sovente le persone che si accingono in stato di preghiera lo fanno puramente per scopi pratici. In essi è radicata l'idea di Dio quale mago che quando invocato esaudisce le proprie richieste. E' il caso della preghiera intesa come richiesta. Questo tipo di preghiera implica da parte del richiedente la convinzione che Dio muti le proprie intenzioni e i suoi piani indotto dai nostri appelli. Tutto ciò implica necessariamente una concezione del divino contraddittoria con l'idea di un Principio eterno, immutabile nel suo Essere, e quindi anche nei suoi progetti e nelle sue volontà. Ciò che vorrei dire a questi credenti è: "non è necessario che vi rivolgiate al Padre supplicandolo di piegarsi ai vostri piani, perchè maggiormente insisterete in tali atti più è facile che la vostra fede col tempo vada scemando". A dire il vero, questa pratica la compivo sovente anch'io da bambino. Pregavo l'Iddio che mi sostenesse durante le esercitazioni scritte, oppure quando dovevo compiere un'impresa le cui sole mie forze non sarebbero bastate. Ma ciò non ha alcun senso. Se Dio non mi ha dotato di tutte le capacità necessarie per superare la prova, allora è inutile rivolgersi a Lui per tali richieste. Appellarsi a Dio sulla base di questo tipo di intenzioni vuol dire materializzare la sua idea, dimenticandosi della sua trascendenza. Trascendenza che viene invece negata nell'atto della contemplazione empatica. Questo tipo di spiritualità mette in comunione la persona con il mondo materiale attraverso un senso di generale empatia per il creato. Contemplando il mondo come divino esso lo immanentizza. Secondo questa visione non esiste un 'al di là' rispetto alla realtà che conosciamo. Avere una concezione immanente della divinità, per esempio, significa identificare Dio con il mondo oppure la natura. E' panteismo. Nemmeno questa prospettiva di spiritualità è quella indicata dalla Scrittura. Giungiamo così alla contemplazione vera e propria prescritta dalla Bibbia stessa: la meditazione. Non ci si inganni però da questa parola, non sto alludendo ad ascetiche meditazioni orientali. La preghiera intesa come meditazione è "il sacro che parla alla persona", anzichè la persona che "parla al sacro". Il fedele che la compie non avanza richieste a Dio ma viene riempito nel suo animo dalla pienezza della deità attraverso lo Spirito Santo. E' ciò che similmente, ma con intensità maggiore, avviene a Yeshùa quando viene battezzato nel Giordano: il suo battesimo venne suggellato simbolicamente dallo Spirito di Dio attraverso la colomba. Quando Gesù si rivolge a Dio chiamandolo Padre non avanza richieste ma anzi modifica parole, pensieri ed azioni al volere divino. Noi tutti dovremmo seguire il suo esempio e lasciare che Dio operi nelle nostre vite.
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Gianni
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Re: Il volto di D-O.

Messaggio da Gianni »

Grazie, Matteo97! :-)
Luigi
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Re: Il volto di D-O.

Messaggio da Luigi »

Credo che si è ben consapevoli che il termine "Dio", è solo un titolo per descrivere la Deità,
poichè è scritto ,che : Dio E' LO Spirito, "oppure come scritto altrove , E' Spirito, quindi si può ben comprendere che Lo Spirito "che poi si presenta come Il Padre, Il Figlio, e Lo Spirito Santo, poichè E' UN Solo Spirito", non ha un volto, oppure degli occhi, mani, piedi, oppure una bocca,.... così come lo intendiamo noi umani.
Ma poichè è scritto, che siamo fatti ad immagine e somiglianza di Dio, ciò implica che LO Spirito "che è IL Dio", si è rivelato nella Sua Pienezza, in quell'uomo generato "Yoshua, che è Il Signore" dallo Spirito, e che come recita la scrittura, è stato immolato ,già prima della fondazione del mondo.
Quindi ecco , sopra descritta, l'immagine e la somiglianza di Dio, di cui siamo fatti partecipi...

E quì mi fermo, poichè mi accorgo che per riportare il mio pensiero sul tema, traendolo appunto dalle scritture, sono andato leggermente OT; del resto , sarebbe inevitabile, che la discussione si allarghi, dovrendo per forza di cose, riportare più scritture a sostegno....
Ciò che vorrei dire a questi credenti è: "non è necessario che vi rivolgiate al Padre supplicandolo di piegarsi ai vostri piani, perchè maggiormente insisterete in tali atti più è facile che la vostra fede col tempo vada scemando".
Caro Matteo, le scritture ci insegnano l'esatto contrario, ossia a pregare del continuo; a chiedere con insistenza a Dio di farci giustizia, davanti un bisogno una necessita; ci invita a non essere in ansietà per cosa alcuna, ma a fare nota a Dio , di ogni richiesta...,"vedi il passo del giudice iniquo ",
oltre che a lodarlo, a ringraziarlo, per la Sua Grazia, per il Suo piano di redenzione e di Riconciliazione , mediante il Figlio Suo Yoshua.


Buona serata
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Gianni
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Re: Il volto di D-O.

Messaggio da Gianni »

Grazie anche a te, Luigi, per il tuo contributo. :-)
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matteo97
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Re: Il volto di D-O.

Messaggio da matteo97 »

L'idea di Dio quale principio metafisico, intangibile e incorporeo proviene dalla filosofia greco-romana e dal neoplatonismo. Per Platone il principio primo sono le Idee e per Plotinio è invece l'Uno. Successivamente l'idea di Dio come essenza incorporea è stata elaborata da Maimonide e poi accettata in seno all'ebraismo ortodosso. Ma se Dio fosse solamente un principio esistente nella nostra coscienza, come si potrebbe stabilire un legame spirituale con Lui? E soprattutto come si potrebbe avere timore del giudizio di qualcosa che esiste soltanto nella nostra mente? Tra l'altro l'unica esistenza che gli ebrei concepiscono è quella corporea. Non esiste nessuna immortalità dell'anima, nessuna "risurrezione spirituale" dei 144.000 (come asseriscono i TdG) e nessun premio spirituale nel Regno dei Cieli. L'unica risurrezione è quella della carne. Pertanto se è valido per gli uomini, perchè non dovrebbe esserlo per Dio?
Ultima modifica di matteo97 il giovedì 21 novembre 2019, 20:06, modificato 1 volta in totale.
stella
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Re: Il volto di D-O.

Messaggio da stella »

Bravi ,Continuate così ...ci sarebbe molto da dire ,iniziando forse da Mose ...
lo vide o non lo vide Dio?
comunque quando io parlo di volto intendo sempre il volto spirituale ...che incontro ,ma purtroppo "" non sempre "" ;) solo nel silenzio ,lontano dai rumori , ( rumori in tutti i sensi)) ..nella solitudine ,solo se mi stacco completamente dal mondo ...
Se vorrei o se vogliamo darle un'immagine fisica ,ma solo per modo di dire ,perché Dio non è fisico ....allora ecco che lo incontro lo vedo negli innocenti ,nella sofferenza nella solitudine degli " anziani" ...
Se entri nel loro mondo ,( essendo a contatto giornalmente)) ..nel loro mondo ,lo cerchi ,lo intravedi ...
Se poi sono completamente come detto staccata da tutto e da tutti ,lo percepisco in me .,dentro di me .....sento che sono siamo parte di Dio ...ecco l'immagine ,creati a sua immagine ...ti avvolge ,ti riempie il vuoto ..che è in noi ..senza Dio l'essere umano ha non dico solo vuoto ,no noi cerchiamo di riempirlo con tante cose ...ma c'è in noi un vuoto che non puoi riempire con niente ,niente quel vuoto appartiene a Dio ...
Quando ci troviamo nel deserto "" spirituale" ci sentiamo abbandonati ,lo cerchiamo ...crediamo che siamo stati abbandonati ,ma no Lui non ci ha mai abbandonati ,siamo noi che abbiamo voluto riempire il suo posto con altro ,...poi lo vediamo lo sentiamo ,è un amore infinito un calore ,un abbraccio totale ...
Il volto di Dio ...
Certo come ha suggerito Gianni ,(( ma datemi tempo ) non avendo ne figli e ne nipoti piccoli in casa ...farò o vorrei fare un sondaggio tra anziani e bambini per capire che volto danno che immagine hanno di Dio ...se hanno un'immagine fisica o che altro ...
Mio marito lo vede nell'universo infinito nella natura ..Dio è vita è perfezione è Amore .." mio marito"" lo vede così ...io lo sento ,mi avvolge ... :YMHUG: il suo calore mi scioglie ,scioglie i cuori più duri ,più freddi ...i cuori di ghiaccio ...da lì il fiume di acqua viva che ti disseta è che puoi dissetare a chi incontri nel quotidiano ,..ma ahimè ..se prima non è in noi non possiamo dare ad altri ...
Sono uscita forse fuori programma ,ma poi come suggerito da Gianni cercherò ,cercheremo insieme il volto nella Bibbia ,nei salmi ecc..ecc..certo io non ne farò uno studio ...non è per me solo ci medito ,partendo dal fuoco ardente ,appunto da Mose ,da Abramo ,
Cercheremo insieme la Gloria di Dio ..
Signore mostraci la Tua gloria ....
l,anima mia. ha sete del Dio vivente
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Gianni
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Re: Il volto di D-O.

Messaggio da Gianni »

Sì, continuate così ... :-)

Non trascurate questi due aspetti:
1. Mettete in risalto, al di là delle indicazioni bibliche, in che modo - secondo voi - si pensa a Dio quando ci viene in mente o lo si prega. Che cosa passava per la mente di Yeshùa quando si rivolgeva a Dio? E in quella di Paolo? E nella vostra?
2. Come Lo pensano i bambini? Basta porre loro questa domanda: "Tu come immagini Dio?". E basta la loro prima semplice risposta.
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Tony
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Re: Il volto di D-O.

Messaggio da Tony »

Ciao ho già letto le varie riflessioni e sono curioso di leggere anche quelle che verranno .
Sinceramente è la prima volta che cerco di dare un identità al volto di Dio che nel corso del tempo è stato descritto in vari modi , voglio provare anche io.
Non sono un artista, non so nemmeno disegnare ma se dovessi fare un disegno di Dio per identificarlo lo farei con la cosa più semplice che si può disegnare ma che al tempo stesso emana alcune delle sue qualità , lo disegnerei come una montagna anche perchè personalmente mi piace e pensandoci ho trovato delle analogie , spero vi piacciano .
La montagna non si muove non si sposta , è possibile ripararsi o difendersi dagli attacchi (Stabilità, Salmo 31:4) dissetarsi se vi è un canale di acqua . Da una cima di una montagna è possibile scorgere ogni cosa , il percorso che ci aspetta davanti , ti permette di prevedere la pioggia se ci sono nuvole a valle o se ventoso guardando il dondolare gli alberi sul monte opposto (Avvedutezza Mt 7:24-27).Non sei tu che la domini ma è lei con la sua imponenza.
A volte può succedere di incontrare la nebbia a valle all’inizio del cammino ma proseguendo,
nel punto più alto, la foschia e la nebbia svaniscono permettendoti una visione spettacolare della vallata come se ti trovassi su una nave in navigazione sopra l’oceano.Sulla cima il silenzio profondo ti permette di sentire il tuo stesso respiro dopo la fatica. Il silenzio ti permette di concentrarti sui tuoi pensieri per rivolgerti a Lui(Matteo 6:5-6).Dal punto più alto è possibile ammirare e contemplare in un unica occhiata tutto quello che ha fatto e osservare la sua infinita potenza e delicatezza al tempo stesso (Romani 1:20) . Di notte senza inquinamento delle luci della città è possibile vedere il fascio di stelle concentrate della nostra galassia in cui navighiamo e sentire la piccolezza in confronto ma che al contempo non mi fa sentire inutile perché so che per Lui siamo utili , per chi vuole comprendere la Sua volontà, e di esprimere in poche parole quello che mi viene spontaneo da dire : grazie Dio , adesso cosa vuoi che io faccia ?

Vi ringrazio perché per me è stato motivo di meditare più a fondo su alcune cose .
Comunque Dio non è un oggetto inanimato oltre alle qualità descritte sopra che sono sentite personalmente nella mia esperienza Lui non è inanimato ,Lui sente , prova dolore , ti comprende ed è vivo e desidera far vivere o per dirlo con parole bibliche lui non è il Dio dei morti ma dei vivi .
Non ho modo di chiedere a nessun bambino ma sono curioso :) .
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